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Autore: Ankin_    06/06/2008    2 recensioni
" Anche se alla gente più conservatrice di Konoha sembrava strano che Uzumaki Naruto avesse degli amici, dei grandi amici che nonostante ora sapessero chi era lui realmente rimanevano al suo fianco, assieme a lui, prendendosene cura e organizzando una grande festa di compleanno, di cui l’innocente biondo non aveva il benché minimo sospetto, ovviamente, pur avendo l’Uchiha appiccicato tutto il giorno e a Tsunade urlando che quel ragazzo doveva essere rinchiuso da un’altra parte e non in una casa che i due condividevano…Che importava?" traduzione; attenzione spoilers e personaggi di Naruto Shippuden
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Nothing to lose

Nothing to lose

Capitulo 4: Buon viso a cattivo gioco

 

Sakura giocherellava con del filo che aveva tra le mani, pensava, anche se neppure lei sapeva a cosa. Sai guardava la tivù ed anche se sembrava la guardasse per davvero, in realtà non lo faceva, era concentrato sull’attacco di isteria che Ino da un momento all’altro avrebbe avuto a causa di tanto silenzio… le faceva rizzare i capelli sulla testa.

- Argh!! Questo silenzio mi sta uccidendo!- gridò Ino pestando con forza i piedi per terra.

Sai sospiró leggermente, se lo sentiva.

- be, cosa vuoi che facciamo, una partita a carte?- chiese ironicamente Sakura lasciando da parte il filo.

- Non sarebbe male, vedi tu dove…- gli rispose con lo stesso tono.

- Ragazze, ragazze, calmatevi…- disse Sai proprio quando  Sasuke appariva per la cucina di nuovo a bere…acqua come era abitudine in quel giorno.- senti Sasuke sei sicuro di stare bene?sei più pallido del solito e poi è tutto il giorno che stai bevendo acqua

- Sto bene, solo che la bevuta di ieri mi ha lasciato con lo stomaco un po’ sottosopra ed è per quello che bevo,  niente di che…- disse togliendo la bottiglia d’acqua dal frigo.

Sai fece una smorfia e si girò verso Ino e Sakura che continuavano con la stupida discussione

Proprio quando Sasuke lasciò il bicchiere nel lavabo e Naruto comparve sulla soglia dell’arco del corridoio, suonò i campanello. Sasuke guardò per un attimo l’orologio sulla parete e inarcò il sopracciglio: erano solo le quattro…

- Salve gente! Come va?- gridò Kankuro  visibilmente felice della vita una volta che Sasuke ebbe aperto la porta.

- Cosa ci fate qui così presto?- chiese Ino alzandosi e andando a prendere le borse della spesa che Kiba portava.

- Niente è che abbiamo riciclato i festoni di ieri e venivamo a metterli qui, così daranno un ambiente più festoso alla casa…- rispose Kiba lasciando le borse sul tavolo e andando a sedersi sul sofà.

- Bene, bene, e questo dove lo lasciamo?- chiese Kankuro alzando la scatola dove c’era la torta.

Immediatamente Ino gli si gettò addosso. Forse che il marionettista non aveva cervello?! Naruto era lì davanti!

- Sei idiota o fai finta?- sussurrò minacciosa.

- Donna… sa già a cosa siamo venuti, e poi cos’è un compleanno senza la torta? Te lo dico io, è una merda…- disse ricambiando lo sguardo di odio represso che la bionda gli lanciava.

- Lascialo nel frigo- rispose naruto troppo serio in confronto alla allegria che sempre manifestava.

Kankuro ed Ino si voltarono straniti verso di lui, assieme a Kiba che lo guardava di sottecchi, sai ch si era deciso infine a guardarlo, Sasuke che alzò lo sguardo con un sopracciglio inarcato e Sakura che aveva in viso un a espressione di totale preoccupazione.

- Ti senti bene?- chiese il ragazzo della sabbia passati degli scomodi secondi di silenzio.

