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Autore: imthebeststar    22/01/2014    24 recensioni
Continuo di 'Si può che due persone che si odiano si innamorano?'.
[...] «Allie guarda.» disse Maya, indicandomi la vetrina di un negozio, mi avvicinai cauta ma ciò che vidi mi fece scoppiare il cuore.
‘Zayn Malik coppia fissa con Perrie Edwards’
‘Zayn Malik dei One Direction fidanzato’
‘Zayn Malik…’
Lo vedevo ovunque. Lui era ovunque, anche se non era presente. Sapere che lui si era rifatto una vita, senza di me, faceva male. Mi sentivo una stupida perché nonostante tutto lo amo ancora, sono ancora innamorata di quello stronzo senza cuore. [...]
[...] Provavo a vedermi con i ragazzi, ma ogni volta che li guardano negli occhi cercavo il suo sguardo; quello di cui ero innamorata. [...]
 
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Over Again'
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Quarantunesimo capitolo.
Narratore esterno.

 

Allison fissò la lattina di aranciata che rigirava tra le mani, le unghie delle sue dita battevano sul tavolo e la gamba destra, agitata come non mai, batteva contro la gamba del tavolo, causando rumore. No non era diventata pazza era solo ansiosa, fin troppo ansiosa. Mancavano due giorni al compleanno del fidanzato, ma ciò per lei passava in secondo piano, poiché i suoi amici, uno a uno, furono minacciati.
Louis Tomlinson dopo un uscita romantica con la propria ragazza, Eleanor, si ritrovò un pacchetto sul tettuccio della macchina, all'inizio penso fosse uno scherzo, ma così non fu. Si allarmò e iniziò a pensare cose del tipo "Se fosse un pacco bomba?" Ma preso dalla curiosità, lui scosse la testa e con veemenza aprii il pacchetto. Una bambolina ci trovò dentro, era lui. Un pupazzetto che lo ritraeva nei minimi dettagli, vestito con la divisa da calcio della squadra in cui faceva parte e solo quando la sollevò, la testa di essa cedette, cadendo nel pacchetto. Louis si guardò attorno, ma l'unica cosa che riuscii a vedere fu una macchina che partii all'impazzata, non riuscii a vedere il numero di targa o il modello dell'auto, ma una cosa la capii: l'avevano preso di mira.

Liam Payne dopo la sua classica corsa mattutina, tornò a casa, ma il suo sorriso fu distrutto da un graffito posto sul portone del palazzo in cui abitava con i suoi amici: "Potrai correre quanto vuoi, ma non ci scapperai" spaventato il ragazzo entrò subito in casa, andando a raccontare l'accaduto ai suoi compagni.
Si sentivano in un film Thriller, Allison sapeva che dietro a tutto c'era la sua cara amica Perrie Edwards, avrebbe messo la mano sul fuoco, ma dentro di lei sperava che non centrasse. Non può essere così psicopatica, continuò a ripetersi mentalmente. Ma Perrie non era pazza era solo accecata dall'odio, era stata umiliata pubblicamente, presa in giro da una ragazzina, così chiamava Allison, ma dopo tutto non odiava Zayn, perché lei si era innamorata di quel ragazzo, un'amore malato e contorto. Ma chi non si sarebbe innamorato di quel ragazzo? Quel ragazzo dagli occhi scuri e dal sorriso che ti faceva perdere la testa. La sua bellezza era indescrivibile, quasi fosse perfetto. La barba lo rendeva più sexy e uomo, il suo look urbano ti colpiva completamente. Zayn Malik era unico al mondo e tutti l'avevano capito, fans, amici e parenti. No, nessuno poteva essere come lui, esisteva solo un esemplare in tutto l'universo e non era suo, ma di una ragazza comune, una ragazza che lei odiava solo perché il suo uomo la preferiva, l'amava.
Questo è il modo più brutto di innamorarsi, amarlo ma essere coscienti di non averlo. Perrie questo non lo capiva, non capiva che così facendo faceva del male a delle persone e anche a se stessa, perché si il male tornava sempre indietro.
Allison dal canto suo promise a Zayn di lottare per la loro storia, come lui fece con lei. Ma cosa poteva fare? Era piccola e indifesa, non era un guerriera e non sapeva prendere una posizione. Non si sarebbe mai abbassata al livello della sua rivale, non si sarebbe mai permessa di metterle paura. Ed era questa la differenza tra le due ragazze: la seconda era pura, cresciuta in una situazione familiare non delle migliori, ma il 'signore' le tolse le sofferenze quando le diede Zayn e il suo amore, si sentiva molto fortuna. Invece la prima era l'opposto, nella sua vita non dovette lottare per nulla, tutto ciò che desiderava lo otteneva e la sua fame di fama si ampliava ogni giorno che passava. Era riuscita a farsi dei seguaci, mentendo e facendo la parte della vittima, ma lei era meschina e falsa nel profondo, non ciò che appariva.

