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Autore: IdolsLove    22/01/2014    4 recensioni
Lesilie, una ragazza semplice, simpatica e solare. Louis, il classico duro dell situazione, prepotente ma allegro.
Louis e Leslie sono cresciuti insieme, ma non sono mai stati amici. Forse perché sono destinati ad essere qualcosa di più? Due ragazzi, una sola storia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Alzo immediatamente la testa dal telefono e inizio a guardarmi intorno, ma non c'è nessuno sulla strada. Giro su me stessa per controllare, ma niente, tutto deserto. Provo a ignorare il messaggio cercando di convincermi che è solo una coincidenza, ma dopo pochi metri ho la sensazione di essere osseervata, così torno a casa dove mio fratello mi sta guardando incuriosito.

-Non dovevi fare delle commissioni?-

-Si, ma.. ho pensato che non è prudente lasciarti solo in casa.- mi invento una scusa e faccio per salire in camera. Ho bisogno di calma, per riflettere su questa situazione. In pochi minuti i miei genitori tornano a casa, così posso chiudermi in camera, abbassare le tende e stendermi sul letto a pensare.

Dovrei parlare a qualcuno di questa cosa? Forse è meglio di no, si preoccuperebbero troppo, e mi impedirebbero di andare al parco. Forse è meglio se vado con un amico al parco, in modo di non essere sola. Chi potrebbe essere? Chi vorrebbe parlare con me, in un posto così isolato? Perchè non prendermi in disparte a scuola o in strada? Perchè mantenere segreta l'identità? Riguardo il messaggio per l'ennesima volta. B.B. Magari non sono le iniziali di un vero nome. Magari è un soprannome. Penso a tutte le persone con un soprannome che conosco. Prendo un foglio e scrivo tutte quelle che iniziano per la lettera 'b'. Ce ne sono una trentina, potrebbe essere chiunque. Dopo un ora e mezza a pensare, sento la testa scoppiarmi.

Mia madre mi chiama per la cena, e quando gli dico di non avere fame capisco di aver appena commesso l'errore più grande della mia vita. Infatti la sento salire velocemente le scale e venire verso camera mia; nel frattempo ho nascosto il foglietto sotto al computer, in modo che non faccia domande, e mi butto sul letto, fingendo di stare male. Un secondo dopo essermi messa sotto le coperte la porta si apre e mia madre si siede ai piedi del letto, toccandomi la fronte con il dorso della mano.

-Tesoro, ti senti bene? Come mai non hai fame? Eppure non sei calda.- continua a toccarmi la fronte fino a quando non le scosto dolcemente la mano.

-Non preoccuparti, ho solo un po' di mal di stomaco, ho mangiato troppo a pranzo, probabilmente.- le rivolgo un sorriso rassicurante, ma questo no fa che insospettirla ancora di più.

-Leslie, ci sono problemi con il fidanzatino?- io spalanco gli occhi e scoppio a ridere.

-Lo sai che non ho un ragazzo. Ho solo mal di stomaco, stai tranquilla mamma.- lei mi guarda ancora per un secondo prima di convincersi e alzarsi.

-D'accordo, prima di andare a dormire però prenditi qualcosa.- mi lascia un bacio sulla fronte e esce dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.

Vado alla scrivania e decido di guardarmi il mio film preferito: LOL – pazza del mio migliore amico.

Quando finisce è molto tardi, così spengo il computer e mi metto sotto le coperte, preparandomi psicologicamente per il giorno successivo.

 

 

* * *

 

Il suono della campanella che indica la fine delle lezioni mi fa salire l'angoscia per l'appuntamento sempre più vicino nel tempo. Saluto tutti e vado verso l'uscita, dove, con mia grande sorpresa, c'è Amy ad aspettarmi. Le corro incontro e la abbraccio.

-Amy, tu che ci fai qui?- Le chiedo sorridendo.

-Beh, oggi sono uscita in anticipo e ho pensato che potevamo vederci un film a casa tua.- Oh no, non posso stare con lei per l'appuntamento ma non posso dirle di no perchè, altrimenti, dovrei raccontargli tutto, e poi lei non mi farà più andare.

-Ehi Lees, ci sei?- lei mi passa una mano davanti agli occhi ridendo.

-Eh? Oh si. Ehm.. senti Amy, mi piacerebbe molto ma oggi non ho proprio voglia.- abbasso lo sguardo, ma so che lei mi sta fissando a bocca aperta.

-Leslie Aarons, non hai mai rinunciato a un film, che succede?- Non le rispondo, continuando a fissare per terra, ma lei mi tira un leggero pugno sul braccio e continua a farmi domande.

