Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Mari Lace    18/01/2014    3 recensioni
La mia prima long... :'D
Dal testo:
Sorrise trionfante e soddisfatta. Era arrivata in cima all’albero. Abbassò la testa per guardare il moro, che era rimasto tutto il tempo sdraiato sul ramo su cui si era piazzato all’inizio, osservandola di tanto in tanto.
-Ce l’ho fatta!- esclamò, sudata e stanca, ma anche euforica.

Ah, sì. Potrebbe contenere spoiler.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Sorpresa | Coppie: Hinata/Naruto, Hinata/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fu un processo lento, ma Hinata, con il passare dei giorni, si riabituò alla, a tratti monotona, quotidianità di Konoha. L’Hokage aveva deciso di non assegnarle missioni fino a quando non avesse recuperato completamente la memoria, quindi aveva molto tempo libero, che in genere passava insieme a Kiba e Shino o, quando non era in missione, a Naruto. Quando invece erano tutti troppo impegnati per stare con lei, andava in uno dei campi d’allenamento e eseguiva alcuni esercizi da sola.
Quel giorno, invece, si era limitata a passeggiare per Konoha, incerta. Naruto era stato via tutta la settimana, impegnato in una missione di cui non le aveva riferito i dettagli. In effetti le era sembrato strano, il biondo le era parso quasi imbarazzato mentre le spiegava che erano informazioni riservate. Non ci aveva dato tanto peso, e ci avrebbe badato anche meno se non fosse stato per l’atteggiamento insolito del ragazzo. Sembrava che le volesse nascondere qualcosa, ma non per semplice riservatezza professionale. Mah, questi pensieri non mi servono a nulla. Dovrei smettere di spremermi le meningi su questo.
~
E va bene, sembra proprio che dovrò fare qualcosa io.
Si avviò verso l’uscita della grotta, con gli occhi dell’altro ragazzo presente puntati su di lui. Prima di varcarla, si fermò e si girò.
-Juugo, se Sasuke ti chiede qualcosa, digli...- ma il rosso lo interruppe.
-Non mentirò a Sasuke per coprirti, Suigetsu-.
Alzò gli occhi al cielo, irritato. –Certo, certo, perché la Volontà di Sasuke è quella di Kimimaro e tutto il resto... tanto meglio! Se te lo chiede, digli che sono a Konoha, allora!- concluse, e corse fuori.
Andiamo a vedere come sta la ragazzina che è riuscita a scuotere Sasuke dall’apatia.
~ Qualche ora dopo ~
-Lo... lo hai trovato?- chiese Sakura, scrutandolo da capo a piedi. Sembrava del tutto illeso. Ciò da una parte la rassicurava, dall’altra le faceva capire che no, Sasuke non era con loro. Dubitava che Naruto non avrebbe avuto bisogno di scontrarcisi, per riportarlo al Villaggio.
Naruto scosse la testa, amareggiato. Non ci era riuscito neanche quella volta. Ma non finisce qui, Sasuke.
~
Entrare a Konoha era stato semplicissimo.
Per uno shinobi esperto come lui, avvicinarsi senza farsi notare ai ninja che controllavano chi entrasse nel Villaggio, per poi attaccarli talmente all’improvviso da impedirgli di dare l’allarme, era stato uno scherzo. Non li aveva uccisi, però. Tanto prevedeva di rimanere ben poco, e aveva deciso che ucciderli non sarebbe servito a nulla, se non a fari infuriare l’Hokage e tutti gli altri ninja del Villaggio. Un tempo, però, non avrebbe esitato. Il periodo passato insieme a Sasuke aveva lasciato una traccia nel suo modo di fare, anche se Suigetsu non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura.
“E ora, devo trovare la Hyuuga”.
