Nothing to lose
Capitulo 4:
Buon viso a cattivo gioco
Sakura giocherellava con del filo che aveva tra le mani,
pensava, anche se neppure lei sapeva a cosa. Sai guardava la tivù ed anche se sembrava la guardasse per
davvero, in realtà non lo faceva, era concentrato sull’attacco di isteria che
Ino da un momento all’altro avrebbe avuto a causa di tanto silenzio… le faceva
rizzare i capelli sulla testa.
- Argh!! Questo silenzio mi sta
uccidendo!- gridò Ino pestando con forza i piedi per terra.
Sai sospiró leggermente, se lo sentiva.
- be, cosa vuoi che facciamo, una partita a
carte?- chiese ironicamente Sakura lasciando da parte
il filo.
- Non sarebbe male, vedi tu dove…- gli rispose con
lo stesso tono.
- Ragazze, ragazze, calmatevi…- disse Sai proprio
quando Sasuke
appariva per la cucina di nuovo a bere…acqua come era abitudine in quel
giorno.- senti Sasuke sei sicuro di stare bene?sei
più pallido del solito e poi è tutto il giorno che stai bevendo acqua
- Sto bene, solo che la bevuta di ieri mi ha lasciato con lo stomaco un po’
sottosopra ed è per quello che bevo, niente di che…- disse togliendo la
bottiglia d’acqua dal frigo.
Sai fece una smorfia e si girò verso Ino e Sakura che continuavano con la stupida discussione
Proprio quando Sasuke lasciò il bicchiere nel
lavabo e Naruto comparve sulla soglia dell’arco del corridoio, suonò i campanello. Sasuke guardò per un
attimo l’orologio sulla parete e inarcò il sopracciglio: erano solo le quattro…
- Salve gente! Come va?- gridò Kankuro visibilmente felice
della vita una volta che Sasuke ebbe aperto la porta.
- Cosa ci fate qui così presto?- chiese Ino
alzandosi e andando a prendere le borse della spesa che Kiba
portava.
- Niente è che abbiamo riciclato i festoni di ieri e venivamo a metterli
qui, così daranno un ambiente più festoso alla casa…- rispose Kiba lasciando le borse sul tavolo e andando a sedersi sul
sofà.
- Bene, bene, e questo dove lo lasciamo?- chiese Kankuro alzando la scatola dove c’era la torta.
Immediatamente Ino gli si gettò addosso. Forse che il marionettista non
aveva cervello?! Naruto era lì davanti!
- Sei idiota o fai finta?- sussurrò minacciosa.
- Donna… sa già a cosa siamo venuti, e poi cos’è un compleanno senza la
torta? Te lo dico io, è una merda…- disse ricambiando
lo sguardo di odio represso che la bionda gli
lanciava.
- Lascialo nel frigo- rispose naruto troppo serio in confronto alla allegria che sempre manifestava.
Kankuro ed Ino si voltarono straniti
verso di lui, assieme a Kiba che lo guardava di sottecchi,
sai ch si era deciso infine a guardarlo, Sasuke che alzò lo sguardo con un sopracciglio inarcato e Sakura che aveva in viso un a espressione di totale
preoccupazione.
- Ti senti bene?- chiese il ragazzo della sabbia passati
degli scomodi secondi di silenzio.
- Mai stato meglio?- disse con un leggero tono ironico, facendo in modo che
Sakura abbassasse la testa, sconfitta.
- Come no…pretendi che ci crediamo?- chiese Sasuke avvicinandosi a lui.
- Per lo meno potresti fingere e far finta che ci hai creduto come tutti
gli altri- gli rispose squadrandolo. A quelle parole
Ino e Kankuro smisero di mostrare la falsa
espressione di sollievo.
- non sono così idiota come loro per farlo- disse voltando il capo verso di loro.
- lo dicevo io che era troppo tranquillo
ultimamente, non mancava troppo perché l’Uchiha
tornasse a dire cavolate …- disse Kankuro un po’
schifato.