Per colpa di un'amore malato, dei ragazzi innocenti stavano pagando le conseguenze e la sorte peggiore fu destinata al povero Niall, lui che in questa storia non c'entrava nulla si ritrovò con un braccio rotto e un paio di costole incrinate. Quella sera grazie alla sua amica Amy, riuscii a cavarsela per il meglio. All'uscita di un locale fu colto di sorpresa da cinque ragazzi incappucciati che lo picchiarono violentemente e gli lasciarono un messaggio in cui gli fecero capire che qualcuno si sarebbe fatto male e no non era diretto a lui, qualcuno si sarebbe ferito violentemente e non ci sarebbe stato niente e nessuno che l'avrebbe salvato.

 

Pov. Allison

Mi sentivo completamente inutile, la paura si era impossessata del mio corpo e lo rese sua. Mi passavano mille idee per la testa, mille pensieri, mille timori, ma l'unica cosa che ero in grado di fare era stare ferma a fissare un punto sulla parete, lo facevo da giorni. Come potevo migliorare la situazione se non sapevo come comportarmi?
«Adesso basta, mi spieghi cos'hai, sono stanco!» La voce di Zayn si fece più acuta e lo vidi entrare nella stanza con le mani chiuse a pugno. Ammettevo a me stessa di averlo trascurato nelle settimane precedenti, pensai che fosse meglio che lui stesse lontano da questa storia. «Mi vuoi parlare?» Tuonò, incazzato come non mai. Ed era questo che cercavo di evitare, farlo innervosire. Si, si stava riprendendo alla grande, in più ora che la sua cicatrice era nascosta da un tatuaggio, in cui costituiva delle labbra con a lato delle ali, si sentiva più sereno con se stesso.
Una bestemmia volò nella stanza nell'istante in cui prese a calci la sedia «Allison!» Sbattei le palpebre più volte e scossi la testa, riprendendomi da quello stato di trans in cui mi ritrovai.
«Io...» No, non sapevo cosa dirgli e da dove iniziare, «Ho molte cose da dirti.» Pronunciai quelle parole con timore e osservai il suo petto alzarsi e abbassarsi violentemente, sapevo che stava cercando di calmarsi per non risultare violento sia con le parole che con i gesti.
«Ti ascolto!» Ancora nervoso, si sedette sul letto e mi fissò senza fiatare. Conosceva i miei tempi e in un certo senso, mi stava aiutando.
«Maya, Liam, Louis e Niall hanno ricevuto minacce, quest'ultimo è stato picchiato violentemente. È uscito pochi giorni fa dall'ospedale, non è in condizioni gravi... Ha... Ha solo paura.» Aprii la bocca per parlare, ma notai che si bloccò così ripresi il discorso «Ho fatto di tutto per tenerti lontano da fonti di notizie come internet, giornali o televisione. Avevi già i tuoi problemi e volevo risolvere io questi...» La sua risata si fece sentire, era nervosa e cattiva, tutto il contrario della sua solita.
«E cos'hai risolto? Pensi sul serio di poter far qualcosa? Allie, qua non stiamo scherzando. È uscita fuori di testa!» Mi strinsi le braccia attorno ai fianchi e lo guardai duramente. Non ero più una bambina.
«Pensi che io non lo sappia?» Sbottai, alzandomi in piedi e portai le mani tra i capelli «Ho detto che lotterò per noi e così farò! Non ho bisogno del tuo aiuto, posso cavarmela da sola come ho sempre fatto!» La rabbia ribolliva dentro il mio corpo, Zayn poteva essere la persona migliore al mondo, ma quando si comportava da stronzo era completamente l'opposto.
«A me non sembra che tu te la sia cavata al meglio, no? Quattro su cinque sono stati minacciati e uno dei quattro, è stato picchiato duramente. Probabilmente io non verrò toccato, appunto perché lei vuole me, ma tu pensi di saperti difendere? Non ne sei in grado Allison, apri gli occhi. Non puoi vincere questa battaglia se combatti da sola!» Per quanto odiassi ammetterlo, aveva ragione. Da sola non sarei arrivata a nulla, solo a una sconfitta assai dolorosa. Passai una mano sul viso, asciugando le numerose lacrime che uscivano dai miei occhi. «E non piangere, perché non risolvi nulla!» Continuò ad attaccarmi, senza distogliere lo sguardo dal mio corpo. Non potevo vincere se lui non era con me.
«H-ho s-sbagliato... N-Non d-dovevo...» Deglutii rumorosamente, quando vidi la sua mano agitarsi.
«No! Non dovevi mentirmi!» Alzò di molto la voce, quasi urlando. «Quanto ancora saresti andata avanti? "Non succede nulla" "Va tutto bene"» Imitò la mia voce, atteggiandosi «Liam mi ha sempre detto tutto, sapeva che non mi faceva bene, ma lui ha capito che dovevo saperlo!» Marcò il "lui" così duramente che fu come se mi avesse schiaffeggiato. La sua durezza nelle parole ghiacciavano.
Tentai di parlargli, ma si rifiutò «Non voglio ascoltare le tue scuse patetiche. Stiamo per sposarci, sai che per te darei la vita e ti dico tutto. Sei protagonista in ogni cosa e tu mi nascondi una cosa così grave?» Abbassai lo sguardo, incapace di guardarlo. Le lacrime inondarono il mio viso e sentii le gambe cedere a ogni singhiozzo. Zayn non parlò più, si alzò dal letto e uscii dalla stanza, sbattendo fortemente la porta, fu allora che mi lasciai cadere a terra. Rannicchiandomi su me stessa, chiusi gli occhi e piansi cercando di trovare una spiegazione a tutto ciò.

