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Autore: Francee    19/01/2014    6 recensioni
Abbie. Una ragazza simpatica ma timida, solare con i suoi migliori amici Ginnie e Louis ma in presenza di Zayn diventa acida e schiva.
Tutto però cambierà...come andrà a finire??
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Niall e Ginnie erano andati via già da un pezzo, e Liam aveva accompagnato Harry a casa mentre Louis ed Eleanor stavano salutando.
Era l'una e mezza ed Abbie e Zayn stavano cercando di mettere un po' in ordine la stanza levando almeno i bicchieri e le bottiglie vuote.
-Vai a stenderti, sei stanca! Qui ci penso io- le sorrise il moro, la ragazza fece un cenno con la testa buttò gli ultimi rifiuti rimasti e si andò a sdraiare sul morbido letto cadendo in un sonno profondo.
Il giovane la guardò addormentarsi mentre sorrideva, era così bella e tenera.
Chiuse con un nodo la busta nera dei rifiuti, si levò la maglietta e i pantaloni e si avvicinò al letto.
Si era addormentata per orizzontale sopra le coperte ancora vestita, la prese in braccio e la posizionò nella posizione giusta, delicatamente le sfilò la maglietta e i pantaloni, niente sarebbe riuscita a svegliarla era stanchissima.
Era rimasta in intimo, le accarezzò la pancia che con il passare del tempo cresceva e si gonfiava e le diede un delicato bacio.
Si diresse verso l'armadio e aprì l'ultimo cassetto, quello dei pigiami, ormai conosceva ogni singolo spazio di quella camera.
Ce ne era uno grigio ma era troppo pesante per dormire a maggio poi ce ne era uno di cotone leggero color rosa con tutti orsacchiotti disegnati, decise di mettergli quello cosi per divertirsi un po'.
Delicatamente la vestì, prese le coperte e la coprì per bene poi camminò fino all' altra parte del letto, si infilò anche lui nelle coperte, si sporse verso il comodino e spense la luce.
 
 
La luce filtrava dalla tenda, erano le dieci della mattina, la ragazza si girò e vide il moro addormentato, le coperte lo coprivano per metà torace mentre la parte superiore restava scoperta mentre la pelle ambrata veniva illuminata dai raggi solari.
Gli si avvicinò e si accoccolò tra le sue braccia e lui la strinse ancora di più a se sussurrandole un buongiorno con gli occhi ancora chiusi.
La giovane alzò la testa per guardarlo meglio, sorrideva ed era felice perché lei era al suo fianco.
-Come stai?- le chiese.
-Meglio di ieri di sicuro- gli sorrise per tranquillizzarlo -Zayn?-
Il moro rispose con un verso mentre si godeva il calore della ragazza e del sole.
-Ti piacerò anche se diventerò enorme?-
-Abbie, perché ti preoccupi sempre di questa cosa? Tutte le donne che rimangono incinta ingrassano, non sei la prima e non sarai

l'ultima! Amore mi piacerai anche se diventerai enorme, mi piacerai sempre perché hai questo dubbio costantemente?-
Non era la prima volta che gli faceva quella domanda, più passava il tempo, più le rotondità diventavano evidenti e più le venivano i dubbi e la paura.
-Ho paura- confessò, non riusciva più a trattenere quel peso.
-Di cosa?- Zayn si alzò con il busto, era seduto non più sdraiato e anche la ragazza si era alzata.
Si guardarono negli occhi per qualche secondo quelli di lui profondi che fissavano lo sguardo di lei incerto.
-Che torni tutto come prima- disse abbassando lo sguardo.
Il moro la squadrò incerto, non riuscendo a capire.
-Hai paura che ti tradisco? Non ti fidi?- cercò di fare chiarezza il giovane.
-No, si cioè... ho paura che ti allontani da me, perchè diventerò enorme, come alle medie, come quando mi odiavi e mi prendevi in giro, ho paura che preferisci le altre, ho paura di restare da sola... come prima-
Si riferiva al passato, il moro sapeva che prima o poi sarebbe successo, prima o poi avrebbero dovuto parlare del passato.
La guardò ancora negli occhi, stavolta erano lucidi, il giovane si intenerì e con un sorriso di amarezza cercò anche lui di trattenere le lacrime.
-Vieni qui- le disse semplicemente. Lei si avvicinò lui l'abbracciò e si stesero di nuovo sul letto.
-Mi dispiace, sapevo che prima o poi ne avremmo parlato, certo non in questa situazione- sorrise alludendo al fatto che la ragazza fosse incinta -Abbie, ero stupido, lo ammetto, ho sbagliato tante cose nella mia vita, ho fatto degli errori ai quali so che non riuscirò a rimediare. Però su una cosa sono certo, non tornerò mai più quello di prima, sono cambiato, ho molte responsabilità tra più o meno tre mesi diventerò papà e non lascerò mai da solo ne il bambino o bambina ne tantomeno la mamma- la guardò negli occhi poi finì il discorso -Non tornerò più ad odiarti e spero che tu non mi odia più perchè ora io Ti Amo-
Lei lo guardò fisso poi gli sorrise.
-Ti Amo- gli disse prima di abbracciarlo e baciarlo sulle labbra.
 