~
Sommandosi alla sua delusione personale, la tristezza letta nell’espressione della sua compagna di squadra lo aveva amareggiato più di quanto già non fosse. Con questo stato d’animo, preferì non andare da Tsunade a fare rapporto, lasciando che ci pensassero Sai e Kakashi. Decise che sarebbe andato a cercare Hinata, e si chiese se in quei giorni avesse ricordato qualcos’altro, se fosse tornata l’Hinata di sempre, quella che arrossiva al solo vederlo più vicino del solito, o che sveniva se le rivolgeva la parola. Quell’Hinata gli mancava terribilmente.
Si avviò per le strade di Konoha, fino ad arrivare davanti a Villa Hyuuga.
~
Stanca per l’impegnativo allenamento a cui si era sottoposta per non pensare a nulla, la ragazza si era seduta sul prato, con la schiena poggiata al tronco di un grande albero, che le garantiva anche il vantaggio di stare all’ombra. Persasi a ripensare a tutto ciò che era successo in quelle settimane passate al Villaggio, si addormentò.
Era in una stanza completamente bianca. Insieme a lei, c’era un’altra ragazza, che le dava la schiena. Si teneva lontana, rintanata in un angolo della stanza, e sembrava stesse piangendo.
Non capiva dove si trovasse, perché fosse lì e chi fosse quella bambina, ma decise di provare a consolarla. Le si avvicinò lentamente.
Ma prima che potesse dire qualsiasi cosa, quella si girò.
La prima cosa che notò, era che le somigliava moltissimo. Troppo, perché fosse solo una coincidenza.
Quella bambina aveva i capelli del suo stesso colore, però li portava corti.
I suoi occhi erano bianchissimi, e la scrutavano con stupore.
-Chi sei tu?- le chiese la bambina.
Pronunciò la risposta senza neanche pensarci. –Sono Hinata Hyuuga-.
La bambina sembrò stupirsi; poi parlò di nuovo. –Anch’io mi chiamo così- disse solo.
Non capiva cosa stesse succedendo, ma Hinata si avvicinò ancora a quella che sembrava essere lei stessa da piccola.
-E cosa ci fai qui, Hinata?- le chiese, in tono gentile.
La bambina si adombrò.
-Allora?- insistette, sorridendole per incoraggiarla a parlare.
-Mio padre pensa che io sia inutile,- sussurrò allora la bambina, mentre gli occhi le si velavano di lacrime. –Preferisce mia sorella a me, perché è più forte, e dice che non sono all’altezza del mio ruolo! Ma io...- si fermò, singhiozzando.
Hinata la guardò stupita, non si aspettava una reazione del genere.
-Io ce la posso fare! Naruto-kun dice sempre che, se siamo certi di riuscire a fare qualcosa, ci riusciremo...-
Fu allora che capì. Non era reale, stava succedendo nel suo inconscio. Si stava confrontando con se stessa, con chi era prima di dimenticare tutto.
Sorrise alla bambina che le stava davanti, si piegò sulle ginocchia e le asciugò una lacrima. –Non piangere, Hinata. Devi essere forte- le disse.
La bambina, stupita da quel gesto, smise di piangere e la fissò stupita. Poi svanì, e anche la stanza bianca iniziò a tremolare, fino a sparire del tutto.
Poi, sparì anche lei. E al suo posto, apparve un’Hinata dodicenne, intenta nell’affrontare suo cugino Neji all’esame di selezione Chunin.
Un’Hinata che metteva tutta se stessa negli allenamenti, per cercare di rendere suo padre fiero di lei, e dimostrargli che poteva ricoprire il ruolo di erede del Clan Hyuuga.
Un’Hinata sedicenne, ora con i capelli lunghi, che sveniva per aver rivisto Naruto dopo tre anni. Che insieme al biondo e ai suoi amici, partecipava ad una missione per trovare Sasuke e riportarlo a Konoha. Che interveniva nello scontro tra Naruto e Pain per salvare il biondo, pur sapendo benissimo di non essere al livello del leader dell’Akatsuki.