-Devo uscire, d'accordo?- sbotto in modo poco carino e lei resta stupita della risposta.

-Cioè, vuoi dire che hai un appuntamento?- i suoi occhi sono sgranati e si forma un leggero sorriso.

-Beh.. non proprio..-

-E con chi esci? Dai, dimmelo!- io distolo lo sguardo.

-Ehm.. devo andare adesso..-

-Nonono, credi di scappare? Dimmi tutto immediatamente- inizio a incamminarmi ma quando vedo che mi segue cerco di liquidarla.

-non posso parlatene adesso, ti dirò tutto più tardi, d'accordo?- le do un abbraccio veloce salutadola e inizio a correre in direzione di casa. Quando arrivo sono già le 15.30 dato che un paio di compagni mi hanno fermato sulla strada di casa. Mi obbligo a mangiare qualcosa, anche se l fame non c'è a causa dell'agitazione. Chiamo la madre di Scott Hogan, l'amichetto di Jess, e le chiedo cortesemente se può prendere mio fratello e tenerlo da lei fino a quando non torno, lei accetta senza problemi e mi saluta.

Dopo aver 'pranzato' mi faccio una doccia veloce, per rilassarmi un po'. Quando esco prendo mi vesto e mi trucco velocemente ( http://www.polyvore.com/cgi/set?id=110772732&.locale=it ). Quando guardo l'orologio sono già le 16.15 così prendo il cellulare e le chiavi di casa, li infilo in tasca e mi incammino verso il vecchio parco giochi.

Ad ogni passo che faccio l'ansia sale e l'agitazione mi attenaglia lo stomaco. Come se non bastasse, appena intravedo l'entrata del parco dentro di me si fa spazio la paura. Di questi tempi non sarebbe molto prudente, per una ragazza di 16 anni, accettare un appuntamento con un ragazzo sconosciuto che la segue da giorni, ma io sono impulsiva, prendo le decisioni senza pensare, ed ecco a cosa mi porta tutto questo. Appena sono davanti al cancello aperto il mio respiro si fa irregolare e sono costretta a respirare con la bocca.

Prima di entrare decido di sedermi un momento sulle panchine sul marciapiede, cercando di calmarmi un po'. Quando guardo l'orologio mi accorgo di aver passato dieci minuti seduta, e ora son o le 16.35, così mi obbligo ad alzarmi e a restare calma, poi, finalmente, entro nel parco.

Il parco giochi è deserto e abbandonato. Questo posto fu chiuso circa 4 anni fa a causa di un incidente: un bambino di 4 anni stava giocando con suo fratello maggiore a pallone, quando quest'ultimo si incastrò sotto un'altalena a dondolo dove c'erano dei ragazzi più grandi, che non si erano accorti di questo fatto. Alex rincorse il pallone fino all'altalena, mettendosi a gattoni per recuperarlo. Quando prese la palla si aòzò, e a quel punto l'altalena per poco non lo schiacciò, scaraventandolo a terra. Le urla del bambino fecero accorrere tutti i presenti, mamme, bambini e ragazzi. Il piccolo aveva una brutta ferita alla testa. L'ambulanza arrivò subito e alcune ore dopo giunse la notizia che Alex aveva smesso di piangere, per sempre. La sua famiglia si trasferì, e una settimana dopo il parco giochi venne dichiarto inagibile, così venne chiuso, e il sindaco ne fece costruire un altro, dall'altra parte della città, sicuro per tutti. Il giorno in cui il sorriso di Alex si è spento io ero là, ed è stata la visione più brutta della mia vita.

Il sentiero è trascurato, e ricoperto di ciuffi d'erba spuntati dall'asfalto. Il prato, un tempo curato, è selvaggio e alto. Gli alberi, cresciuti senza una direzione, coprono quasi interamente il parco impedendo la visione del cielo azzurro, e creando obra su tutto il terreno. Le panchine sono distrutte a causa di qualche ramo caduto su di loro per un precedente temporale. Ci sono delle rampe da skateboard, rovinate dalla pioggia e ricoperte ormai da graffiti o scritte fatte dai ragazzi. Il parco, dopo la sua chiusura, è diventato un ritrovo per i ragazzi più grandi, verso i 17 anni, dove potevano fare quello che vogliono, entro, ovviamente, i limiti della legge. Ricordo quando io e i miei amici ci arrampicavamo su per le rampe e guardavamo gli altri fare acrobazie con lo skate. A me piace molto lo skateboard, ma dopo la chiusura del parco tutti noi abbiamo smesso di praticarlo per mancanza di rampe, dato che queste sono ormai rovinate e piene di buchi.