- Mai stato meglio?- disse con un leggero tono ironico, facendo in modo che Sakura abbassasse la testa, sconfitta.

- Come no…pretendi che ci crediamo?- chiese Sasuke avvicinandosi a lui.

- Per lo meno potresti fingere e far finta che ci hai creduto come tutti gli altri- gli rispose squadrandolo. A quelle parole Ino e Kankuro smisero di mostrare la falsa espressione di sollievo.

- non sono così idiota come loro per farlo- disse  voltando il capo verso di loro.

- lo dicevo io che era troppo tranquillo ultimamente, non mancava troppo perché l’Uchiha tornasse a dire cavolate …- disse Kankuro un po’ schifato.

- Tu smettila di lamentarti e metti la torta nel frigo- gli disse Kiba guardandolo.

- vado…- disse in tono infantile andando verso il frigo.

Anche così il duello di sguardi fra i due ragazzi non era cessato.

- Sakura… -sussurrò Sai colpendola lievemente.

- Io ho già complicato abbastanza le cose, lasciami in pace- gli disse senza degnarsi di guardarlo.

Ma non fu Sai a parlare di nuovo per richiamare l’attenzione della ragazza dai capelli rosa, fu Naruto.

- Sakura, possiamo parlare in privato?- ordinò più che domandare, mettendo un’enfasi speciale sulle parole “ in privato”. Sasuke schioccò la lingua e si diresse verso la cucina a bere…acqua.

La ragazza lo guardò agli occhi e vide che anche lui la guardava, così senza via d’uscita si alzò e seguì il biondo nella sua stanza.

- Sentite…qualcuno mi potrebbe spiegare a cosa viene questo clima pessimo? –chiese Kankuro al vento.

Sai e Ino si guardarono tra di loro, e finalmente la bionda gli raccontò ogni cosa, la piccola discussione tra  Sasuke e Sakura, Sasuke e Naruto, Naruto e Sakura

- Ferma il treno Ino! Per che cosa sono venute fuori tante discussioni stupide?- chiese Kiba sedendosi nel sofà assieme a Kankuro.

- Per ieri notte- sbottò l’Uchiha dalla cucina, che per scaricare i nervi si era messo a pulire gli armadi.

- Perché pulisci?- chiese stupito Kankuro.

- Perché mi sono arrabbiato e se non posso discutere, devo pulire- sbottò ponendoci  più lena nel pulire.

- Perché non provi lo yoga? Mia madre lo fa e…- iniziò Kiba.

- L’ho già provato lo yoga, e non faceva che stressarmi ancora di più, inoltre così faccio qualcosa di utile…-

- Ma se questa casa nonostante abbia come abitante Naruto, è sempre splendente come uno specchio…- intervenne Sai.

- E’ perché mi arrabbio- rispose.

- Be ciascuno ha i suoi metodi… per esempio a Temari, quando si arrabbia, vien voglia di fare lavatrici, Gaara ordina le pergamene antiche per epoche e in ordine alfabetico, io lancio sassi contro un muro…ciascuno ha il suo metodo…se all’Uchiha gli piace pulire che pulisca allora, e guarda, offre anche un servizio la sua arrabbiatura…

- Le arrabbiature di Temari e Gaara pure- rimarcò Ino guardandolo di sottecchi.- la tua no…

- Be può darsi che la mia non sia molto produttiva, ma neppure quella di Temari, perché quando non c’è niente da lavare si arrabbia con me e si mette e a ordinarmi la camera, soprattutto l’armadio, ora camicie, ora pantaloni, ora d’estate, ora d’inverno, per tonalità… puoi credere che il mio armadio sembra una boutique di vestiti?!,

- tu non cambi molto il look a dirla tutta…- rispose la ragazza guardandolo chiaramente dall’alto in basso.

Kankuro avvampò e Kiba rise.

Estraneo a tutto quello, Sasuke solo pensava alla notte precedente, alla stupidaggine che avevano commesso entrambi andando in giro ubriachi,  per quei baci, per quelle carezze…che anche se tentava negarlo, non riusciva a  dimenticare, perché era stato in quel momento che si era sentito davvero felice.

