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Autore: Scarl_Bloom 94    18/01/2014    4 recensioni
Storia ispirata al film " The good Doctor" .
Angel è una ragazza di 18 anni con dei gravi problemi al cuore. Dopo una serata passata con gli amici,beve un pò troppo e ha un malore. Dopo questo spiacevole episodio è costretta a rimanere in ospedale perchè la sua salute è in grave pericolo. Qui incontra un giovane medico, Orlando Bloom, per l'esattezza, che in questa storia lascia i panni di attore per prendere quelli di un normale Dottore, il quale ha il compito di prendersi cura di Angel. Cosa succederà tra i due?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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IO MI PRENDERO' CURA DI TE




Capitolo 8 -   L’amore per me sei tu



 
 
Le nostre bocche si toccano, si sfiorano per brevi secondi e poi si allontanano. Non è un vero bacio. Ho timore di lasciarmi andare, di baciarlo una volta per tutte. Questa situazione sta durando pure troppo. Mi allontano in modo che capisca che non voglio continuare. Per fortuna se ne rende conto. Sorride passandosi una mano tra i capelli. Sospira ridendo e scuote la testa. Ho paura a guardarlo negli occhi.
 
“ mi stai facendo impazzire”, dice più a se stesso che a me, “ Non vuoi che ti baci?”.
 
Lo guardo sconvolta. Cioè, sto tremando come una foglia, mi sudano le mani, ho il cuore che sembra una bomba pronta ad esplodere, il mio viso è rossissimo… quali altre motivazioni vuoi di più per farti capire che sto letteralmente morendo per te??!   Ah uomini!  Cerco di calmarmi, respiro lentamente.
 
“ Ho provato delle sensazioni indescrivibili”, continua a dirmi sorridendo, “ Ti prego, Angel, permettimi di baciarti”.
 
Si avvicina di nuovo appoggiando la fronte sulla mia. Sento il suo fiato addosso, i suoi occhi che mi scrutano sorridenti e desiderosi. E la sua bocca è così invitante, non posso resistergli. Ci guardiamo ancora negli occhi ed io mi perdo completamente nei suoi. Ha uno sguardo così bello, così penetrante. Sento che il mio respiro accelera. Il dottore se ne accorge e sorride compiaciuto. Porta lentamente la sua mano sopra al mio cuore. Voglio dirgli di togliere subito quella sua manaccia da lì, ma non riesco a dire niente.  Gli sto permettendo di toccarmi, da non credere, sono completamente in balia di quest’uomo.
 
“ Ehi, Ehi, calma questo tuo cuoricino”, mi sussurra sulla bocca, “ non mi dirai che batte così forte per…  me?”.
 
Spalanco gli occhi stupefatta. Ma che vuole? Si sta ancora burlando dei miei sentimenti? Adesso lo strozzo, aspetta un secondo che riacquisto le mie facoltà cognitive, linguistiche e motorie, e poi vedi che ti faccio. Lo vedo sorridere ancora mentre ha ancora la mano sul mio petto. La deve togliere, accidenti. Se continua a lasciarla lì i miei battiti accelereranno sempre di più. Lo odio, lo odio, lo… amo!
 
“  Ti prego, togli la mano”, riesco a dire a un certo punto volgendo lo sguardo da un’altra parte, “ e non osare toccarmi mai più!”.
 
Spero con tutta me stessa che si decida a togliere la mano da lì, ma anche dopo averglielo ordinato, indugia a lasciarla in quella posizione. Scuote la testa come per dire “no”, sorridendomi. E va bene, vorrà dire che ti ucciderò adesso. Sto pensando a come fare per togliermelo di dosso. Alla fine mi viene in mente un’idea.
Metto su un sorrisetto falso, mi avvicino alla sua bocca come per invitarlo a baciarmi. Lui sorride stupito e non si lascia scappare l’occasione. Appena apre la bocca per baciarmi, ecco che gli mordo brutalmente il labbro. Il dottore si alza portandosi la mano sulla bocca. Sta ridendo l’imbecille. Beh almeno me lo sono tolto di sopra.
 
