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Autore: underaheavycloud    18/01/2014    0 recensioni
- Dove sono tutti? – grido, e mi tappo la bocca con le mie stesse mani.
“Tutti chi?” Penso un secondo dopo. Non so nemmeno come abbia raggiunto quel posto.
Qualcosa di inaspettato deve essermi accaduto per essermi ridotta in questa condizioni. Sembra che abbia corso fino allo sfinimento.
Come ho potuto perdere la memoria?
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Cominciamo con le risposte facili, ok? – dico, dopo essere stata sommersa da una decina di domande.
Non so da dove cominciare, è davvero così difficile raccontare tutto senza spaventarli o mandarli in confusione.
Ma è questo il mio compito, e devo riuscire.
Respiro profondamente. – Bene, sappiate che sono qui per un motivo.
Cioè, sono qui per Harry. Lo stavo cercando quando ero nel bosco, prima che qualcosa mi attaccasse e mi facesse perdere la memoria. Per fortuna il legame ha mantenuto in vita quella che ero e tutto è tornato come prima. -
Errore, ho detto troppe cose in una sola frase.
Come mi aspettavo, data la mia scarsa capacità diplomatica, anche se è proprio questo che richiede il mio compito, non aiuta affatto.
- So che non avete capito una parola di quello che ho detto, perciò ricominciamo da capo. Io vi racconto questa storia dall’inizio e voi mi state a sentire. Poi avrete tempo per tutte le domande che volete. -
Annuiscono e riprovo.
- Allora, prima di tutto bisogna precisare che io sono un Elfo. -
Mi guardano basiti. Fantastico.
- Tu sei un cosa, scusa? – mi chiede Harry, e spalanca gli occhi e anche Krista sembra essere colpita da tutto ciò.
- Non mi dite che non sapete dell’esistenza degli elfi?! Ci sono montagne di ballate e poesie sul nostro conto! Siamo tra le specie più antiche del mondo! – Cominciamo bene, penso.
Si prospetta proprio una lunghissima e faticosa chiacchierata.
 Ridono, senza allegria.
- Certo che conosciamo gli elfi, per chi diavolo ci hai presi? Solo che sono estinti da secoli! SECOLI, Aranel! E ora tu piombi qui e pretendi che noi crediamo a questa storia? Quanti anni dovresti avere tu, quindi? Un migliaio?! – mi chiede Krista sconvolta, e ha ragione.
E’ assurdo per loro e li comprendo. Ma mi ascolteranno e mi crederanno.
- Ho 422 anni,  a dire il vero.  – dichiaro, e noto che Harry deve far appello a tutto il suo autocontrollo per non svenire.
- E tu che volevi provarci, Harry. – borbotta la sorella, ma non ci faccio caso. Non ha importanza ormai.
- Gli Elfi non sono affatto estinti, si trovano nel punto più remoto della foresta e lì il nostro impero continua ad esistere senza che nessuno sappia niente.
La magia ci ha aiutati ad innalzare barriere che ci rende invisibili all’uomo o a chiunque altro, perciò sono più di cinquecento anni che credete che gli elfi siano morti.
Noi non possiamo morire, a meno che non veniamo uccisi di proposito. Noi non invecchiamo.  -
- Io non ci posso credere – dice Krista, con la testa tra le mani -
Harry sembra arrabbiato, non riesce a fermarsi e cammina lungo la stanza, avanti e indietro.
- Quindi voi vivete in pace nella foresta senza preoccuparvi di quello che succede nel nostro mondo, e io dovrei stare calmo? -  apro la bocca per cercare di spiegare, ma lui mi blocca.
- La nostra gente muore, Aranel. Muore perché combatte una guerra più grande di tutti noi e tu vieni a dirmi che gli Elfi se ne fregano. Cosa dobbiamo pensare? Nostro padre è morto per cercare di salvare questo mondo, mia madre è morta dal dolore. Non possiamo sentire quello che hai da dirci se è davvero questa la situazione.
Non possiamo sapere che c’è qualcuno che avrebbe potuto salvarci anni fa, e non l’ha fatto. -
Se ne va.
Esce, sbatte la porta e mi lascia sola con Krista, e non posso rincorrerlo, non posso dirgli che va tutto bene, che le cose si sistemeranno e la guerra può essere fermata, perché ha ragione.
Ha perso tutto per colpa della guerra.

