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Autore: Rallienbow_    16/01/2014    1 recensioni
Seconda classificata al contest di Bellatrix_Black "Halloween’s Night ~ Contest" sul forum di Efp. Vinti i premi speciali "Originalità" e "Mrs". Giudicia sostitutiva: Robiniki.
-Spero che il mio lavoro vi piaccia e…- sfilò dalla tasca dei pantaloni una bacchetta magica, comprata direttamente in uno dei negozi presenti al parco divertimenti di Orlando, poi la batté sui fogli. –Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.-
{ Prologo. }
Genere: Azione, Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I fondatori, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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-Fatto il misfatto.-

Jack diede un altro colpetto al raccoglitore, che poi chiuse con cautela, e osservò il piccolo pubblico. Un momento. Il colore lasciò del tutto il viso di Jack: le persone che stavano ascoltando si erano raddoppiate. Perché nessuno si era preoccupato di dirglielo?! Le mani cominciarono a tremargli così come anche la voce; sapeva che se avesse detto qualsiasi cosa avrebbe iniziato a balbettare. E durante tutta la lettura non l’aveva fatto nemmeno una volta, non poteva cominciare ora!
Per fortuna, Caitlin gli venne incontro e iniziò ad applaudire. Dopo pochi istanti anche il pubblico seduto davanti a lui imitò la ragazza, gli arrivarono anche delle urla con dei complimenti; inutile dire che arrossì fino alle orecchie. Si asciugò velocemente le mani sudate sui pantaloni, poi svuotò la mente da qualsiasi cosa.
-Wow. Quando ho iniziato a leggere c’erano tipo venti persone sedute lì davanti a me, adesso ce ne sono circa il doppio. Sono sbalordito, seriamente! Vorrei ringraziarvi tutti quanti, dal primo all’ultimo, davvero, grazie di cuore. Sapete, mi ero anche preparato un discorso ma.. vorrei pronunciarmi con qualche parola in più.
Ho scritto questo piccolo racconto quasi per sfida, per una scommessa, è nato tutto dal niente. Poi mi ci sono affezionato, sono entrato in alcuni di loro, mi sono reso conto delle loro sofferenze, dei loro traumi, delle loro paure, ma anche delle loro gioie. Non ho sviluppato tutti i loro caratteri e tutte le sfumature che essi hanno volutamente, volevo lasciare questa bozza, cosicché voi possiate fantasticare come ho potuto farlo io. Come ho detto all’inizio, non ho scritto nulla dal punto di vista di Tosca, perché io non ho mai perso un familiare, e raccontare di come ci si può sentire in una situazione del genere, quando non ci sono mai passato, mi sembra scorretto.
Credo però che la cosa più importante da prendere in considerazione siano i messaggi e i temi di questo piccolo scritto: possiamo provenire da qualsiasi famiglia, o da qualsiasi Casa di Hogwarts, o da qualsiasi nazione del mondo; possiamo avere caratteri diversi, possiamo detestarci o possiamo amarci, possiamo essere ricchi o poveri, ma in ognuno di noi c’è qualcosa che ci lega l’uno all’altro. Se ci sforziamo, troveremo un motivo per essere uniti, per combattere insieme. Siamo tutti differenti, ma c’è uguaglianza fra di noi. Per chi ci crede, siamo tutti uguali agli occhi di Dio. Siamo tutti uguali davanti alla Legge. E siamo uguali quando ci schieriamo per difendere i nostri diritti. Grifondoro, Corvonero, Tassorosso e Serpeverde, nonostante le difficoltà, i loro modi diversi di pensare, le loro diverse abitudini, e le loro diverse opinioni, decisero di fondare Hogwarts per dare l’opportunità ai giovani maghi e alle giovani streghe di imparare ciò che era un loro diritto, per poter sviluppare i potenziali di ognuno di loro al massimo. Ed è proprio prendendo spunto da questo gesto che, insieme all’associazione che supporta questa biblioteca, abbiamo deciso di fondare una scuola elementare per i bambini di questa zona. Non sono cresciuto qui, perché io sono nato a Baltimora, ma vedo quello che c’è qui e negli altri paesi circostanti: i genitori non hanno i soldi per poter mandare i loro figli a scuola per via delle rette troppo alte, e questo non è giusto. Allora noi ne creiamo una dove nessuno deve pagare niente. Quaderni, libri, matite, tutto il necessario verrà fornito dall’associazione, e l’università nella quale io studio ha deciso di fare una generosa donazione, che ci permetterà di mantenere la nostra iniziativa per almeno un anno attiva. Quindi, vi ringrazio ancora una volta per essere venuti ad ascoltarmi, ma vi chiedo il piccolo favore di espandere la voce a tutti quelli che conoscete. Fatelo, e noi aiuteremo molti bambini.-
Un altro fragoroso applauso partì dal pubblico, che si alzò anche in piedi per manifestare il suo assenso all’iniziativa. Samantha, la madre di Jack, si era commossa, e in quel momento si stava asciugando un paio di lacrime. Jack si voltò verso Caitlin, che gli sorrise in quel modo dolce che riservava solo ed esclusivamente a lui, e gli posò una mano sulla spalla: forse quel gesto non avrebbe significato molto per le altre persone, ma per lui valeva più di qualsiasi altra parola. In quel modo, lei gli stava dicendo che era orgogliosa di lui, che era fiera di essere la sua fidanzata, e che avrebbe fatto qualsiasi cosa fosse stata in suo possesso per aiutarlo.
E Jack non poteva proprio chiedere di meglio.
  
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