- Tu smettila di lamentarti e metti la torta nel frigo- gli disse Kiba guardandolo.
- vado…- disse in tono infantile andando verso il
frigo.
Anche così il duello di sguardi fra i due ragazzi non era
cessato.
- Sakura… -sussurrò Sai colpendola lievemente.
- Io ho già complicato abbastanza le cose, lasciami
in pace- gli disse senza degnarsi di guardarlo.
Ma non fu Sai a parlare di nuovo per richiamare
l’attenzione della ragazza dai capelli rosa, fu Naruto.
- Sakura, possiamo parlare in privato?- ordinò
più che domandare, mettendo un’enfasi speciale sulle parole “ in privato”. Sasuke schioccò la lingua e si diresse verso la cucina a
bere…acqua.
La ragazza lo guardò agli occhi e vide che anche lui la guardava, così
senza via d’uscita si alzò e seguì il biondo nella sua stanza.
- Sentite…qualcuno mi potrebbe spiegare a cosa
viene questo clima pessimo? –chiese Kankuro al vento.
Sai e Ino si guardarono tra di loro, e finalmente
la bionda gli raccontò ogni cosa, la piccola discussione tra Sasuke e Sakura, Sasuke e Naruto, Naruto e
Sakura…
- Ferma il treno Ino! Per che cosa sono venute fuori tante discussioni
stupide?- chiese Kiba sedendosi nel sofà assieme a Kankuro.
- Per ieri notte- sbottò l’Uchiha dalla cucina,
che per scaricare i nervi si era messo a pulire gli armadi.
- Perché pulisci?- chiese stupito Kankuro.
- Perché mi sono arrabbiato e se non posso
discutere, devo pulire- sbottò ponendoci
più lena nel pulire.
- Perché non provi lo yoga? Mia madre lo fa e…- iniziò Kiba.
- L’ho già provato lo yoga, e non faceva che stressarmi ancora di più,
inoltre così faccio qualcosa di utile…-
- Ma se questa casa nonostante abbia come abitante
Naruto, è sempre splendente come uno specchio…- intervenne Sai.
- E’ perché mi arrabbio- rispose.
- Be ciascuno ha i suoi metodi… per esempio a Temari, quando si arrabbia, vien
voglia di fare lavatrici, Gaara ordina le pergamene
antiche per epoche e in ordine alfabetico, io lancio sassi contro un
muro…ciascuno ha il suo metodo…se all’Uchiha gli
piace pulire che pulisca allora, e guarda, offre anche un servizio
la sua arrabbiatura…
- Le arrabbiature di Temari e Gaara
pure- rimarcò Ino guardandolo di sottecchi.- la tua no…
- Be può darsi che la mia non sia
molto produttiva, ma neppure quella di Temari, perché
quando non c’è niente da lavare si arrabbia con me e si mette e a ordinarmi la
camera, soprattutto l’armadio, ora camicie, ora pantaloni, ora d’estate, ora
d’inverno, per tonalità… puoi credere che il mio armadio sembra una boutique di
vestiti?!,
- tu non cambi molto il look a dirla tutta…-
rispose la ragazza guardandolo chiaramente dall’alto in basso.
Kankuro avvampò e Kiba rise.
Estraneo a tutto quello, Sasuke solo pensava alla notte precedente, alla stupidaggine che avevano
commesso entrambi andando in giro ubriachi,
per quei baci, per quelle carezze…che anche se tentava negarlo, non
riusciva a dimenticare, perché era stato
in quel momento che si era sentito davvero felice.
Ma il campanello suonò e lo distrasse dai suoi pensieri.
- Apro io- senti dire a Sai.
- Ciao Sai- senti Shino
dire sulla soglia.
- Ai…- si
lamentò portandosi il dito alla bocca, il pensare lo aveva distratto così tanto
che non si era accorto di aver rotto un vaso.
