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Autore: _miky_    21/01/2014    6 recensioni
Sana in seguito alla sua partenza per motivi di lavoro decise di prolungare la sua permanenza in Italia dopo aver ricevuto un improvviso messaggio.
Akito dopo averla aspettata per due anni capì che era arrivato il momento di voltare pagina.
Passati cinque lunghi anni la ragazza decise di ritornare in Giappone per dedicarsi alle sue amiche, all'università e per poter lavorare semplicemente come fotomodella.
Ma la lontananza può allontanare i sentimenti? E un incontro inaspettato può far riavvicinare i due ragazzi così che possano chiarirsi?
Una storia legata ai due protagonisti, ai loro amici e a nuovi personaggi.
ESTRATTO DAL 16° CAPITOLO
Un bacio che sapeva d’amore, di vero amore.
Quell’amore che non finisce mai.
Quell’amore che fa un giro immenso e che non si sa dove va, ma che poi quando meno te lo aspetti ritorna.
Ritorna.
Ritorna inaspettatamente.
Ritorna senza avvisarti.
Ritorna senza chiederti il permesso.
Ritorna così dal nulla e tu in quel momento capisci di essere fregata.
Fregata perché sai che senza quell’amore non riusciresti a vivere, perché quello è l’amore che ti fa stare bene, che ti da la forza di andare avanti e di superare ogni ostacolo, insieme.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Nuovo Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 17 ● A... COME AMICIZIA!
 

