Ringrazio anche solo chi
legge.
Cap.3 Piano
d’azione
Harry si
abbassò il cappuccio che indossava, evitò un uomo
dal cappello dalla punta storta e avanzò. I piedi gli
affondavano nella neve,
superò un negozio chiuso da una serie di assi. Vide un
barbone con le mani
sopra un fuoco fatto di magia, la vetrina di un altro negozio era
distrutta,
saltò oltre i resti di uno dei cartelli. In un angolo a
sinistra erano
ammassate delle gabbie di gufo ripiegate su loro stesse.
< Diagon Alley
sembra un
luogo fantasma, evidentemente qui la
guerra è tutt’altro che vinta >
pensò.
Alzò il capo e vide in lontananza una
trentina di marchi neri galleggianti nell’aria, le bocche
spalancate e lattee
dei teschi di fumo mostravano i canini aguzzi e i serpenti saettavano
oltre di
esse.
< Anzi, direi che
la stanno
direttamente perdendo > si disse.
Si avvicinò a
un uomo, lo vide indietreggiare, alzò le mani
e le dimenò.
“Scusi, vorrei
solo un’informazione. Come mai i negozi sono
tutti chiusi?” domandò. Lo sconosciuto si strinse
il mantello verde smeraldo ed
impugnò la bacchetta con l’altra mano.
“Sei uno
straniero?” ringhiò. Harry annuì un
paio di volte,
i corti capelli neri gli sbatterono contro il viso.
“Sì,
vendo da Dumstrang” mentì. L’altro uomo
dilatò le
narici, socchiuse un occhio e mugolò.
“Bleah”
sibilò. Strinse la bacchetta con forza fino a far
sbiancare le nocche.
“Certo, il
Signore Oscuro vi ha sempre tutelato” ringhiò.
< Come mai se
Voldemort
è ancora vivo la cicatrice non mi
brucia? > rifletté.
“Tornatene da
Tu-sai-chi” sibilò lo sconosciuto.
Ringhiò,
scosse il capo e si voltò allontanandosi. Harry
sospirò, si girò e proseguì
lungo la via. Si fermò davanti a una costruzione intera e
alzò il capo, sorrise
vedendo l’insegna.
“The
Weasleys Wizard Wheezes” lesse ad alta voce. Abbassò
il capo, aprì la
porta ed entrò nel negozio. Superò uno scaffale
colmo di torroni sanguinolenti,
passò oltre una bacheca con i sognisvegli brevettati, prese
un paio di orecchie
oblunghe da una cesta e passò oltre un portaombrelli
contenente piume
autocorregenti, autoinchiostranti e risposta pronta, evitò
una donna intenta a
prendere una confezione di marchi neri commestibili, schivò
la gomitata di un
mago che stava prendendo della polvere buiopesto e la prese anche lui.
Afferrò
anche un cappello scudo e dei detonatori abbindolanti. Mise tutto sul
ripiano
del negozio e vide i gemelli avviarsi verso di lui, tirò
fuori dalla cintola un
sacchetto di monete d’oro.
< Mi
basterà
seguire loro per scoprire se esiste anche qui l’Ordine
della fenice. Silente, se è vivo, capirà >
decise.