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Autore: fearofopinions    20/01/2014    2 recensioni
trailer: https://www.youtube.com/watch?v=XJ51pYposDE
E se le protagoniste fossero le nostre belle bugiarde?
E se noi le conoscessimo come "Pretty Little Liars"?
E se i protagonisti fossero i nostri ragazzi?
E se noi li conoscessimo come "One Direction"?
La storia tratta di cinque ragazze libere, fino a quando non incontreranno loro, i loro incubi.
Verranno rinchiuse, prive della luce del sole, prive di libertà.
Ma dovranno sempre accontentarli, altrimenti saranno guai.
Riusciranno a trasformare questo rapporto violento in qualcosa di magico come l'amore?
Ci sarà un lieto fine oppure qualcuno ci lascerà letteralemente le penne?
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Spero di avervi incuriosito abbastanza c:
Cercherò di fare del mio meglio per soddisfare i vostri gusti e quindi di scrivere con parole accurate questa storia.
Metterò tutta me stessa, ve lo garantisto.
Abduction signori e signore!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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2.- Non è possibile..
I raggi del sole freddo del mese di Gennaio colpivano completamente il corpo di Aria che, con occhi chiusi, era distesa sul manto d'erba di un piccolo bosco.
Era passato un mese da quando Aria ed Harry si erano baciati. Ormai non si erano più visti ed Aria era realmente contenta in quel periodo. Aveva iniziato a praticare danza in una vera e proprio palestra e tra soli tre mesi avrebbero tenuto un saggio nella piazza più conosciuta della loro cittadina. In quel mese Aria credeva di vedere Harry dapperttutto, sembrava davvero ovunque. Un giorno potè giurare di averlo visto appoggiato al palo che si trovava fuori casa sua ma la ragazza aveva scosso la testa e chiuso la finestra, pensando che fosse tutta un'allucinazione.Per curiosità rigurardò ed infatti Harry era sparito.
Sfilò, ancora stesa sull'erba, il cellulare dalla borsa per controllare l'orario: le 16.27. Aiutandosi con i palmi delle mani, si rimise in piedi e cominciò ad incamminarsi verso l'uscita del bosco. Forse era meglio tornare a casa. Arrivò a destinazione dopo pochi minuti, fortuntamente il boschetto non era molto lontano da casa di Aria. Prese le chiavi dalla borsa color tortora e le insierì nella toppa, facendo scattare la serratura. Gettò con poco garbo la borsa sul divano che si trovava in salotto e si tolse i suoi stivaletti in pelle, i suoi amati stivaletti in pelle. Cominciò a salire le scale che collegavano il piano superiore a quello inferiore ed arrivò dritta in camera sua. Appena varcò la soglia però, la scena che le si presentò davanti non era una delle migliori. Aria spalancò gli occhi a quella vista. Boccheggiò in cerca di ossigeno e si appogiò con i palmi allo stipite della porta. Era una scena terrificante. Miliardi di sue foto erano attaccate per camera sua. Foto che lei non aveva scattato. Foto che la riprendevano.. daperttutto!
Faceva girare lo sguardo ad ogni sua foto. Era vicino la metropolitana, con Hanna, con Spencer, con Emily, una che la raffigurava mentre camminava da sola per strada, nel supermercato, nella palestra, mentre danzava, ed anche una davvero molto recente. La raffigurava nel piccolo bosco mentre era distesa con gli occhi chiusi.
Aria si portò una mano sulle labbra, sentendo gli occhi inumidirsi sempre di più. Non riusciva a capacitarsi di ciò che stava succedendo. Qualcuno era entrato in casa sua? Chi le aveva scattato tutte quelle foto? La sua mente era affollata da mille pensieri.
Corse in salotto, sempre più decisa a chiamare la polizia con le lacrime che le solcavano il viso.
Aria urlò appena qualcuno la prese per i fianchi.
«Non così in fretta, bambolina.» le sussurrò qualcuno all'orecchio, accarezzandole i fianchi. Aria tremava, le sue gambe erano molli, tra un momento all'altra sarebbe svenuta.
«Credevi di esserti liberata totalemente di me?» Aria singhiozzò prima di venir girata e sbattuta con forza al muro. Gli occhi verdi del ragazzo la incatenarono completamente ed Aria non potette non riconoscerlo. Harry.
