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Autore: tooflytocare    20/01/2014    0 recensioni
x factor...il reality show piu famoso della gran bretagna...il sogno di tre giovani ragazze potrebbe realmente realizzarsi...ma quell'anno xfactor avrà dei giudici speciali, che nessuno immagina...le tre ragazze si vedranno catapultate in un sogno che diventa realtà...ma xfactor è anche una competizione , e si ritroveranno a lottare ogni giorno per rimanere su quel palco che sognano fin da piccole e che potrebbe dare una svolta alle loro esistenze e fare avverare il loro sogno.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4

-the bootcamp,a lego house-

I'm gonna pick up the pieces,

and build a lego house
when things go wrong

we can knock it down...

 

lego house, ed sheeran

 

 

Big Ben è il nome della campana della Clock Tower (Torre dell'orologio, dedicata a Santo Stefano), posizionata all'angolo nord-est del Palazzo di Westminster, conosciuto anche come House of Parliament, a Londra. Tradizionalmente il nome viene riferito, per estensione, anche all'orologio e all'intera torre dell'orologio, alta 96,3 m e costruita in stile neogotico.Il nome ufficiale di quest'ultima è però diventato Elizabeth Tower a fine giugno 2012, in occasione del giubileo di diamante della regina Elisabetta.

Ufficialmente il nome della campana (una delle cinque dell'orologio) è però “Great Bell”. Non si hanno notizie certe riguardo all'origine del nome "Big Ben", ma esistono due teorie in merito...”

Eravamo davanti al Big Ben, io jas e sky, e potevamo godere di una delle viste migliori di Londra. Stavo leggendo una piccola guida di Westminster comprata in un chioschetto a pochi passi dal Big Ben. Jas si guardava intorno leggermente annoiata dalla descrizione del monumento che stavo leggendo, mentre sky ascoltava attenta, tra le mani un bicchiere di cartone di Sturbacks ancora pieno di cioccolata, il cui odore mi metteva l'acquolina in bocca.

Eravamo al centro di una marea umana di persone : turisti, londinesi, uomini e donne che camminavano veloci, valigetta e cellulare all'orecchio, che con un'agilità che era difficile immaginare, scansavano le persone, per dirigersi al lavoro.

Una delle cose che più ci aveva affascinate ma anche sconvolte era la velocità di Londra. Tutto girava intorno a noi veloce e preciso, persone, mezzi pubblici, orologi, orari da rispettare...tutto questo stava spaventando, noi, ragazze di una seppur famosa ma tranquilla cittadina al centro dell'Inghilterra.

ci stupì , appena scese dall'aereo, all'aeroporto di Heatrow, oltre alla marea di persone e bagagli che sembrava avere vita propria , la nostra prima vista di Londra, che posso descrivere con un'unica parola : grigio. Grigio il cielo, grigio l'aeroporto, grigia la strada. Le uniche macchie di colore erano i bus rossi che procedevano a rilento nel traffico di Londra.


La parte più antica della città, il quartiere di Westminster , nella quale ci trovavamo, trasmetteva una sorta di malinconia. Sembrava che da quelle parti Dio fosse restato un po' a corto di colore. In compenso, aveva sfumato alla grande l'unico colore rimastogli. Perchè si, tutto era grigio, ma modulato in una ricchezza di tonalità da far pensare ad un film in bianco e nero. Non c'erano due mattoni dello stesso colore e i tetti- scuri e austeri, punteggiati di camini identici a quelli che avevamo visto in Mary Poppins- davano a tutto un'aura deliziosamente vittoriana.

Londra ci aveva definitamente conquistato. Erano tre giorni che eravamo arrivate, e già ci sentivamo delle vere londinesi, a parte per l'accento.

La famosa e ricercata parlata cockney di Londra non era ancora entrato nel nostro DNA.

Londra è famosa anche per i negozi e dalle vie della moda. Sky era nel suo regno perfetto, fatto di negozi di Armani e Victoria's secret. Avevamo portato con noi tutti i nostri risparmi, e per noi non era un mistero dove sarebbero andati a finire quelli di Sky.

La confusione intorno a mi cullava e come avevo iniziato a fare da quando avevamo fatto il grande passo, iniziai a pensare, a rifugiarmi in quell'androne del cervello che chiamiamo mente. Per alcuni l'anima non si trova nel cuore o nel cervello, ma negli occhi...gli occhi sono lo specchio dell'anima...me ne ero resa conto ormai nel momento in cui avevo incrociato i suoi...mi ricordo ogni singolo particolare di quel giorno, di lui.

