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Autore: _Verdoline_    18/01/2014    0 recensioni
"Dove sei amore mio?
È da tempo che ti aspetto.
Vieni fuori!
Voglio dirti il mio ' Ti amo '
e stare per sempre con te
Non ho mai voluto ricevere un primo bacio , perché voglio che me lo dia tu!
Dove sei amore mio?
Dove sei?"
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 11

Non sopporto quando fa così, non lo sopporto!

Crede che io mi vergogni di lui,ma non è così!...

È passata una settimana da quando abbiamo litigato.


A giugno ero stata a mangiare a casa di Marco e non era andata tanto bene.

Era un venerdì, dopo pranzo mi offrì di sparecchiare la tavola e la madre di Marco, Silvana, una donna sulla quarantina, apprezzò il gesto, così avevo preso i piatti ed ero andata in cucina. Nel frattempo sentivo una conversazione in sala da pranzo:

"Allora mamma, cosa ne pensi di Caterina?"

"Brava ragazza, ma penso che sia troppo infantile per te."

Non potevo credere alle mie orecchie, nessuno mi aveva mai dato dell' "infantile" prima.

"Come? No mamma, non è così!" Aveva detto Marco quasi urlando.

"E come dovrebbe essere?"

Ero uscita dalla cucina. C'era Silvana che mi fissava.

"Scusate, io vado."

E lo avevo fatto.

Qualche giorno dopo Marco era venuto sotto casa mia, per parlare dell'accaduto.

"Caterina, mi dispiace tantissimo per l'altro giorno, non credevo che mia madre pensasse male di te, ti prego, perdonami!"

Era davvero dispiaciuto.

"Non sei te che devi chiedermi scusa"

Lui non sapeva cosa dire.

"Ti va di fare una passeggiata?"

"Certo!"

Era stata proprio quella passeggiata a farci litigare.

Era andata così:

Durante la passeggiata eravamo silenziosi, ma improvvisamente una voce aveva rotto il silenzio.

"Marco?!"

Qualcuno lo chiamava, ma non capivo chi fosse.

"Papà, che ci fai qui?"

"Come perché? Tua madre ti cerca da ore!"

Io ero rimasta lì, immobile.

"Ora sapete dove sono!"

Aveva detto Marco con tono di sfida.

"Torna a casa per le 11:00, ok?"

"D'accordo!"

Quando il padre di Marco, Sergio, se n' era andato avevo domandato:

"Che è successo?"

"Preferirei non dirtelo"

"Dimmelo lo stesso!"

"Come vuoi! La mia famiglia vuole che dopo il liceo vada ad una università all'estero per studiare economia e credono che tu possa rovinare tutto. Loro vogliono che mi fidanzi con una ragazza con i miei stessi obbiettivi, ecco perché l'altro giorno mia madre ti aveva definito 'infantile'"

"Non mi sembra un valido ragionamento!"

"Lo so!"

"Cosa farai adesso?"

"Non lo so!"

"Come non lo sai?"

"Che vuoi dire?"

"Non puoi farti trattare così, i genitori non possono decidere il tuo futuro, sei tu che te lo devi scegliere!"

"Caterina, ormai è tutto deciso!"

"No Marco, non è così!"

L'avevo detto quasi urlando.

"Caterina, non ci posso far niente!"

"Sì che puoi!"

Era rimasto in silenzio a fissarmi perplesso.

"Cambiamo argomento"
Aveva risposto.

"Sì, forse è meglio!"

"Quando mi presenterai i tuoi genitori?"

"No so, io..."

"Tu cosa?"

"È che mi vergogno..."

"Ti vergogni di me?"

"No, non è questo..."

"Non prendermi in giro Cate, perché non vuoi presentarmi i tuoi genitori?"

"Marco..."

"Lascia stare, dici a me di non partire e poi ti vergogni di presentarmi ai tuoi genitori, ma non ti rendi conto che c'è qualcosa nel tuo ragionamento che non funziona? Allora sei veramente immatura!"

"Cosa?! Come ti permetti , tu non mi conosci!"

Non avevo mai alzato la voce con lui.

Dopo un po' avevo risposto.

"Tornatene da tua mamma e schiarisciti le idee!"

Dopo questo me ne ero andata.

Adesso non so cosa fare!

Non risponde alle né chiamate né ai massaggi.

Ascolto la musica per consolarmi:

"♪I wanna scream and shout, and let it all out
And scream and shout, and let it out♫"

Ho voglia di gridare, di urlare e...di piangere...

"Caterina, c'è qualcuno al citofono che ti vuole?!" Urla mio padre dalla sala.

Alzo la cornetta del citofono.

"Caterina, potresti scendere un attimo?"

È Marco!

"Papà, scendo per qualche minuto!"

"D'accordo!"

Vado giù dal portone e vedo Marco con un' espressione triste.

"Mi dispiace!" Comincia a piangere...

(Nella storia sono inserite frasi delle canzoni "scream and shout" di Will.i.am e Britney Spears. Questa storia la puoi leggere anche su facebook: https://www.facebook.com/pages/Come-dice-tiziano-ferro-lamore-%C3%A8-una-cosa-semplice/140687492759845 ovviamente è stata scritta da me)

 
 
 
 
  
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