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Autore: VeS_    21/01/2014    0 recensioni
Stesa sul quel pavimento bianco tutte le domande possibili iniziarono a tormentarla, a logorarle la mente. Continuava a fumare e a fissare un punto qualsiasi della stanza ormai completamente vuota. La vita non era stata molto clemente con lei.
Le aveva portato via qualsiasi cosa bella.
Amici, amore, famiglia...Beh, bella merda ‘sta vita!
NON CONTINUERO' LA STORIA.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aspettava.
Aspettava con gli occhi chiusi, le cuffie nelle orecchie e la musica al massimo.
Niente rumori, niente urla.
Solo lei e la sua fottutissima ansia.
Nella testa, il ricordo della sera precedente, tornava a farsi vivo.
Aprì gli occhi e iniziò a frugare nella borsa, doveva esserci qualcosa in gradi di distrarla. Una bottiglina d’acqua, un quaderno, penne colorate...Niente. Niente di fondamentalmente utile.
Prese il telefono e chiamò sua madre, forse già ubriaca. Uno squillo, due squilli, tre..Nulla.
Ok, un altro buco nell’acqua.
Prese il quaderno e iniziò a scarabocchiare. Da quanto tempo era lì? Forse due ore, forse tre.
‘Terra chiama Alex’ Sentì lievemente quelle parole e un sorriso idiota le comparve sul volto.
Era lui, era arrivato. Tolse con la velocità della luce le cuffiette e un ‘Ciao’ dolcissimo le uscì da bocca rimanendo meravigliata di se stessa.
Andrea si avvicinò lentamente al suo orecchio e le sussurrò ‘Sei bellissima anche oggi’.
Alex arrossì lievemente, ma cercava di mantenere la calma. Aveva le farfalle nello stomaco, la testa leggere e le gambe tremanti.
‘Forse non ci vedi, mio caro’ Gli fece l’occhiolino e si alzò per sgranchirsi le gambe, forse si sarebbe dovuta alzare prima.
'Ci vedo benissimo, mia cara’ Il ragazzo sottolineò il ‘mia cara’ con una malizia unica, degna di far impazzire qualsiasi donna.
Iniziarono a camminare lentamente. Parlavano, parlavano e parlavano. Parlavano come due vecchia amici, senza peli sulla lingua. Senza ‘ma’ o ‘però’. Era ormai ora di pranzo, per Alex il cibo era un optional. ‘Ti va se mangiamo da me? I miei non sono in casa e...’ Non terminò la frase, rimase il tutto così. Sospeso.
La ragazza aveva ormai da anni problemi con il cibo, evitava di mangiare in presenza di qualcuno. Eppure Andrea non le creava disagio.
Accettò volentieri l’invito senza pensare a quella frase lasciata a metà.

 

