Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: JanineRyan    17/01/2014    1 recensioni
La storia è ambientata alcuni mesi dopo la grande vittoria di Harry & co., ma con alcuni cambiamenti... Voldemort non è morto, anzi si è riorganizzato per un nuovo e grandioso attacco! Altri personaggi, importanti nella mia storia, non sono morti: Piton, Silente, Bellatrix e...
Storia completamente concentrata sul mio personaggio preferito: Lucius Malfoy!!! Il quale dovrà confrontarsi con una ragazza di origini babbane che metterà in crisi le sue convinzioni di purosangue!
***
Ho modificato l'intro per la piega differente presa dalla storia!
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'IN GUERRA E IN AMORE NIENTE REGOLE'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le settimane trascorsero fin troppo velocemente. Dalla lezione di pozioni, Chloe aveva preso molto sul serio la supplica di Piton. Comprendeva la difficile situazione in cui Lucius si trovava e voleva che fosse felice, non conosceva molto della sua vita sentimentale con Narcissa. Draco li rappresentava sempre come la coppia perfetta. Ma Chloe, per esperienza, sapeva che non era così facile; non è mai facile.
Ogni volta che incrociava Lucius per i corridoi, Chloe si sentiva soffocare. Senza parlare delle sue lezioni; erano diventate una vera tortura per la ragazza. Non alzava mai lo sguardo per paura di incrociare gli occhi grigi del professore, sapeva che avrebbe iniziato a fantasticare sul mago. In quelle settimane, Lucius aveva tentato di parlare parecchie volte con Chloe, ma la ragazza era diventata sfuggente. Non gli rivolgeva più la parola e cambiava strada quando si incrociavano per i corridoi del castello. Anche le novità in merito a Potter e all’Esercito le condivideva con Severus, aveva chiuso ogni contatto con lui e, Lucius, si chiedeva quale fosse la ragione di quel comportamento: temeva di averla offesa.

La mattina del 31 ottobre, come ogni anno, fu annunciato agli studenti che le lezioni sarebbero terminate prima di pranzo, per permettere a tutti gli studenti di prepararsi per il ballo in maschera organizzato dalla scuola.
Hermione e Chloe si stavano preparando nella loro camera. Alla radio risuonavano canzoni allegre, Chloe stava sistemando i capelli dell’amica, facendo un elaborato raccolto; le era sempre piaciuto acconciare i capelli. La rilassava sempre pettinare le amiche e quand’era bambina si rilassava pettinando le sue bambole.
«Allora che abito hai scelto per stasera?» chiese Hermione guardando l’amica attraverso lo specchio.
«Ho deciso per quello nero e oro, con la gonna in tulle. Credo sia il migliore che abbia e poi è davvero perfetto con la maschera che ti ho mostrato ieri. Quello rosso è magnifico, ma credo mi sbatta un po’.»
Hermione pensò immediatamente alla maschera dell’amica: era nera e ricordava le ali spiegate di una farfalla, senza parlare dei maglifici dettagli Swarovski.
«Sì, davvero d’effetto. Piacerai moltissimo a Draco con quel vestito e quella maschera. Lo incanterai! Ne sono certa!»
«Lo spero davvero! È da moltissimo che non la indosso, la maschera intendo… quasi non ricordavo d’averla...»
«Come puoi dimenticarti di un oggetto così magnifico?» le chiese Hermione meravigliata, voltandosi per guardare l’amica direttamente negli occhi.
Chloe si accomodò sul letto e poggiò la testa a un palo che sorreggeva il baldacchino. Hermione si alzò e si accomodò accanto all’amica, l’abbracciò e, chinandosi in avanti, disse:
«Chloe cosa succede? Sai che puoi parlarmi di qualunque cosa!»
«Niente…» rispose la ragazza, mentre gli occhi le si stavano riempiendo di lacrime.
«Non mentirmi… non ne sei capace.»
Chloe si asciugò le lacrime e guardò Hermione.
«Questa maschera mi riporta a un periodo davvero buio della mia vita.»
«Cosa vuoi dire? Che periodo buio?»
Chloe respirò a fondo e inspirò l’aria, scuotendo il capo.