Stava ridendo con louis, i suoi pozzi blu brillavano allegri, la sua risata rumorosa ma cosi vera mi aveva riempito gli orecchi e fatto sorridere di riflesso. Il perfetto ciuffo biondo si spostava leggermente mentre scuoteva la testa per la battuta di louis. Non avevo potuto non soffermarmi su ogni piccolo particolare del suo viso, dalla bocca alla leggera barba che aveva sulle guance...Forse si accorto che lo fissavo, forse fu semplice telepatia. Ma quel giorno incrocio i miei, di occhi, molte volte. Io ero rimasta senza fiato ed ero arrossita, abbassando le ciglia e giocando con il microfono, sorpresa per quell'inattesa libertà che si era preso su di me...

Il rintocco dell'orologio del Big Ben che, avevamo imparato, scandiva la vita di ogni londinese, mi risveglio dai miei pensieri.

Jas si era svegliata e Sky aveva appena finito la sua cioccolata.

Le 18.00 precise.

-Cazzoo siamo in ritardo- jas era gia 100 metri più avanti di noi, mentre ci urlava di sbrigarci. Raggiungemmo la prima stazione della metropolitana che trovammo, scansando la marea di persone che vi usciva ( probabilmente era l'ora di punta, la gente tornava dal lavoro).

Prendemmo al volo dei biglietti e salimmo sulla metro che, speravamo, fosse quella giusta. Prendere quella sbagliata sarebbe stato un vero casino. avremmo perso tempo, cosa che non avevamo, perchè eravamo come al solito in ritardo.

Ci fiondammo sugli ultimi sedili liberi, rimanendo attente alle fermate annunciate dalla fastidiosa voce femminile dell'altoparlante.

Scendemmo nel quartiere di Watford e correndo come delle matte, cercando di ricordarci l'indirizzo, raggiungemmo la casa dei concorrenti, poco lontano dagli studi di XFACTOR.

Entrammo sudate e col fiatone, guadagnandoci le occhiatacce degli altri concorrenti già pronti e dello staff della casa. Salimmo le scale due a due, entrando di getto nella camera che condividevamo.

Ci fiondammo in bagno, ci lavammo velocemente, cercammo ( o meglio, sky cercò) di truccarci al meglio, ci preparammo , infilandoci a una velocità quasi supersonica i vestiti che , grazie a Dio, avevamo già preparato e ci fiondammo, jas aggiustandosi il cappello in testa, sky passandosi per l'ennesima volta il mascara e io saltellando con una scarpa si e l'altra in mano, sulle scale.

 

Ecco i vestiti delle ragazze :
http://www.polyvore.com/little_mix_how_ya_doin/set?id=77932869

 

Finimmo di sistemarci sul pullman che ci avrebbe portato agli studi del programma .eravamo agitate, curiose, ansiose, ma ormai lo scoglio forse più grosso, l'audizione, lo avevamo passato. Quei 5 si erano stati senza dubbio un'iniezione di autostima. Come al solito ci seguiva una troupe, che doveva filmarci ogni ora del giorno. Fortunatamente, per visitare Londra, ce li eravamo tolti dalle palle.
Ora si aggiravano tra di noi, chiedendoci di parlare delle nostre emozioni, paure e sicurezze, e delle audizioni. Pregai con tutto il cuore che ci lasciassero in pace, ma le mie speranze furono frantumate non appena vidi che si avvicinavano ai nostri posti, in fondo al pullman. ci preparammo mentalmente e non appena la telecamera ci inquadrò, tirammo fuori i nostri migliori sorrisi finti.

L'intervistatore , dopo un veloce saluto, parti con le domande:

-allora, la vostra è stata una delle audizioni più belle di questa stagione. Ve li aspettavate tutti quei si ?- disse puntando il microfono verso jas.

-veramente no, è stato un vero shock per noi- rispose jas sicura. Semplice ma corretta.

-la vostra reazione alla vista dei giudici è stata epica. Volete descriverci cosa avete provato?- sky prese la parola:

-da directioners, è stato sconvolgente e indimenticabile . Avere i propri idoli come giudici sarà una grande avventura per tutte noi-

l'intervistatore annui, contento delle risposte. Sposto lo sguardo su di me e l'espressione maliziosa e ammiccante che tirò fuori mi intimorì.