- Oggi sei molto distante Sasuke-kun, c’è
qualcosa che ti preoccupa?- chiese Ino avvicinandosi e prendendogli la mano
mentre la curava.
L’ unica cosa che fece in quel momento fu sviare lo sguardo verso un
angolo.
-
Senti se il responsabile di questo sei tu, dovresti proporti di parlare con qualcuno su…
-
Non sono io.
Ino alzò lo sguardo e inchiodò i suoi occhi azzurri sulla faccia scura
dell’Uchiha.
- Allora parla con la persona che ti provoca questo malessere, parlare e
chiarire le cose, non c’è miglior rimedio che questo…
Forse Ino due anni prima era fastidiosa ma come
tutti era maturata, e questo gli faceva pensare che lui era l’unico che non
aveva ancora fatto quel passo.
-
Naruto, cosa succede?- chiese Sakura
lasciandosi cadere sopra il cuscino mentre il biondo
aveva lo sguardo fisso alla finestra.
-
Non lo so- rispose sinceramente.
Sakura lo fissò.
- Mi dispiace - disse notando come un leggero tremito assaliva il biondo- ma mi dispiace ancora di più che tu non riesca ad
essere sincero neppure con te stesso.
Naruto si voltò di scatto guardandola in viso.
-
Non ti capisco.
-
Tu…- si alzò e sviò lo sguardo a
un fianco del letto- sei sincero con gli altri, ma non con te stesso.
-
Già.
-
Ieri … tu e Sasuke vi siete baciati, per errore però…lo avete fatto e quando vi
siete separati…ti giuro che non avevo mai visto una maggiore felicità in voi.
- Eh?- rimase paralizzato alcuni istanti - Lo
sa molta gente?- chiese la prima cosa che gli venne in mente.
- Tutti vi hanno visto, però è stato come se nulla fosse, nessuno ha
prestato alla cosa una attenzione sufficiente, l’hanno
presa come una sciocchezza da ubriachi …
- Se quello che dici è vero, perché mi hai baciato?-
chiese sedendosi al suo fianco.
- Perché volevo tornare avere quella felicità di
cui eri stato preda per un momento, ero gelosa del fatto che fosse Sasuke chi te la provocasse ed io…volevo essere la causa
della felicità di qualcuno per un momento.
- Tu sei sincera con te stessa ma non con gli
altri – disse con un sorriso.
Sakura sorrise leggermente.
- Ma adesso lo sono.
- Si, lo sei ma non per davvero.
- Sei cambiato veramente tanto in questo ultimo
periodo, sei più maturo Naruto.
- Sakura, grazie, mi hai aiutato a capire una
cosa – disse abbassandosi a darle un bacio sulla guancia, facendo in modo
che la ragazza arrossisse.
- Si, ma cosa ne sarà di me?- sussurrò a bassa voce una volta che il biondo
se ne fu andato dalla stanza.
- Allora gente, quando arrivano gli altri?- gridò dal corridoio, a quanto
pareva aveva recuperato il suo buon umore.
- Però…che cambiamento…se cinque minuti fa eri un’anima in pena…-disse Kankuro mentre
gli cadeva lo stuzzichino che stava mangiando.
- Ti ho detto di non mangiare!- gridò Ino dandogli uno schiaffo alla mano.
- Si, ma ci sono cose che cambiano le persone- disse
con un sorriso verso la cucina – Nee, Sasuke?-
Sasuke si strinse nelle spalle e continuò a lavare i piatti.
- Vuoi che ti aiuti?- chiese il biondo arrotolandosi le maniche.
- Grazie- gli disse passandogli un piatto perché lo asciugasse.
- Sei mio amico, no? Gli amici si aiutano tra di
loro.
- Solo amici?- chiese.
- Ricordi quello di ieri notte?- chiese abbassando considerevolmente il livello
della voce.
- Sì
- Mmm…
- Dimenticalo, ok?
