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Autore: Ulissae    06/06/2008    3 recensioni
e se Jacob dopo eclipse partisse per l'Italia? E se arrivasse a Roma?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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11 Mamma mia 6 commenti!!!*me sviene* Thanks!!!!!!!

x_sefiri_: Sono contentissima che la mia storia abbia questo effetto su di te! E' il massimo per una scrittrice (ndt xke lo sei? ndm ç______________ç)
xnew_born: Grazie grazie!
xlorella: contenta ke tu ti sei divertita
xblinkina: Edward è Edward ha 100 anni!
x bells87: Grazie per aver trovato del tempo per me! Rinnovo gli auguri per gli esami.
xylenia87: Merci merci!

Allora..........Pensavate che non scrivessi le emozioni di Jake?!?! Ora vi lasco alla mia storia e mi auguro commentiate in tanti!

11

Ero rimasto solo con Bella, Laura era andata con la moretta, e Edward era rimasto con Carlise; stava parlottando, era preoccupato, ogni tanto mi lanciava qualche occhiata.
-Allora come va?-
-Benissimo. Tu?-
-Mai stato meglio-
-Come è stato…-le indicai i due buchini sul collo
-Doloroso, ma il gioco vale la candela-
Eravamo arrivato sotto ad un pergolato, ci sedemmo su un divanetto.
-Il matrimonio?- vidi la fede: un anello d’oro con incastonato un diamante.
-Tropo sfarzoso, Alice è una macchina da guerra- alzò gli occhi al cielo
-Mi dispiace non essere venuto-
-Hai fatto bene, probabilmente adesso non ci saremmo potuti vedere-
Calò il silenzio.
-Che ne pensi di lei?-
-Devo dirti, non lo avrei mai immaginato di dirlo ma mi piace. E’ spigliata, sicura, solare. La vedo molto bene con te. E poi riesce a tenere testa a quello zuccone di mio marito!- risi, la guardai negli occhi
-E’lei-
-Ed anche il mio Jake si è innamorato!- mi diede un buffetto sulla guancia, le dita gelide e morte mi impressionarono- Te lo avevo detto che non avevi visto ancora abbastanza del mondo. Pensate di sposarvi- disse tranquilla.
Mi prese un attacco di tosse convulsa. Sposarci?!?!?! A diciannove anni?! Mica stavamo nel medioevo!
-In futuro, anche perché stiamo ancora studiando entrambi-
-Vi all’università?-
-Sì, ingegneria meccanica. Tu?-
-Aspetto qualche altro anno; troppa gente, troppo pericoloso-
-Sei una succhiasangue anche tu adesso-
-E tu sei un cane- ridemmo
-Lo sai che sono un po’ geloso-
-Non ti basta la mia amicizia?-
-Mi accontenterò-
-Come mai siete tornati?-
-Volevo rivedere mio padre. Adesso riesco a controllarmi, certo una persona alla volta-
-Non temete che qualcuno vi scopra? Dopo tutto è da un paio di anni che siete qui, e gli umani capirebbero al volo che c’è qualcosa che non va-
-Carlise non lavora, e noi non andiamo mai i paese-
-E’ vero dopo tutto voi non avete problemi di denaro- Loro
-Vado a salvare Laura dalle sgrinfie di Alice-
-Va bene-
Rientrammo in casa, erano tutti seduti in salotto. Edward stava parlando. Si interruppe e ci fece sedere.
-Stavo dicendo…che ecco…non riesco a sentire i suoi pensieri-
Cosa?! La guardai allarmato.
“Che vuol dire scusa?”
“Lui legge i pensieri della gente, e con te non ci riesce”
-……e loro riescono a sentirsi col pensiero- ci indicò
“Qui hanno uno strano concetto della privacy” era sarcastica.
I volti di tutti allarmati.
-Bhè a me non sembra un gran problema…-cominciò Laura, ma venne sovrastata dal vampiro
-Mi è successo solo con Bella una cosa simile-
-E lei è immune a tutti i tipi di potere,bhè non tutti ed adesso e quattro volte più resistente di un vampiro normale- concluse Alice
“Ma che siamo nella famiglia degli X-files?”
Edward la guardò male.
-Stai sottovalutando la cosa-
-Proviamo se Alice ci riesce- propose Bella
-Va bene, solo che deve immaginare il suo futuro senza Jacob-
-Devo proprio?-
-Sì- le dissi, mi guardò esasperata.
-Va bene-
Alice si concertò, ma dopo un po’ la vidi sconfortata. Qualcosa era andato male.
-Sicura che lo hai tolto dalla tua vita? Con tutti gli altri lupi?-
-Sì-
-Allora con me non funziona- disse triste
-Jasper- chiamò Carlise
“Lui cosa sa fare?”
-Riesca a far provare alla persone che lo circondano i suoi stessi sentimenti, plasmare le loro emozioni- si intromise Edward, era piuttosto fastidioso.
Passarono i minuti ma non accadde nulla.
-Come ti senti?-
-Felice- azzardò lei-
-No!- esclamò- non funziona. Tecnicamente doveva essere quasi depressa-
-Grazie capo- disse ironica
Sorrisi, Laura riusciva a trovarsi a suo agio in qualunque occasione.
-Quindi?- Era Rosalie a parlare, per la prima volta
-Quindi non abbiamo concluso nulla- concluse sconfortato Carlise
-E il fatto della telepatia?- chiese la mia ragazza
-Non so che dirvi, cose del genere capitano tra vampiri, ma tra uomini non ne ho mai sentito parlare in quattrocento anni di vita-
-No preoccuparti cara- la rassicurò Esme- troveremo qualcosa-
-Grazie- sussurrò lei
“Speravo in qualcosa di più”
“Bhè sei vampiro immune!”
Il marito di Bella sbuffò scocciato, lo infastidiva non potersi impacciarsi nei suoi pensieri. Risi trionfante
Passò il tempo e mentre Laura parlava con i vampiri Bella riprese a chiacchierare.
-Allora, sei già andato a farti un tuffo dalla scogliera?-
-No, ma Laura vuole tentare l’impresa-
-Cosa?!- e si girò verso di lei con aria sconvolta- Ma è pericoloso!-
-Uhm penso di potercela fare- rispose semplicemente
A quel punto l’orso, Emmett, sembrò svegliarsi dopo un’intera mattinata.
-Secondo me non ce la farai mai-
-Invece io credo di sì, la vedo molto grintosa- era il biondino
-500 che non ce la fa-
-500 che sì-
-Se permettete ce li metto pure io 500 e dico che ce la faccio- che furba, aveva capito che qui si guadagnava- Emmett per te non è un problema?- gli sorrise supplichevole. Un’attrice nata.
-Nient’affatto-
-Siete dei pazzi- sentenziò Bella
-Vorrei ricordarti che anche tu lo hai fatto-
-E sono quasi morta!-
-Ma considerando che ci sarà mezzo branco e minimo due vampiri- avevamo ripreso a parlare tra di noi
-Non sei preoccupato?- domandò seria
-Mi fido di lei, e lei sa fino a che punto si può spingere-
-Contento tu.. ma attento-
-Lo sarò-
Verso le 13 tornammo a casa; Laura era entusiasta.
-E’ stato forte-
-Quasi quanto il loro odore-
-Perché? E’ buono!-
-Toppo dolce-
-Segugio?-
-Sì-
-Ti amo- all’improvviso mi baciò facendomi quasi sbandare. L’imprevedibilità era il suo peggior difetto e la cosa che più adoravo in lei.
   
 
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