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Autore: Raynella    22/01/2014    2 recensioni
"-buongiorno principessa!-disse ynhel con un insolita luce negli occhi-scommetto che ha di nuovo avuto quell' incubo....e non sospiri la prego, lo sanno tutti che i sogni delle famiglie regali sono spesso presagi; perché non me ne parla?-aveva uno sguardo quasi triste ma leawyn non rispose, era troppo presa dai suoi pensieri per badare alla cantilena che la dolce elfa le rivolgeva ogni mattina al suo risveglio, ma come poteva pensare che l' immagine di un elfo oscuro del nord e di uno silvano del sud che si tendono la mano per salvarsi dalla caduta di un burrone, nonostante i due popoli fossero rivali da oltre duemila anni, potesse essere veramente un momento del suo futuro mentre compiva non solo il suo destino ma anche quello del regno di serafin"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L’inizio del destino
 


Caldo, tanto caldo, il calore sfoca tutto.
Lei, lei sta gridando contro un suo simile ma lei chi? Una giovane sud vestita malamente contro uno del suo stesso popolo.
Due eserciti rivali attoniti ad osservare; un drago rosso ed imponente.
Non si capisce cosa ma lei grida con rabbia poi si gira abbandonando il simile e dirigendosi verso lui, un giovane nord rimasto in disparte ad osservare : Farkeld.
«E’ tutto a posto» dice lei con un sorriso, l’unica frase che egli riesce a cogliere, ma non è vero perché il simile del Sud le sta puntando una freccia senza che lei se ne accorga; scocca e Farkeld si lancia ricevendo un colpo al petto per averla protetta.


«No!» Farkeld si svegliò di colpo ansimante coperto da un velo di sudore, aveva di nuovo avuto l’incubo e poteva ancora sentire il legno che gli si conficcava nel cuore.
«Maledizione! Devo dormire la notte è ancora giovane» disse rimettendosi sdraiato, ovviamente non era al palazzo ma in  quel momento fu l’ultimo dei sui pensieri.


«Farkeld? Farkeld dove sei? Huhuhu» diceva una voce femminile, si aggirava nei corridoi del castello di Rasket.
«Sono qui madre» aveva risposto un piccolo elfo dai grandi occhi ambrati ed i capelli bianchi troppo lunghi che gli cadevano sul naso procurandogli il solletico.
«Farkeld! Dov’eri finito? Ti stavamo cercando tutti!»
«Ma sono sempre stato qui! In camera a studiare!»
Il volto dell’elfa si corrugò, restando però di una bellezza infinita con i lunghi capelli viola dai ciuffi bianchi e gli occhi di due colori diversi: azzurro come il cielo e giallo come il sole.
«Studi molto ne? – disse tristemente mentre sistemava una ciocca al figlio ancora piccolo ed innocente – come mai?»
«Perché così papà mi vorrà più bene e diventerò un bravo re!» aveva detto quello con la spensieratezza che solo un bambino poteva avere; l’elfa lo contemplò un attimo
«Madre, perché il re non mi vuole …»
«Non dirlo nemmeno per sogno, tuo padre ti ama molto, solo che non se ne è ancora accorto» cadde il silenzio accompagnato dal visino imbronciato del principe
«Hei! forza sorridi! o la mamma si rattristerà con te!» aveva aggiunto per rompere il ghiaccio la regina
«Allora cosa si studia di bello?»
Il piccolo si lasciò dipingere un enorme sorriso sul volto
«I draghi! quelli perduti di Serafin! io lo so madre, loro ci sono ancora e io li troverò!»
«Allora ti darò una mano!» e detto ciò si era sistemata sul letto a baldacchino del figlio a leggere un enorme tomo rosso polveroso.


Un raggio di sole lo colpì; “accidenti, allora era meglio l’incubo che quel sogno così bello e lontano …” pensò e si mise seduto.
«Basta! Non ne posso più di quel dirupo! Scompari dalla mia mente!» Leawyn si era alzata non di buon umore quel giorno, aveva sognato di nuovo.
Si guardò un attimo attorno: caldo, afoso e cactus, sole anche troppo.
«Ma? … dove sono!?»
«Nel deserto di Tockh principessa Leawyn» aveva parlato una voce fin troppo familiare
«Perché voi siete qui?! Perché mi chiamate ancora principessa!? Anzi, sparite subito dalla mia vista!» aveva urlato lanciandogli un bastoncino che l’elfo aveva schivato in modo non curante continuando il suo discorso senza badare a tale gesto.
«Anche voi nottataccia?»
«Come sarebbe a dire?» aveva chiesto perplessa
«Non siete l’unica ad avere incubi, o … sogni troppo belli e tanto inconcepibili da divenire orrendi» aveva risposto quello spostando lo sguardo assente sul terreno sabbioso.
Un soffio di vento.
«Comunque sia – continuò lui – per colazione un po’ di cactus alla brace vi dispiace?»
«Cosa?! Io non resto con voi un minuto di più!» e fece per andarsene.
Farkeld l’afferrò per un braccio
«Lasciatemi!»
«Aspettate, voglio proporvi una cosa» aveva uno sguardo strano, disperato e cercante conforto, le parve un cucciolo abbandonato.
«Cosa volete?» chiese calma lasciando che il principe lasciasse la presa
«Io voglio compiere il mio destino»
 

Fecero colazione e il Nord le spiegò cosa pensava: l’idea era quello di unire le forze per compiere il destino da prescelti.
«No!»
«Perché?!»
«Siamo nemici da millenni e mi chiedete una cosa simile?! Io me ne vado!»
«No! Fermatevi! Io vi sfido! Vi prego!» un soffio di vento fresco percorse tra i due
«Cosa intendete?» disse la Sud guardando l’altro con odio, non voleva più avere nulla a che fare con lui o il suo popolo, però qualcosa la tratteneva, anche se non sapeva cosa.
«Amate molto la spada no? Facciamo un duello, se vinco io faremo ciò che voglio, altrimenti voi ve ne andrete e non mi vedrete ma più»
“Mai più” si ripeté,
«Va bene, ma facciamo in fretta, in fondo dovete essere disperato se rivolgete la spada contro colei che vi ha battuto?» aggiunse con uno sguardo di sfida che Farkeld accolse con un enorme ghigno.
 