“  Sei veramente cattiva, lo sai?”, mi dice guardandomi divertito, “ E mi fai impazzire ancora di più quando ti comporti così”.
 
“ Te ne vuoi andare?”, mi rivolgo a lui seccata dalla situazione, “ E non provare a riavvicinarti a me, hai capito? Non ti voglio intorno, non voglio le tue mani sopra al mio corpo, non voglio le tue labbra sulle mie e non voglio la tua lingua nella mia bocca, siamo intesi??!”
 
Non so perché gli ho detto tutte quelle cose. A dire il vero volevo tutto quello. E sento anche che non sono stata per niente convincente. Infatti il dottor Bloom mi guarda con un mezzo sorisetto sulla bocca, a braccia conserte. Ha capito tutto il contrario di quello che gli ho detto e cioè la verità.
 
“ Vorresti dire che non ti piaccio?”, mi chiede ridendo sicuro di sé, “ Non puoi dire un’assurdità del genere!”.
 
“ Ma chi ti da tutte queste certezze?”, contrattacco io furiosa.
 
“  Ho capito di piacerti quel giorno in cui mi hai fatto quella specie di scenata di gelosia”, si avvicina a me piano piano, “ E ammetto che mi ero gasato un po’, mi piaceva il fatto di piacerti. E non ho minimamente pensato che anche io provavo qualcosa per te. Poi è arrivato quel Robert…e “, si ferma di colpo.
 
Quella sua dichiarazione mi ha lasciata di sasso. L’ha capito solo quel giorno che mi piaceva? E’ dalla prima volta in cui l’ho visto che non faccio che pensare a lui, stupidi uomini senza cervello. Lo guardo curiosa, voglio che continui con quello che ha da dire.
 
“  E’ arrivato Robert.. e??”, gli chiedo mettendo su un sorriso sfottente.
 
“ E ho capito che… provo qualcosa per te. Ero geloso”, ammette infine,  “ E forse ho sempre provato qualcosa per te, solo che non mi rendevo conto”.
 
“  Intanto però ti tenevi l’altra”, dico ironica, “ Oh ma dai, questa cosa è ridicola! Io sono una ragazzina e tu.. un uomo!”.
 
“ Sei una donna, non vedo che male ci sia se.. sento un’irrefrenabile voglia di baciarti, di toccarti, di sentirti mia”, mi prende la mano e la stringe forte guardandomi negli occhi, “ di fare l’amore con te. “
 
No. Fermi. Stop. Cosa cazzo sta dicendo questo deficiente?? Il fatto che il mio cuore sta accelerando come mai aveva fatto in vita sua, non c’entra niente. Ma come si permette a dire certe cose?? Ma sensibilità zero??  Ecco cosa vuole fare, vuole solo portarmi a letto, ovvio. Ma bello mio qui caschi male.
 
“ Non dire più una cosa del genere davanti a me!!”, prendo il lenzuolo e mi copro d’impulso il viso.
 
Non voglio scoprirmi, non voglio guardarlo, sto morendo dalla vergogna. Io non ho nemmeno dato un bacio ad un ragazzo e lui già mi parla di altre cose, ma è matto?! E va bene che è un uomo però, e che cazzo. Sto morendo dall’imbarazzo. All’improvviso lo sento avvicinarsi, afferra il lenzuolo e lentamente mi scopre il viso. Lo voglio uccidere.
 
“ Non devi imbarazzarti, scusa, non volevo”, mi sussurra dolcemente, “ Non ho intenzione di spaventarti, mi sono lasciato sopraffare da quello che sento, scusami ancora, piccola”.
 
Ahhh ma perché è così, così,così dolce??
Si siede sul letto e mi afferra sempre con delicatezza. Mi abbraccia, sono inerme, non ho la forza di fermarlo. Mi bacia delicatamente la guancia e mi accarezza i capelli. Mi sento morire. Oggi non è proprio giornata, ho capito.
 
“ Io voglio prendermi cura di te, ti prego, lasciamelo fare”, mi stringe ancora di più facendomi sussultare.
 