Al ricordo di quanto i ragazzi della città erano uniti a quei tempi mi scappa un sorriso. Eravamo tutti amici, una comitiva di tantissimi ragazzi di tutte le età che uscivano insieme, senza problemi o discriminazioni. Purtroppo ora le cose sono cabiate. I ragazzi più grandi hanno lasciato la città per andare al college, e quasi tutti si sono allontanati gli uni dagli altri, senza un motivo preciso. Piano piano si sono formati dei gruppetti sempre meno numerosi, e ognuno è andato per la sua strada.

I vecchi giochi su ciu salivano i bambini iniziano ad apparire intorno a me. Il metallo delle catene per le altalene è arrugginito, il legno marcito, e sgli scivoli appaiono alcuni graffiti. Le poche foglie cadute a terra rendono questa vista un po' lugubre, ma bellissima.

Quando arrivo davanti all'albero pieno di incisioni fatte dalle coppie, una specie di tradizione che va anvanti da anni, sono quasi le cinque. Il parco è enorme, e il ragazzo misterioso non mi ha detto dove dovevamo vederci, così mi siedo ai piedi dell'albero, su una radice che è riuscita a rompere la terra e salire in superficie, tra il soffice tocco dell'erba verde, e decido di aspettare.

Cinque minuti dopo non si fa vedere nessuno, così mi sdraio, alzando lo sguardo verso il cielo coperto dai rami dell'albero delle incisioni, per sobbalzare alla vista di un ragazzo seduto comodamente su uno dei rami più spessi. Mi alzo di scatto, ma ancora non riesco a riconoscere il volto del ragazzo, a causa della luce del sole che mi impedisce la visuale. Quando abbasso lo sguardo il ragazzo salta giù dall'albero, e finalmente riesco a vederlo chiaramente.

-Louis, che ci fai qui? Non devi curare le tue sorelline?- lo guardo confusa. Ha le braccia dietro alla schiena, e nasconde qualcosa.

-Beh si, ma prima dovevo ridarti questo- toglie le mani da dietro la schiena, scoprendo il cappello che mi aveva preso un paio di giorni fa, e me lo porge. La mia espressione stupita lo fa sorridere.

-te lo avevo detto che te lo avrei restituito quando avrei voluto, no?- mi regala uno dei suoi rari e magnifici sorrisi e io ricambio.

-beh si, ma di solito quando dici così significa che non lo rivedrò mai più.-

-Sto migliorando. Tu che ci fai qui?- Ma cavolo, perchè diavolo devono farmi tutti la stessa domanda?

-Ehm, diciamo che dovevo vedere una persona, ma non si è fatta viva.- il suo sguardo sembra divertito, ma non ne capisco il motivo.

-Questa cosa ti diverte, Louis?-

-Quale cosa, Leslie?-

-Il fatto che qualcuno mi abbia dato buca.- lui scuote la testa, divertito, con lo sguardo rivolto alla terra.

-Nessuno ti ha dato buca Lees, solo che tu non riesci a vederlo davvero.- mi sorride debolmente, e dopo un attimo di esitazione di avvicina a me e mi lascia un leggero bacio sulla fronte, per poi allontanarsi.

Resto completamente spiazzata da questo gesto, tanto da restare immobile al mio posto. Che è successo? È impossibile, non può averlo fatto sul serio. Lui mi odia. Mi tortuta da quando siamo bambini, e ora se ne esce con questa cosa. E quella frase che significa? Non capisco, non riesco a comprendere il significato del suo comportamento. Mi passa affianco, lasciando una scia della sua acqua di colonia. Che profumo familiare. Dove l'ho già sentito?

Al ricordo spalanco gli occhi, stupita, e tutti diventa chiaro. È lo stesso profumo che aveva il ragazzo che mi ha lasciato il biglietto per fissare l'appuntamento. Mi giro verso di lui, che se ne sta andando e urlo: -Tutto questo è impossibile. Tu?- ho il fiato corto e il cuore che batte a mille. Louis si gira con un piccolo sorriso sul viso, annuendo.  
 

* * * 

 

BUONGIORNO GENTEEE!!
Eccomi con un altra fetecchia di capitolo, so i essere in ritardo rispetto al solito :/
Ringrazio tutte le persone che hanno letto il precedente capitolo ifhdbcskdb vi chiedo solo un piccolo farvore: lascereste una recensione??
grazie a tutte quelle che leggeranno e recensiranno <3
Ci sentiamo al prossimo capitolo!

  
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