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Autore: LadyofShadow    27/07/2003    1 recensioni
Questa storia non fa ridere… non fa piangere… non è neanche tanto avventurosa… spero solo che non faccia nemmeno schifo. Semplicemente, è… mediocre. Ma cosa volete, in fondo è capitata a me, che sono il sommo guru dei mediocri ç_ç … La strana avventura di Draco
NOTA: Ambientata al sesto anno, ma scritta tra il 2002 e il 2003, quindi prima dell'uscita del quinto libro. Per fortuna non è incompatibile con il quinto libro, ma non c'entra niente con il sesto anno "canonico".
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 6 - Terzo grado

Capitolo 6 - Terzo grado

 

Harry

 

 

Mi sono divertito un casino alla festa di Halloween, peccato solo che abbiamo perso il nostro sorvegliato quasi subito. Hermione si è incavolata con me (“ma come Harry! Ti avevo detto di tenerlo d’occhio!”), Ron l’ha presa con più filosofia (“quel che è fatto è fatto… e già che siamo qui, divertiamoci”) facendola arrabbiare ancora di più.

Comunque il rinfresco era fantastico e anche la musica, e Cho… Cho era perfetta. Sigh. Ma perché non mi caga di striscio?

 

Quella stessa sera, mentre stavamo tornando in dormitorio, indovinate chi incontriamo? Proprio Draco Malfoy, che veniva dalla direzione della torre sud. Ma cosa poteva aver fatto lassù? È mezza decrepita, tutte le aule sono state abbandonate e di solito pullula di fantasmi, tranne oggi che erano alla festa. Hermione mi lanciò uno sguardo significativo. Tornando a lui, sembrava invecchiato di vent’anni: camminava come in trance, aveva un’aria abbacchiata, come uno che ha ricevuto brutte notizie, e, al solito, era stanchissimo. Cominciai sul serio a pensare che la mia amica avesse ragione, e che quello stesse macchinando qualcosa di losco: cos’altro avrebbe potuto tenerlo tanto impegnato, da non lasciargli nemmeno il tempo di rompere le scatole?

Ero molto vicino al quadro della signora grassa, così decisi di entrare in dormitorio prima che si accorgesse di me, anche se credo che non mi avrebbe notato neanche se ci avessi sbattuto contro.

 

Salii le scale tre gradini alla volta, presi in gran fretta la mappa del malandrino, la bacchetta e il mantello dell’invisibilità, e mi fiondai all’inseguimento. Quando fui di nuovo in corridoio, lo vidi svoltare l’angolo e scendere le scale, in direzione della… biblioteca!

Dopo pochi minuti noi tre (invisibili) lo avevamo seguito fino al grosso portone chiuso a chiave da mad. Pince.

Malfoy estrasse la bacchetta e picchiò sul lucchetto

-            Alohomora - la porta si aprì in un sibilo sommesso

Sembrava che anche quel semplice incantesimo lo avesse spossato, da come si appoggiava alla parete. Girovagò per un diversi minuti tra gli scaffali, guardando con scarso interesse i costoni dei libri, poi si diresse verso la sezione proibita. Ma anche da li, incredibilmente, non prese nulla. Finalmente, ricompensando la nostra pazienza, afferrò un grosso volume della sezione Incantesimi, si lasciò cadere su una panca e prese a sfogliarlo. Con tutta l’agilità possibile a tre ragazzi sotto un mantello singolo, scivolammo silenziosamente alle sue spalle. Il libro trattava di incantesimi molto pericolosi e impegnativi, come quello preso in esame da Draco: come risvegliare dal Tetro Sonno.

Il Tetro Sonno è una specie di coma, provocato da un incantesimo nero, che intrappola l’anima della vittima in un limbo abitato da terribili incubi. Anche se uno si svegliasse, probabilmente uscirebbe traumatizzato, se non addirittura pazzo, da un’esperienza del genere.

A cosa poteva servirgli quella formula? Forse a risvegliare qualche stregone oscuro? O forse la cercava per conto di qualcun altro?

