Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Eldest93    18/01/2014    1 recensioni
Niccolò è ormai cresciuto, e come qualsiasi angelo, è ambito da ogni ragazza del villaggio di Darkforest. Suo padre Peter era riuscito ad interrompere il clima di terrore dovuto ad una voce di ragazza che implorava aiuto. Niccolò deve solo entrare nella foresta per raccogliere della legna, ma qualcuno vive nella foresta....
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"No, no ed assolutamente no." disse Isidore quando Niccolò si presentò al villaggio con Noe, chiedendo per lei la permanenza.
Il capovillaggio invece disse:"Beh, si può fare. Certo che si può fare, ma solo se qualcuno garantisce per lei. Dovrà astenersi dal sangue umano, quindi nel caso voglia morderti, non potrà farlo, così come non dovrà bere il sangue di nessuno di noi o di lupi i generale. Chiaro?"
Niccolò disse:"Garantisco io per lei. Si nutrirà del sangue degli animali, tranne che dei lupi, ma nel caso volessi spontaneamente nutrirla, c'è un luogo in cui farlo?"
"Sì, certo che c'è. La radura in cui tu hai incontrato per la prima volta Noe va benissimo, ma potete anche rimanere nel territorio dei licantropi. Dovete solo calcolare di essere distanti almeno venti alberi, in fila, da questo villaggio." spiegò  il padre di Isidore pacifico.
Noe disse:"Vi ringrazio per la vostra ospitalità verso un vostro naturale nemico, farò in modo di rispettare le regole. Niccolò, sono sicura che non ci sarà bisogno di un tuo sacrificio, ma grazie per quello che stai facendo per me."
Mentre Noe si adattava al nuovo stile di vita, Niccolò si occupava dei piccoli del villaggio che altrimenti scorrazzavano per la cucina del villaggio cercando il cibo e urlando:"Noi siamo i licantropi!!"
Noe osservava attentamente cosa faceva Niccolò e si innamorava sempre più di quel ragazzo.
La vampira andava a caccia in concomitanza alle ore in cui i licantropi mangiavano, in modo da evitare di avere la pancia brontolante, ma i suoi pasti non la sazziavano come faceva il sangue umano.
Aveva provato tutti gli animali della foresta, tranne i lupi, ma nessuno riusciva a sazziarla del tutto.
Un giorno, mentre tornava da caccia, la ragazza trovò Niccolò ad aspettarla ad un albero fuori dal villaggio.
Noe gli chiese:"Che ci fai qui? Dovresti essere nel villaggio a mangiare..."
Niccolò le rispose:"Tra noi e il villaggio ci sono veticinque alberi esatti, li ho contati io."
Lei capì al volo e gli disse:"No, non berrò il tuo sangue! Non voglio farti del male... e poi il tuo sangue è velenoso..."
Niccolò si impuntò e le disse:"Senti. Ti vedo che quando torni non sei del tutto sazia e poi non vorrei mai che mi morissi di fame... per di più il mio sangue è velenoso solo per i miei nemici, se lo offro spontaneamente, esso perde la propria velenosità.... prova...."
Noe si lasciò convincere e affondò delicatamente i propri canini nel collo di Niccolò.
Succhiò il sangue del ragazzo come se non avesse bevuto da settimane e lasciò nelle vene del ragazzo solo una goccia di sangue.
Niccolò nonostante ciò, le disse:"Hai bisogno di più sangue? Non ti preoccupare, ti farò dare un sorso anche questa sera. Ti faccio notare che in questo momento, nelle mie vene, l' unica goccia di sangue che hai lasciato, si sta moltiplicando. Tra pochi minuti riavrò la stessa quantità di sangue di prima..."
Noe, che sapendo di aver lasciato nel ragazzo solo una goccia di sangue, si tranquillizza alle parole di Niccolò.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Eldest93