«È stato un dono di mia nonna. Era sua questa maschera. Me la regalò per un ballo in maschera di alcuni anni fa. Mia madre voleva solo aiutarmi, darmi una mano per controllare l’ansia  che avevo. Ma, con il passare del tempo, non potevo più farne a meno… ero diventata dipendente da quei farmaci. Ora sto meglio… dell’ultima volta che ho indossato quella maschera ricordo poco e niente. Dovevo partecipare alla festa dell’ultimo giorno dell’anno. Era il 31 dicembre del ‘99… avevo litigato con i miei genitori e avevo deciso di non andare al party insieme a loro. Ero così furiosa! Sono scesa dall’auto ad uno stop e sono andata per locali; ho bevuto molto, mischiando dei farmaci… beh, diciamo che l’effetto non è stato uno dei migliori. Non ricordo quasi nulla della serata, dopo il primo drink ho solo ricordi sbiaditi… so di essere andata alla festa, alla fine. Ma non so come ci sono arrivata, né cosa sia accaduto. Suppongo che mia madre mi abbia convinta; una cosa ricordo, o per lo meno credo di ricordare… ho conosciuto un uomo. Non ricordo il suo volto… forse non l’ho nemmeno visto. Sai, essendo un ballo in maschera… ma ero rimasta affascinata da lui. Dal suo sguardo… i suoi occhi…» concluse Chloe sognante.
Dell’uomo ricordava solo gli occhi: grigi. Forse anche questa era una delle ragioni per cui era così ossessionata da Lucius. Avevano occhi così simili…
«Ora stai meglio però… vero?» le chiese Hermione preoccupata.
«Sì. Molto meglio. Ho passato due mesi in clinica per disintossicarmi e ora sono dipendente solo dalla nicotina!» rispose scherzando.
Hermione però non era ancora convinta. Chloe si alzò dal letto e, piroettando per la camera, raggiunse lo specchio. Si fermò davanti ad esso e, prendendo un rossetto bordeaux, se lo mise, schioccando poi le labbra in direzione del suo riflesso.
Voltandosi poi verso l’amica, esclamò: «Prepariamoci! Sono le otto… stasera voglio divertirmi!» fece una pausa, mentre raggiungeva l’amica ancora seduta sul letto. Le prese le mani e facendola alzare con la forza, continuò: «E ti divertirai anche te! Me lo sento… stasera si dichiarerà! Ne sono certa!»
Hermione arrossì: «Non dire sciocchezze!»
«Gli piaci e lui piace a te! Perché continuare a mentire? Non è meglio vivere l’amore?»
«Come tra te e Draco? Dev’essere stata dura per te mentirci per tutto questo tempo… temevi che avremmo chiuso con te solo per questo?»
«Non è “solo per questo”, è molto di più. Sono a conoscenza del vostro passato burrascoso… ma ora lui è cambiato.» scosse il capo. Non doveva parlare di questo. Poteva tradirsi: «Comunque finiamo di prepararci!»
Chloe camminò fino all’armadio, dal quale estrasse un abito di tulle nero, con il corsetto di pizzo e diversi dettagli ricamati dorati. Lo mise e si voltò verso l’amica.
«Allora, come sto?» le domandò.
«Sei stupenda… non raccogliere i capelli. Stai decisamente meglio tenendoli sciolti…»
«Dici?» chiese Chloe voltandosi verso lo specchio.
«Decisamente sì.» rispose la strega, alzandosi dal letto e prendendo il suo abito.
Chloe la aiutò ad allacciarsi la veste: era viola e fatta principalmente di seta, con vari dettagli svolazzanti.
«Anche tu sei perfetta!» concluse Chloe guardando l’amica, quell’abito metteva in risalto il corpo della ragazza. Non si era mai accorta di quanto bella potesse essere, forse perché si nascondeva sempre dietro strati di abiti, a volte di una taglia più grande.

Hermione aveva raggiunto Ron ed Harry, lasciando Chloe sola in cima alla scalinata. La ragazza osservò i tre amici che entravano nella Sala Grande, Ron era affascinato dalla Grifondoro. Dalle scale, Chloe attendeva di vedere Draco salire dai sotterranei; era in anticipo di alcuni minuti e preferiva non aspettare il ragazzo da sola, in mezzo alla folla. Si sarebbe sentita in imbarazzo, conosceva poche persone e non socializzava facilmente.