Martedì mattina, Fuka e Hisae si incontrarono con Sana e il suo manager agli studi per assistere al servizio fotografico dell’amica.
Le due ragazze rimasero colpite sia dalla spontaneità e dalla bravura di Sana che dal fotografo e dai truccatori, costumisti e tecnici.
Fuka e Hisae infatti non riuscivano a contenere la propria ammirazione verso i lavoratori e quest’ultimi giunti al termine della pazienza si innervosirono.
Fortunatamente Sana riuscì a far calmare tutti e il servizio terminò nei migliori dei modi, grazie anche a Rei che cercò di tenere a bada le amiche facendole visitare lo studio.
“Sei stata bravissima Sana! Sai volevo informarti che un mio amico tra qualche settimana terrà un concorso di bellezza per tutte le ragazze e…” spiegò il fotografo interrotto da Hisae e Fuka che urlarono in coro “Un concorso?!”.
Il signore a quelle grida squadrò le due ragazze per poi riprendere “Il premio è un viaggio da sogno per due persone e un book fotografico”.
“Grazie, ma non credo parteciperò!” affermò Sana per poi salutare tutti.
Immediatamente le amiche chiesero a Sana il motivo di tale decisione, ma la ragazza si limitò a rispondere che non aveva intenzione di aver ulteriori impegni.
“Non è che centra Akito?” domandò maliziosa Fuka.
“Cosa centra Hayama adesso?” rispose Sana spalancando gli occhi.
“In questi giorni sei così allegra… Più allegra del solito!”
“Sei un raggio di sole!” la corresse Hisae.
“Non è che è successo qualcosa?” chiese Fuka intanto che uscivano dall’edificio.
“Ma che dite, sono sempre allegra!” rispose Sana ripensando con un sorriso alla nottata passata fra le braccia di Akito.
“Ciao ragazze…” affermò di colpo una quarta voce a loro familiare.
“Aya! Che bello rivederti! Ma come facevi a sapere del servizio fotografico?” dissero in coro Hisae e Fuka andandole incontro.
“Anch’io sono contenta di rivedervi amiche! L’altro giorno Sana mi ha inviato un messaggio e all’ultimo ho deciso di raggiungervi… Mi dispiace di essermi persa il servizio Sana…”
“Sono contenta che sei venuta!” esclamò Sana salutando l’amica.
“Scusatemi… Lo so, in questi giorni non mi sono comportata affatto bene…” riprese Aya abbassando gli occhi.
“Non preoccuparti, l’importante è che tu ora sia qui con noi!” la rassicurò Fuka mentre le quattro amiche si sedettero su una panchina al parco.
“Avevo bisogno di stare da sola, per poter riflettere e capire… Solo che più pensavo su quanto accaduto e più stavo male, così pochi giorni fa ho chiamato Naozumi. Sapete la sera del mio compleanno quando me ne sono andata lui mi ha raggiunto dicendomi che se desideravo sfogarmi potevo contare su di lui, e così l’altro giorno l’ho chiamato e ci siamo incontrati… Sentivo il bisogno di parlare e di potermi sfogarmi con una persona esterna. Spero possiate capirmi…” spiegò Aya.
“Ora stai meglio?” domandò Hisae.
“Si, grazie a Nao ho chiarito le idee e ora sono pronta ad affrontare Tsuyoshi!”
“Ad affrontare Tsuyoshi?” ripeté Sana.
“Si, come sta? Ho ricevuto le sue chiamate… Ma non ho avuto il coraggio di rispondergli”
“Male… Non esce quasi mai da casa e sa di aver sbagliato a comportarsi così…” affermò Fuka.
“Che intenzioni hai con lui Aya?” domandò Hisae.
“Lo sapete anche voi… Sono innamorata di Tsuyoshi e so perfettamente che il suo punto debole sono i regali. È grazie anche ad Akito che ho le idee chiare!” disse sorridendo Aya.
“Che centra Akito?” chiesero in coro le amiche.
“Ecco… L’altra mattina è passato a trovarmi a casa e mi ha spiegato il comportamento di Tsuyoshi nei giorni del mio compleanno e di quanto stesse male”
“Grazie Hayama!” pensò Sana sorridendo intanto che le quattro amiche si scambiarono un affettuoso abbraccio.
“Quindi tu e Naozumi?” domandò Fuka.
“Io e Nao cosa?” chiese Aya.
“Siete solo amici?” chiarì la domanda Hisae.
“Assolutamente. Ci vediamo ogni tanto per chiacchierare un po’!” affermò Aya sorridendo.
Bip Biip “Scusatemi ragazze mi è arrivato un messaggio…” affermò Hisae allontanandosi dal gruppo.
“Ehi che ti prende? Perché sorridi in quel modo?” domandò Fuka curiosa.
“Io? No niente…” rispose imbarazzata.
“Sarà un messaggio di Sampei! Ho indovinato vero?” 
“Eh? Chi? Ah Sam… Esatto è proprio lui! Scusate ma devo scappare, ci sentiamo più tardi!” disse Hisae correndo verso l’uscita del parco.
“Non è da Hisae scappare in quel modo non trovate?” commentò Sana.
“Scusate ma mi sono persa qualcosa in questa settimana?” chiese curiosa Aya.
“No, non è successo nulla di particolare che noi sappiamo…” rispose Fuka.
“Qualunque cosa sia successa lo scopriremo, ma ora andiamo a mangiare un gelato!” disse Sana alzandosi dalla panchina con energia.

“Luci, io sto per uscire!” urlò Gomi alla cugina sdraiata a bordo piscina.
“Ok! Dove vai?” domandò curiosa alzandosi dallo sdraio per prendere qualcosa da bere.
“Esco con alcuni amici! Ha telefonato poco fa mia mamma e mi ha detto che sono arrivati in montagna” rispose Gomi.
“Ok a dopo” lo salutò.
“Come mai non esci?” domandò curioso Gomi.
“Semplicemente perché sono impegnata a fare altro” disse scocciata Luci.
“Ovvero abbronzarti?” rise il ragazzo.
“Anche” fece spallucce.
“Io non ti capisco proprio! Che ci troverai a guardare quel cantiere?!”
“Come sei noioso!” rispose Luci infastidita.
“Io?! Io noioso?” si alterò Gomi.
“Gomi non dovevi uscire?”
“Ah si giusto! Ti ho lasciato i soldi sul tavolo, mi raccomando se esci non fare tardi!”
“Si papà!” affermò Luci intanto che componeva un messaggio: “Stasera ci incontriamo all’entrata del Movida per le 21:30 ok?”.
La ragazza non fece nemmeno in tempo ad appoggiare il cellulare che ricevette immediatamente due conferme dai suoi due più cari amici: Alis, una ragazza della sua età e poco più alta, e da Matti, più grande di entrambe di qualche anno con la passione per il calcio.