Ma il campanello suonò e lo distrasse dai suoi pensieri.

- Apro io- senti dire a Sai.

- Ciao Sai- senti Shino dire sulla soglia.

- Ai…-  si lamentò portandosi il dito alla bocca, il pensare lo aveva distratto così tanto che non si era accorto di aver rotto un vaso.

- Oggi sei molto distante Sasuke-kun, c’è qualcosa che ti preoccupa?- chiese Ino avvicinandosi e prendendogli la mano mentre la curava.

L’ unica cosa che fece in quel momento fu sviare lo sguardo verso un angolo.

-          Senti se il responsabile di questo sei tu, dovresti proporti di parlare con qualcuno su…

-          Non sono io.

Ino alzò lo sguardo e inchiodò i suoi occhi azzurri sulla faccia scura dell’Uchiha.

- Allora parla con la persona che ti provoca questo malessere, parlare e chiarire le cose, non c’è miglior rimedio che questo…

Forse Ino due anni prima era fastidiosa ma come tutti era maturata, e questo gli faceva pensare che lui era l’unico che non aveva ancora fatto quel passo.

 

 


 

 

-          Naruto, cosa succede?- chiese Sakura lasciandosi cadere sopra il cuscino mentre il biondo aveva lo sguardo fisso alla finestra.

-           Non lo so- rispose sinceramente.

Sakura lo fissò.

- Mi dispiace - disse notando come un leggero tremito assaliva il biondo- ma mi dispiace ancora di più che tu non riesca ad essere sincero neppure con te stesso.

Naruto si voltò di scatto guardandola in viso.

-          Non ti capisco.

-          Tu…- si alzò e sviò lo sguardo a un fianco del letto- sei sincero con gli altri, ma non con te stesso.

-          Già.

-          Ieri … tu e Sasuke vi siete baciati, per errore però…lo avete fatto e quando vi siete separati…ti giuro che non avevo mai visto una maggiore felicità in voi.

 - Eh?-  rimase paralizzato alcuni istanti - Lo sa molta gente?- chiese la prima cosa che gli venne in mente.

- Tutti vi hanno visto, però è stato come se nulla fosse, nessuno ha prestato alla cosa una attenzione sufficiente, l’hanno presa come una sciocchezza da ubriachi …

- Se quello che dici è vero, perché mi hai baciato?- chiese sedendosi al suo fianco.

- Perché volevo tornare avere quella felicità di cui eri stato preda per un momento, ero gelosa del fatto che fosse Sasuke chi te la provocasse ed io…volevo essere la causa della felicità di qualcuno per un momento.

- Tu sei sincera con te stessa ma non con gli altri – disse con un sorriso.

Sakura sorrise leggermente.

- Ma adesso lo sono.

- Si, lo sei ma non per davvero.

- Sei cambiato veramente tanto in questo ultimo periodo, sei più maturo Naruto.

- Sakura, grazie, mi hai aiutato a capire una cosa – disse abbassandosi a darle un  bacio sulla guancia, facendo in modo che la ragazza arrossisse.

- Si, ma cosa ne sarà di me?- sussurrò a bassa voce una volta che il biondo se ne fu andato dalla stanza.

- Allora gente, quando arrivano gli altri?- gridò dal corridoio, a quanto pareva aveva recuperato il suo buon umore.

- Però…che cambiamento…se cinque minuti fa eri un’anima in pena…-disse Kankuro mentre gli cadeva lo stuzzichino che stava mangiando.

- Ti ho detto di non mangiare!- gridò Ino dandogli uno schiaffo alla mano.

- Si, ma ci sono cose che cambiano le persone- disse con un sorriso verso la cucina – Nee, Sasuke?-

Sasuke si strinse nelle spalle e continuò a lavare i piatti.

- Vuoi che ti aiuti?- chiese il biondo arrotolandosi le maniche.

