La musica rimbombava nella
sua testa che le girava.
L’alcol cominciava
a fare il suo effetto, si appoggiò alle mattonelle del bagno sentendo il
fresco sulla schiena.
La bottiglia piena fino a
metà di alcol nella mano destra.
Qualcuno bussò alla sua
porta –Reila tutto bene?- le chiese Shin.
-Si una meraviglia- aprì la
porta –Vedo i folletti-
Shinichi si mise a ridere
di gusto –I folletti?-
-Si i folletti- barcollò e Shin le mise un braccio intorno alla vita
mettendo il braccio della ragazza intorno al suo collo –Torniamo dagli altri-
-Noo voglio
stare con i folletti- si lamentò.
-Dai Reila…Guarda i folletti ti stanno seguendo-
-Davvero?- alzò lievemente
lo sguardo.
-Si davvero-
Tornarono all’interno del
locale Gothic-Dark, andarono ai divanetti dove vi erano Kaoru,Noboru
e altri tre ragazzi.
-Come va?-
domandò Nobo.
-Vede i
folletti- adagiò la ragazza sul
divanetto.
Kaoru si mise a ridere
alzandosi –Io vado a ballare-
Un ragazzo si avvicinò a
Reila, capelli biondi sfilati e sparati un po’ in
piedi e occhi nocciola.
-Ciao gattina-
Lei non lo calcolò nemmeno
parlottava con i suoi amici folletti.
-Lascia
stare Eichici, è andata- ghignò
Shinichi.
-Noto- si sedette in parte
alla ragazza avvicinandosi al suo orecchio le afferrò sensualmente con i denti il lobo dell’orecchio facendola mugugnare.
-Ho capito ci si vede- e
anche Shinichi se ne andò.
-Hei gattina-
-Non rompere sto parlando
con i miei amici folletti.
Il ragazzo le salì a
cavalcioni sul grembo cominciando a baciarle il collo.
La ragazza inarcò il collo
per lasciargli più spazio, ma di colpo un ricordo le ritornò alla mente, più
doloroso di un pugnale in pieno petto.
-Inizio FlashBack-
Il locale era affollato, la musica rimbombava
fra le pareti.
-Figata assurda- esalarono in coro le due.
-Dai andiamo- le prese per mano Kaoru
trascinandola in pista a ballare.
Dopo pochi minuti un ragazzo si avvicinò a Reila, capelli biondi
davanti e dietro scuri tutti sfilati e tirati in piedi.
Una fine fascia li copriva il naso, gli occhi
dorati truccati lievemente, cominciarono a ballare stando molto attaccati.
Sentiva il calore del corpo del ragazzo scottarle la pelle e poi per
Reila il buio.
-Fine FlashBack-
Reila si staccò
bruscamente da Eichici –Levati- disse fredda.
Lui si staccò dal suo collo
guardandola con un sopracciglio lievemente inarcato –Che ti succede
piccola?-
-Levati- ripeté lei scostandolo bruscamente e uscì dal
locale.
Pioveva ancora molto forte,
ma a lei non importava, attraversò la strada e entrò
in un vicolo umido e buio.
Si sedette per terra
portandosi le ginocchia al petto per poi nasconderci la testa.
Non capiva il perché sentiva
quella sensazione, erano passati quattro anni, ma il ricordo di quella dannata
sera non voleva andarsene.
Non aveva mai avuto più
problemi eppure adesso sentiva ancora il tocco di quel ragazzo, sentiva le sue
mani su tutto il corpo.
Perché quella sensazione era tornata?
Pensava di averlo superato,
di esserne uscita, ma si sbagliava.
Aver rivisto quei occhi dorati l’aveva svuotata sentiva solo la rabbia
crescerle in tutto il corpo, l’odio la rendeva ceca ad ogni ragione al mando.
Dei passi la costrinsero ad
alzare la testa e il suo cuore smise di battere.
La rabbia e l’odio vennero sostituiti da un sentimento peggiore dei due.
La Paura.