«Signorina Summers, in attesa di qualcuno?»
La ragazza sussultò dallo spavento. Voltandosi si scontrò con Albus Silente, stava camminando con l’appoggio di un bastone.
«Buona sera, professore.» rispose la ragazza.
«Magnifica serata per un ballo. Non trova anche lei?»
«Certo… non ero abituata a simili festeggiamenti nella mia vecchia scuola.»
«Parlando della sua vecchia scuola… New York giusto? Ho fatto richiesta del tuo fascicolo. Mi occorre per sapere il vostro livello magico. Non dovrò aspettarmi delle sorprese, giusto?»
Chloe si morse il labbro inferiore, non avrebbe trovato nulla a New York, né in nessun’altra scuola di magia al mondo.
«Nessuna sorpresa.» rispose la ragazza, sorridendo.
«Bene… ottimo! Allora buon Halloween, signorina Summers.»
«A lei, professore.»
Rimase ferma a guardare le spalle del mago, non sembrava crudele come lo avevano dipinto Tom e gli altri. Certo, metteva soggezione. Ma per via dell’alone di forza che lo circondava, era quasi palpabile.
Superò alcuni studenti, salutandoli calorosamente e, facendo strada alla professoressa McGranitt, entrò nella Sala, dalla quale proveniva già della musica. Chloe spostò l’attenzione alla scalinata dei sotterranei, stavano salendo alcuni Serpeverde; tra loro non scorse Draco.
Guardò il grande orologio che sovrastava l’ingresso alla Sala Grande, mancavano ancora due minuti. Sospirò.
E poi lo vide: risalire le scale da solo, il sorriso sul volto ed i capelli al vento, senza gel e lasciati ricadere sul viso. Il volto pallido coperto da una maschera nera. Era davvero bello. Portava una lunga veste da cerimonia, anch’essa nera, ed il manto sfiorava il pavimento. Si fermò voltandosi e, guardando alle sue spalle, disse alcune parole.
Chloe sorrise: era bello. Prima di scendere le scale, guardò l’abito che portava; le stava a pennello, si ravvivò i capelli, scuotendoli alla nuca, alcuni boccoli le ricaddero sulle spalle e sul petto. Fece un passo in avanti, uscendo da dietro la colonna, ed iniziò a scendere la scalinata a testa alta.
 
«Draco non sto scherzando!» disse Lucius Malfoy, mentre seguiva il figlio su per le scale.
Lucius da quando aveva saputo della messinscena tra il figlio e Chloe era diventato irascibile. Non accettava che questa finta relazione potesse evolversi in qualcosa di più. Sapeva di finte relazioni divenute reali, con il tempo. La giovane strega lo aveva ignorato nelle ultime settimane, avrebbe voluto parlarle: rivelargli che stava divorziando e che non era più un uomo sposato…
«So che non scherzi! Prendo sul serio la missione.» rispose Draco, voltandosi verso il padre. «Siamo amici, io e Chloe! Non preoccuparti!»
Il giovane Serpeverde si voltò nuovamente e istintivamente risalì la scalinata, raggiungendo il giardino interno. Alzò lo sguardo e la vide. Era magnifica con quella veste nera e dorata. Si fermò incantato, non trovava parole...
Lucius superò il figlio: «Datti una mossa, Draco! Ma che…»
Guardò nella stessa direzione del figlio e tutto fu chiaro: Chloe era sulla scalinata e stava scendendo per raggiungere Draco. La osservò: si sentì gelare il sangue. “No! Non è possibile! Non è affatto possibile!” pensò.
«Ci vediamo dopo.» salutò il figlio, mentre si allontanava velocemente dal cortile. Entrò nella Sala Grande, doveva parlare con Severus. Lo cercò tra la folla: c’era troppa gente. Disperato iniziò a vagare per la sala, senza meta in cerca del mago.
«Eccoti finalmente!» esclamò, quando lo scorse seduto in un angolo della sala, mentre lo raggiungeva.
«Lucius che accade?» chiese il mago, guardando l’amico.