-avril, il tuo abbraccio con niall horan ha suscitato un po di rumors: cosa c'è in realtà tra voi?-

mi si bloccò il cuore. Davvero la gente pensava che ..?

scuotendo la testa , risposi con il tono più sicuro che riuscii a trovare, dopo la rivelazione che mi aveva fatto prendere un serio heart attack.

-assolutamente niente. È stato un semplice abbraccio fra una fan e il suo idolo, niente di più- magari fosse qualcosa di più...

-e noi ci crederemo- disse facendomi l'occhiolino.

Non seppi interpretare subito questa affermazione, feci per chiedergli di ripetere quello che aveva detto, ma lui e la troupe si erano già dileguati a tormentare qualcun altro.

Le altre mi guardarono comprensive. feci un timido sorriso e tornai a guardare fuori dal finestrino del pullman, che procedeva sulle strade di Londra.

Inizio a piovere, i finestrini si appannarono nascondendo il paesaggio e lasciandomi ai miei pensieri.

Appoggiai la guancia al vetro freddo del finestrino e osservai lo sfilare di quegli edifici grigi, lasciandomi cullare sulle note dolci della chitarra di ed sheeran, sulla playlist un titolo : the a-team. Come al solito muovevo le dita immaginando ogni singolo accordo e sussurravo quelle bellissime parole. Presa cosi dalla canzone, non mi accorsi che il pullman aveva rallentato. Spensi l'i-pod.

(per chi non conoscesse a-team di ed, questo è un pezzo della canzone, ecco vi lascio il link, ascoltatela, è pura poesia: https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CDEQtwIwAA&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DUAWcs5H-qgQ&ei=mpPdUrmVI_COywPXx4CIBw&usg=AFQjCNEx7c5FE2tQ5iSAtmzUnmIUM_eZFg&sig2=eANiFb_xjyd7Z-HkJInsRw&bvm=bv.59568121,d.bGQ )

Fuori dagli studi c'era una folla enorme di ragazze con cartelloni, macchine fotografiche, cellulari , che urlavano canzoni che conoscevamo bene. Ci guardammo complici. Dopotutto, le capivamo. Se non avessimo fatto le audizioni e vivessimo a Londra, probabilmente saremmo state li con loro. Vedendo il pullman arrivare, una di loro giro il suo cartello verso il nostro lato del pullman. In viola, vi campeggiava una scritta che ci scaldò il cuore:

the unbroken wings, you're the best!

Follow me on twitter, please!

Vi aveva scritto accanto il suo nick.

Indicai alle altre il cartellone, sky quasi non ci credeva , jas aprii il finestrino, le fece una foto con il suo cellulare e la saluto sorridente, urlandole un “ ti seguiremo su twitter tesoro!!”

La ormai anche nostra fan ci guardo shoccata per un minuto, poi si mise ad urlare il doppio di prima.

Jas chiuse i finestrino e tornò al suo posto.

-abbiamo già un fandom- dissi scherzando.

-wow- sky era rimasta scossa.

-quella è una grande- disse jas trafficando con il cellulare . Sorrisi, pensando che probabilmente la stava aggiungendo su twitter. Mi feci un appunto mentale sul chiedergli il nick della ragazza. Da quando avevamo fatto le audizioni, i nostri followers su qualsiasi social network a cui fossimo iscritte( twitter, facebook, instagram, tumblr, ask ecc) erano aumentati spaventosamente, e continuavano. La gente ci mandava messaggi di incoraggiamento, molti ci dicevano che avremo vinto, che eravamo bravissime. Noi cercavamo di rispondere a tutti ( erano migliaia), sconvolte e lusingate per tutti quei complimenti.

Le fans fuori attaccarono live while we're young e, non riuscendo a resistere, iniziammo a cantare con loro, noncuranti delle telecamere e degli sguardi puntati su di noi.

Al secondo let's go crazy crazy crazy til' we see the sun il pullman entrò nel parcheggio interno, fermandosi.

Scendemmo tutti, il silenzio si era magicamente fatto largo fra noi. Ecco, il dolce sentimento che ti stringe la bocca dello stomaco, l'ansia, che si era dilagata tra tutti i concorrenti come la peste. Noi avevamo un motivo in più degli altri: avremo rivisto i nostri idoli..avrei rivisto niall..mi spuntò un sorriso spontaneo al suo nome.

Seguimmo lo staff, che ci condusse attraverso corridoi, camerini, bagni, uffici.