Comunque, trascrisse tutto su un foglio di pergamena, rimise a posto il libro e uscì dalla biblioteca, sbadigliando, diretto alla sala comune dei Serpeverde.

Decidemmo di tornare a Casa anche noi, non avevamo più niente da fare li.

 

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Draco

 

L’incantesimo mi aveva spossato. Mi reggevo in piedi a fatica, e la strada fino alla biblioteca non mi era mai sembrata tanto interminabile. Una volta li, notai con disprezzo di non poter fare neanche un banale incantesimo come l’Alohomora, senza risentirne di brutto. Le mie forze erano agli sgoccioli, ma dovevo cercare un incantesimo che mi permettesse di risvegliare mio fratello. Non era caduto in coma, perché per sopravvivere avrebbe dovuto stare in un ospedale babbano, attaccato a quegli strani macchinari, ma ciò era impossibile, visto che ufficialmente Jaime non esiste. E non poteva neanche essere in un ospedale dei maghi, lui non ha poteri magici e non ne avrebbe mai trovato uno.

No, l’avevo capito subito, doveva essere stato colpito da un incantesimo, e ne esiste solo uno in grado di intrappolare la tua anima e farti continuare a vivere; e, pensate che coincidenza, era un incantesimo di magia nera.

Se c’era un modo, l’avrei trovato. Così pensando, mi aggiravo tra gli scaffali senza trovare nulla, quando sentii un rumore sommesso alle mie spalle. Mi fermai, pensando che fosse Pix o un fantasma, e tesi l’orecchio. Ora sentivo chiaramente qualcuno che respirava dietro di me, ma non vedevo nessuno. Subito pensai a Potter e al suo mantello dell’invisibilità. “e va bene, ficcanaso da due soldi, dovrai seguirmi fino in fondo” repressi a fatica un ghigno mentre gli facevo fare tre volte il giro completo della biblioteca, sezione proibita compresa (anche se sapevo che lì non avrei trovato un bel nulla). Avrei continuato ancora una mezz’oretta, ma la stanchezza non mi dava tregua e cominciavo a sentirmi a pezzi. Presi un libro che avevo adocchiato e che sembrava fare al caso mio; era molto pesante e quando mi cadde tra le braccia non riuscii a reggerlo. Mi cadde di mano atterrando con un tonfo sordo e alzando una nuvola di polvere

-    coff coff! accidenti! - lo raccolsi e cominciai a sfogliarlo attentamente: eccolo! L’incantesimo che cercavo, l’avevo trovato! Lo trascrissi su un foglio di pergamena, e avrei voluto cercare anche qualcos’altro di interessante, ma non è facile leggere se ti si chiudono gli occhi dal sonno ogni due per tre.

Mi infilai la pergamena in tasca, rimisi a posto il volume e mi avviai lentamente verso la sala comune, senza curarmi troppo di Potter. Non avevo niente di losco da nascondere, che mi spiasse pure, non avrebbe mai immaginato qual’era il mio piano, ne tanto meno che avessi un fratello da ritrovare.

 

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Harry

 

La mattina dopo, a colazione, io Ron ed Hermione ci siamo messi nell’angolo per parlare indisturbati. L’argomento principale era lo strano comportamento del nostro “amico”, e pareva che nessuno di noi ci avesse capito niente. Forse avremmo dovuto parlargli di persona. Quando proposi la mia idea Hermione mi smontò con un:

-     certo, e glie lo dici tu “scusa Malfoy, ma visto che ti stiamo spiando e non riusciamo a dare un senso alle tue azioni, potresti per favore dirci cosa diavolo stai combinando, così che possiamo denunciarti e possibilmente spedirti ad Azkaban senza passare dal via?!” -

-     ok, ok, non era una buona idea -

Ci alzammo, diretti al dormitorio per prendere le ultime cose prima di andare a lezione.