***

“È tutto squisito signora Sugita!” si complimentò Sana.
“Grazie, ma il merito è anche di Aya!”
“Siete entrambe due cuoche provette, è fortunato suo marito!”
“Così mi fai arrossire, quando ritornerà dal viaggio di lavoro ho intenzione di preparargli una torta di mele!” affermò la signora Sugita.
“Sono sicura che uscirà ottima!” sorrise Fuka.
“Mi ha raccontato Aya che anche tu Fuka sei molto brava a cucinare!”
“Diciamo che me la cavo!” si imbarazzò la ragazza.
“Tu invece Sana, come te la cavi in cucina? Aya non mi ha mai parlato delle tue doti culinarie…” domandò la signora Sugita.
“Ecco… Diciamo che io e la cucina non abbiamo un buon rapporto!” rispose arrossendo Sana.
“Sono sicura che con un po’ di esperienza tu e la cucina riuscirete a stringere un ottimo legame” la rassicurò la signora.
“Forse in un’altra vita!” scherzò Fuka.
“Come mai Hisae non è qui con voi?”
“Non risponde al telefono mamma…” disse Aya intanto che appoggiava sul tavolo una magnifica torta al cioccolato.
“Pensiamo che sia con Sam, il suo fidanzato” spiegò Fuka.
“Non sa cosa si perde!” affermò Sana mentre ammirava la torta sotto ai suoi occhi.
“Ehi non ci sbavare sopra Sana!”
Dopo aver aiutato a sparecchiare le tre amiche salirono in camera di Aya per guardare comodamente un film.