Dire così lo fece deprimere un po’ anche se era la
cosa migliore da fare; ancora non sapeva quello sentiva nel suo cuore ma quello
che il suo corpo sentiva sì, ed erano specialmente desideri lussuriosi, solo il
lieve sfiorarsi delle dita al passarsi i piatti ( non c’è cosa meno erotica) già lo faceva tremare leggermente.
Sasuke si voltò un momento al sentire un tono triste
nella propria voce, ma lui voleva dare tempo, a Naruto e a lui stesso.
- Kankuro, quello non va lì!che non vedi che se
mettiamo il tavolino in quell’angolo di notte qualche
idiota vi inciamperà sopra?- urlò Ino minacciando con
il dito Kankuro che stava spostando i mobili assieme
a Kiba.
- Senti non sgridare solo me, ok?- replicò
arrabbiato.
- Allora fammi il favore di darmi retta e lascia il tavolino nel
pianerottolo.”
- Senti Ino,
non è il caso di spostare tutti i mobili…- disse Naruto asciugandosi le mani e
avvicinandosi alla bionda, che guardava meditabonda dietro il divano, che Shino e Sai si impegnavano a spostare: non c’era la minima
traccia di polvere, neanche la più insignificante!
- Sasuke-kun pulisci anche dietro il divano?-
disse Ino guardando la sua nuca.
- Si - rispose asciugando il vassoio.
-Oh… sei venuta a sapere del suo modo di arrabbiarsi che lo porta a pulire?
L’altro giorno gli è venuta voglia di ordinare i boxer per
stile, adesso fa paura mettere la mano nel cassetto… è tutto così
ordinato…
- Naruto, a Ino non gli importa se ordino o no i
boxer…
Ma ovviamente il biondo lo ignorò platealmente, non sapeva se era perché al
biondo non importava un accidente continuare a parlare della parte più privata
della loro convivenza o perché era arrabbiato per il fatto che Sasuke gli aveva risposto in quel tono dicendo” dimenticalo”…
-… e sai cosa anche? Ha riordinato i prodotti per
la pulizia. Il cibo nel freezer, i CD in ordine alfabetico, i vestiti
nell’armadio e ha perfino messo in ordine le lenzuola per tipo..!
- Naruto! - gridò Sasuke questa
volta leggermente infastidito, lanciandogli lo straccio.
- E’ per questo che la casa sembra nuova… ah
dimenticavo, l’altro giorno ha imbiancato le stanze! E’ che il fatto di farlo prigioniero in
un posto dove può fare cose…
- Senti quanti anni erano che non davi un’imbiancatura alle stanze?- si
lamentò il moro avvicinandosi mentre gli altri
osservavano la scena,Sakura inclusa, che era tornata
dalla stanza al sentire la confusione che stavano facendo.
- Ti ricordo che non ha senso chiederlo a me, tu vivevi
qui prima, perciò dovresti sapere quanti anni è stata senza essere imbiancata -
ribattè.
Ed era vero, all’inizio Sasuke doveva andare ad
abitare a casa di Naruto ma come quell’appartamento
era tanto piccolo, Tsunade li spedì alla casa dell’Uchiha, che era più spaziosa, anche se faceva pena in
quanto era allo sfacelo a causa del troppo tempo che era trascorso senza che
nessuno vi ponesse piede.
- Be…il fatto è che necessitava
di un’imbiancatura- si voltò verso Ino, che deglutì saliva- povera te Ino se
muovi la tivù, quella tivù resiste grazie a una illuminazione divina- le disse.
Ino si girò come tutti gli altri, a guardare l’impressionante
televisione.
- Ma se è nuova…- disse Kankuro.
