Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: hermioner    19/01/2014    2 recensioni
“Secondo la mitologia greca, gli umani originariamente furono creati con quattro braccia, quattro gambe e una testa con due facce. Temendo il loro potere, Zeus li divise in due parti separate, condannandoli a trascorrere le loro vite a cercare l’altra loro metà.''
E se Scarlett fosse la metà di Draco?
E se Draco fosse la metà di Scarlett?
Quanto può essere più forte l'odio dell'amore?
Se si ama sul serio, nemmeno la metà.
Buona Lettura;
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




 

Death Eaters
 

 
Hogsmeade non era mai stata più affollata fino a quel giorno.
Ragazzini dal terzo anno in poi si riversavano nelle strade correndo da un negozio all'altro ridendo e scherzando, mangiando caramelle di mielandia e facendo vedere agli amici i recenti acquisti da Zonko.
Scarlett camminava affianco a Harry e a Ron senza però prestare seriamente attenzione a ciò che i suoi due amici dicevano.
Una strana sensazione di pericolo imminente l'aveva perseguitata tutto il giorno e il sorriso che esibiva era falso e per niente sentito.
Non si sentiva felice.
Era come se quella poca felicità che il pomeriggio con Draco le aveva portato era stata portata via da quest'ultimo una volta sciolto l'abbraccio.
Non riusciva a capirlo, proprio non ce la faceva.
Un attimo prima faceva il dolce e quello dopo la snobbava e non le rivolgeva neanche per sbaglio uno sguardo.
Scosse la testa sospirando e allungò il passo notando di essere rimasta indietro.
'' Che succede Scar?'' le chiese Harry guardandola.
'' Nulla, perchè dovrebbe succedere qualcosa?'' chiese la ragazza irrigidendosi.
Non doveva far trasparire i suoi sentimenti, non doveva far uscire niente che lei non volesse dalla corazza che con fatica si era costruita.
'' Così..'' il moro fece cadere il discorso e la ragazza lo ringrazio mentalmente.
Parlarono del più e del meno fino a quando non arrivarono davanti ai Tre Manici di Scopa ma una musica la fece fermare.
'' Tutto okey?'' Ron la guardò dall'entrata tenendo la porta aperta.
'' Si, andate avanti, vi raggiungo subito'' 
I due fecero come detto e Scarlett si guardò intorno.
Alcune streghe spettegolavano su di una panchina, alcuni ragazzi del quarto anno ridevano camminando e qualche coppietta felice girava mano nella mano davanti a lei.
La musica era scomparsa.
Fece un passo verso la porta principale ma la melodia riprese a suonare.
Capendo da dove proveniva la rossa si adentrò dentro un vicolo poco più lontano dal locale.
Che stai facendo, torna indietro!
La sua vocina interiore continuava ad urlare di fare retromarcia e di tornare dai suoi amici ma lei non le diede retta e continuò a camminare in direzione della musica.
Ora le note erano scandite con chiarezza e riusciva a capire.
Era un intreccio di accordi suonati ad un pianoforte.
La melodia era tranquillizzante e la paralizzò.
Non poteva essere.
Fece un passo e un rumore sordo sovrastò la musica.
Guardò in basso e, chinandosi, notò che un carillon era chiuso per terra.
Un lampo di panico l'attraversò e di scatto prese la bacchetta che si trovava negli stivali.
Come era arrivato lì?
L'ultima volta che l'aveva visto era a casa sua, in camera, sopra al comò.
Raccolse l'oggetto un tempo appartenuto a sua madre e un Flashback le tornò in mente.
 