Infine, vide un’Hinata più matura, che combatteva nella Quarta Grande Guerra dei Ninja. Naruto che le prendeva la mano, l’inaspettato arrivo di Sasuke sul campo...

Per la prima volta, i ricordi non le apparvero come se a guardarli fosse una persona esterna, qualcuno che con Hinata non c’entrava niente. Questa volta le era sembrato di viverli, uno per uno.
Si svegliò, e aprì gli occhi.
Io... sono... Hinata Hyuuga, pensò, per la prima volta dopo molto tempo davvero consapevole di cosa significasse.
Si alzò e si appoggiò al tronco, poi respirò a fondo un paio di volte. Ora ricordava, ricordava tutto.
E più ricordava, più si sentiva estranea a se stessa.
Il mese passato con Sasuke la aveva cambiata profondamente, segnandola per sempre, e solo ora riusciva a rendersene davvero conto.
Si chiese cosa dovesse fare. Le sue due personalità ora le sembravano inconciliabili. Avrebbe dovuto riprendere il suo vecchio comportamento, e vestire i panni della timida, fragile e incerta Hyuuga, o avrebbe dovuto accettare il suo nuovo modo di pensare, la ritrovata fiducia in se stessa, la sicurezza mista alla dolcezza che caratterizzavano la nuova Hinata?
Distratta da questi pensieri, si accorse solo all’ultimo che qualcuno stava per colpirla. Istintivamente, si abbassò, evitando il colpo. Fece un passo indietro, e cercò con lo sguardo il suo avversario. Non fu difficile trovarlo, chi l’aveva colpita si trovava proprio davanti a lei.
-Riflessi un po’ lenti, eh, Hyuuga? Ho quasi pensato che ti avrei colpita- disse, ghignando. Hinata potè intravedere i suoi canini affilati come quelli di uno squalo.
-Suigetsu?! Tu... che ci fai qui?-
~
-Finalmente ti ho trovata, Hinata!-
Colta alla sprovvista, la Hyuuga si girò istantaneamente verso chi aveva parlato. –Oh, sei tu... Naruto- disse.
Il biondo non fece caso al fatto che avesse omesso l’onorifico, però si accorse comunque che c’era qualcosa di strano nel suo atteggiamento. Sembrava che fosse successo qualcosa, ma non riusciva a immaginare cosa. Hinata era... agitata, non avrebbe saputo come altro definirla.
Mentre le si avvicinava, poi, gli era sembrato di vedere un’altra figura vicino a lei, ma ora che l’aveva raggiunta constatava che non c’era nessun altro. Strano.
-Ti ho cercata per tutto il pomeriggio, dattebayo!-
-Mi spiace, sono sempre stata qui...- disse lei, ma sembrava assente. Come se il suo corpo si trovasse lì, mentre la sua testa era altrove, persa in chissà quali pensieri.
-Cos’hai, Hinata? Ti senti male?-
-No, io... scusami- disse, e parve riscuotersi. –Perché mi cercavi, Naruto-kun?- chiese, concentrandosi su di lui.
Non si aspettava quella domanda. –Non c’è un motivo particolare...- rispose, guardandola quasi come se avesse potuto capire cosa la stava turbando semplicemente così.
-C’è qualcosa che non va?- le chiese.
Lei rispose solo dopo qualche secondo. –Ricordo tutto- mormorò poi, senza guardarlo negli occhi.
Non si aspettava di certo una risposta del genere, ma si riprese in fretta dallo stupore provocatogli da quelle due parole.
-Ma è meraviglioso, Hinata! Da quanto?- le chiese, sinceramente felice.
-Da qualche ora,- rispose lei vaga.
Lui le afferrò una mano. –Vieni, dobbiamo dirlo subito a tutti! Dobbiamo festeggiare!- esclamò. Quella notizia gli aveva fatto dimenticare l’amarezza per l’insuccesso della sua missione.