“Come al solito sei in ritardo Matti!” lo rimproverarono le due amiche.
“Le solite esagerate! Dai entriamo!” affermò abbracciando entrambe.
Il locale era spazioso e illuminato da poche luci prevalentemente di colore caldi, davanti all’ingresso vi si trovava un lungo bancone. Alla propria destra sorpassato un arco vi si trovavano una serie di tavolini e una scala a chiocciola che portava al piano superiore dedicato a chi volesse scatenarsi in pista.
Seduti al tavolo ordinarono due Corone e un Sex on the Beach mentre ricordavano l’estati e gli inverni trascorsi insieme, aneddoti allegri e tristi, e serate ancora da organizzare.
Per via del trasferimento dei genitori di Luci all’età di 8 anni la bambina dovette cambiare Paese, ma la distanza non riuscì ad allontanare l’amicizia tra lei e Alis nata tra i banchi di scuola. Durante le vacanze o le festività la famiglia di Luci tornava a far visita al vecchio Paese natale e con il passare degli anni, durante qualche uscita con gli amici il rapporto tra Luci, Alis e Matti si fece sempre più intenso fino a formare una leale e sincera amicizia.
“Non ci posso credere!” affermò sorpresa Luci.
“Credici! È venuto a chiedermi perdono dopo avermi tradita!” disse Alis sconvolta.
“Non credo si riferisca a questo…” intervenne Matti.
“Cos’è successo Luci?”
“Conoscete per caso quel biondino appena entrato?” domandò speranzosa Luci mordendosi il labbro.
Immediatamente i due amici si voltarono verso l’entrata.
Videro un ragazzo alto e abbastanza muscolo dell’età di Matti dirigersi verso il bancone con alcuni suoi amici. Indossava dei jeans corti e una t-shirt  bianca che gli valorizzava i muscoli del corpo, i suoi capelli erano leggermente alzati e un po’ spettinati.
“No, chi è?” domandò curiosa Alis intanto che il ragazzo si dirigeva fuori dal locale con una birra in mano.
“Lavora nel cantiere di fianco a casa di Gomi!” affermò Luci.
“Non comincerete a parlare di lui vero?” disse Matti alzando un sopraciglio.
“No tranquillo, vado a parlare con lui!” rispose Luci sottolineando le ultime due parole.
“È inutile, non cambierà mai! Sono curiosa di sapere cosa si inventa questa volta!” scherzò Alis.
In quell’istante Luci si alzò, si sistemò i lunghi capelli leggermente mossi e la t-shirt argentata larga sulle spalle ma aderente in vita. Dal suo sguardo determinato e dalla sua camminata decisa si poteva notare quanto fosse sicura di sé stessa.
Fuori dal locale vide il ragazzo che tanto le piaceva chiacchierare divertito con due suoi amici. Osservò quanto fosse ancora più bello a pochi passi da lei e a quel pensiero sorrise avvicinandosi fino a che i loro sguardi non si incrociarono.
“Ehi posso unirvi a voi?” chiese con disinvoltura.
Per un momento i tre ragazzi guardarono la ragazza sorpresi finché uno di loro non accettò.
“Scusate ma sono qui con una coppia di fidanzati e sapete com’è… Ci divertiremo… Dicevano!>> mentì Luci.
“Tranquilla non preoccuparti, è capitato ad ognuno di noi!” affermò uno di loro.
“Piacere io sono Luci!” si presentò sorridendo allegra.
“Ben” disse il più basso dei tre.
“Piacere James”
“Io sono Diego” affermò il biondino stringendole la mano e sorridendole.
“Frequentate spesso questo locale?” domandò Luci.
“Veniamo spesso qui prima di fare serata, tu?” rispose James.
“Qualche volta, ma ora che lo so verrò più spesso!” e detto questo si voltò verso Diego che le sorrise, mentre gli altri due amici scoppiarono a ridere.
“Magari senza fare da terzo in comodo!” esclamò Ben.
“Cercherò di non farmi più fregare!” scherzò Luci per poi bere un sorso di Corona.
“Vado a prendermi da bere che sono appena arrivato. Mi accompagni Diego?” affermò James.
“Ti accompagna Ben che ha quasi finito la sua birra!” rispose il ragazzo per poi girarsi verso Luci per chiederle se le andava bene sedersi a quel tavolo.
“Hai un viso familiare… Ci siamo già incontrati per caso?” domandò Diego dopo essersi accomodati.
“Certo! Lavori nel cantiere di fianco a casa di mio cugino e da quando ti ho visto passo la maggior parte delle giornate in piscina a rilassarmi, godermi il sole e un’ottima visuale” pensò di rispondere Luci, ma optò per un semplice “Può essere!”.
“Studi o lavori?” aggiunse Luci.
“Lavoro, ho finito la scuola quest’anno” rispose Diego.
“Che lavoro fai?”
“Il muratore perché?”
“Ecco perché sei così abbronzato! Mi piace molto” sorrise Luci.
“Dici sul serio? Io vorrei trovare un lavoro meno pesante ma per ora non riesco a trovare nulla”
“Da come ti immagino mentre lavori secondo me sei molto sexy!” e a questa affermazione entrambi scoppiarono a ridere.
“In che scuola vai?” le chiese.
“Io sono qui in vacanza, i miei si sono trasferiti per lavoro quando frequentavo le elementari… Però vengo qui spesso a trovare i miei zii e i miei due migliori amici” spiegò la ragazza.
“Allora adesso verrai trovare anche a me!” affermò Diego accarezzandole il dorso della mano.
Luci a quel gesto sentì le guance arrossire e sorrise imbarazzata.
“Quindi se hai finito la scuola l’anno scorso hai diciannove anni giusto?” riprese.
“Si li ho compiuti a maggio, tu invece quanti anni hai?”
“Quanti ne dimostro secondo te?” domandò Luci curiosa di conoscere la risposta.
“Tu quanti anni vorresti avere?” rispose prontamente il ragazzo.
“Non è giusto! Così mi hai rovinato il gioco” rise Luci “Comunque ne ho sedici! Ad ottobre diciassette!”
“Che giorno?”
“Il 5 ottobre! Guarda che ora che te l’ho detto ci tengo che mi fai gli auguri!”
“È una minaccia?” scherzò Diego.
“No, ma siccome me l’hai chiesto è logico che ora dovrai ricordartelo!” gli disse facendogli una linguaccia per scherzare.
“Eccoci ragazzi! Certo che oggi è pieno di gente!” affermò Ben, l’amico di Diego.
“Si, c’è anche la musica bella!”
“Ora vi lascio al vostro divertimento!” si alzò Luci seguita da Diego.
“Venerdì sera giochiamo un’amichevole di calcetto, vuoi venire a fare il tifo per me?” domandò Diego avvicinandosi.
“Dove giocate?”
“Al campetto vicino al Mercato del sabato mattina. La partita inizierà verso le 20:30… Ci sarai?”
“Tienimi il posto migliore!” affermò facendogli l’occhietto.
 