Tutte le persone intorno a noi correvano affaccendate, chi trascinando carrelli pieni di fili, chi tenendo in mano fogli e urlando ordini a destra e a manca.

Arrivammo nel backstage. I ragaz.. cioè i giudici non c'erano. Ipotizzai fossero già al loro tavolo, davanti al palco sul quale sarebbe stato deciso il nostro destino .

Furono distribuiti i microfoni.

Misurai i respiri in silenzio, con jas e sky, il microfono stretto cosi forte nella mano che le nocche diventarono bianche, mentre con lo sguardo sfioro il backstage, presa dai ricordo di quel giorno per niente confusi.

Aspettammo il via del cameraman che ci avrebbe seguito sul palco.

 

E ...tre, due , uno..siamo in onda!!

 

ci spinsero tutti insieme sul palco . Come al solito, io, sky e jas ci tenevamo per mano, per quanto ce lo permettevano i microfoni .

I ragazzi erano perfetti nei loro completi gessati, forse un po eccessivi per l'occasione, ma comunque bellissimi. il mio sguardo corse a Niall...

...e ricominciò quel gioco di sguardi, occhi bassi, guance rosse, occhi sfuggenti...niall...

seduta davanti a lui, avrei voluto toccarlo, ma non sapevo dove, non sapevo come, non sapevo se fosse il caso.

Niall...il suo nome mi sfuggiva, era un sussurro. Come se avessi paura di dirlo ad alta voce...avevo paura di dirlo ad alta voce...come se pronunciarlo vanificasse la sua presenza, lo facesse sparire ancora, come la sera dopo le audizioni. Era stato come se la parte più grande di me fosse sparita, da quando non l'avevo più visto.

Appena misi il piede sul palco, il mio sguardo corse a lui e il suo al mio. Un sorriso per me spuntò sulle sue labbra, che costituivano una tentazione immensa...

il mio cervello era ufficialmente partito. Non ragionavo più.

la voce roca e cosi fottutamente sexy di harry mi fece cambiare l'oggetto del mio sguardo, che si sposto con sofferenza da niall, per soffermarsi su harry.

-benvenuti al bootcamp!!- disse con un sorriso a 32 denti.

zayn prese la parola:

-come sapete, qui avverrà il grosso della selezione. Molti di voi andranno a casa e i pochi rimasti accederanno agli homevisit-

-dai zayn, così li spaventi- zayn si giro verso luois, che se la rideva. Dopo avergli lanciato un'occhiataccia, riprese.

-sto semplicemente esponendo la realtà de fatti louis..come stavo dicendo...-

niall avviccino la bocca, che non potei fare a meno di fissare, al microfono e, interrompendo zayn, prese parola:

-per salvarvi, dovete cantare. Ma non basta cantare bene. Cerchiamo qualcosa di più: la passione , il coraggio...talenti veri- quante volte ho detto che amo la sua voce?

Annuimmo tutti.

Liam, dopo averci fissato uno ad uno, prese la parola:

-avete avuto tre giorni di tempo per preparare il pezzo che ritenevate più adatto. Spero vi siate esercitati . Ora si entra nel vivo della competizione, e ogni minimo errore può mettere a rischio la vostra presenza tra il gruppo che andrà agli homevisit-

io sky e jas ci guardammo . Eravamo sicure. La scelta del pezzo stavolta non ci aveva creato grandi difficoltà ,problemi e ore passate a ragionare. Quella canzone rappresentava noi, la nostra vita, il nostro sogno che avevamo appena iniziato a realizzare. Never Say Never di Justin Bieber.

Con quel pezzo volevamo essere prese sul serio.

Con quel pezzo volevamo urlare chi eravamo.

Con quel pezzo ci saremo prese un posto per gli homevisit.

Poteva sembrare una canzone facile da cantare, ma non era cosi. Quel pezzo eravamo noi, ed esporci cosi davanti a tutti, ai ragazzi, a lui era un altro scoglio da fronteggiare e oltrepassare.

Annuimmo, per darci coraggio. Le ore passate a provare e riprovare ci davano una lieve sicurezza. Jas era felice di quella canzone. Avrebbe cantato il beat boxing, il pezzo rap di jaden smith, che avevamo modificato leggermente. Lavorare sul testo era stato strano. Avevamo capito che scrivere era una cosa che ci univa e che, tutto sommato, ci riusciva piuttosto bene. Lo avevamo letteralmente fatto nostro.