Dopo un panino e qualche bicchiere di cocacola il ragazzo optò per una vaschetta di gelato.
Alex prese la prima cucchiaiata e la spalmò dritta in faccia ad Andrea.
‘Così sei più carino’  ‘Ah, si? Che la lotta abbia inizio...’
I due iniziarono una vera e propria lotta nel ‘lancio del gelato’. Tutto era completamente sporco. Pavimento, credenza, tavolo...e perfino loro!
‘Guarda, ho del gelato ovunque. Mi dici come ci torno a casa?’ Alex iniziò a lamentarsi. Era completamente sporca. Maglietta e pantaloncino erano da lavare.
Andrea si avvicinò piano piano ‘Non ci torni a casa, semplice’ Le lanciò uno sguardo carico di desiderio e, con un braccio la strinse forte a sé.
‘Hai un po’ di gelato sulle labbra...’ Il ragazzo si avvicinò ancora di più e la baciò con estrema passione.
Alex sentì le due lingue incontrarsi e danzare insieme un ritmo forse conosciuto da sempre. ‘...e anche qui’
Scese a baciarle il collo, leccava e lasciava una scia di baci continui. ‘Andrea...Fermo...’
La ragazza usava appena un filo di voce, quasi incredula di quella situazione. Andrea iniziò a toccarle uno dei seni da sopra la maglia
‘Che ne dici se questa la togliamo? Ti do una mia maglia...’ ‘S-Sta fermo...’
La voce di Alex vacillava nella paura, nell’insicurezza.
Andrea le diede un bacio rapido sulle labbra e si staccò.
‘Dai, vien di la che ti do qualcosa di mio.’
Lo seguì senza batter ciglio. Sentiva caldo, tanto tanto caldo. Aveva le guance in fiamme e la maglietta semi sollevata.
Il ragazzo le passò una camicia a quadri rossa e uno dei suoi pantaloni.
‘Dovrebbero andarti, sono le cose più piccole che ho’
Alex annuì e si precipitò nel bagno. Tolse velocemente i vestiti dal suo corpo minuto e si osservò allo specchio.
Ciò che vedeva non le piaceva affatto.
Scrollò il capo e, dopo essersi data un sciacquata,  mise velocemente i vestiti di Andrea.
Entrambi troppo larghi. La camicia le arrivava poco sopra al ginocchio e le maniche erano lunghissime.
Poteva scomparire li dentro! I pantaloni non li provò nemmeno. Prese la cintura dei suoi pantaloncini e la mise in vita.
‘Ho un aspetto decente...’
All'improssimo le note di una dolce melodia iniziarono a farsi sentire nell’aria. Era sicuramente il suo di un pianoforte.
Oh, quanto amava quello strumento!
Aveva sempre sognato di suonarlo, ma non ne aveva mai avuto l’opportunità.
Si precipitò fuori e si fece condurre dalla melodia.
Arrivò in una stanza completamente illuminata da una luce meravigliosa.
Un pianoforte al centro e mille opere d’arte appese al muro. ‘Wow...’ Andrea si girò e sorrise.
‘Sei uno schianto’ Alex non fece peso a quelle parole. Si precipitò al fianco del ragazzo davanti al pianoforte.
‘Mi insegni a suonarlo?’ Andrea iniziò a suonare e, dopo poco, accompagnò la melodia da un meraviglioso canto.
Alex era stupefatta. Andrea era perfetto? E, lei, come poteva essere così attratta da lui?
Il tutto si fermò di botto ‘Alexandra, promettimi che ti guarderai di più allo specchio’
Perchè quella domanda? ‘Ok, appena torno a casa inizierò a farlo...’ Sopsirò, non avrebbe mantenuto la promessa.
‘Perchè non iniziare da ora?’ Il ragazzo estrasse dalla tasca un minuscolo specchietto rosso.
‘E’ per te… Per la mia bellissima Alexandra’
Alex era stupefatta. Scossa, confusa. Chi più ne ha più ne metta!
‘I-Io...Grazie...’ Abbassò il capo e si alzò di scatto. ‘Senti, io vado. Ciao’
Prese la borsa e scappò fuori.
Andrea non la rincorse.
Cosa le stava succedendo? Perchè era così agitata? Perchè con quel ragazzo non riusciva a mantenere il controllo?
Un messaggio sul cellulare attirò la sua attenzione.
‘Avrò il piacere di rivederti, sicuramente. Buon pomeriggio, Cara. Ps: belle tette ;)’’
Il cuore di Alexandra cessò di battere per un secondo.
Lui l’aveva toccata. Lei che non si era mai fatta sfiorare con un dito si era lasciata ‘andare’.
Cosa diavolo le stava succedendo?


N.D
Buonsalve! E' la vostra V. che vi parla (capitan ovvio...) Come andranno a finire le cose tra Alex e Andrea? Il loro prossimo incontro sarà più 'freddo' o più 'caldo'? Lascio a voi immaginare la risposta.... Un bacio!

  
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