“ Io non sono pronta a questo. Per favore, lasciami andare, ti scongiuro. Voglio uscire da questo ospedale e andare alla festa di capodanno insieme ai miei amici, insieme a Robert”, dico, scoppiando in un pianto disperato, “ Mi fai star male ancora di più se ti comporti così!”.
 
Di colpo sento la presa su di me allentarsi sempre di più. Accidenti, voglio sentire ancora il suo calore, il suo profumo. No, ti prego, non te ne andare, non dare ascolto alle parole di una stupida ragazzina deficiente che ha paura solo di lasciarsi andare, di ammettere di essere super innamorata e di morire dalla voglia di baciarti, di sentire il tuo sapore nella bocca, di esplorarla, di sentire la tua lingua, di toccarti, di abbracciarti, di non lasciarti mai.
Ma ovviamente tutto questo non riuscirò mai a dirtelo.
 
“ E’ quello che vuoi?”, mi chiede restando seduto accanto a me.
 
“ Si”, rispondo dopo qualche secondo di incertezza, “ E’ quello che voglio”.
 
Mi volto per guardarlo in faccia. I suoi occhi sono feriti, delusi, tristi. Dai miei occhi non fanno che sgorgare lacrime all’impazzata. Allunga la sua mano al mio viso. Raccoglie una lacrima e si avvicina a darmi un bacio all’angolo della bocca. Lo sento indugiare troppo.
 
“  Va… va bene”, dice alzandosi d’improvviso.
 
Lo vedo camminare verso l’uscita della stanza. Voglio fermarlo, ma non ho il coraggio.  Prima di varcare la soglia, si gira per l’ultima volta verso di me. Mi giro dall’altra parte, e lui si accorge che lo stavo fissando.
 
“ Addio”, conclude per poi uscire definitivamente da quella porta.
 
 
Ho voglia di piangere, di insultarmi, di picchiarmi, ho voglia di scendere da questo letto e correre dietro di lui, ma non posso, non è giusto. Lui deve vivere la sua vita ed io la mia.  Non potrebbe mai funzionare tra noi due. Sono certa di stare facendo la scelta giusta, ma il mio cuore non è della stessa opinione. Sono distrutta. Spero solo che questi ultimi giorni passino in fretta, così non dovrò più vederlo. Mai più.
 

La piccola Speranza è tornata nei giorni successivi. Non capiva il fatto che io e il dottor Bloom non eravamo riusciti a chiarirci. Le avevo gentilmente chiesto di non parlare più di lui perché mi faceva tanto male. Sarei uscita dall’ospedale il 24 dicembre all’ora di pranzo. Mancavano solo due giorni.
 
“ Hai sentito la splendida notizia?”, domanda mia madre entrando d’improvviso nella mia stanza.
 
“ No, sentiamo”, rispondo fredda.
 
“ Al dottor Bloom è stato proposto di andare a lavorare in uno degli ospedali più importanti del mondo! E’ stato promosso a vice direttore! Non è fantastico?! “ , mi rivela la notizia come niente fosse.
 
“ Tutto qui?”, fingo di esserne indifferente.
 
“ No. Fra due giorni ci sarà una piccola festa in suo onore. Il 24 mattina! Possiamo partecipare anche noi!”, mi comunica ancora.
 
“ Cosa? No, no, non se ne parla”, mi oppongo immediatamente.
 
“ Angel, è stato il tuo medico , è dovere tuo partecipare alla sua premiazione!”, mi riprende subito mia madre.
 
“ Ma, mamma…”, cerco di oppormi, ma invano.
 
“ Ma mamma niente! Andremo anche noi, è deciso!”.
 
Li odio tutti. Più cerco di stargli alla larga e di non incontrarlo e più mi costringono a farlo. E adesso che ci penso, accidenti, se ne andrà via, lontano da qui… lontano da me. Oh per la miseria, non volevo saperlo, non volevo!  E quindi sarebbe stata l’ultima volta che l’avrei visto. L’ultima. Posso anche fare lo sforzo di rivederlo, almeno per un’ ultima volta.
 