 
 
 
 
La pioggia batteva forte e imponente sulle vetrate dell'enorme camera da letto della bambina.
'' Mamma ho paura'' disse lei stringendo la coperta e il suo coniglio di pezza.
Un tuono la fece sobbalzare dal materasso e correre fra le braccia della madre che l'accolse calorosamente.
La piccola Scarlett aveva si e non cinque anni e i suoi piccoli occhi multicolore erano rosa, tendenti al viola, e dimostravano la paura che in quel momento incombeva sulla bambina.
'' Tesoro – Margaret la strinse al petto e le accarezzo i lunghi capelli rossi- non devi aver paura della pioggia, non c'è niente di più bello di essa'' la guardò negli occhi e sorrise incoraggiante.
'' Ma è chiassosa'' Scarlett si tappò le orecchie per via di un forte tuono che riecheggiava nell'aria.
'' Vieni con me'' la posò a terra e, prendendola per una mano, la portò dall'altra parte della stanza davanti al comò.
Su di esso vi erano appoggiati vari sovrammobili tra cui un porta gioie blu scuro con delle decorazioni in oro.
Non ci aveva mai fatto caso.
La donna lo prese in mano e si inginocchiò davanti alla figlia.
'' Lo vedi questo?'' le chiese dolcemente mostrandogliela.
'' E' una scatola'' affermò la bambina guardandola.
'' E' una scatola magica'' la coresse lei.
'' Perchè magica?'' chiese la bambina curiosa.
'' Guarda'' con cautela la donna si sfilò una collana dal collo, la collana che portava sempre con lei, a forma di chiave.
La infilò nel piccolo spazio che fungeva da toppa e girò per poi aprirlo lentamente.
Subito una dolce musica riempiì l'aria e il cuore della bambina.
'' E' magica perchè saprà tranquillizzarti sempre, qualsiasi cosa succederà ti basterà ascoltare questa melodia per farti sorridere''
 
 
 
 
'' Che spettacolo commovente'' una voce rude, fredda, che faceva male alle orecchie la fece ridestare dai suoi pensieri e si rese conto di essere circondata da cinque uomini.
'' Chi siete voi?'' chiese nel panico la più piccola della casata Lightwood stringendo il carillon al cuore e stendendo il braccio con la bacchetta, pronta per colpire.
'' Oh, sir Nott al suo servizio'' esclama l'uomo inchinandosi leggermente.
O mio dio, quello è il padre di Theodore! Pensa la ragazza sorpresa.
'' Che volete da me?'' chiese di nuovo, questa volta con freddezza e senza panico.
Aveva paura, oh si, ma doveva mantenere i nervi saldi e riuscire a scappare.
Erano Mangiamorte e lo sapevano tutti, incontrare uno di loro significava morte.
'' Hai una cosa che appartiene al nostro Signore, cara Scarlett, una cosa molto importante per lui che rivuole indietro'' le puntò la bacchetta contro e gli occhi della ragazza vacillarono intimoriti.
'' Non so di cosa voi stiate parlando'' esclamò sincera Scarlett, stringendo compulsivamente la mano alla sua fonte di potere.
Sapeva che, nel caso ci fosse stato uno scontro, cinque contro uno, lei avrebbe perso o, peggio ancora e cosa più importante sarebbe morta.
'' Non ti credo, te lo sai, ragazzina, lo sai bene. E o me lo dirai o ti torturerò fino alla morte'' il tono dell'uomo era diventato glaciale.
La ragazza non rispose non sapendo seriamente di cosa stavano parlando.
Nott alzò la bacchetta e sussurrò '' Silencio '' prima di scagliarle contro una delle tre maledizioni senza perdono: la Maledizione Cruciatus.
La bacchetta le cadde di mano e gli occhi le si rovesciarono all'indietro.
Subito la sensazione di essere infilzata da centinai di coltelli bollenti la fece cadere a terra e nonostante Scarlett non potesse proferire parola, emise un urlo muto.
Agonizzante a terra si contorceva dal dolore e centinaia di lacrime le inebriavano il volto.
'' Hai intenzione di dirmi dove lo hanno nascosto quei traditori del proprio sangue, dei tuoi genitori o vuoi che continui?'' non la fece neanche rispondere che le riscagliò addosso l'incantesimo facendola cadere a terra, nuovamente.
Il volto di suo padre le fece capolino nella mente, affiancato da quello di sua madre.
Sorridevano, erano felici.
Dopo terribili minuti di dolore riuscì a respirare, anche se affannosamente, e l'aria che le entrava nei polmoni le bruciava il petto.
'' Se continui così non parlerà mai!'' una voce ruvida e tagliente aveva fatto perdere il contatto visivo al suo boia e l'incantesimo era stato spezzato.
Colta da un attimo di adrenalina, afferrò di scatto lo scrigno e la sua bacchetta e si trasformò in un gufo.
Una splendida civetta bianca, simile alla sua, spiegò le ali e si alzò in volo, velocemente, sbattendo gli arti e uscendo dal vicolo, schivando incantesimi e maledizioni.
Provò a gracchiare e ci riuscì, l'incantesimo era stato spezzato.
Volò sopra ai tetti delle case dell'unico villaggio interamente magico di tutta la Gran Bretagna e quando, aguzzando la vista, vide una testa rossa, una marrone e una bionda che si urlavano contro, il suo cuore si rallegrò.
Si guardò indietro e vide che nessuno la seguiva più.
Cercò con tutte le forze che le rimanevano di raggiungerli e, a pochi metri da loro, gracchiò attirando l'attenzione.
Una volta appoggiate le zampe a terra le sue gambe tornarono al loro posto assieme al resto del corpo.
Tentò di dire qualcosa ma un giramento di testa la fece cascare a terra, priva di sensi.
L'unica cosa che sentì prima del buio fu due voci che urlavano il suo nome.
 