- Dovrebbe esserlo, ma un bel giorno Naruto le ha gettato acqua addosso, ha
rotto un piede del tavolino e la televisione si è smontata allo scontrarsi con
l’angolo dell’armadio che ha di fianco, cosicché mi sono visto obbligato a
rimontarla seguendo delle istruzioni e neppure capisco come fa a resistere e
nemmeno come fa a funzionare, perciò nessuno la tocchi, perché se lo fa…- il
suo tono si indurì tanto che una goccia spuntò in
testa a ciascuno (tipo manga)- conoscerete cos’è il vero dolore, capito?
Nessuno disse niente, assentirono, il tono che l’Uchiha
aveva usato non era precisamente un invito a farlo.
- Ma Sasuke, non avete
soldi per comprare un’altra televisione?- chiese Kankuro.
- I soldi
non crescono dagli alberi, sai? Abbiamo dovuto acquistare mobili nuovi perché
quelli di prima se li erano mangiati le termiti, abbiamo
dovuto comprare la cameretta di Naruto, dipingere la casa, acquistare vestiti…e tutto questo costa
denaro e dal momento che non mi prostituisco il fondo monetario non è per
andare a fare acquisti per negozi, tanto meno in quelli di elettrodomestici.
- Tu guadagneresti parecchio denaro prostituendoti…- insinuò Sai
guardandolo con un sorriso.
Sasuke lo fulminò.
- No grazie, piuttosto mi strozzo
- Bene…
- Ragazzi, allora che nessuno sposti la tivù, ok?
– disse Ino ridendo nervosamente.
- Si perché già che ci siamo non appendiamo un
cartello con su scritto “ toccami e muori”?- rispose ironico Kankuro.
- Io piuttosto appenderei un cartello con scritto; toccami e saprai com’è
avere un serpente che pende dal coccige…
- Shino!- lo sgridò Kiba
colpendolo.
- Il coccige non era un osso del culo?-
chiese Kankuro guardando Sakura
che inarcava un sopracciglio.
- Immagino che l’avrà detto per evitare di dire la
parola culo o sedere- rispose lei scuotendo la testa
con le braccia lungo i fianchi.
- Be non sarebbe una cattiva idea, sicuramente
così la gente non lo farà…magari lascio pure pergamene di invocazione
casomai qualcuno andasse oltre…
- Non dirai sul serio?!- chiese Naruto spaventato
al vedere l’Uchiha che posizionava pergamene.
- Sì; quella televisione mi aiuta a sopravvivere le mattine solitarie con i
programmi spazzatura, perciò se me la togli ti butto fuori di casa pedate, a te
e a chiunque mi rompa il televisore- disse Sasuke guardandolo fisso.
- Scrivo il cartello?- chiese Shino.
- Si, ma facciamo le brave persone e non avvisiamo dei serpenti.
- Sasuke!
- D’ accordo…- infine cedette al grido di Naruto-
ma chi mi tocca la tivù me ne compra una nuova, su Shino,
scrivilo.
- Subito. Carta e penna?
- Tutto sullo scaffale
- Gli rimane da aggiungere “tutto a un euro”…- sussurrò
a bassa voce Kankuro (ndT:l’autrice
si riferisce agli spot dei negozi che vendono tutto a un euro e di solito la
merce è esposta tutto su uno scaffale)
- Non fa ridere- disse Ino guardandolo storto.
- Bene, credo sia il caso che noi tutti ci
allontaniamo dalla tivù- disse Sakura.
- Sai cosa? Lì metto le bibite, così vediamo chi è tanto sveglio da
avvicinarsi a bere con quelle premesse – disse Ino
mentre le se illuminava la lampadina.
- Be mi sembra ovvio: Kankuro…-
disse Kiba.
Questi assentì soltanto mentre Shino
appendeva il cartello vicino alla tivù.
- Andiamo che dobbiamo finire di sistemare il soggiorno- Ino si sfregò le
mani e si diresse a spostare un vaso che correva rischi lì dov’era .
Sasuke lanciò uno sguardo agli schiavi di Ino
e si diresse verso la cucina a finire di lavare i bicchieri e i piatti che
avrebbero usato durante la festicciola.