- Grazie- gli disse passandogli un piatto perché lo asciugasse.

- Sei mio amico, no? Gli amici si aiutano tra di loro.

- Solo amici?- chiese.

- Ricordi quello di ieri notte?- chiese abbassando considerevolmente il livello della voce.

- Sì

- Mmm

- Dimenticalo, ok?

Dire così lo fece deprimere un po’ anche se era la cosa migliore da fare; ancora non sapeva quello sentiva nel suo cuore ma quello che il suo corpo sentiva sì, ed erano specialmente desideri lussuriosi, solo il lieve sfiorarsi delle dita al passarsi i piatti ( non c’è cosa meno erotica)  già lo faceva tremare leggermente.

Sasuke si voltò un  momento al sentire un tono triste nella propria voce, ma lui voleva dare tempo, a Naruto e a lui stesso.

- Kankuro, quello non va lì!che non vedi che se mettiamo il tavolino in quell’angolo di notte qualche idiota vi inciamperà sopra?- urlò Ino minacciando con il dito Kankuro che stava spostando i mobili assieme a Kiba.

- Senti non sgridare solo me, ok?- replicò arrabbiato.

- Allora fammi il favore di darmi retta e lascia il tavolino nel pianerottolo.

- Senti  Ino, non è il caso di spostare tutti i mobili…- disse Naruto asciugandosi le mani e avvicinandosi alla bionda, che guardava meditabonda dietro il divano, che Shino e Sai si impegnavano a spostare: non c’era la minima traccia di polvere, neanche la più insignificante! 

- Sasuke-kun pulisci anche dietro il divano?- disse Ino guardando la sua nuca.

- Si - rispose asciugando il vassoio.

-Oh… sei venuta a sapere del suo modo di arrabbiarsi che lo porta a pulire? L’altro giorno gli è venuta voglia di ordinare i boxer per stile, adesso fa paura mettere la mano nel cassetto… è tutto così ordinato…

- Naruto, a Ino non gli importa se ordino o no i boxer…

Ma ovviamente il biondo lo ignorò platealmente, non sapeva se era perché al biondo non importava un accidente continuare a parlare della parte più privata della loro convivenza o perché era arrabbiato per il fatto che Sasuke gli aveva risposto in quel tono dicendo” dimenticalo”… 

-… e sai cosa anche? Ha riordinato i prodotti per la pulizia. Il cibo nel freezer, i CD in ordine alfabetico, i vestiti nell’armadio e ha perfino messo in ordine le lenzuola per tipo..!

- Naruto! - gridò Sasuke questa volta leggermente infastidito, lanciandogli lo straccio.

- E’ per questo che la casa sembra nuova… ah dimenticavo, l’altro giorno ha imbiancato le stanze! E’  che il fatto di farlo prigioniero in un posto dove può fare cose…

- Senti quanti anni erano che non davi un’imbiancatura alle stanze?- si lamentò il moro avvicinandosi mentre gli altri osservavano la scena,Sakura inclusa, che era tornata dalla stanza al sentire la confusione che stavano facendo.

- Ti ricordo che non ha senso chiederlo a me, tu vivevi qui prima, perciò dovresti sapere quanti anni è stata senza essere imbiancata - ribattè.

Ed era vero, all’inizio Sasuke doveva andare ad abitare a casa di Naruto ma come quell’appartamento era tanto piccolo, Tsunade li spedì alla casa dell’Uchiha, che era più spaziosa, anche se faceva pena in quanto era allo sfacelo a causa del troppo tempo che era trascorso senza che nessuno vi ponesse piede.

- Be…il fatto è che necessitava di un’imbiancatura- si voltò verso Ino, che deglutì saliva- povera te Ino se muovi la tivù, quella tivù resiste grazie a una illuminazione divina- le disse.

Ino si girò come tutti gli altri,  a guardare l’impressionante televisione.

- Ma se è nuova…- disse Kankuro.