 
 
'' Cosa le è successo?''
'' Non lo sappiamo professore, è svenuta prima di dire qualsiasi cosa''
'' Andate a lezione ora''
'' Ma..''
'' A lezione, ora''
'' Si preside''
Il rumore di una porta che si chiude
'' E' stata torturata Albus''
'' Si Severus ''
Delle voci le arrivarono all'orecchio ma i suoi occhi non riuscivano ad aprirsi, appiccicati come se fossere stati incollati.
Il dolore era in tutto il corpo e anche respirava le provocava delle fitte al petto.
Aprì lentamente un occhio per poi richiuderlo subito a causa della luce che entrava dalla finestra davanti a lei.
Ritentò un'altra volta e sbattè le palpebre per abituarsi al giallo accecante del sole che tramonta.
'' Scarlett, come stai?'' la professoressa Mcgranit la raggiunse osservandola.
'' Suvvia Minerva, lasciala respirare, non credo sia il momento delle domande questo. Va a chiamare Poppy, dille del risveglio'' Silente da dietro gli occhiali a mezza luna le fece un occhiolino alla quale la ragazza sorrise stancamente.
'' Oh, signorina Lightwood, beva questa, si rimetterà'' Madam Chips entrò nella stanza con una bottiglia in vetro con una strano liquido azzurro dentro.
Scarlett non fece domande e mandò giù il contenuto tutto di iun fiato.
Subito il mal di testa diminuì notevolmente e il dolore lancinante al petto e nel corpo saprì lievemente.
Si tirò su lentamente appoggiando la testa ai grandi e comodi guanciali dietro alla testa e sospirò.
'' Cosa è successo Scarlett?'' lentamente e soppesando le parola Silente pose la domanda alla rossa.
La ragazza sospirò leggermente e, prendento un bel respiro iniziò a raccontare della musica, del carillion, dei Mangiamorte e della cosa che lei possedeva.
'' Sei sicura di non sapere di cosa si tratti?''
'' Si preside, i miei non parlavano molto di lavoro a casa'' ammise amaramente sorseggiando un po' di zuppa.
'' Capisco, beh, pensaci ok? Ora riposati, fra una settimana potrai essere dimessa e se ti viene in mente qualcosa non esitare a dircela, chiaro?''
La ragazza annuì.
 