 
-Dai Zayn!- urlò Abbie dal piano di sotto -Siamo in ritardo!-
-Eccomi!- disse il moro cercando di non cadere mentre scendeva velocemente le scale.
-Mamma noi andiamo!- disse la ragazza alla madre.
-Ok! Attenti alla strada!-
Salutarono e salirono nella macchina di Zayn.
Partì e si diressero verso l'ospedale.
-Allora a che ora abbiamo l'appuntamento?- il giovane si girò verso la ragazza che cercava in tutti i modi di far arrivare la cintura della macchina fino al pulsante per bloccarla. Certo era difficile con il pancione.
-Amore vuoi una mano?- le chiese divertito vedendola impacciata.
-No!- esclamò stranita.
Il moro si mise a ridere, aiutò la ragazza e le scoccò un bacio sulle labbra.
 
 
-Qui c'è un posto libero- gli disse, il giovane accostò e spense la macchina.
Rimasero fermi li per un po'.
-Questa è l'ultima ecografia- annunciò il ragazzo guardandola.
-Lo so-
-Ci dicono se è maschio o femmina?- le chiese.
-Se lo vogliamo...-
-Non vuoi saperlo?- chiese il giovane sorpreso.
-Volevo aspettare la nascita? Che ne dici?-
Il giovane ci pensò un po' su -Ok, aspetteremo- le sorrise e le diede un bacio.
Scesero dalla macchina e si avviarono verso l'ospedale.
-Malik?- chiese l'infermiera.
I ragazzi si alzarono ed entrarono nella stanza della dottoressa.
-Ciao Abbie, Ciao Zayn- li salutò  cordiali la dottoressa.
La ragazza si distese sul lettino e alzò la maglietta lasciando scoperta la pancia.
-Dunque siamo al settimo mese-
Prese il gel e lo spalmò sulla pancia e accese il macchinario.
-Allora questo è il battito del cuore-
Piombò il silenzio nella stanza erano tutti concentrati a sentire quei piccoli battiti che si distanzavano per alcuni secondi e poi ricominciavano.
Era il cuore del loro bambino, Zayn si avvicinò ad Abbie e le prese la mano che strinse forte le sorrise felice e gli occhi del moro diventarono lucidi.
La dottoressa interruppe quell'attimo di felicità.
-Volete sapere il sesso?-
A quel punto il giovane si fece avanti -No, preferiamo aspettare la nascita- lei le sorrise.
 
 
Era mezzogiorno e mezza, e stavano facendo una passeggiata cercando un posticino per mangiare, trovarono una piccola paninoteca e si sedettero al tavolo aspettando che arrivasse il cameriere.
-Se è maschio?- domandò ad un certo punto il moro.
-Non saprei... che ne dici di Daniel?-
-Mmmmm.... Frank!- urlò il moro.
-No Frank non mi piace- la ragazza lo guardò stranita.
-Karl!- continuò a scherzare il giovane.
-Amore!- si mise a ridere -Dai un bel nome!-
-Non mi viene in mente niente- pensò il moro.
-Neanche a me- affermò la ragazza -Ci penseremo un'altra volta-
-Volete ordinare?- chiese il cameriere.
-Certo- rispose Zayn.
 
