Film > Star Wars
Ricorda la storia  |       
Autore: Will Darklighter    21/01/2014    54 recensioni
"Unisciti a me, e insieme potremo governare la galassia, come padre e figlio!". Questa celeberrima frase racchiude in se tutto il desidero di un padre di ricongiungersi alla propria discendenza e al contempo la volontà di un apprendista di voler mettere fine una volta per tutte al legame che lo vincola al proprio Maestro. E se questa duplice intenzione avesse avuto una possibilità di realizzarsi? E se al padre fosse riuscito quantomeno di porre il seme del dubbio nel cuore del proprio emotivo figlio? A questo e ad altri interrogativi, come un possibile approfondirsi della relazione sentimentale tra gli inconsapevoli gemelli Skywalker e un miglior trattamento di alcuni comprimari sin troppo maltrattati nei film, provo a rispondere in questa storia.
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anakin Skywalker/Darth Vader, Luke Skywalker, Nuovo personaggio, Principessa Leia Organa
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Capitolo 1 - Rivelazioni


LUKE

 


AAAAAAARGH! - Luke urlò di dolore un istante dopo che la lama cremisi gli mozzasse di netto la mano destra, trascinandola verso le profondità di Cloud City assieme alla sua spada laser.
Ce l'aveva messa tutta, aveva dato fondo a tutte le sue risorse e aveva perso.
" Non hai scampo, non lasciare che ti distrugga - gli disse Darth Vader con un tono di voce sorprendentemente calmo.
" Luke - continuò a parlargli, chiamandolo per nome - tu non ti rendi ancora conto della tua importanza". Il giovane approfittò di quella singolare pausa nelle ostilità concessagli dal suo avversario per arretrare su quel traliccio sospeso nel nulla, verso quella colonna, in modo da mettere qualche metro più tra lui e l'assassino di suo padre. Non era molto, ma era tutto quello che poteva fare.
" Hai solo cominciato a scoprire il tuo potere - il tono di voce di Vader si era fatto quasi suadente, molto lontano dalle provocazioni che gli aveva rivolto solo pochi minuti prima nella sala del congelamento del carbonio - vieni con me e io completerò il tuo addestramento. Unendo le nostre forze, possiamo mettere fine a questo conflitto distruttivo e riportare l'ordine nella galassia!"
Il ragazzo, stremato dal combattimento appena terminato e confuso dal dolore,  non riusciva a credere all'assurdità di quelle parole. Ma lo sdegno e la frustrazione per quella proposta tanto arrogante gli diedero quantomeno l'energia da fargli replicare con decisione. 
" NON VERRO' MAI CON TE !" Ormai era giunto alla colonna e vi si appese con la mano rimasta.
" Se solo tu conoscessi il potere del Lato Oscuro - disse il guerriero rivestito dalla nera armatura, con malcelata emozione - Obi-Wan non ti ha mai detto cosa accadde a tuo padre."
" Mi ha detto abbastanza ! - come si permetteva quell'essere di nominare il suo genitore mai conosciuto ma tanto idolatrato? Luke scese verso il basso , cercando di restare in equilibrio su quell'improvvisato rifugio.
" Che sei stato tu ad ucciderlo ! - parole pronunciate con determinazione e disprezzo.
" No. Io sono tuo padre - replicò semplicemente il Signore Oscuro, sempre calmo nel  parlare e con una naturalezza tale da impedire ogni replica sensata.
La disperazione si impadronì dell'animo del giovane Skywalker, come se l'intera Cloud City gli si fosse abbattuta addosso. " No - ansimava mentre parlava, fiaccato nella sua più intima essenza oltre che nel corpo - no, non è vero! Non è possibile!"
" Cerca dentro di te ... tu sai che è vero - alla tranquillità ora nella voce di Darth Vader si era giunta anche una specie di comprensione, come se immaginasse quanto potesse essere devastante quello che aveva appena pronunciato e provasse ad entrare in empatia con il dolore del ragazzo.

 
 
 