 
Aveva ricevuto biglietti di auguri e di pronta guarigione, rose, ciocorane e centinaia di regali da quasi tutto il corpo studentesco di Hogwarts.
Hermione tutti i giorni le portava gli appunti delle lezioni, Harry e Ron le facevano semplicemente compagnia quando potevano, Fred e Geroge la facevano ridere e divertire facendo impazzire Madam Chips che più volte aveva minacciato di farli espellere.
Ginny le diceva qualsiasi scoop succedesse a sua insaputa e molti ragazzi e ragazze passavano il pomeriggio a chiederle come stava.
Era venerdì ed erano passati ben sei giorni dall'accaduto.
Stava leggendo un libro quando la porta dell'infermeria si aprì di scatto mostrando due ragazze.
'' Scarlett!'' urlarono entrambe correndo ad abbracciarla.
'' Nicola, Kathrine, che ci fate qui?'' un sorriso si era fatto spazio sul suo viso alla vista delle sorelle maggiori.
'' Come che ci facciamo qua? Sei nostra sorella, volevamo vedere come stavi!'' Kate gesticolò '' Quindi... Come stai?''
Scarlett scoppiò a ridere e le sorelle la seguirono.
Kathrine era bella, molto bella.
Aveva dei capelli scuri fino al seno e due occhi verdi come il prato.
Le labbra erano carnose e be definite e il viso era solare e secco.
Nicole, invece, aveva dei lunghi capelli biondi e occhi verdi.
Il sorriso era dolce e perennemente stampato sul viso.
Avevano rispettivamente 24 e 20 anni e da sempre le erano state accanto.
'' Sto meglio, decisamente meglio.'' 
'' Perchè hanno fatto... questo?'' Nicole divenne seria e ciò fece capire a Scar che erano preoccupate, molto.
'' Volevano qualcosa che apparteneva al Signore Oscuro e che mamma e papà avevano preso. Non so cosa, credevano che io lo sapessi e non me l'hanno detto.
Avevano il carillon, il MIO carillon!
Sono entrati in casa, in camera mia! Avranno distrutto tutto!'' la voce le si affievolì pensando al mannor distrutto.
'' Credi che siano andati anche negli altri castelli o si siano fermati solo a casa nostra?'' 
'' Penso che non sappiano nemmeno di altre vostre case, signorina Lightwood'' una voce dietro di loro le fece girare e notarono che il prof Silente si stava avvicinando al letto.
'' Sono stato informato della vostra presente e ritenevo giusto parlare con tutte e tre di questa faccenda ''
'' Ccerto '' balbettò Nicole stranita dall'improvvisa comparsa del vecchio preside.
'' Avete qualche idea su cosa loro stessero cercando? Non so: una pergamena, un quadro, uno specchi magico, un..''
'' Un anello.'' Scarlett terminò la frase guardando un punto vuoto sul lenzuolo.
'' Un anello?'' chiesero in coro i tre.
'' Un anello. Quando avevo 15 anni ero in camera mia ad esercitarmi con un incantesimo quando vidi nostro Padre andare in giardino ed estrarre un fazzoletto dalla tasca.
Il fazzoletto conteneva un anello, non so che tipo di anello, ho visto solo che vi era incastonata una pietra dentro.
Fece un buco dentro la fontana e vi ce lo mise. '' raccontai guardando Silente.
'' Cosa ti fa pensare che sia quello ciò che cerca Tu-Sai-Chi?'' esclamò Kate
'' Signorina Lightwood, Bisogna sempre chiamare le cose con il loro nome. La paura del nome non fa che aumentare la paura della cosa stessa" Silente sorrise alla sorella maggiore notando lo sguardo di ammirazione che essa gli aveva rivolto.
'' Non lo so, Kate, ma se fosse quello significa che non l'hanno trovato e che siamo in tempo per prenderlo'' la determinazione ben nota nella voce della ragazza lasciò perplesse le sorelle ma alla fine annuirono.
'' Quando?''
'' Domani sera.'' Silente aveva risposto alla domanda '' Ma state attente''
 

 








 

*Spazio Me*

Sarò breve anche perchè nons o che scrivere, comunque:
si inizia ad entrare nel succo della storia!
Scarlett, I mangiamorte, l'anello.
Che anello sarà mai?
Vediamo se indovinate!
Grazie mille a tutti coloro che seguono la mia storia, ve ne sono grata.
Beh, che dire,
Alla prossima ragazze!

Erica xx

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: hermioner