Passano ore, quando Harry torna a casa.
Krista non ha spiccicato parola, e questo mi fa capire quanto sia d’accordo con il fratello.
Sono seduta sul mio letto, quando entrano entrambi, con una lentezza forzata.
- Vogliamo sapere di più. – dice Harry, senza guardarmi negli occhi.
Krista annuisce. – Vogliamo lasciarti spiegare tutto prima di arrivare a conclusioni affrettare. Per favore Aranel, raccontaci tutto e facci cambiare idea. -
Voglio farlo, voglio spiegargli tutto e spero con tutta me stessa di riuscire a risolvere questo.
- Bene, allora facciamo in modo di non perdere tempo.
Questa guerra è iniziata più di cinquecento anni fa, quando ne io ne voi eravamo nati.
Il re degli Elfi, Santiel, era stato attaccato da una creatura dalla forza immensa, da un potere oscuro come la notte e pericoloso.  Questa creatura aveva un esercito, formato in poco tempo, così poco da non destare sospetti degli Elfi.
Eravamo completamente impreparati, noi siamo un popolo pacifico, e di solito riusciamo a prevedere catastrofi come questa attraverso gli oracoli. Niente però era stato predetto, perciò eravamo scoperti e facili da abbattere.
Fu una note di agosto che l’esercito arrivo e distrusse le nostre città, così tutto l’impero venne distrutto.
Numerosi Elfi sopravvissero e cercarono di rifugiarsi nella foresta, il nostro antico rifugio.
L’esercito del male, convinto di aver sterminato la nostra specie, continuò con la vostra. Così cominciò ad insediarsi nelle vostre città, rendendovi schiavi, fino ad oggi.
L’oscuro signore ora regna su questo mondo.
Durante questi anni noi Elfi ci siamo rafforzati, abbiamo pianto i nostri morti, ricostruito il nostro impero, e ora siamo pronti a tornare. Me non è tutto.
Ciò che sarà necessario per vincere e per far risorgere la pace sarai tu, Harry. -
Lui mi guarda interrogativo.
- Cosa c’entra lui con tutto questo? – Krista è spaventata. Nessuno aveva mai raccontato loro quella versione della storia, perché nessuno poteva essere vissuto così tanto da ricordarla perfettamente.
- Lui è necessario, è parte della profezia.
Saranno un Elfo ed un umano a mettere la parola fine al dominio del male. E’ stato predetto secoli fa, ed ore sei qui. -
Gli sorrido, anche se so che quello che gli ho appena detto cambierà la sua vita per sempre.
- Non ci credo, come possono aver specificato di voler me? Io non sono importante, e nemmeno un gran che nel combattimento. So andare a cavallo e basta. E devo prendermi cura della mia famiglia. – stringe la mano di Krista.
- Sei tu Harry, lo sei sempre stato. La luce non può sbagliare, mi ha condotto qui da te e questo è l’unico motivo per cui sono qui. La creatura che mi ha attaccato sapeva ciò che sono venuta a fare, per questo sono stata seguita. Mi dispiace di aver portato scompiglio e pericolo, ma era l’unico modo per porre fine a questa guerra! -
Harry annuisce, come se fosse chiaro, se lo sapesse da sempre.
Poi mi accorgo che mi sbaglio, che mi sta solo assecondando.
- Non ci credo Aranel. Mi capisci? -
Certo che lo capisco. Io stessa non ci avevo creduto, così tanti anni prima.
- So che è difficile Harry, ma ti giuro che non ti sto mentendo. Ti chiedo solo di venire con me ad Erendil, lì troverai tutte le risposte. Raggiungi gli Elfi con me e scopriremo insieme il tuo destino. -
- Il mio destino lo decido io. – e con questo capisco che il mio compito è concluso.
Ed ho fallito.


La mattina successiva sono in cucina per rifornirmi di provviste per tornare a casa.
Non mi sono arresa, solo ho bisogno di rinforzi. E Harry ha bisogno di protezione, non posso lasciarlo da solo ora che sa la verità, tantomeno dopo che ho lasciato che quella creatura vedesse dove vive.
Quindi lascio un biglietto, salutandoli e ringraziandoli di tutto, e sparisco.
Vado da Jona, nella stalla sul retro della casa, e lo trovo a mangiucchiare una mela.
- Grazie piccolo – gli dico – mi hai salvato la vita e non lo dimenticherò mai. Vorrei solo che Harry non fosse così testardo. Prenditi cura di lui finche non troverò qualcuno che riesca a convincerlo. Non voglio che muoia. -
Poggio il volto sul muso di Jona e gli lascio un lieve bacio.
poi sento tirarmi un braccio, e mi giro di scatto. E’ Harry.
- Hai davvero paura della via incolumità? – mi chiede, e mi ritrovo a sorridere.
- E tu davvero non ti fidi di quello che dico? Guarda la tua mano – indico il suo palmo, uguale al mio. – Non vedi che siamo stati sigillati? Sei legato a me Harry, non puoi tornare indietro. E’ una cosa più grande di noi. -
Ha lo sguardo perso da qualche altra parte, come se stesse davvero valutando la situazione.
- Se venissi con te, Krista rimarrebbe qui? – chiede, e un barlume di luce si accende in me.
- Puoi portarla con noi! Le sue capacità potrebbero esserci utili ad Erendil. -
Anche se non so a quali capacità mi riferisco. L’ho detto solo per convincerlo, è vero, ma è una ragazza sveglia, qualcosa le troveremo.
- Chiacchierare tanto è una dote? – mi chiede ridendo
- Certo, potrebbe diventare una ambasciatrice umana. – bella idea Aranel, penso.
Mi guarda confuso, ma divertito. Forse ora crede davvero a tutto quello che gli ho detto.
Oppure no.
- Verrò con te, ma non ti assicuro niente finche non avrò saputo tutto nei minimi particolari. -
Sospiro. E’ più di quello che avrei potuto sperare.
- Grazie Harry. Non te ne pentirai. -
Lascio cadere lo zaino e lo abbraccio. Ci aspettano così tanti giorni da passare insieme.
  
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