- Dovrebbe esserlo, ma un bel giorno Naruto le ha gettato acqua addosso, ha rotto un piede del tavolino e la televisione si è smontata allo scontrarsi con l’angolo dell’armadio che ha di fianco, cosicché mi sono visto obbligato a rimontarla seguendo delle istruzioni e neppure capisco come fa a resistere e nemmeno come fa a funzionare, perciò nessuno la tocchi, perché se lo fa…- il suo tono si indurì tanto che una goccia spuntò in testa a ciascuno (tipo manga)- conoscerete cos’è il vero dolore, capito?

Nessuno disse niente, assentirono, il tono che l’Uchiha aveva usato non era precisamente un invito a farlo.

- Ma Sasuke, non avete soldi per comprare un’altra televisione?- chiese Kankuro.

-  I soldi non crescono dagli alberi, sai? Abbiamo dovuto acquistare mobili nuovi perché quelli di prima se li erano mangiati le termiti, abbiamo dovuto comprare la cameretta di Naruto, dipingere la casa,  acquistare vestiti…e tutto questo costa denaro e dal momento che non mi prostituisco il fondo monetario non è per andare a fare acquisti per negozi, tanto meno in quelli di elettrodomestici.

- Tu guadagneresti parecchio denaro prostituendoti…- insinuò Sai guardandolo con un sorriso.

Sasuke lo fulminò.

- No grazie, piuttosto mi strozzo

- Bene…

- Ragazzi, allora che nessuno sposti la tivù, ok? – disse Ino ridendo nervosamente.

- Si perché già che ci siamo non appendiamo un cartello con su scritto “ toccami e muori”?- rispose ironico Kankuro.

- Io piuttosto appenderei un cartello con scritto; toccami e saprai com’è avere un serpente che pende dal coccige…

- Shino!- lo sgridò Kiba colpendolo.

- Il coccige non era un osso del culo?- chiese Kankuro guardando Sakura che inarcava un sopracciglio.

- Immagino che l’avrà detto per evitare di dire la parola culo o sedere- rispose lei scuotendo la testa con le braccia lungo i fianchi.

- Be non sarebbe una cattiva idea, sicuramente così la gente non lo farà…magari lascio pure pergamene di invocazione casomai qualcuno andasse oltre…

- Non dirai sul serio?!- chiese Naruto spaventato al vedere l’Uchiha che posizionava pergamene.

- Sì; quella televisione mi aiuta a sopravvivere le mattine solitarie con i programmi spazzatura, perciò se me la togli ti butto fuori di casa pedate, a te e a chiunque mi rompa il televisore- disse Sasuke guardandolo fisso.

- Scrivo il cartello?- chiese Shino.

- Si, ma facciamo le brave persone e non avvisiamo dei serpenti.

- Sasuke!

- D’ accordo…- infine cedette al grido di Naruto- ma chi mi tocca la tivù me ne compra una nuova, su Shino, scrivilo.

- Subito. Carta e penna?

- Tutto sullo scaffale

- Gli rimane da aggiungere “tutto a un euro”…- sussurrò a bassa voce Kankuro (ndT:l’autrice si riferisce agli spot dei negozi che vendono tutto a un euro e di solito la merce è esposta tutto su uno scaffale)

- Non fa ridere- disse Ino guardandolo storto.

- Bene, credo sia il caso che noi tutti ci allontaniamo dalla tivù- disse Sakura.

- Sai cosa? Lì metto le bibite, così vediamo chi è tanto sveglio da avvicinarsi a bere con quelle premesse – disse Ino mentre le se illuminava la lampadina.

- Be mi sembra ovvio: Kankuro…- disse Kiba.

Questi assentì soltanto mentre Shino appendeva il cartello vicino alla tivù.

- Andiamo che dobbiamo finire di sistemare il soggiorno- Ino si sfregò le mani e si diresse a spostare un vaso che correva rischi lì dov’era .