Speranza torna triste da me quel giorno. Sa bene che fra poco me ne andrò e non ci vedremo più. Non resisto di vederla così e cerco di rassicurarla.
 
“ Ti prometto che verrò a trovarti ogni giorno, va bene?”, le dico dolcemente.
 
“ Davvero?? Ohhh che bello!”, esclama per poi abbracciarmi forte.
 
Sarei venuta a trovarla ogni giorno, anche perché il dottor Bloom non ci sarebbe più stato, quindi potevo venire in ospedale tranquillamente. Ma sono pronta a dirgli addio per sempre? In fondo è solo da uno stupido e insignificante mese che lo conosco! Non può essermi entrato dentro in questo modo, dannazione!
 
Il 24 dicembre arriva in un batter d’occhio. Quella mattina, viene a salutarmi il direttore dell’ospedale. Le mie cose sono pronte, devo solo sopravvivere a quella dannata festa e poi potrò tornarmene a casa.
 
Mia madre e le mie sorelle mi trascinano di peso nella sala. Loro sono così felici e contente, soprattutto le mie sorelle. Non vedono l’ora di rivedere il dottor Bloom. E mi sale l’omicidio. Sono gelosa, ok? Si, sono gelosissima. Voglio andarmene, cavolo, non voglio vederlo, non ce la faccio. E’ troppo difficile.
Ed ecco che spunta da non so dove, con il suo immancabile sorriso da togliere il fiato. Appena mi vede resta un po’ stupito e si blocca un attimo. Mia madre gli si fionda addosso assieme alle altre due.
 
“ Dottore, che bello rivederla!”, gli dice raggiante.
 
“ Signora,  come sta?”, le chiede lui non togliendo lo sguardo da sopra di me.
 
Sono agitata, cacchio, non la smette di fissarmi. E lo sto fissando anche io e va bene, lo ammetto. Non sento nemmeno più quello che dicono mia madre e le mie sorelle. Sono stordita dal suo sguardo, dalla sua presenza, dal suo essere così meraviglioso.
Poi d’improvviso vedo un braccio attaccarsi a quello suo. Metto a fuoco la scena e al suo fianco c’è.. Miranda, la sua…ehm.. fidanzata. Di nuovo un colpo al cuore. Voglio morire.
Lei si avvicina per dargli un bacio, ma inaspettatamente lui si scansa. Continua a guardarmi. Dio, per favore, dammi la forza di sopravvivere a questa tortura, ti prego.
Decido di muovere le mie gambe e andare a rifugiarmi in qualche angolo di quella sala immensa. Per fortuna incontro la piccola Speranza. Capisce subito dal mio stato d’animo che io e il dottor Bloom ci siamo incontrati.
 
“ Ah, quanto siete stupidi voi grandi!”, sbuffa arrabbiata.
 
“ Perché stupidi?”, mi stupisce sempre questa bambina.
 
“ Accidenti, Angie, sei innamorata persa di quel dottore così bello, e lui è innamorato pazzo di te, perché non volete ammetterlo una volta per tutte??!”, urla la bambina mettendomi in una brutta situazione.
 
Mi guardo intorno sperando con tutto il cuore che nessuno abbia sentito. Dietro di me, chi c’è? E chi ci deve essere? Quel dottore deficiente ! ecco chi c’è.
 
“ Tua madre non ti trovava”, dice avvicinandosi.
 
“ Ah”, riesco a dire.
 
“ Sai, credo proprio che questa bambina abbia perfettamente ragione”, è vicino a me.
 
“ Ed era oraaa!”, esclama la bambina alzando le braccia al cielo.
 
“ Speranza, per favore”, le lancio un’occhiataccia.
 
“ Guardami, Angel”, continua il dottore, portando la sua mano al mio viso, “ Sei innamorata persa di me?”.
 
Oh Dio. Leva quella mano da lì che c’è un sacco di gente! Accidenti, accidenti, accidenti… Sto male, il cuore mi martella nel petto. No, fermati, fermati.  Le sue dita scivolano lungo il mio profilo, fino ad arrivare alla mia bocca.
 
“ Ti prego, abbassa la mano”, lo supplico a bassa voce.
 