 

Mi svegliai dopo qualche ora e mi ritrovai nella posizione in cui mi addormentai. Ogni parte del corpo faceva male ed ero infreddolita. Toccai le labbra e le sentii ghiacciate e sulle dita rimase una piccola quantità di sangue, ormai asciutto, e capii di essermi morsa così violentemente il labbro da farmi male. E si, ricordai pure che mi fece sentire meglio, ma non mi fece smettere di piangere. A poco a poco mi tirai su, camminando lentamente fino al letto. Guardai l'orario della sveglia e vidi che fossero le tre del mattino. Percorsi con lo sguardo la parte di letto del mio fidanzato e la trovai vuota. Zayn non era tornato, non in quella stanza, almeno.
Intorpidita uscii piano dalla stanza e percorsi il corridoio, «A-Amore...» tentai di addolcirlo con quel nomignolo, ma non ricevetti nessun tipo di risposta. Arrivai in salotto e lo trovai sdraiato sul divano, coperto per metà busto da una coperta leggera e tra la mano destra stringeva una bottiglia di liquore, completamente vuota.
Sentii in quel momento che la mia vita era andata in pezzi, si stava sgretolando e non per colpa di altri, ma per colpa mia. Ero io la vittima dei miei mali, decisi io di mentire al mio fidanzato, di provare a risolvere la situazione, invano. E ora mi ritrovai seduta sul divano a piangere della mia vita e delle mie scelte, ma non volevo che finisse così. Perché non potevo vivere una vita normale? Beh, era facile. Se lasciassi Zayn e chiudessi i ponti con lui, vivrei una vita completamente normale e dignitosa, si ma rimarrei sola e senza amore. Zayn può essere un disastro, a volte, e combinare qualche casino, ma è grazie a lui che vivo e mi sento viva. Mi amava, sapevo che era questa la verità. Dovevo prendere le redini della mia vita, dovevo iniziare a lottare, per lui e per il nostro amore. Zayn, in passato, diede il meglio di se, ora toccava solo e unicamente a me.
Presi frettolosa il telefono e scrissi un messaggio alla mia migliore amica.