" NOOOOOOOOOOO! - gridò forte il giovane mentre quasi le lacrime gli salivano agl'occhi - NOOOOOOOO! - urlò una seconda volte riuscendo a malapena a trattenere un singhiozzo mentre la voce gli si soffocava in gola e cercava di nascondere il volto, come se si vergognasse di tutto quello che stava accadendo e volesse fuggire lontano, essere ovunque fuorché li.
"Luke ... - l'uomo in armatura lo chiamò per nome una seconda volta, richiamandone l'attenzione -  tu puoi distruggere l'Imperatore. Lui l'ha previsto! - continuava con determinazione -  questo è il tuo destino! "
Il giovane riprese respiro, distogliendo lo sguardo dal suo interlocutore nel difficilissimo tentativo di trovare un briciolo di sangue freddo per provare a riflettere anche solo per un istante a tutto quel fiume in piena di parole che continuavano ad arrivare alle sue orecchie e che non davano tregua al suo spirito martoriato.
" Unisciti a me! Ed insieme potremo governare la galassia come padre e figlio ! - disse alfine tendendogli la mano e ancora una volta nella voce dell'uomo conosciuto come inflessibile e spietato si affacciò una emozione, l'entusiasmo di un padre che aveva ritrovato suo figlio e che confidava in lui.
Luke guardò versò il basso, verso le profondità di Cloud City, quella era l'unica via di fuga. Si, era una follia ... una caduta del genere lo avrebbe quasi sicuramente ucciso e lui era troppo debole per ricorrere alla Forza.
" Vieni con me! E' l'unica strada! - lo incalzò l'uomo continuando a tenergli la mano tesa. Ma il giovane Jedi aveva già deciso: sarebbe morto se così doveva essere esattamente come il suo primo mentore , Ben Kenobi. Un mezzo sorriso gli si affacciò sul volto e stava già per lasciarsi andare nel vuoto quando...
" No! - pronunciò con forza e preoccupazione l'uomo che probabilmente aveva intuito qualcosa, facendo rinsaldare a Luke la mano sinistra al sostegno in una sorta di riflesso condizionato.
" Non morire qui, figlio mio - Vader ritirò la mano tesa per stringersi nel suo mantello e fare un passo indietro - e vivi per scoprire la verità." Emise un profondo respiro denso di rammarico amplificato da quella maschera che gli era necessaria per vivere,  per poi voltarsi e fare per allontanarsi.
" Aspetta! - disse istintivamente il ragazzo, arrestando l'incedere del suo interlocutore - che cosa vuoi dire ?" Cominciò cautamente a risalire, non voleva cadere in una trappola. Ogni parola che gli veniva rivolta lo confondeva enormemente: quella rivelazione, le parole riguardo al suo destino e ora addirittura gli veniva offerta la possibilità di andarsene. Nessuna delle prove che aveva affrontato con Ben o con il Maestro Yoda lo avevano minimamente preparato a tutto quello che stava avvenendo a seguito del duello. Non c'era un muscolo del corpo che non gli facesse male e le fitte di dolore dal polso cauterizzato erano insopportabili ma doveva resistere, doveva sapere.
" Che qualcuno ti ha mentito - replicò prontamente Vader senza voltarsi - . Obi Wan ad esempio..."
" SMETTILA! - disse Luke, interrompendolo con forza  per quella affermazione - Ben mi ha salvato la vita, istruito e... - un dubbio si fece strada nella sua mente, impendendogli di continuare.
Fu Vader a farlo per lui: "... e ti ha detto molte cose.  Ora sai che non tutte erano vere!"
Il giovane non seppe ribattere; si trascinò verso la ringhiera del traliccio molto lentamente. Cosa stava succedendo? L'uomo che aveva davanti era malvagio, la personificazione di tutto quello che di sbagliato rappresentava l'Impero Galattico: aveva torturato Leia, aveva a che fare con la morte dei suoi adorati zii, di Ben e di chissà quanti altri. Perché stava perdendo tempo ad ascoltarlo? Temeva di conoscere la risposta a quella domanda.
 L'uomo si volto lentamente tornando a fissare Luke, il quale ormai era giunto alla ringhiera e la stava scavalcando senza mai togliergli gli occhi di dosso. Senza fiato il ragazzo si sedette a terra, massaggiandosi con la mano rimastagli i muscoli dell'altro braccio e cercando di recuperare un po' di forze.
Vader non si mosse, anzi si mise a braccia conserte, respirando lentamente. " Credi a quello che vuoi ma sappi che io non ti ho mai mentito! - tuonò imperiosamente.
Il giovane si mise in piedi dopo qualche istante, aiutandosi con la ringhiera e rispose cercando di mettere la stessa determinazione nelle sua parole. " Non ti credo! Tu sei un nemico dell'Alleanza, il peggiore di tutti. Ti inventeresti qualsiasi storia per giustificare i tuoi atti!"  Eppure nel profondo del suo cuore , sapeva di stare negando l'evidenza. Lo sentiva, il suo istinto gli diceva che Vader gli stesse dicendo la verità.
L'uomo emise una lugubre risata che il respiratore incorporato nell'elmo amplificò rendendola assai minacciosa. " La rabbia per essere stato sconfitto ti rende inflessibile - replicò con soddisfazione - e sia... come ti ho già detto, vivi per scoprire la verità. " Sfilò a quel punto dalla cintura un piccolo cilindro e lo lasciò cadere davanti a se.
" E qualora dovesse corrispondere a quanto  ti ho detto, promettimi che utilizzerai questo codice cilindrico per metterti in contatto con me. Li troverai tutto quello che ti serve per riuscirci."
Il ragazzo guardò confuso prima Vader e poi il cilindro. " Promettimelo! - tuonò ancora Vader.
" Te lo prometto! - rispose Luke, accettando la sfida che gli era stata lanciata - ma non ti contatterò perché sei soltanto un bugiardo. E la prossima volta che c'incontreremo avrò la meglio su di te!"
" Vedremo - rispose laconico l'uomo in armatura per poi voltarsi e andarsene. Il ragazzo raccolse tutte le forze che gli erano rimaste, prese da terra il codice cilindrico e si allontanò alla velocità massima che gli consentivano le sue condizioni. Aveva bisogno di aiuto e subito: si diresse ad istinto verso i moli, incespicando varie volte senza mai cadere fortunatamente.  La sua mente era in subbuglio
Ben... perché non me lo hai detto ? - troppo cocente e dolorosa era stata la rivelazione e ancora di più le parole successive. Ma non aveva molto tempo per pensare, doveva andarsene e alla svelta. Temeva di imbattersi in qualche pattuglia imperiale li tra i corridoi della Città ma non ne vide neanche l'ombra. Sembrava che qualcuno gli avesse spianato la strada.
Giunto ai moli ormai esausto e semisvenuto , riuscì a malapena a trovare la concentrazione necessaria per lanciare una richiesta d'aiuto nella Forza.
" Leia... - la chiamava - Leia... sentitemi... - e quello fu l'ultimo sforzo che poté permettersi. Poco prima di svenire, sollevò gli occhi verso i cieli di Bespin e notò la familiare sagoma del Falcon dirigersi nella sua direzione e stranamente senza alcun caccia TIE alle calcagna.
   
 
Leggi le 54 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Will Darklighter