***
 
Sana, Aya e Fuka la mattina successiva decisero di andare a trovare Hisae al lavoro, curiose di sapere come fosse andata l’appuntamento con Sam la sera precedente, pur sapendo che tra loro in questo periodo non tirava una buona aria.
“L’abbiamo trovata!” esclamò Sana entrando in negozio e vedendo Hisae dietro al bancone.
“Ciao ragazze! Trovato cosa?” chiese curiosa Hisae.
“Ma te naturalmente! Non hai visto tutti i manifesti appesi con la tua foto e la ricompensa?!” scherzò Fuka.
“Com’è andata ieri sera?” domandò Hisae divertita.
“Ohh benone! Non sai cosa ti sei persa! Abbiamo mangiato benissimo!” affermò Sana.
“Si! Le ho stracciate a Scala 40!” si vantò Fuka.
“Tu invece che hai fatto? Abbiamo provato a contattarti, ma avevi il cellulare staccato!” domandò Aya.
“Ah si… La batteria del mio cellulare era morta…” rispose Hisae.
“E com’è andata con la tua dolce metà?” chiesero in coro prendendola in giro.
“Oh benone… Ci siamo divertiti!” sorrise Hisae mentre sistemava alcune pratiche.
“Ci siamo divertiti… Tutto qua?” disse delusa Sana.
Hisae fece spallucce, poi si diresse verso l’ingresso per accogliere le nuove clienti.
“Ciao ragazze! Anche voi qui?” esclamò Luci.
“Ehi Luci! Come stai? È da un po’ che non ci vediamo!” affermò Sana.
“Bene grazie! Oh Aya finalmente ti vedo, come stai?” domandò la nuova arrivata.
“Non mi lamento. Sei sempre più bella!” si complimentò Aya.
“Non esariamo! Sono passata perché volevo regolare i capelli!” disse Luci.
“Hai fatto proprio bene a venire qui, Hisae è bravissima!” disse entusiasta Aya.
“Sapete è la stessa cosa che mi ha detto mio cugino, infatti è proprio lui che mi ha consigliato di venire qui!”
“Gomi…? Tuo cugino… Ha detto così?” affermò incredula Fuka.
Luci annuì sorridendo, mentre Hisae la fece accomodare al lavatesta.

Verso l’ora di pranzo Luci rientrò in casa e vide suo cugino Gomi dormire ancora beatamente sul divano.
“E poi viene a dire a me di non fare tardi! Da che pulpito viene la predica!” pensò Luci prima di essere distratta dal telefono di casa che cominciò a suonare.
“Pronto”
“Ehi ciao Luci tutto bene? Sono Tsuyoshi”
“Ciao tutto bene tu? Sai chi ho incontrato oggi?” affermò la ragazza.
“Non saprei…” rispose il ragazzo non capendo.
“La tua bella fidanzatina!”
“Ah… E con chi era?” si azzardò a domandare.
“Con un bel ragazzo alto, moro, muscoloso e…”
“E…?” chiese con un nodo in gola il ragazzo.
“E stavo scherzando! Era con le sue amiche: Hisae, Sana e Fuka!” rise Luci.
“Ma ti sembrano scherzi da fare!” urlò Tsuyoshi.
“Beh allora perché non vai da lei a chiedergli scusa?”
“Ecco… Io ci sto ancora lavorando su come fare…”
“Beh io ti consiglio di muoverti perché non resterà sola a lungo!”
“Grazie… C’è Gomi in casa?”
“Si, ma sta ancora dormendo!” rispose guardando suo cugino dormire bellamente.
“Ah capisco… Allora salutamelo e digli che ieri sera lo stavamo aspettando!”
“Ma scusa… Ieri non è uscito con voi?” chiese curiosa Luci.
“No…”
“Ah… Ok, dopo gli dico di chiamarti!”
“Ok allora ti saluto!”
“Tsuyoshi… Ricordati che un bel mazzo di fiori e qualche dolcetto sono un buon inizio!” affermò Luci per poi riattaccare.
“Chissà con chi sarà uscito… Uff sono curiosa!” pensò Luci mentre si dirigeva in cucina per preparare due panini.
“Chi era al telefono?” chiese assonnato Gomi.
“Buongiorno anche a te cuginetto! Comunque era Tsuyoshi… Ha detto di richiamarlo!” li riferì.
“Ok grazie… L’altro panino è per me, vero cuginetta?” domandò sbadigliando.
“Solo se mi dici con chi sei uscito!” lo riccatò mentre prendeva dal frigo alcuni affettati.
“Con chi dovrei essere uscito?”
“Non lo so… Dimmelo tu, hai una faccia!”
“Ho fatto tardi con alcuni amici che non conosci!”
La ragazza lo guardò con fare interrogativo e dopo alcuni secondi gli passò il panino che aveva appena preparato.
“Grazie Luci! Tu che hai fatto?”
“Niente di che… Solite cose, sono uscita con Alis e Matti” affermò scuotendo le spalle e guardando fisso il panino.
 