Venti minuti più tardi Sakura pose la tovaglia
sul tavolo, frattanto i ragazzi mettevano sul tavolo bicchieri , piatti e attorno sedie (che avevano dovuto chiedere ai
vicini).
- Bene… ora si che sembra un salone per le feste-
disse ammirando da lontano la sua opera di maestria.
- Fortuna che è solo per i regali- Naruto la
guardò di sbieco e male.
La ragazza sorrise soltanto, grattandosi la nuca e mostrando la lingua.
-
Le cinque- disse
all’improvviso Sai indicando l’orologio che c’era sopra la televisione.
-
Molto bene Sai, vedo che sai
contare le ore…- disse malevolo l’Uchiha guardandolo
di sottecchi.
-
Sasuke-kun! Quello che Sai
vuole dire è che presto arriveranno gli altri- disse
Ino un tantino indignata e arrossita.
- Già - rispose in malo modo prendendo una patatina e portandoselo alla
bocca.
- Ad ogni modo dovremmo aspettarli senza mangiare – disse
Sakura fulminando Sasuke e
di conseguenza Naruto, che pure aveva iniziato a servirsi.
- Già, hai ragione…-disse Naruto abbassando la
testa; non sapeva perché ma Sakura gli faceva
ricordare la notte precedente, e la sua arrabbiatura ancora di più.
FLASH BACK
-Dimmi che staremo sempre insieme – sussurrò il biondo
accarezzando i capelli umidi di sudore del maggiore.
- Staremo sempre
insieme – rispose l’altro chiudendo gli occhi e soccombendo alle piacevoli
carezze che il biondo gli dedicava dopo aver fatto
l’amore.
- Allora promettimi
che mai più te ne andrai via -
- Come se potessi
andarmene…- sospirò.
- Sasuke! – disse colpendolo leggermente.
- Ad ogni modo
adesso non potrei, e anche se potessi, non lo farei, sapendo che ho qui, tra le
mie braccia, l’unica ragione della mia esistenza – il biondo arrossì e notò
come l’Uchiha si posizionava
sopra di lui. – sai che i bimbi e gli ubriachi non mentono mai?- sussurrò
accarezzandogli il petto- e io ora sono ubriaco, perciò dico
soltanto la verità che non potrei dire da sobrio, per questo voglio chiederti
di dimenticarti di tutto questo, perché non voglio che smetti di essere mio
amico, perché se lo fai sparirò completamente dalla tua vita- sussurrò
depositandogli un casto bacio sulle labbra.
FINE FLASH
BACK
Allora in verità non era che non si ricordava perchè era ubriaco,
ma perché aveva voluto dimenticare; talmente amaro era stato il sapore in bocca
che Sasuke gli aveva lasciato che la sua mente
automaticamente aveva cancellato il fatto dalla sua mente…anche se il
sentimento che cresceva dentro di lui per Sakura lo
faceva tornare alla realtà, facendogli rendere conto a chi veramente amava…per
non soffrire aveva dimenticato il suo ricordo più bello, il suo amore per Sasuke.
-
Ancora non è troppo tardi per
rettificare- disse Sakura toccandogli
leggermente la spalla.
Quando Naruto alzò la testa incontrò lo sguardo dell’Uchiha e in quel momento
capì perché lo aveva cercato tanto…ed era per quegli occhi che spandevano una
calore immenso, da cui era rimasto totalmente preso.
NdT: se l’esame di matura è sufficiente a
giustificare il mio ritardo allora per favore perdonatemi!!^^
purtroppo è da molto che non vengo sul pc e a quanto
pare anche l’autrice, che non sento più da molto. Ad ogni modo continuerò a
tradurre questa fanfiction visto che eravamo rimaste d’accordo così, e appena avrò suo notizie
recenti vi farò sapere. Ringrazio tutti per le recensioni e i lettori, grazie
per la pazienza! Al prossimo capitolo di nothing to lose!