A Maya: Sono stanca, fottutamente stanca di questa storia. Voglio finirla per una volta per tutte e se questo significa affrontare Perrie lo farò, anche adesso.

Con forza mi alzai, correndo in bagno. Sciacquai il viso più volte e mi struccai completamente, togliendo l'effetto 'panda' dagli occhi, dovuto all'incensare pianto di poche ore prima. Mi preparai al meglio e uscii di casa. Non mi importava se stessi sbagliando, per l'ennesima volta, volevo chiudere questa storia, una volta per tutte, e l'avrei fatto stanotte.
 

Narratore esterno.

Passarono circa tre ore da quando Josh uscii da casa Edwards. Sul suo telefono segnavano le 3.00 in punto e sul suo viso non si percepiva nessun tipo di stanchezza fisica. Si faceva schifo nel vero senso della parola. Sentiva la pelle sporca e male odorante, quello non era lui. Ancora non si capacitava di essersi reso così ridicolo agli occhi di tutti. Perrie lo usava e lui lo sapeva benissimo. All'inizio, davvero, pensò che lei fosse interessata a lui, dopo le giornate a casa sua e le serate tra le lenzuola, Josh ci credeva davvero.
Prese a calci un sasso e si appoggiò al muretto, ancora non era riuscito a ribellarsi, a darci un taglio, ma aveva paura non per lui, ma bensì per la sua piccola e indifesa sorellina. Fin dall'iniziò fu ricattato, ma senza rendersene conto finii nel tranello della dolce e bella Perrie. A pensarci bene, Maya era la più valorosa tra i due fratelli. Josh rise, sapeva che lei non si sarebbe mai messa alla mercé di una squilibrata. Sospirò e continuò a fissare la casa della sua amata, alla fine si era innamorato e si odiava per questo. Si era innamorato del nemico. Come poteva amare una ragazza del genere? Ma lui si era fottuto da solo e non si era nemmeno reso conto dei rischi che correva. Si scopava Perrie e per questo continuava a starci insieme, ma dopo le parole della bionda, dette alla fine della loro nottata, capii realmente di stare sbagliando.
 

«Sei brava, lo sai?» Il ragazzo morse il lobo della bionda, diminuendo gradualmente le spinte. Erano venuti entrambi, in un urlo assordante. Si sentiva completamente vuoto e nello stesso tempo, pieno. Pieno di amore e voleva confessarsi.
«Anche tu sei bravo.» Perrie si distese e si coprii il corpo con le lenzuola; ogni bacio, ogni spinta, ogni ansimo pensò a Zayn. Immaginò il ragazzo dai capelli corvini sopra di lei, ed ella si sentii completa per quel piccolo pensiero erotico. Sbagliava, ma non le importava. Lei era brava a ingannare le persone e manipolarle al meglio, così fece con Josh.
Lui prese le mani di lei e intrecciò le loro dita «Sai Perrie... Dovrei dirti che...» Ma lei lo interruppe bruscamente. Con un gesto, sciolse le loro mani e si sedette sul letto, fregandosene di rimaner con il seno scoperto.
«Davvero hai pensato che io potessi interessarmi a te?» Rise malignamente, portando la testa all'indietro e batté per qualche secondo le mano, causando rumore «Non mi piaci e mai mi piacerai, lo sapevi benissimo. Sei qui solo perché non vuoi che la tua sorellina si faccia male e ora ti sei innamorato di me?» Perrie scoppiò a ridere, fregandosene se il ragazzo al suo fianco si sentisse male, dentro.
 