Ci preoccupava sopratutto una cosa: niall horan. Conosceva ogni singola canzone di Bieber, per questo il suo giudizio sarebbe stato fondamentale.

i ragazzi nel frattempo continuavano a parlare a turno, spiegandoci l'importanza di questo il momento, a cosa saremo andate incontro se avessimo avuto successo o fallito. Ascoltai stralci di discorso. L'ansia da palcoscenico si impadronì di me, stringendomi lo stomaco in una sensazione ormai famigliare. Guardai le altre, sedute accanto a me: sky si guardava le mani e jas lasciava vagare lo sguardo, che ogni tanto andava a soffermarsi su harry. Non sapevamo con che criterio ci avrebbero chiamato a cantare. Questo ci innervosiva. Saremmo potute essere le prime o le ultime. L'incertezza ci uccideva.

-È venuto il momento...- harry prese in mano dei fogli.

-ehm.... la prima concorrente a cantare è...june van den bogaerde - alzò gli occhi cercando la concorrente tra di noi.

guardammo attentamente la ragazza, capelli di un rosa pallidissimo ,che doveva avere pressapoco la nostra età, alzarsi , leggermente insicura sui piedi, e raggiungere la x al centro del palco.

Mi piacque subito, sia per i capelli, ribelli come i miei, che per la voce, roca e piuttosto bassa per una ragazza, ma perfettamente adatta al pezzo scelto, born to die di lana del rey. I ragazzi fecero sostanzialmente commenti positivi, e mi sentii contenta per lei, nonostante fosse nostra rivale.

Seguirono molti altri cantanti e gruppi, di cui studiammo le caratteristiche e le mosse. E alla fine, quando ormai ci eravamo rassegnate ad essere ultime, proprio niall chiamò i nostri, o meglio, il nostro nome:

-le the unbroken wings!- disse dandomi l'ennesima occhiata, che evitai di ricambiare. Mi innervosiva. Ci alzammo, tenendoci per mano, cosa che ormai era diventato una sorta di nostro simbolo, e raggiungemmo la x.

Non avevamo strumenti con noi, avremmo cantato su una base come gli altri.

-che cosa avete preparato ?- ci chiese liam.

-never say never di justin bieber- dicemmo contemporaneamente...niall, alla parola say, alzo lo sguardo su di noi. Fece un bellissimo sorriso, mentre i ragazzi lo guardavano complici. Mi sfuggi un sospiro, non udibili ai nostri compagni dietro di noi , ma perfettamente a tutti i giudici. Abbassai lo sguardo, facendo finta di niente ma perfettamente consapevole dello sguardo niall su di me...

Chissa cosa sta pensando...

-come mai questa scelta?- chiese harry.

-rappresenta chi siamo e il sogno che stiamo realizzando- maledissi i miei difetti più grandi, arrossire e abbassare lo sguardo. Di nuovo.

I ragazzi si intenerirono, approvando silenziosamente. avevamo fatto la scelta giusta.

Ci guardammo negli occhi, dimenticando gli sguardi dei giudici e degli altri concorrenti, seduti dietro di noi. Ci studiavano, come noi avevamo fatto con loro. Un sospiro all'unisono, un gioco di sguardi d'intesa... e la base parti.

 

Never say never:
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CDMQtwIwAA&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3D_Z5-P9v3F8w&ei=KZfdUp25FeOAywOfn4BA&usg=AFQjCNFsqZC71G9WEqed075ZmaSGKACUTQ&sig2=4BWM9B2d6Rp00F2fp-GcPQ&bvm=bv.59568121,d.bGQ

 

 

 

Never say never (never never never)


Aspettai il momento giusto e, come ogni volta che cantavo, mi sciolsi e mi sentii subito a mio agio. Credevo in quello che stavo cantando:


You see we never thought that we could walk through fire
we never thought that we could take a burn
we never had the strength to take it higher
Until we reached the point of no return,


diedi un'occhiata a sky mentre avvicinava il microfono alla bocca per cantare il suo assolo :

And there's just no turnin back
When your heart's under attack
Gonna give everything we have,

 

era venuto il momento del mio acuto:


It's our destiny …

 

si ,era il nostro destino, essere qui ora...

unimmo le voci per il ritornello:

 

we will never say never (we will fight)
we will fight till forever (make it right)
Whenever you knock us down
we will not stay on the ground
Pick it up, pick it up
Pick it up, pick it up (up up up...)
And never say never

 

(ne-never say never x3) ,

 

era arrivato il momento...presi un respiro, e cantai:

 

we never thought that we could feel this power
we never thought that we could feel this free
we're strong enough to climb the highest tower
And we're fast enough to run across the sea,

 

con questo, urlavamo che avremo fatto di tutto pur di avverare il nostro sogno, avremo scalato la torre più alta e nuotato attraverso l'oceano , pur di vincere...

