Capitolo 7
Hermione
continuava a contorcersi e ad urlare, mentre Ron era
impietrito e non sapeva più come calmarla.
“E’ finita…”
Solo queste erano le parole che Hermione
continuava a ripetersi.
I due si allontanarono dal campo,poi
Ron guardò l’orologio e vide che erano già le sei del pomeriggio. Un’altra
giornata era giunta quasi al termine,ma prima della
notte c’era ancora qualche ora che non poteva essere persa. Così Ron decise di
portare Hermione alla scuola che avevano
frequentato insieme,quella stessa scuola che aveva permesso loro di conoscersi
e dopo lunghi e sospirati momenti di amarsi. Quel castello era la loro
adolescenza, i loro dolori, le loro gioie, i loro ricordi, le loro amicizie ed infine il loro amore. Hermione
non poteva rimanere impassibile anche a questo, almeno così entrambi speravano.
Così una volta giunti davanti al portone principale,
Ron si rese conto che nulla era cambiato. Il luogo era pregno della stessa
atmosfera misteriosa e travolgente. Il sole fioco delle sei sbatteva
tiepidamente sulle ante delle alte finestre delle
torri, la brezza si faceva appena sentire con il suo soffio delicato e leggero,
le nubi ,perennemente presenti in quel luogo, mettevano in penombra la vegetazione circostante. Tutto sembrava
essersi fermato a tanti, tanti anni fa,quando ancora
l’amore di Ron ed Hermione era solo un innocente e
timido rintocco nei loro cuori di semplici ragazzi.
Hermione
si fermò di scatto.
“Ron io riconosco questo posto…non
lo scorderò mai e poi mai”
Ron fece un balzo,in preda
all’euforia e alla speranza che finalmente quello fosse il luogo giusto.
“Questa è la scuola di Hogwarts,lo so per certa.”
“E da cosa lo hai capito?Dimmi, dimmi Hermione ti supplico che rivedi!”
“Per quanto vorrei non è così…Purtroppo
io so che questa è Hogwarts non da ciò che
vedo,perché in me ancora c’è tanta ombra…troppa”
Hermione
stava per cominciare a lacrimare
“Io lo so perché Hogwarts
è stata la mia vita come la tua per tanti anni e mi ha segnata
profondamente nel cuore per sempre,ma non posso vederla e non riesco a capire
il perché…”
Ron perse a quelle parole gradualmente il suo
splendore in viso,che aveva acquistato nella speranza
di una buona notizia.
“Tuttavia…Ron vorrei rimanere un po’ qui. Proprio qui, di fronte al
castello per qualche ora, qualche momento anche se so che in questo modo stiamo
perdendo del tempo prezioso…ma se io non riuscirò
dopo questo tempo a rivedere, neanche nel luogo che mi ha più segnato nella vita significa che non esiste più alcuna possibilità per me…lo sai Ron vero?”
“Si….”
Ron,nonostante fosse molto
amareggiato, decise di fare come aveva detto Hermione.
In effetti non aveva tutti i torti. Non recuperare la
vista ad Hogwarts
significava non avere più alcuna speranza, quindi perché non provare. I due
rimasero lì per tutta la notte e la mattina seguente, sperando in un
cambiamento,che tardava ad arrivare.
“Basta Hermione!Andiamocene!Abbiamo
già sprecato tanto tempo, dobbiamo concentrarci e
capire quale altro luogo può averti toccata profondamente nella tua vita, visto
che questo non lo ha fatto abbastanza. Forza andiamocene!”
Ron la prese per la mano e
cominciò a trascinarla, ma Hermione opponeva
resistenza.
“Te l’ho già detto Ron!E’ inutile cercare un altro
luogo perché io so che non avrà alcun effetto in me…è
inutile!”
“BASTA!BASTA!Hermione IO NON MI
VOGLIO ARRENDERE!E SE TU NON CI TIENI ALLA TUA VISTA
BE’CI TENGO IO PERCHE’ SEI LA COSA A
CUI TENGO DI PIU’ AL MONDO E NON PERMETTERO’
MAI CHE TI ACCADA QUALCOSA DI MALE!CHIAROOOO!”
Ron cominciò ad urlare
davanti al viso di Hermione,poi delle lacrime
solcarono profondamente il suo viso fino a bucare le pieghe della pelle.
La ragazza sembrava impassibile ad
ogni sua parola,ad ogni gesto di disperazione dell’amato. Ormai non era solo la
vista ad averla abbandonata,forse anche il suo cuore
si era perso da tempo in una lugubre coltre di paura e di terrore.
Ron con un gesto repentino la prese in braccio e a
forza la condusse via da quel luogo.
“Non mi interessa che cosa
stai pensando. Sono un illuso idiota?Lo sono?Ebbene e sia! Non ti lascerò qui,
che tu lo voglia o no. Ora verrai con me nell’ultimo luogo
che voglio mostrarti e questa volta spero di non fallire, poiché non ne abbiamo
più l’opportunità”.