Sasuke lanciò uno sguardo agli schiavi di Ino e si diresse verso la cucina a finire di lavare i bicchieri e i piatti che avrebbero usato durante la festicciola.

Venti minuti più tardi Sakura pose la tovaglia sul tavolo, frattanto i ragazzi mettevano sul tavolo bicchieri , piatti e attorno sedie (che avevano dovuto chiedere ai vicini).

- Bene… ora si che sembra un salone per le feste- disse ammirando da lontano la sua opera di maestria.

- Fortuna che è solo per i regali- Naruto la guardò di sbieco e male.

La ragazza sorrise soltanto, grattandosi la nuca e mostrando la lingua.

-          Le cinque- disse all’improvviso Sai indicando l’orologio che c’era sopra la televisione.

-          Molto bene Sai, vedo che sai contare le ore…- disse malevolo l’Uchiha guardandolo di sottecchi.

-          Sasuke-kun! Quello che Sai vuole dire è che presto arriveranno gli altri- disse Ino un tantino indignata e arrossita.

- Già - rispose in malo modo prendendo una patatina e portandoselo alla bocca.

- Ad ogni modo dovremmo aspettarli senza mangiare – disse Sakura fulminando Sasuke e di conseguenza Naruto, che pure aveva iniziato a servirsi.

- Già, hai ragione…-disse Naruto abbassando la testa; non sapeva perché ma Sakura gli faceva ricordare la notte precedente, e la sua arrabbiatura ancora di più.

 

 

FLASH BACK

 

-Dimmi che staremo sempre insieme – sussurrò il biondo accarezzando i capelli umidi di sudore del maggiore.

- Staremo sempre insieme – rispose l’altro chiudendo gli occhi e soccombendo alle piacevoli carezze che il biondo gli dedicava dopo aver fatto l’amore.

- Allora promettimi che mai più te ne andrai via -

- Come se potessi andarmene…- sospirò.

- Sasuke! – disse colpendolo leggermente.

- Ad ogni modo adesso non potrei, e anche se potessi, non lo farei, sapendo che ho qui, tra le mie braccia, l’unica ragione della mia esistenza – il biondo arrossì e notò come l’Uchiha si posizionava sopra di lui. – sai che i bimbi e gli ubriachi non mentono mai?- sussurrò accarezzandogli il petto- e io ora sono ubriaco, perciò dico soltanto la verità che non potrei dire da sobrio, per questo voglio chiederti di dimenticarti di tutto questo, perché non voglio che smetti di essere mio amico, perché se lo fai sparirò completamente dalla tua vita- sussurrò depositandogli un casto bacio sulle labbra.

 

FINE  FLASH BACK

 

Allora in verità non era che  non si ricordava perchè era ubriaco, ma perché aveva voluto dimenticare; talmente amaro era stato il sapore in bocca che Sasuke gli aveva lasciato che la sua mente automaticamente aveva cancellato il fatto dalla sua mente…anche se il sentimento che cresceva dentro di lui per Sakura lo faceva tornare alla realtà, facendogli rendere conto a chi veramente amava…per non soffrire aveva dimenticato il suo ricordo più bello, il suo amore per Sasuke.

-          Ancora non è troppo tardi per rettificare- disse Sakura toccandogli leggermente la spalla.

Quando Naruto alzò la testa incontrò lo sguardo dell’Uchiha  e in quel momento capì perché lo aveva cercato tanto…ed era per quegli occhi che spandevano una calore immenso, da cui era rimasto totalmente preso.

 

 

 

 

 

 

 

NdT: se l’esame di matura è sufficiente a giustificare il mio ritardo allora per favore perdonatemi!!^^ purtroppo è da molto che non vengo sul pc e a quanto pare anche l’autrice, che non sento più da molto. Ad ogni modo continuerò a tradurre questa fanfiction visto che eravamo rimaste d’accordo così, e appena avrò suo notizie recenti vi farò sapere. Ringrazio tutti per le recensioni e i lettori, grazie per la pazienza! Al prossimo capitolo di nothing to lose!

  
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