 

mi brillarono gli occhi a quelle parole, ci brillarono gli occhi a quelle parole...

guardavamo orgogliosamente i giudici, i nostri sguardi urlavano : queste parole siamo, e saremo, noi...

 

aspettai che jas concludesse il suo pezzo...

 

Cuz there's just no turnin back
When your heart's under attack
Gonna give everything we have,

 

..per il mio secondo acuto, un altro urlo di sfida e coraggio...

 

Cuz this is our destiny …

 

ci avvicinammo le une alle altre, unimmo le voci per il ritornello:

 

we will never say never (we will fight)
we will fight till forever (make it right)
Whenever you knock me down
we will not stay on the ground
Pick it up, pick it up
Pick it up, pick it up (up up up...)
And never say never …

 

era venuto il momento di jas: io e sky ci spostammo leggermente indietro, mentre lei avano di qualche passo, portandosi vicino ai giudici...

 

Here we go
Guess who
the unbroken wings
uh huh
we got you lil' sistahs
we can handle him
Hold up, we, we can handle him
Now he's bigger than us, taller than us
And he's older than us, and stronger than us
And his arms are little bit longer than us
But it ain't on a the unbroken wings song with me
we be tryna chill
They be tryna side with the thrill
No pun intended was raised by the power of will
Like avril with the force if push comes to shove
Like sky with the fourth, ice water with blood

 

dopo un Let's go! con le voci distorte mio e di sky, riprese:


we gotta be the best
And yes we're the flyest
Like David and Goliath
we conquered the giant
So now we got the world in our hand
we were born from three stars
So the moon's where we land ...*

 

unimmo per l'ultima volta le nostre voci...

 

Yeah
I will never say never (I will fight)
I will fight till forever (make it right)
Whenever you knock me down
I will not stay on the ground
Pick it up, pick it up
Pick it up, pick it up (up up up...)
And never say never

Never say never

I will never say never (never say never)
I will fight till forever (make it right)
Whenever you knock me down
I will not stay on the ground
Pick it up, pick it up
Pick it up, pick it up (up up up...)
And never say never (ne-never say never, never say it x3)
And never say never (ne-never say never x3)
And never say never

 

i miei acuti tagliavano il palco, mentre sky e jas davano un'armonia al tutto unendo le loro voci...ricordando l'esibizione, non trovai alcun errore. Eravamo state perfette.

Ci abbracciammo, mentre sentivamo i concorrenti dietro di noi applaudire e urlare i loro apprezzamento.

Guardai niall e come ogni volta che i miei occhi incontravano i suoi, mi ci persi.

Avevo l'orgoglio, e la sfida negli occhi. Dicevano ecco...hai capito chi sono...


 

….........

 

ascoltate questa, mentre leggete questa parte di capitolo:
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&sqi=2&ved=0CDYQtwIwAA&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3Dc4BLVznuWnU&ei=EJvdUvHHB-rg4QSb_4DABA&usg=AFQjCNHHOSEEmzaNs9B0mbPrnT5pmegvHA&sig2=6i6LDR13nEh0RZ80DaTicQ&bvm=bv.59568121,d.bGQ

(Ed sheeran, lego house)
 

attonita, guardai l'orologio alla nostra destra...erano esattamente passate 1 ora e 23 minuti da quando avevamo lasciato il palco, 1 ora e 23 da quando avevo incrociato per l'ultima volta i suoi occhi, prima di venir spinta con gli altri via, prima di aver abbracciato sky e jas nel backstage, prima di aver iniziato a fissare insistentemente lo stesso orologio che ora non segnava più le 22 e 23, ma 25.

loro ora erano la, a decidere la sorte di 50 persone, come se giocassero a domino.

Forse avrebbero dovuto chiamarlo così il programma...domino...

bastava un loro si o no per infrangere un sogno, una speranza, una via alternativa...

avrebbero guardato le nostre foto, commentato le nostre esibizioni, saremo stati valutati come un mobile antico durante un'asta...avrebbero o no alzato le palette, per rischiare e prenderci ?