Josh prese il telefono per contattare la sorella, ma data l'ora evitò di disturbarla. Quante probabilità c'erano che lei fosse sveglia? Ma Maya era più che sveglia, dopo il messaggio di Allison si allarmò e senza svegliare il suo compagno, Harry, si cambiò velocemente; ritrovandosi per le strade fredde e buie di Londra. Temeva che la sua migliore amica si potesse fare male, ma quando la vide vicino la panchina in cui si diedero appuntamento, tirò un sospiro di sollievo «Allie, eccoti. Scusa se ho messo tutto questo tempo, ma cosa ti salta per la testa?» La mora cercò di regolarizzare il tono della voce, evitando di urlare e così facendo svegliare il vicinato.
Allison si strinse nella giaccia e guardò i suoi scarponcini, «Zayn si è arrabbiato con me. Non ha sopportato il fatto che io gli abbia nascosto tutto.» Sorrise amaramente, sentendo dolore all'altezza del petto «Ho visto la delusione nei suoi occhi e voglio finire con questa storia. Non voglio più sentire dire che da sola non me la sò cavare. Voglio aiutare i miei amici, salvarli.» Si alzò e tenne d'occhio la casa di Perrie Edwards, avrebbe parlato con lei. Pensava di riuscire a farla ragione, Allison ci sperava davvero.
Maya scosse la testa e puntò i piedi «È un suicidio! Quella è una serpe!» Esclamò duramente la ragazza, guardando la sua migliore amica.
Ma lei non l'ascoltò «Allora mi suiciderò.» A passo svelto attraversò la strada e arrivando alla citofono, suonò più e più volte.

Perrie ancora nel mondo dei sogni, si spaventò quando il suo citofono prese a suonare all'impazzata. Si domandò chi potesse essere e specialmente perché a quell'ora della notte la disturbassero. Si aggiustò la vestaglia e sistemandosi con una mano i capelli, aprii la porta. Non si sarebbe mai aspetta di trovarsi la sua cara amichetta, Allison, davanti la porta di casa. Cosa mai l'ha portata qui? Pensò Perrie, ghignando.
«Allison, qual buon vento ti ha portata qui e a quest'ora?» Si guardarono male, ma la più piccola, abbassò lo sguardo sentendo la paura crescere in lei. Iniziò a domandarsi perché si trovasse li, perché voleva rischiare così tanto. Ma il ricordo dello sguardo del fidanzato, la sua delusione, la spronò.
«Dobbiamo parlare, Perrie.» La bionda aprii la porta, lasciandola entrare.

Si accomodarono sul divano, guardandosi attentamente «Devi lasciare in pace i miei amici!» Allison partii in quarta e disse subito ciò che voleva che la ragazza facesse.
Perrie iniziò a ridere, agitando la mano davanti al viso, sentiva caldo «Mi stai accusando di qualcosa, piccola Allison?» La ragazza in questione si morse il labbro, cercando le parole giuste per replicare «Fammi capire: sei venuta qui, in piena notte, ad accusarmi senza prove?».
«Perrie sappiamo entrambi che sei tu, ci sei sempre stata tu dietro tutto questo!» Alzò la voce, stringendo i pugni «Hai fatto del male alle persone che amo solo per il gusto di farlo...».
«Errore, io voglio Zayn.» Senza rendersene conto, Perrie, si fregò con le sue stesse mani «Quindi se vuoi che tutto questo finisca, devi lasciare Zayn. Perché una schifezza come te, non può stare con uno come lui. Ma Zayn, povero coglione com'è, non lo capisce.» Allison non ci vide più dalla rabbia. Poteva essere insultata, picchiata e umiliata, ma non dovevano toccargli il suo uomo.
«Cos'hai detto?» Prese per i capelli Perrie, strattonandola duramente «Non hai diritto di parlare così di lui. Non hai diritto di fare male alle persone che amo. Sei cattiva e meschina!» Ma a queste parole, Perrie, non fece altro che ridere di gusto. Riuscii a liberarsi e diede un forte schiaffo alla più piccola, lasciandole un segno rosso ben visibile. Allison si toccò la guancia sentendola bruciare al tocco, lottava contro se stessa pur di non piangere davanti a un essere del genere.
«Ti svelo un segreto...» Allie fu presa per il braccio che le fu attorcigliato dietro la sua schiena, il dolore fu così atroce da farla piegare se stessa, urlando, «Io amo Zayn, ma amo molto di più la fama e i soldi. Sai quando sei potente puoi avere chi vuoi e io, ora, voglio lui. Così bello, così perfetto e così famoso. Chi mi potrebbe aiutare meglio di lui?» Aumentò la presa, facendo piangere dal dolore la ragazza ai suoi piedi «E poi arrivi tu e distruggi tutto. Chi ti credi di essere? Fai schifo, sei un rifiuto della natura. Pensi di fare la dura quando scherzi con persone più potenti di te? Hai sbagliato piccola e pagherai le conseguenze.» Con un gesto veloce la fece cadere sul pavimento e le diede un calcio nello stomaco. Perrie si sentii soddisfatta di se stessa, stava vincendo. «Vattene, ora!» La bionda urlò fuori di se, facendo spaventare a morte la piccola Allison che con fatica si rialzò, correndo fuori da quella casa; si appoggiò alla recinzione, non sentendo più le forze.
 