Erano pronti, avevano arrangiato i vestiti della cerimonia in modo da essere più comodi con un corsetto e una gonna per lei e un paio di pantaloni e una canottiera per lui; al posto della spada, di cui il principe non era munito, un bastone un bastone raccolto lì: erano pronti.
… insomma l’amore di una persona va conquistato!
Ricordava, “Lo odio e non voglio più vederlo!” continuava a ripetersi lei.
Leawyn non si fece pregare e partì con una serie di affondi rapiti che Farkeld schivava e parava con grande maestria; “Ma come è possibile che sia così bravo? All’allenamento …”
«Ah!» aveva gridato improvvisamente dopo che il principe l’aveva velocemente disarmata con un gesto fulmineo.
Parata, affondo e sgambetto … Leawyn era a terra.
Si era distratta e non riusciva a perdonarselo, Farkeld le puntava il bastone al collo,
«Sta volta ho vinto io, stupida»
«Cosa?! Io …»
«Tacete! Mi sembrate una principessina viziata che si è buttata sull’avversario pur di vincere, comunque sia ho vinto ed ora voi farete ciò che voglio»
Il volto si contrasse creando una smorfia di odio e rabbia rabbuiando quei due occhi che una volta erano verde speranza ed ora cubi come la foresta.
“Io lo odio lo odierò sempre” continuò a ripetersi mentre guardava l’immagine dell’elfo che si allontanava.
 

Si sedettero uno di fronte l’altra con in mezzo la pergamena della Dea che ora si era riunita grazie alla Sud.

 
“La pergamena che fu spezzata,
di nuovo verrà unita, perché solo l’amore supera l’odio.
A voi che state leggendo ciò,
la Dea dirà solamente questo,
due doni ho nascosto per voi,
due elementi tanto diversi ma collegati, Al sud il primo alla fonte venerata,
A nord l’altro alla grotta della specie perduta e dimenticata.
Trovate i doni e compite il destino di un regno si che si è spazzato come queste carte,
per presunzione ed orgoglio.
Perché affido a voi ciò, Ne siate Felici,
o miei prescelti, o miei cari amici”
 

Con questo si concludeva il foglio.
I due elfi si guardarono un attimo perplessi alla ricerca di alcune risposte negli occhi altrui ma senza risultato.
«Beh – cominciò lui rompendo il ghiaccio – se non sbaglio siamo quasi al confine col sud quindi cominciamo a pensare alla “Fonte venerata” e dirigiamoci lì»
«Aspetta un momento! – l’aveva interrotto – come fai a sapere dove siamo?» chiese perplessa più che mai la regina, lì che era tutto uguale come potevano orientarsi senza nemmeno la stella polare?
«Hahahah - gli scappò una risata – vedete io sono stato istruito per orientarmi ovunque, beh questo luogo lo ricordo per quello» e dicendolo indicò un masso delle dimensioni di un elfo normale,
«Quello è il mio punto di riferimento – disse sorridendo -  ed il sole mi dice dove è Famelyth quindi per di qua!»
Continuò tranquillamente cominciando a camminare e dirigendosi dove secondo lui si trovava il luogo da raggiungere.
 

Pranzarono con qualche topo e ripresero il cammino.
La sera Leawyn scattò subito in piedi
«Ma certo la fonte della Dea!»
Si erano rannicchiati dietro una roccia, il terreno cominciava a diventare fertile e la sabbia stava diminuendo nonostante le temperature comunque elevate.
«Come prego?»
«Eh? Oh scusate mi è solo venuto in mente la fonte di cui parlava la pergamena»
Farkeld si fece attento
«Si tratta di una piccola sorgente d’acqua sacra che noi veneriamo ancora molto, probabilmente è lì che dobbiamo andare»
«E’ probabile, ahh chi lo sa, ora vorrei solo dormire»
Disse il principe appoggiando la testa alla mano dove la Sud scorse un piccolo tatuaggio rappresentate dell’acqua.
«Ma quello?» chiese indicando il polso del giovane che appena comprese a cosa si stesse riferendo sorrise amaramente.
«E’ il segno del mio destino, un tatuaggio che mi hanno fatto appena hanno capito che ero prescelto, ma non so come mai l’acqua, mi hanno solo detto che quando sarà giunto il momento si muoverà …»
Rimasero in silenzio davanti al fuoco; lei non glielo avrebbe mai detto ma sulla schiena aveva anche lei un tatuaggio rappresentante però il fuoco.
“sono affari miei non suoi!”
Quella sera la fanciulla si chiese se quello fosse davvero il modo giusto, compiere qualcosa che non aveva mai voluto solo perché aveva perso a uno scontro.
La pergamena serviva a riunire, forse sarebbe stato meglio provare ad andare d’accordo con quel nord, anche se in quel momento non le sembrò un impresa così ardua ma comunque orrenda.
 

AA: eccomi! Non ci credo ho aggiornato davvero?! Wow sono grande! Ok basta con i complimenti, questo capitolo mi è uscito maluccio lo ammetto e vi anticipo che il prossimo sarà smielato quindi (XP) … comunque sia ci terrei a una recensione, bacioni
Raynella
  
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