Avrebbero detto si?

Avrebbero creduto in noi?

22.30...

Avrebbero visto quella scintilla negli occhi che compariva solo quando accostavamo la bocca al microfono per cantare?

Avrebbero visto il coraggio?

22.35...sorrisi per la circostanza. esattamente 4 giorni fa avevano pronunciato quei 5 si, che avevano dato inizio a tutto.

Giochicchiavo con la mia chitarra acustica, con cui avevo iniziato a suonare, quella che mi aveva regalato papà...era una Gibson, una delle chitarre piu belle e costose al mondo...era la mia bambina, e proprio come un figlio, non mi separavo mai da lei.

Era graffiata,corrosa da anni di pratica...colorata di un caldo color marroncino, sfumato verso il centro

( per chi non lo sapesse, questa è la chitarra di ed sheeran)

...vi avevo scritto , in basso, vicino al bordo, con l'indelebile nero, i versi del mio libro preferito, Walden or life in the woods di Henry Thoreau, un filosofo trascendentalista dell '800...io avevo fatto mie quelle parole cosi vere, volevo seguirle e vivere come dicevano, ogni singolo giorno, ora o secondo, rendere meravigliosa la mia vita , per vivere anche dopo la morte, nelle memorie degli altri...per noi, la nostra musica, le nostre opere...



( queste parole sono importanti, chi vuole può tentare di capirle...se ne volete sapere di più :https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CDEQFjAA&url=http%3A%2F%2Fit.wikipedia.org%2Fwiki%2FHenry_David_Thoreau&ei=fpzdUh_PjskDoLaAsAw&usg=AFQjCNFmB4N6e4uKR4ZjKyLCUDYKxzaB7g&sig2=G6atoY2ujmYbd1MuTGq4ug&bvm=bv.59568121,d.bGQ )

papà mi aveva aiutato a scrivere quelle parole sulla chitarra, papà mi regalò quel libro, papà mi citava sempre quei versi,papà mi diceva sempre di rendere meravigliosa la mia vita...

iniziai a piangere silenziosamente, al ricordo di tutto ciò.

Sentii, braccia avvolgermi, la voce dolce di sky chiamarmi, le mani di jas scuotermi....le guardai persa, ma loro mi avevano ritrovato, tirato fuori da quell'oceano di dolore che ormai non riuscivo più ad arginare con la diga delle mia mente.

Fu per questo che quasi non mi accorsi che i concorrenti venivano chiamati, fu per questo che non compresi perchè quelle facce stravolte dal dolore, quelle facce sollevate e felici, fu per questo che non capi gli abbracci e le pacche sulle spalle, gli “ci vediamo presto” e gli “addio”...tutta quella felicità mista a tutto quel dolore.

All'improvviso ci ritrovammo sole, io sky e jas,anzi no...perchè, nonostante gli occhi offuscati dalle lacrime, potevo vedere una chioma rosa acceso e una ragazza pallida, che si mordeva nervosamente le unghie...quella ragazza era june.

Anche a questo non seppi trovare la risposta...lei era una solista, e dal riassunto fattomi da jas avevo compreso che la selezione dei solisti era già stata fatta cosi come quella dei gruppi... delle 7 band ne avevano salvate 4...e rimanevamo noi...e june...

quel fatto continuo a frullarmi in testa, anche quando ci ridiedero i microfoni, anche quando ritornammo su quel palco ormai famigliare...noi e june...
 

i giudici ci fissavano, mentre prendevamo posizione ...avevo pianto e si vedeva...niall mi guardò preoccupato, ma con una luce strana negli occhi...quasi...di calcolo.

un brivido mi attraversò la schiena, mentre un pensiero oscuro iniziò a formarsi negli spazi più reconditi del mio cervello...guardai le altre, e sapevo che il loro sguardo preoccupato e ansioso era anche il mio...e pensai, anche di june...

perche eravamo le ultime?