«Cosa vuoi da me, Harry?» balbettò, continuando a singhiozzare. Il ragazzo ghignò.
«Solo divertirmi un po', bimba.»
Aria cercò di liberarsi e con uno strattone ci riuscì. Corse verso la porta, cercando di aprirla. Niente da fare. Era bloccata. Aria battè le mani sulla porta, urlando.
«Ti sembrava così facile, Aria? Credevi davvero che ti avrei fatto scappare così?»Harry la raggiunse a grandi falcate, girandola di nuovo, facendole sbattare con forza la testa al muro. Aria emise un gemito. Harry le strinse i fianchi, poggiando prepotentemente le labbra su quelle della ragazza, assaporando il sapore delle lacrime. La sua lingua era in cerca di quella di Aria, ma la giovane non gli concesse l'accesso. Harry le morse il labbro inferiore, facendola gemere sulle sue labbra. La baciò forzatamente, mentre le loro lingue si rincorrevano. Aria gli batteva alcuni pugni sul petto, ma ciò non procurava un minimo dolore al petto di Harry. Il ragazzo sorrise appena si staccò dalle labbra della giovane.
«Lasciami andare..»Aria continuava a tremare, guardandolo supplichevole, ancora con le lacrime agli occhi. Non riusciva davvero a capire. Harry rise sommessamente, sotto lo sguardo confuso della ragazza.
«Cos'hai da ridere, stupido?» gli urlò contro quelle parole ed Harry diventò improvvisamente serio, facendo contrarre i suoi muscoli.
In pochi secondi Aria si ritrovò ad abbracciare il freddo pavimento con un segno rosso ed evidente sulla guancia. Copiose lacrime le solcarono nuovamente il viso. Harry le si avvicinò, inginocchiandosi e tirandole i capelli quel poco per vederle il viso.
«Non permetterti mai più di mancarmi di rispetto in questo modo, sono stato chiaro?» Harry ringhiò stringendo ancora la presa sui capelli castani. Aria annuì mentre le sue labbra tremavano, così come tutto il resto del suo corpo.
«Brava bambina.» Harry la tirò su con i capelli mentre un urlo lasciava le labbra della ragazza. Harry la rinchiuse tra le sue braccia, facendo poggiare la schiena di Aria sul suo petto. Sentiva la ragazza respirare affannosamente scossa da singhiozzi. La cullò con calma, quel poco per farla calmare ma ciò fece un effetto contrario ad  Aria che continuò a piangere.
«Cosa vuoi da me?» Aria era stremata, completamente rossa in viso e con i capelli tutti arruffati. Aveva una paura tremenda, ma quelle parole le uscirono di bocca spontaneamente, anche se in sussurro.
Harry le lasciò un fianco, circondando con un solo braccio la vita di Aria, in una presa così forte che la ragazza sussultò.
Harry portò la sua mano nella tasca, tirando fuori un fazzolettino. Lasciò una scia di baci sul collo di Aria, provocandole dei brividi dietro la schiena. Continuò lentamente, succhiandole avidamente un lembo di pelle, lasciandole un evidente segno rosso. Aria intanto aveva poggiato la testa sulla spalla di Harry per dargli più spazio, così magari l'avrebbe lasciata andare. Ma in realtà non fu così. Aria in poco tempo si ritrovò con un fazzoletto sulle labbra, mentre man mano cominciava a vedere tutto nero e perdeva i sensi tra le braccia muscolose di Harry.



-Lately, I've been, I've been losing sleep. Dreaming about the things that we could be-
Hey! Okay okay, so di non aggiornare da tantissimo tempo e non credo che qualcuno leggerà di nuovo questa storia.
So di avervi deluso e mi dispiace tantissimo. Mi scuso con voi.
Spero vivamente che qualcuno legga quest'umile capitolo, che sarà la serie di tanti altri.
E non preoccupatevi, non lascerò la storia per tanti mesi, anzi, cercherò di aggiornare ogni settimana. Ve lo prometto.
Un ringraziamento speciale a 
Directioner230710 senza di lei non sarei riuscita a scrivere il capitolo e ad aggiornare la storia. Grazie bellissima.
Beh belle bimbe, vi lascio, alla prossima!
-falsa rossa<3
  
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