«Sev non posso crederci… non posso crederci…» disse mentre si sedeva al suo fianco e prendeva il volto tra le mani.
«Calmati, per favore. E dimmi, cosa accade?»
«Avevo già conosciuto Chloe… prima di quest’estate. L’avevo già conosciuta…» sussurrò, senza alzare lo sguardo.
«Quando? Ma di che stai parlando Lucius?» chiese incuriosito Piton.
«Ricordi la notte di capodanno del 2000?»
«Sì… aspetta… ricordo che eri infuriato, non solo per la nostra sconfitta, ma anche per l’atteggiamento di Narcissa. Era uscita di casa, giusto? Per raggiungere Derek. Allora sei andato a Londra e hai conosciuto una ragazza…» s’interruppe, guardò l’amico ancora chino al suo fianco. «Mio dio. Non dirmelo: la ragazza… era Chloe?»
«Sì. Ne sono più che certo! Era lei. La ragazza di quella notte è lei.»
«Perché sei così sicuro?» gli domandò.
«La maschera. Indossa la stessa maschera di quella notte…»
Lucius voltò lo sguardo verso la folla per intercettare la strega: stava ballando con Draco. Era meravigliosa.
«Guardala in volto.» disse a Severus indicandola.
Appena vide la maschera che Chloe portava non ebbe dubbi. Si ricordava come fosse accaduto ieri: Lucius aveva raggiunto casa sua, era quasi l’alba. Bussò alla porta finché non svegliò anche alcuni vicini. Appena entrò nel soggiorno, Piton gli offrì un caffè bollente. Aveva bevuto, ma sembrava comunque lucido. Non lo aveva mai visto così agitato…
«Sev ho incontrato una ragazza…» gli disse. «È stupenda. Un raggio di sole nella mia vita…»
Gli aveva parlato dell’incontro per ore. Parlandogli di ogni cosa, ogni dettaglio. Raccontandogli del bacio e della sintonia che sentiva… Infine, Lucius aveva disegnato la maschera che portava: sembravano le ali di una farfalla, ritrasse anche i suoi occhi di ghiaccio.
«Dunque è lei. È davvero lei? La ragazza che ti ha ossessionato per diversi mesi…»
«Ed è sempre stata qui.» concluse guardandola danzare con il figlio. «Non posso credere d’averla persa nuovamente… non mi ha nemmeno riconosciuto.»
«Portavi una maschera che ti copriva il volto…» tentò di spiegare Severus.
«Ci siamo incrociati sulla strada. Lì non indossavo una maschera.» fece una pausa. «Evidentemente non ero niente di speciale per lei. Mi ha dimenticato…»
Voltò lo sguardo in direzione della giovane che stava ridendo tra le braccia di Draco. Avrebbe voluto essere al posto del figlio per poterla stringere tra le sue braccia… annusare il suo profumo e massaggiargli i capelli; le cadevano così morbidi sulle spalle. Era stupenda!
«È giusto così. Non trovi?» disse Piton.
«Cosa intendi con “è giusto così”?» chiese Lucius guardando l’amico, irritato.
«Mi pare ovvio, no? Lei è giovane. Troppo per te. Non guardarmi così, Lucius! Sai perfettamente che ho ragione… non vuoi ammetterlo a te stesso. Ma ora che Narcissa ti ha lasciato, puoi goderti finalmente la vita, la libertà. Ci sono molte donne che farebbero la fila per avere al loro fianco un uomo come te. Sei di buona famiglia, ricco e, ammettiamolo, hai anche un bell’aspetto. Trovati una donna della tua età. È meglio così.»
Lucius spostò l’attenzione nuovamente sulla ragazza che stava ballando, facendo muovere l’abito scuro che portava: era meravigliosa. Le cadeva sul corpo in modo perfetto, sottolineando la curva dei fianchi. Senza volerlo guardò la scollatura a cuore del vestito: stretto abbastanza da sottolineare il seno sodo della giovane.
Come avrebbe potuto dimenticare la ragazza? Soprattutto adesso che l’aveva riconosciuta. Chloe era Beth. La Beth che gli aveva dato un po’ di felicità nel periodo più buio della sua vita. La Beth che gli aveva dato una speranza nell’amore.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: JanineRyan