L’unica cosa che non capiva, era per quale motivo tra loro due lui sembrava l’unico a rallegrarsi per il fatto.
Che Hinata stesse davvero male, ma non volesse dirlo per non farlo preoccupare?
La reazione della ragazza sembrò avvalorare quell’ipotesi, perché fece un gesto decisamente non da Hinata.
Scrollò il braccio, per liberare la sua mano dalla stretta del biondo.
Quando lui la guardò interrogativo in cerca di una spiegazione, lei lo fissò negli occhi. Bianco nel celeste.
E invece di dargli la risposta che voleva, o magari di scusarsi, gli pose una domanda.
-Ti sei mai sentito fuori posto, Naruto?- nuovamente, omise l’onorifico. Prima lo aveva aggiunto per non insospettire troppo Naruto, ma non le sembrava più necessario usarlo. Questo, perché aveva fatto una scelta.
Nonostante non si aspettasse una domanda simile, il ragazzo reagì in fretta.
-Mi sono sentito fuori posto per tutta l’infanzia, Hinata. Ma tu non devi sentirti così. Konoha è la tua casa, qui c’è la tua famiglia, ci sono i tuoi amici...-
Lei sorrise triste.
-...e ci sono io-
Inaspettatamente, quella frase le fece accelerare il battito cardiaco. Aveva deciso di voltare pagina e di iniziare un nuovo capitolo, e una delle conseguenze di questa scelta era stata il togliere l’onorifico a Naruto.
Ma allora, perché ora il cuore aveva preso a batterle a mille?
Perché le sembrava che il suo volto stesse andando a fuoco?
Naruto intanto le si era avvicinato ancora di più, e questo certo non la aiutava.
Hinata pensava di aver scelto, ma era ancora divisa in due, si sentiva confusa.
Ma la sua confusione svanì del tutto cinque secondi dopo.
Il gesto che il biondo aveva fatto seguire alla sua frase, infatti, le fece fare chiarezza con se stessa, facendole comprendere cosa davvero provasse e volesse.
Per stabilire quale delle due Hinata Hyuuga fosse prevalsa alla fine, era bastato che Naruto la baciasse.

*Angolino Lita*

Ciao a tutti (:
Alla fine ce l'ho fatta, ad aggiornare oggi! ^*^ La maggior parte di questo capitolo la ho scritta questo pomeriggio, e molti dei fatti, tipo l'arrivo di Suigetsu a Konoha, li ho progettati mentre non ascoltavo seguivo attentamente la spiegazione della professoressa dell'ultima ora. (Come ho fatto a ragionare su Amnesia se ascoltavo, dite? Ehm... ho due personalità distinte (?) )
Ma tralasciando questo... il bacio di Naruto ero indecisa se inserirlo o no, sono stata un paio di volte sul punto di toglierlo. Però alla fine lo ho messo. (Spero che le fan della SasuHina non mi vengano a cercare, dormirò con un occhio aperto) 
Allora, che ne dite? Che succederà ora? Qual è stata la scelta finale di Hinata? Vecchia o Nuova? Naruto-kun o... chissà? 
Spero di avervi incuriosite, e che non abbiate già indovinato tutti/e la conclusione! 
Il prossimo capitolo dovrebbe essere l'ultimo (o almeno credo), e so già che questa fic mi mancherà :/
Quindi, grazie a tutti voi che mi avete seguita in questi mesi, commentando o limitandovi a leggere!
Stavolta, ringrazio in particolare chi ha recensito lo scorso capitolo, angelika white, e KusHi_Na e snlamigliore, che sono state così gentili/pazienti da rassicurarmi e farmi capire che ero solo paranoica, grazie davvero 

Ci sentiamo nel prossimo capitolo, che conto di pubblicare appena possibile (stavolta non dò date XD) :)
Ciao a tutti, grazie per essere arrivati fino a qui,

Lita
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Mari Lace