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Autore: gatta12    18/01/2014    2 recensioni
Hermione e Draco sono fratello e sorella, e si vogliono un gran bene anche se non hanno potuto mai dire nulla hai loro amici.
p.s. MAI letti i libri, dovrò leggerli prima o poi. Se nella sezione film avessero messo Harry Potter l’avrei messo lì, ma non ci posso fare nulla, quindi è basato sul film, ricordatelo!
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Lucius/Narcissa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Cap.4 Non lo sanno neanche loro


Draco Malfoy non aveva calcolato alcune cose, quell’anno:
1) Che si sarebbe riappacificato con l’amata sorella
2) Che sarebbe diventato così sdolcinato da abbracciare e consolare qualcuno (ma quando si tratta di Hermione non si deve calcolare, no?)
3) E di essere scoperto con Hermione dai suoi amici Serpeverde e da Potter, Weasley e la piattola.
“D-draco?? Cosa fai con… con… con la Granger?!?!” urlò Pansy.
“Hermione! Cosa stai facendo??”  anche Ronald era disgustato.
I due fratelli si guardarono di sottecchi.
-Colpa tua che sei voluta venire in biblioteca invece che nella Stanza delle Necessità come al solito!-
-ma che ne sapevo io Dra’??-

“Non è come pensate!” cercò di giustificarsi Hermione alzandosi dalla panca insieme al fratello.
“Allora com’è, eh? Draco, ma guardati insieme con una Sangue Sporco! Sei proprio caduto in basso! Sudicia Mudblood, sei solo una puttana coi fiocchi!!”
“Per una volta sono d’accordo anch’io!! Sei solo una puttana Hermione, e anche della peggior specie!” urlò Ron.
Draco non riuscì a trattenersi ancora.
In un attimo, la Parkinson si ritrovò con il segno di uno schiaffo in viso e Ron con occhio nero.
“Poche parole: non-insultate-più-mia-sorella!!!” sputò fuori quelle parole tra i denti con rabbia, poi, a dispetto dell’umore nero, prese delicatamente per mano la sorella e uscirono dalla biblioteca.

“Draco… Draco aspetta fermati!” Hermione cercava di liberarsi dalla presa del fratello, ma egli continuava a tenerla per il polso. Hermione lo strattonò.
“ Stai zitta!!!” le urlò contro lui.
Hermione spalancò gli occhi.
Draco si bloccò a sua volta.
“Hermione…”
“Lasciami”
“Ma, Hermione…”
“Ho detto lasciami!!!” la ragazza riuscì a liberarsi dalla presa del fratello e iniziò a piangere.
“Io… non volevo…” bisbigliò Draco.
“Perché ti comporti così? Non dovevamo andarcene, dovevamo spiegare il perché abbiamo nascosto loro la verit-”
“Il perché? Il perché?? Ma non lo sappiamo neanche noi il perché!”
Come al solito, Draco era l’unico che riusciva a zittirla.
“Mamma e papà… Hanno mai parlato di me… quest’estate?”
Draco la guardò basito, ma annuì.
Sul viso di Hermione si dipinse un sorriso.
Sentirono dei passi nel corridoio.
“Hermione!!”
“Draco!! Venite fuori!”
I loro amici svoltarono l’angolo.
“Ecco…vi…” disse Ron.
Erano ancora una volta abbracciati. Gli veniva la nausea.
“Che c’è? Ora Serpi e Grifoni sono amici? Non l’avrei mai detto” disse atono Draco.
“Vogliamo solo sapere la verità” disse Daphne.
“Quale verità? Siamo fratelli. Punto” disse Hermione.
“E…ora?” chiese Blaise.
“Ora nulla. Non cambierà nulla”
“Sì, ma, perché ci avete nascosto tutto?”
I due fratelli si guardarono.
“Ecco… la verità è che non lo sappiamo neanche noi il perché. Quando siamo dovuti andare ad Hogwarts, i nostri genitori ci hanno detto che avremmo dovuto fingere di odiarci e di non essere fratelli. Di non conoscerci. Non fateci più domande per favore. E’ tutto ciò che sappiamo, anche se è da un po’ che vogliamo sapere il perché”
Ed era vero. Era tutto dannatamente vero.  I loro amici volevano sapere il perché loro avevano nascosto la verità, ma la verità era che neanche loro lo sapevano.

Da quel giorno, fino a Natale, le cose continuarono così.
Piano piano Serpeverde e Grifondoro, o almeno gli amici di Hermione e Draco, avevano superato –almeno un po’- la cosa ed erano diventati amici.
Ora, care lettrici, vi svelo un segreto. Forse alcune di voi l’avranno già capito dall’introduzione. E no, questa non è una nota autrice. Quello che vi sto per svelare è un grosso segreto che, una volta che Draco e Hermione torneranno a casa per le vacanze, scopriranno.
Ve lo svelo con un salto nel tempo… poiché nulla è meglio dei flash-back.

Dobby era appena apparso nel salottino dove Narcissa e Lucius Malfoy stavano chiacchierando.
“Scusate signori padroni, una persona è fuori dal portone che chiede di voi padroni Malfoy”
“Ma come è possibile? Con un temporale simile? Lucius sarà meglio andare a vedere”
I due coniugi andarono verso il portone di Malfoy Manor. Appena aprirono la porta, un fulmine attraversò il cielo, e una figura incappucciata era davanti alla porta.
“Oh, Salazar, si sente bene signora?”
La donna si calò il cappuccio, rivelando una chioma riccia. Era molto provata, si vedeva dalle profonde occhiaie e il viso sconvolto.
“Per favore, ho bisogno di aiuto”
“Che genere di aiuto?” chiese Lucius.
La donna scostò un po’ il suo mantello. Sotto c’era un neonato.
“Prendetevene cura, ve ne prego”
Baciò sulla fronte il neonato, piangendo, e lo consegnò con delicatezza a Narcissa.
“So che ve ne prenderete cura come se il neonato fosse vostro” poi, rivolgendosi al groviglio di coperte, sorridendo tra le lacrime sussurrò:
“Ti amerò sempre” e ribaciò la fronte al neonato.
Poi si voltò, percorrendo il viale.
“Aspetti, come si chiama la bambina?” chiese Narcissa.
La donna si voltò, con sul viso le lacrime mischiate alla pioggia, sorridendo amaramente.
“Chiamatela semplicemente… Hermione”

 
  
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