-     ehi, voi - ci richiamò una voce fredda - vi consiglio caldamente di farvi gli affari vostri, in futuro -

-     ma di cosa stai parlando, Malfoy? -

-     dico che se volete qualcosa da me, dovreste chiedermelo -

-     e tu ci ascolteresti? -

-            ovviamente no - disse con un ghigno - e se vi ripesco a pedinarmi, non ve la caverete con il giro turistico della biblioteca, ve l’assicuro - ci voltò le spalle e se ne andò

Restammo un minuto in silenzio - mi sa che ci ha scoperti - dissi per rompere il silenzio

-     ma non mi dire - fece Hermy sarcastica

-            dovremo essere più cauti, in futuro -

 

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Ron

 

Erano passate due settimane dalla festa di Halloween, era il 15 Novembre [ke bello, il mio compleanno ^^ NdLoS] e io me ne stavo tranquillo a fare i compiti in sala comune, con Hermione. Harry si stava allenando a Quidditch e ne avrebbe avuto ancora per un po’, così mi concentrai sul tema di DCLAO sui draghi.

Circa un quarto d’ora dopo il mio migliore amico entrò stanco e sudato, maledicendo un bolide che l’aveva quasi preso in testa.

-     la prima partita è contro Serpeverde -

-     si, e con questo? -

-     beh, la volete sapere una cosa? I Serpe hanno un nuovo Cercatore -

-     cosa? Che ne è stato di quello vecchio? - chiesi perplesso

-     a quanto pare, ha dato le dimissioni dalla squadra. Così, di punto in bianco, lui che ama tanto il Quidditch! -

-            strano… - bisbigliò Hermy

-     più che strano - ne convenni

 

Quella sera stavamo tornando dalla cena e ci trovammo per caso a passare vicino ad un’aula abbandonata dalla quale venivano strani rumori, come un fruscio di carte.

[no… non quelle carte! NdLoS]

Ormai avevamo fatto trenta, potevamo anche fare trentuno; solo una sbirciatina, piccola piccola.

Socchiudemmo la porta cercando di non farci notare. La stanza era illuminata solo da una fiaccola appesa alla parete, e seduto alla cattedra c’era…

 

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Draco

 

-     che cavolo ci fate qui? - saltai in piedi guardandoli male

-     potrei farti la stessa domanda - ribatté Potter

“ma che cazzo vuoi da me? Che cazzo vuoi?? Ti sembra così strano che io abbia una mia vita, e che ci tenga alla mia privacy? Non sono mica un soprammobile creato allo scopo di dare fastidio a te! Ho di meglio da fare, sai? Spero che tu riesca ad accettarlo, povero Potter, visto che (nel bene o nel male) non sei più al centro dell’attenzione! LASCIAMI IN PACE!!” pensai, ma dissi

-     non sono affari tuoi. Vattene -

-     non me ne vado finché non mi dici che cavolo stai tramando -

si piantò davanti alla porta

-     a cosa servono quelle cartine geografiche? -

Granger era scivolata alle mie spalle e aveva preso in mano un oggetto dalla cattedra.

-            questo… è un pendolino! Stavi cercando qualcuno con la radioestesia? -

-     si - ammisi

-     e chi? Perché? Guarda che non esci di qui se prima non ce lo dici - Weasley si mise accanto a Potter facendo muro

 

Ma si, perché no? Magari avrebbero smesso di tormentarmi.

 

 

E così gli raccontai tutto. [tutto quello che ho scritto nei primi capitoli. NdLoS]

 

All’inizio erano restii a crederci, ma alla fine riuscii a convincerli che avevo detto la verità.

Si riunirono per un consiglio improvvisato, parlando a bassa voce. Ma forse non sanno che ho un udito finissimo

-     a me sembrava sincero - diceva la Granger

-     io non mi fido di lui - continuava a ripetere il Weasley

-     e anche se fosse vero? - Potter era arrivato al nocciolo - noi cosa dovremmo fare? -

-     per quanto mi riguarda - disse secco il rosso - ne basta uno come lui in giro. Non credo che sopporterei l’esistenza di un altro giovane Malfoy. -

Quelle parole mi mandarono letteralmente in bestia. Come si permetteva giudicare quell’insulso ragazzino? Era facile parlare, per lui, che di fratelli ne aveva per un esercito. Non credo che sapesse cosa significa essere davvero soli.