“ Sono pazzo d’amore per te, lo capisci?”, rivela d’improvviso avvicinandosi e continuando a sfiorarmi la bocca con le sue dita.
 
Sono stordita. Non capisco più niente. E’ pazzo d’amore per me? Oh, Signore. No, perché rende le cose così difficili? Perché?
 
“ Non..sai.. quello.. che dici”, chiudo gli occhi e sospiro mentre tremo al suo tocco.
 
“ Vuoi che te lo dimostro?”, mi chiede ancora, “ lo farò subito”.
 
E’ un attimo. Lascia il mio viso e si allontana da me. Non so che diavolo ha in mente. Oh Dio, che vuole fare? Spero non sia un’altra cazzata perché il mio cuore non potrebbe reggere.
Sale sul palchetto. Ha il microfono in mano. Oh Dio. Fermalo, fermatelo per l’amor del cielo.
 
“ Signori e signore, vorrei un attimo della vostra attenzione”, annuncia al microfono, stizzendo tutti di colpo.
 
Speranza mi prende per mano. Fa bene perché sto per morire.
 
“ Voglio solo ringraziare tutti voi per essere venuti qui. Questa promozione è stata davvero inaspettata per me ed è qualcosa di grandioso, qualcosa che accade una sola volta nella vita. E’ un’opportunità veramente importante, e ogni medico sogna di avere un’opportunità del genere.”
 
Ma dove vuole andare a parare? Mi sta spaventando. Segue un lungo applauso. Il dottore alza la mano come per chiedere ancora un minuto di silenzio perché non ha finito.
 
“ E nonostante tutto io rifiuto l’offerta”.
 
Restano tutti di sasso. Vedo il direttore dell’ospedale con gli occhi spalancati, insieme agli altri dottori e infermieri. Sono tutti allibiti da quella sua affermazione.
 
“Rifiuto per amore”, dice poco dopo sorridendo come un ebete,  “  Ecco, appunto, spesso ci chiediamo “cos’è l’amore?” Alla mia età, credo di non sapere perfettamente cosa sia, ma credo che deve essere qualcosa che ti rende forte e pazzo . Tanto forte da farti affrontare prove dure  e superarle tutte, tanto pazzo da farti fare cose che solo a pensarci vorresti farti ricoverare in un ospedale psichiatrico”.  Scoppia a ridere e insieme a lui anche tutti gli altri.
 
“  Io non so cos’è l’amore, ma so che quando la penso sto bene, quando lei non c’è sto male, quando vorrei vederla e non posso sono triste, quando non la capisco mi arrabbio con me stesso, quando aspetto di rivederla, per ore e ore, conto i secondi e per ogni secondo associo un immagine di lei.”
 
Mi sta guardando. Oh Signore speriamo che non se ne accorge nessuno. Oh no, Miranda mi sta fissando, oh Dio. Meglio rimettermi a guardare il mio Dottore.
 
“ Io non so cos’è l’amore, ma so che quando i nostri corpi si toccano provo sensazioni indescrivibili che non ho mai conosciuto. E’ un qualcosa di travolgente e dolcissimo, come sei tu ogni volta che ti stringo fra le mie braccia. So che quando sono qui e aspetto di vederti, anche mezze giornate, non mi sento stupido ma tanto innamorato da attenderti.”
 
E’ la più bella dichiarazione d’amore che io abbia mai sentito. Le mie gambe stanno cedendo, lo sento. Ho le lacrime agli occhi. Tutti credono che si stia riferendo a Miranda. Provo un pizzico di fastidio, ma meglio che non faccia il mio nome. Accidenti se non sono innamorata di quest’uomo!!
 
“ Io non so cos’è l’amore, ma se vivo tutto ciò che ti ho detto e altre cose che vorrei dirti, allora è qualcosa di speciale, qualcosa che mi rende migliore, che mi fa star bene, qualcosa che mi trasporta oltre mio limite ed oltre tante difficoltà”.
 
