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Autore: gleek    20/01/2014    3 recensioni
E se Harry avesse due gemelli? e se i suoi genitori fossero ancora vivi ma avessero comunque dovuto nascondere Harry dai Dursley? e se Harry non fosse un comune mago?
"L’ultima cosa che percepì il ragazzo fu un calore molto intenso che lo avvolgeva dolcemente"
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Mpreg | Contesto: Nessun contesto
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Che dire di questa storia? E' da un po che l'avevo in mente e finalmente ho trovato il coraggio di metterla nero su bianco nel web... spero vi piaccia! ringrazio lumamo64 che ha deciso di betare questa storia, grazie
bhè spero vi piaccia e buona lettura!
ciao!


Harry sedeva su una sedia che si trovava accanto alla finestra,  pensando alla sua vita e a cosa avrebbe fatto una volta finito il liceo. Ormai mancavano solo due anni e lui ne aveva appena compiuto diciassette: avrebbe iniziato il suo penultimo anno tra pochi giorni. Di certo i suoi spocchiosi zii non avrebbero pagato per l’università ed ovviamente non gli avrebbero dato l’opportunità di cercarsi un lavoro per potersela pagare da solo;  l’avevano sempre trattato alla stregua di uno schiavo, gli facevano mangiare gli avanzi dei loro pasti, se ne rimanevano e gli davano i vestiti smessi del cugino che gli stavano quattro volte; oltre a tutto ciò veniva spesso picchiato ed insultato. Insomma era chiaro che la sua presenza in quella casa non era mai stata accettata né tantomeno gradita; sarebbe stato meglio finire in un orfanotrofio dove avrebbe avuto la possibilità di essere adottato ed amato dalla sua nuova famiglia. Ormai mancavano pochi giorni per il rientro a scuola e lui non vedeva l’ora di cominciare, non per la possibilità di incontrare amici, visto che suo cugino Dudley aveva provveduto ad allontanarlo da tutti, ma per avere la possibilità di uscire da quella odiosa casa in cui si ritrovava. Lentamente si andarono ad aggiungere ai suoi pensieri gli ultimi avvenimenti di quei giornoi in  cui aveva cominciato a fare cose molto strane: se si concentrava riusciva a spostare gli oggetti senza toccarli ed aveva notato che se provava emozioni forti, faceva accadere quello che desiderava. Una volta aveva fatto in modo di far strozzare suo cugino con un cosciotto di pollo, cosa di cui era stato ovviamente incolpato e per la quale era stato severamente punito. Tutto questo lo preoccupava, aveva paura di cosa avrebbe potuto fare, ma d’altro canto, era felice di avere la possibilità di potersi difendere se solo avesse voluto.
Si alzò dalla sedia per dirigersi di fronte ad uno specchio che faceva parte dello scarno arredamento della sua stanza; oltre ad esso c’erano un piccolo armadio, una scrivania ed un letto con a fianco un comodino. Iniziò a osservare il riflesso: vedeva un bel ragazzo che lo guardava, con capelli neri come le ali di corvo lunghi fino al fondoschiena; a metà lunghezza iniziavano dei leggeri boccoli che molte ragazze gli invidiavano. Aveva un volto ed un corpo dalla bellezza efebica, molti inizialmente lo confondevano con una ragazza,sia per il portamento che per la stazza.
«POTTER!!!» il grido di suo zio risvegliò Harry che scosse la testa per scacciare quei pensieri e si diresse al piano sottostante dove lo aspettavano tutti in cucina; avevano uno sguardo spiritato che provocò spiacevoli brividi di paura a Harry
«Come hai fatto?- Disse suo zio iniziando ad urlare- COME HAI FATTO A FARMI LICENZIARE?»
«Zio io non ho fatto nulla!, lo giuro!» Rispose Harry iniziando a puntare con gli occhi verso le due uscite, una che portava alla stanza di ingresso e l’altra verso il giardino: purtroppo erano bloccate da sua zia e da suo cugino
«CERTO NULLA! E ALLORA COME SPIEGHI IL FATTO CHE SONO STATO LICENZIATO?» Controbatté lo zio iniziando ad avvicinarsi fino a sovrastare lo spaventato Harry.
«I-io no-n lo s-so» Harry iniziò a versare lacrime dai suoi occhi color smeraldo, mentre la sua risposta veniva distorta dai singhiozzi e dai tremiti che avvolgevano il suo esile corpo.
Vernon, suo zio, iniziò a prenderlo a pugni con tutta la forza e la rabbia che possedeva. Harry quasi subito cadde a terra iniziando a percepire la realtà in modo sempre più ovattato; sapeva che se non faceva qualcosa probabilmente non sarebbe sopravvissuto e, con le ultime forze che aveva, pensò disperatamente a far fermare suo zio dal picchiarlo e ad impedire a sua zia e a suo cugino di sostituire il padre.
L’ultima cosa che percepì il ragazzo fu un calore molto intenso  che lo avvolgeva dolcemente;  poi udì quello che gli sembrò un urlo, ma che gli arrivò così ovattato da sentirlo solo come un sussurro.
allora che ne pensate? volevo aggiungere che la storia la pubblico mentre la scrivo, per cui anche se spero di essere puntuale negli aggiornamenti perdonatemi qualche probabile ritardo :)
per favore se volete lasciate un commento
ciao!

 
  
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