...all'inizio compresi spezzoni di frasi, parole confuse, un insieme di “avete la passione negli occhi”, “ cantate benissimo”, “sappiamo che potete dare molto di più”...ancora una volta non compresi il significato di quelle parole generiche...

ciò che mi spiazzò di più fu il discorso di Niall, che fece senza smettere di guardarci, una alla volta...parlo del loro Bootcamp, avvenuto sullo stesso palco che stavamo calcando, delle loro speranze, dei loro sogni...parlò del momento delle selezioni, della paura e della rabbia nello scoprire che erano stai scartati come solisti...conoscevamo la storia a memoria, ma raccontata da lui in prima persona aveva preso una sfumatura diversa da quella che avevano i video che giravano ...una sfumatura più umana e vera...ci capiva...

parlò del momento i cui erano stati chiamati sul palco...iniziai a piangere, con le altre, a quelle parole...la compassione che aveva nella voce ci sembrava quasi preannunciare ciò che avremo sentito a breve... rividi le audizioni, le prove, tutto ciò che avevamo vissuto da quel 5 settembre...intanto lui continuava a parlare, ci stava raccontando ora dello sguardo enigmatico che aveva Simon mentre li guardava...lo stesso che avevano loro ora...

-...non sapevamo niente, perchè ci avesse chiamato di nuovo, né decifrare quello sguardo...non capivamo le sue parole, non capivamo niente di quello che ci stava accadendo...- ora sorrise, un sorriso amaro, di chi è preso da un ricordo doloroso...avrei tanto voluto sentire le sue braccia intorno a me ora, avrei tanto voluto sentire la sua voce rassicurarmi, avrei tanto voluto poterlo toccare...

-...e ci disse...ho deciso di mettervi insieme come band, andate agli Home visit...ci guardammo, non ci credevamo...il sogno continuava- comparve ancora quel sorriso amaro, su ognuno di loro...i loro occhi presi dai ricordi...

li guardammo in attesa...jas prese la mano di sky, che strinse la mia...june mi guardò...gli porsi semplicemente la mano, cercando di dirle con gli occhi “ comunque vada, nessun rancore”. Lei mi prese la mano, un sorriso di muto ringraziamento sulle labbra che non aveva smesso di mordersi da quando eravamo salite sul palco...

ci stringemmo con forza le mani e chiudemmo gli occhi...annullammo tutto intorno a noi , pregando in qualcosa di buono, di felice.... nonostante fossimo perse in una parte del nostro subconscio, nella quale stavamo rivivendo tutto ciò che aveva portato a realizzare ciò per cui eravamo nate, udimmo chiaramente la voce di Niall rompere quel silenzio estenuante...

-...abbiamo scommesso su di voi alle audizione...- i miei occhi nei suoi. Lo supplicavano silenziosamente …

-ed è per questo...- i suoi occhi mi stavano leggendo, scavando l'anima...

ne segui un altro silenzio, di quelli che compaiono solo in queste circostanze, di quelli che uccidono per la loro durata...

prendemmo un sospiro, l'ennesimo...

parla, ti prego!

-di unire june alle the unbroken wings, e acccederete così agli home visit!!!- disse niall, uno dei sorrisi più belli sul viso soddisfatto.

l'ultima cosa che vidi fu il viso stravolto dalla sorpresa di june, prima che un abbraccio mi togliesse ogni visuale, prima che il mio mondo crollasse come un castello di lego.

Ma ciaooo belle!!!

 

vi chiedo perdono, non so con che faccia mi ripresento dopo mesi, ma il secondo anno del classico è impegnativo, non ho mai avuto tempo di scrivere...allora..beh il capitolo...è uno dei più importanti,e ci ho messo molto a scriverlo...non vi aspettavate il colpo di scena? Nemmeno io, l'idea mi è venuta solo di recente, e ne sono entusiasta! Un altro membro si aggiunge alla band...tutto cambierà ora. il rapporto tra niall ed avril si limita a giochi di sguardi e parole...verrà superato moolto presto...

spero abbiate compreso perchè come canzone per i bootcamp abbia scelto never say never di justin e come soundtrack dell'ultima parte lego house di ed sheeran...

per quanto riguarda Thoreau, io ho letto realmente il libro e amo il messaggio che trasmette...

 

ringrazio le ragazze che hanno recensito la storia e che l'hanno aggiunta alle seguite/preferite vi amo siete fantastiche !!

 

*abbraccio virtuale*

 

le vostre recensioni significano molto, e continuerò a chiederle.

Vi imploro di recensirmi, davvero, non ne pretendo molte...

detto questo vi lascio con una comunicazione: dato che non ho molto tempo, prevedo di aggiornare una volta al mese e durante le feste più spesso.

 

Vi lascio con questo cantante fantastico che ritengo anche un poeta,

ed sheeran :

 

 

  
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