 
-Tutto bene?- le chiese il giovane preoccupato.
Erano li, di nuovo tutti insieme, mancava l'ultimo esame, quello orale e poi ognuno per la sua strada.
Niall stava ripassando l'ultima volta la sua tesina mentre Ginnie ripeteva.
Louis continua a camminare impaziente aspettando il suo turno per entrare mentre Harry messaggiava tranquillo.
Abbie sorrise a  Zayn -Si, sono solo un po’ agitata- ammise sospirando.
Lui l'abbracciò -Andrà tutto bene, e stasera festeggeremo con questi cretini- la tranquillizzò indicando i loro quattro amici facendole spuntare un tenero sorriso.
-Eccoci!- esclamarono in coro Liam e Eleanor facendo l'ultima rampa di scale.
Eleanor aveva già finito gli esami da giorni ed era andata a dare forza al suo fidanzato che sorrise vedendola arrivare.
Mentre Liam era di un anno più grande, era al college ed era li per vedere gli esami dei suoi amici, alla fine erano diventati una grande famiglia, c'erano le tre coppie Abbie e Zayn, Louis e Eleanor e Niall e Ginnie, poi c'era Harry che ogni tanto faceva entrare nel gruppo una ragazza... ma non durava mai molto al massimo due o tre mesi e Liam che invece era più riservato si stava sentendo con una ragazza ma non ne parlava quasi mai.
-Pronti?- chiese Liam.
-Più o meno- rispose Harry facendo una smorfia.
-Malik!- urlò la voce stridula della professoressa di inglese.
Era il suo turno, Niall aveva finito ed era appena uscito dall'aula.
Gli augurarono tutti buona fortuna, Abbie lo baciò e lo incitò a fare del suo meglio, il moro l'abbraccio poi si abbassò...
-Augura buona fortuna al papà- sussurrò dando un bacio alla pancia della ragazza.
Entrò e si sedette mentre aspettava che i professori si organizzassero per iniziare l'esame.
Era la sua ultima opportunità, voleva riscattarsi di tutto, voleva prendere il massimo voleva far vedere a suo padre che non era una delusione come figlio.
I suoi pensieri furono interrotti dalla professoressa.
-Allora iniziamo Signor Malik!- gli sorrise maligna.
 
 
Il massimo, avevano dato entrambi il massimo e avevano ricevuto il massimo dei voti.
Tornarono a casa felici e impazienti di dare la notizia ai genitori.
-Allora ci sentiamo dopo per telefono?- le chiese il moro.
-Si Amore- le sorrise.
Erano abbracciati e lei aveva le braccia incrociate al collo di lui.
-Già mi manchi- ammise guardandolo negli occhi e sorridendo.
-Amore Mio, Ti Amo- le sussurrò piano iniziando a baciarle il collo piano sentendo i brividi della pelle della ragazza formarsi sotto il tocco delle sue labbra.
-Ti Amo-
Zayn si diresse verso casa, aprì la porta ed entrò.
Nella casa cera uno strano silenzio, la madre doveva essere in cucina visto che sentiva odore di pollo arrosto, salì le scale e passò davanti alla stanza della sorella piccola, era impegnata a pettinare i capelli ad una bambola.
-Hey- la chiamò, lei si girò ed andò ad abbracciarlo contenta.
-Giochi con me?- gli chiese dolcemente.
Il moro annuì ed entrò nella stanza della piccola.
-Tu sei Shally io invece sono Barbie!-
-Io voglio essere Barbie- borbottò il moro.
-No la bambola è mia e decido io!- lo sgridò Safaa.
Per risposta il ragazzo le fece la linguaccia e la bambina ride.
-Mamma dice che tra poco diventi come papà! E' vero?- chiese curiosa.
Zayn la guardò per un attimo e poi annuì.
La piccola rimase sconvolta -Oddio diventi vecchio come lui!-
-No! Che hai capito!- il moro iniziò a ridere, lasciando perplessa Safaa.
Si alzò la prese in braccio e la fece sedere sulle sue ginocchia.
-Vedi vuol dire che anche io diventerò papà!- le spiego semplicemente.
-Quindi anche tu andrai sempre via per lavoro?- chiese triste, il suo viso fece intenerire il giovane.
-Nono, Safaa vuol dire che la cicogna porterà un bambino o una bambina a me e ad Abbie-
-Quindi non mi lasci sola pure tu?- domandò ancora.
-Non ti lascerò mai sola!- esclamò felice il ragazzo.
-E quando arriva il bambino o la bambina? Io ci voglio giocare!-
-Ehm... devi aspettare un paio di mesi- le disse.
-Bene allora tengo il conto dei giorni!- urlò felice la piccola.
-Bravissima e intanto pensa a quale gioco giocare!-
-Siii!- gridò scendendo le scale e andando ad informare la madre.
Andò in camera sua e prese il cellulare perchè stava squillando.
-Pronto?-
-Zayn alle otto sotto casa che ti passo a prendere, andiamo a cena io e te da soli!-
  
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