SPOILER:
Akito si tirò su in piedi e Sana continuò a colpirlo scherzando.
“Lo sai che quei colpi appartengono ad un altro sport vero?”
“Io ti consiglio di stare lo stesso attento!” affermò Sana tenendo la guardia.
“Brava, non devi mai abbassare la guardia!” rispose con un ghigno cercando di farle il solletico.
“Hai visto non me la cavo affatto male!” disse ridendo.
“Come te la cavi a terra?” esclamò il ragazzo prendendola in braccio e appoggiandola delicatamente sul pavimento.
“È un discorso di sottomissione, devi costringere il tuo avversario a battere” spiegò il ragazzo sdraiato sopra di lei mentre si perdeva nei suoi occhi color nocciola.
“A battere? Allora non ti interessa solo il karate!”
“È sempre meglio ampliare gli orizzonti e comunque devi far sentire al tuo avversario così tanto dolore da non…” rispose Akito interrottò dalla ragazza che capo voltò la situazione.
In pochi secondi lei si ritrovò sopra di lui tenendogli bloccate le mani e gli disse “Io non mi arrendo mai”.




Ciao a tutte Ragazze!
Come state?
Ho trovato questo spazio libero per pubblicare il nuovo capitolo!
Spero vi piaccia anche se non ci sono scene che ritragono Sana e Akito, ma infatti come dice il titolo inquadra l'amicizia che lega i vari personaggi. Magari non vi coinvolgerà come gli altri, ma spero che sappiate apprezzare anche questi momenti! =)
Beh finalmente Aya si fa viva e spiega il perchè si era allontanata momentaneamente dalle sue amiche: aveva bisogno di una persona esterna a lei e a Tsuyoshi, e questa persona l'ha trovata in Naozumi.
Perciò per ora sono solo amici, poi chissà molto più avanti cosa mi salterà in mente.
Voi chi preferite come coppia: Aya e Tsu (coppia storica )o Aya e Nao(coppia con molte affinità caratteriali in comune)?
Che ne pensate di Luci? Lo so è una storia a parte però ho voluto dare anche a lei alcune scene nella storia proprio per farvi capire il suo carattere e perchè più avanti organizzerà qualcosa =)
Inoltre cerca di dare una svegliata a Tsuyoshi consigliandoli tra una battuta e l'altra di andare a chiedere scusa ad Aya!
Beh nel prossimo capitolo Sana organizzerà una sorpresa ad Akito, anche se ci sarà un imprevvisto...! Cosa o meglio CHI sarà?
Grazie mille a tutte quante che recensite la mia storia e mi fate venire la voglia di continuare!
Vi ringrazio un milione di volte anche per i stupendi complimenti che mi fate ogni volta!
Mi emoziono a leggere le vostre recensioni!
Perciò GRAZIE VERAMENTE!
Spero di leggere i vostri pareri che sono molto curiosa ;)
Baci,

Miky



 
  
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