Pov. Allison

«Allie, sei tu?» Non riuscendo a reggermi in piedi, tenni il braccio infortunato con la mano sana e mi inginocchiai, rimettendo quello che dal gusto capii che fosse sangue. «Allison!» Urlò più forte e corse verso di me, «Cosa diamine ti ha fatto?» Sentii le sue mani prendermi dai fianchi e sollevarmi lentamente. Maya mi alzò il viso e si spaventò, capii che qualcosa era andato storto.«Puttana!» Urlò, reggendomi al suo corpo, iniziando ad attraversare la strada. «Perrie Edwards è una grande puttana e l'ammazzo!» Continuammo a camminare lentamente per strada e socchiusi gli occhi, vedendo una forte luce che arrivata a passo spedito verso di noi. Sbattei le palpebre, sentendo la testa pulsare.
«Maya...» Mormorai con il fiato corto. Ma fu tutto inutile, poiché l'ultima cosa che vidi furono due fari e l'ultima cosa che sentii, fu l'urlo disperato della mia migliore amica.

Continua...
 

Eccomi tornata dopo quanto? Due mesi?
Chiedo umilmente perdono per questa mia assenza, mi vergogno del fatto di farvi aspettare così tanto per un capitolo. Come sapete (sembro ripetitiva) non ho un pc in cui poter scrivere e aggiornare liberamente. Ci credete che questo capitolo è scritto interamente dall'iPhone?
Vorrei che ringraziaste Giulia per la sua gentilezza, senza lei la storia sarebbe bloccata da luglio.

Adesso parlando dei capitoli, siamo alla fine, ormai tutto l'avete capito. Il prossimo capitolo è già scritto e FINITO. Esattamente non so quando riaggiornerò, ma non sarà troppo tardi massimo una o due settimane. I capitoli rimanenti dovrebbero essere solo due (escludendo l'epilogo che conto a parte). La storia ha preso una piena inaspettata, ma io ho sempre avvertito che sarebbe finita a effetto e ora si sta concludendo. In più dissi di non far morire nessuno, invece ho cambiato le carte in tavola. Con tutto questo tempo per pensare, mi sono venute in mente mille idee.
Non ci sarà un sequel e questa cosa mi rattrista molto. Però (c'è sempre un però) farò delle os sulle coppie. Quindi non vi libererete di me così facilmente.

Parlando di questo capitolo, vediamo che è passato del tempo e Zayn ha iniziato a riprendersi completamente, però se l'è presa con Allison per via delle bugie. Abbiamo visto che Perrie (Perminchia, perruzza, chiamatela come volete) ha minacciato tutti e quando Allison è andata da lei, non è finita bene per quest'ultima. Il finale posso non commentarlo, perché si capisce da se. Il capitolo dopo a questo mi è stato difficile scriverlo, ma rivediamo tutti i ragazzi insieme (come avevo promesso).
Adesso vedrò di come sviluppare i prossimi capitoli, se farne due o farne uno. Vedrò bene.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
 

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Si può che due persone che si odiano si innamorano?
Moment, in time.
And who am I that's a secret I'll never tell you.
Innamorarsi di te? Non era previsto.

L'amore vive oltre il corpo e l'anima. 

Non cambierai mai, vero?
The bad boy.

Ringrazio ogni singola persona che legga la mia storia e che mi lascia un commento, siete speciali.
Sarei molto curiosa di leggere i vostri pareri si questo capitolo e ammetto che mi aspetto anche minacce di morte per il finale (ride nervosamente).
Un bacio e alla prossima, Vale.

  
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