 

Beh, la morale è che non riuscii più a trattenermi e scattai in avanti, parcheggiandogli un destro sul naso. Il ragazzo, dopo lo stupore iniziale, si difese a meraviglia: dopo dieci minuti eravamo entrambi nell’ufficio del preside, io con un occhio nero e il labbro spaccato, lui sanguinava dal naso, da un sopracciglio, e aveva preso un potente pugno allo stomaco.

 

-            spiegatemi perché l’avete fatto - disse serio il vecchio guardandoci storto

-     Malfoy mi ha tirato un pugno, e io ho reagito - disse Weasley ancora arrabbiato

-     E lei perché ha attaccato il signor Weasley, signor Malfoy? -

Sapevo che questa domanda sarebbe arrivata, prima o poi. Cosa gli avrei risposto? Che ero stato provocato? Che aveva offeso la mia famiglia? Come minimo gli avrebbero dato un encomio speciale per una cosa del genere.

-     Perché mi andava - scrollai le spalle

-     Prego? -

-     Mi ha sentito: l’ho fatto perché sono bastardo dentro, e perché provo un piacere morboso a prendermela con il primo che capita, meglio se più debole di me. -

-     Spero che lei stia scherzando, signor Malfoy -

-     Che importanza ha? È questo che lei pensa di me, no? E qualunque cosa dica non le farei cambiare idea. Se vuole una versione attendibile, dovrebbe chiederlo a loro - dissi indicando il mitico trio

-     Io… credo di averlo provocato - ammise Ron

Solente alzò un sopracciglio

-     e cosa ha detto di tanto grave, signor Weasley? - beh, ditemi voi se questo non favoritismo!?

Io venivo sempre trattato come un criminale, mentre i preziosi Grifondoro sono a priori giudicati innocenti.

“Cosa può aver detto di tanto grave uno dei miei alunni preferiti? Oh, cielo, dev’essere tutta colpa di quello là che pianta grane. Sta prendendo una brutta piega, come suo padre” glie lo si leggeva in faccia al vecchio

-     ha detto che non potrebbe sopportare un altro come me - risposi per lui

-     ah si? Beh, non è un mistero che tra voi non corre boun sangue - disse sorridendo cordialmente - proprio non capisco come mai se la sia presa tanto, Malfoy -

-     perché oltre che infame sono anche permaloso - dissi buttando gli occhi al cielo e incrociando le braccia al petto

-     se si alzato male stamattina, non dovrebbe farlo pesare agli altri - mi rimproverò seccato il preside

“non mi sono proprio alzato, stamattina. Non ho dormito” pensai, ma dissi - va bene, posso andare ora? -

-     non ho motivo di trattenerla. Per questa volta non verranno tolti punti a nessuno, ma avrete comunque una punizione. -

Grande. Proprio quello che ci voleva. Come se non avessi nient’altro da fare.

-            Consiglio ad entrambi di passare in infermeria, prima di andare a letto - ci congedò

 

 

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ok, e con questo ho finito. Scusate i capitoli così brevi, ma altrimenti dovreste aspettare molto di + x gli aggiornamenti. Ringrazio tanto: Kiara, sei impagabile ^^ grazie 1000 x i tuoi commenti; yolychan conciso ma ricco di contenuti, grazie ^^ ; Shinko_88 sono contenta ke la fict ti piaccia; Strekon, non te lo nego, quando vedo che c’è un tuo commento mi viene una fifa blu prima di leggerlo, grazie x il commento.. Miyu, x i cap. + lunghi ho già risposto cmq io tutte le fic che comincio le finisco, solo ke x l’altra aspetto l’ispirazione, ed è da un po’ che avevo l’idea di questa…così l’ho scritta. Dirvi come si sviluppa la storia? non ci penso nemmeno!! (anche perché quando la scrivo magari mi viene una nuova idea e cambio il programma, quindi nn garantisco nulla, ma per il finale…quello è già deciso, spero che vi piaccia). Viridiana, credo che mi odierai, alla fine di questa storia… non vi dico altro. Leggete e saprete ^^ ciaoooo!!!!

 

  
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