Respira, Angel, respira. Sto stritolando la mano della piccola Speranza. La bambina è felice. Io sto piangendo come una deficiente. Nessuno si sta accorgendo di niente per fortuna. Gli occhi del mio Dottore sono puntati su di me. Mi vede piangere e lo sento parlare con una punta di commozione. Sta per concludere il discorso.
 
“ E se qualcuno mi chiederà “cos’è l’amore?”, io risponderò “ l’amore per me sei tu, Angel”.
 
 
Cazzo. L’ha detto. Ha detto il mio nome. No. No. No.
 
Spalanco gli occhi scioccata. Tutti mi stanno fissando increduli. Mia madre è allibita, per non parlare delle mie sorelle.  Miranda mi guarda con sdegno. Inaspettatamente le persone applaudiscono. Non devono aver capito sicuramente.  Vedo il direttore guardare malamente il mio dottore. Lo cacceranno, accidenti a lui! Ma che è andato a dire??!
 
“ Angel, cos’è questa storia?”, sento chiedermi da mia madre.
 
“ Ah e così te la facevi col bel dottorino”, aggiunge mia sorella.
 
Non ho la forza per rispondere alle loro cazzate. Sto piangendo e non riesco a fermarmi. Orlando scende dal palco e si dirige verso di me. No, ho tutti gli occhi addosso. E’ un incubo.
Senza pensare, senza riflettere, comincio a muovere le mie gambe. Sto correndo via. Devo uscire da questo inferno.
Arrivata fuori mi accorgo che sta piovendo. Mi fermo qualche istante per vedere cosa fare. All’improvviso qualcuno afferra il mio braccio.
 
“ Angel, aspetta!”, è il dottor Bloom.
 
“ lasciami, accidenti!”, urlo disperata.
 
Il dottore mi attira a se, con tutta la sua forza, e mi abbraccia forte. Mi stringo al suo petto e continuo a piangere ancora.
 
“ shhh”, mi accarezza lentamente i capelli, “ tranquilla, piccola, ci sono io con te”.
 
Alzo lo sguardo per incontrare il suo. Siamo incredibilmente vicini. Troppo vicini. Lui mi ha dichiarato il suo amore, sa che lo ricambio da morire, e adesso?
Non parliamo. Ci guardiamo negli occhi per un istante indescrivibile e infinito. Poi piano piano avvicina il suo viso al mio, le nostre bocche si sfiorano. Lo voglio, voglio baciarlo.
Le nostre labbra di cercano, s sfiorano, si toccano e alla fine si incontrano. Sento la sua lingua entrare prepotentemente nella mia bocca. Lo lascio fare, perché lo voglio anch’io. Un bacio dapprima lento e dolce si trasforma in un bacio pieno di desiderio. Le sue mani sono sui miei capelli mentre le mie sono sul suo viso. Lo tocco per capire che non sto affatto sognando. Continuiamo a baciarci sotto la pioggia. Lui mi stringe ancora di più a se. Porto le mie mani lungo il suo petto, sul suo cuore. Batte forte proprio come il mio. Le nostre lingue si cercano, si sfidano, danzano insieme. Sento il suo sapore nella mia bocca, è un qualcosa di meraviglioso, di sublime, di indescrivibile. Lo voglio sentire ancora più dentro di me. Nell’esplosione di quell’amore fin troppo a lungo trattenuto, perdiamo il controllo di quel bacio, e adesso mi bacia la guancia leccandomela, poi il collo, e alla fine ritorna alla mia bocca.
 
Mai stata più felice in tutta la mia vita.
 
 
 
 
 
Saaaaaaaaaaaaaalve.
Scusate il ritardo.
Comunque veniamo a noi. Ringrazio come sempre le lettrice che recensiscono :
Miciaa, Lauretta_03, KiraPotteredirectioner, e una nuova arrivata : Serena85
 
Grazie anche a chi ha solo letto e rinnovo l’invito a dire tutti la vostra ^^
Bene,giovedì ho un esame T.T AIUTO!  Quindi fino a quel giorno non pubblicherò nuuulla, devo studiaaare xD
Molto probabilmente aggiornerò venerdì o sabato prossimo!
Goodbye
Scarl.
   
 
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