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Autore: Cinziart_96    23/01/2014    1 recensioni
Buonsalve a tutti! Questa long tratterà le vicende della grande Guerra del Tempo. Tuttavia ho deciso di ambientarla in un Universo Alternativo perchè volevo cimentarmi nuovamente con una storia in cui il Dottore e il Maestro sono ancora dei ragazzi; e una guerra mi sembrava il momento migliore per la riuscita della mia impresa. Proprio perchè le cose non sono mai abbastaza complesse, eh. :)
Che altro dire... Buona lettura!!
"Anche la più piccola navicella attendeva impaziente un ordine.
Un’ ordine semplice, marchiato a fuoco sulla pelle di ogni singolo Dalek dell’Universo.
L’ordine che, qualche secondo dopo, mosse tutte le navicelle insieme.
“STERMINARE!”
Così iniziò la fine: con una sola parola."
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Master - Simm, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note: Per questa storia ho deciso di raccontare gli eventi strettamente collegati alle meravigliose figure del Dottore e del Maestro durante la famosa Guerra del Tempo, che causò la distruzione di Gallifrey. Dato che, secondo la BBC, la Guerra de Tempo si svolge tra l'ottava e la nona rigenerazione del Dottore, ho deciso di ambientare tutte le vicende in un universo alternativo in cui i due Signori del Tempo sono ancora dei ragazzi di circa 18 anni.
Alcuni particolari potrebbero coincidere con l'idea originale della BBC, solo molti anni prima.
Buona lettura a tutti!
La storia è basata su fatti e personaggi creati e appartenenti alla BBC e a chiunque ne detenga i diritti. La storia non è scritta a scopo di lucro, ma solo per mio puro diletto.



La grande Guerra del Tempo
Capitolo 08: Un’ imperdonabile perdita

-Generale, mando su un gruppo di soldati!- disse la voce gracchiante del comandate della truppa A56.
L’uomo non rispose, spense il comunicatore e face un passo avanti.
-State dietro di me.- sussurrò ai due Malamoutiani e al resto del gruppo.
I tre Dalek fissavano i presenti, valutando le possibilità che avevano di ucciderli prima che scappassero via.
Non finirono di decidere, perché Kankon prese rapidamente la sua arma e sparò al Dalek più vicino. Vide la sua barriera sgretolarsi e il Dalek, colto di sorpresa, cadde a terra con un tonfo. Ma gli altri due già stavano attaccando il Generale. Due raggi di energia verde si avvicinarono rapidamente ai suoi cuori.
Sono morto, pensò con amarezza, e non sono riuscito a proteggere Theta…
Ma il Dottore stava puntando il suo cacciavite sonico contro il raggio combinato dei due alieni. L’energia azzurra che ne scaturì annullò quella verde in un’esplosione che buttò a terra tutti i presenti.
Subito Kankon si alzò, prese la mira e uccise i due Dalek con un botto.
-Theta? Stai bene?-
Voltandosi vide il ragazzo seduto sui gradini bianchi della scala con “l’arma” nelle sue mani.
-Theta?-
Lui alzò lo sguardo sul Generale ma qualsiasi cosa avesse voluto dire venne interrotta dal Sovrano.
-Bene. Ora possiamo proseguire. Avanti, in piedi!- l’ultima parte era rivolta al Dottore che, riluttante, si alzò.
Nonostante tutto il rumore che avevano provocato, Koschei non si era svegliato. Era rimasto incosciente per tutto il tempo, abbandonato tra le braccia di Chanto.
In un certo senso è da invidiare, pensò.
Il Sovrano ordinò al gruppo di velocizzare la corsa, anche se lui per primo non riusciva a tenerne il ritmo.
-Dobbiamo… dobbiamo fare presto…- boccheggiò.
-Mancano ancora tre piani, Signore. Siamo ancora in tempo.- disse Kankon.
Scendendo, il Generale aveva ricevuto un’altra chiamata dalla truppa A56, nella quale lo loro capitano diceva di aver mandato una squadra ad aiutarli senza successo. I Dalek stavano guadagnando piani sempre più velocemente.
A un tratto il Sovrano si fermò, appoggiandosi al muro.
-Voi… voi andate…-
Il Dottore stava per andarsene per davvero quando un forte botto lo immobilizzò.
-Stanno chiamando i rinforzi.- ipotizzò.
-Come immaginavo.- Disse Kankon. –Noi non ce ne andiamo senza di lei, Signore.-
-La riuscita del progetto vale molto di più della mia ultima vita! Andatevene, è un ordine!-
Al Dottore fece quasi pena quell’uomo. Era tenace, doveva riconoscerglielo, ma in un modo ingiusto, brutale. Avrebbe preferito dagli un pugno e dirgli di muoversi. Gli avrebbe urlato in faccia di smettere di fare l’eroe perché lui era il solo responsabile della loro rovina.
Ma il Generale lo trattenne.
-Lo so. Ma va bene così, fidati.-
Il Dottore lo guardò stupito mentre lo trascinava verso l’ultima rampa di scale, seguiti a ruota dai due Malamoutiani.
Avanti Theta, vieni via.-
L’ultima cosa che vide fu il crollo delle cale superiori sul vecchio corpo del Signore del Tempo, seguito dal pesante tonfo di un Dalek, purtroppo ancora vivo.
 
Una nuova tipologia di Dalek stava scendendo rapidamente dalle navicelle. L’Imperatore sembrava preoccupato. Avrebbe preferito non utilizzare anche i Dalek armati di esplosivi. Quelli dovavano rimanere l’ultima risorsa.
“Siamo già arrivati a questo punto? Manca poco, eppure non si arrendono”
Il Dalek si avvicinò alla consolle di comando, visualizzando le sorti della battaglia.
“Tra poco quell’insulso pianeta esploderà. Non devo preoccuparmi di nulla. Finiti i Signori del Tempo, la razza Dalek dominerà incontrastata l’Universo intero!”
 
-STERMINARE! STERMINARE!-
Il Dalek caduto sul Sovrano era sdraiato, l’unico occhio azzurro rivolto verso il nemico.
-Correte!-
Il Generale spinse in avanti il Dottore, subito dietro la parete delle scale; stava per fare lo sta
esso con Chento e Chekios ma si fermò appena in tempo. Un raggio verde colpì la schiena del Malamoutiano che con un urlo strozzato cadde a terra, il volto coriaceo appiattito sui gradini della scala.
-Chento, no…-
Il Generale si chinò in avanti, controllando di sfuggita se Thata, Chanto e Koschei stessero bene. Tutto ok, pensò notandoli. Poi prese un respiro profondo, si sporse dal muro, prese la mira e sparò al Dalek. Con uno sfrigoli  metallico, l’alieno morì.
-Kankon! Andiamo!-
-Solo un attimo, Theta… forse Chekios…-
-Ti prego…- lo implorò.
Il Generale spostò il corpo di Chento ma appena lo alzò, una macchia di sangue rosso si estese sui gradini.
Non è possibile… tutta questa fatica per nulla, pensò amaramente.
-Kankon… ti supplico… andiamo via… Kankon…-
Lui tornò indietro respirando piano.
-Chan sono…-
Kankon annuì evitando lo sguardo della Malamoutiana.
-Dobbiamo andare.-
-Dove?-
-Via da qui.- disse il Generale, facendo un passo verso la porta del piano. –Come si dice “salviamo il salvabile”.-
Chanto annuì entrando nella stanza.
Il Dottore e il Generale rimasero soli sul pianerottolo delle scale.
-Qual è il tuo scopo?- chiese Theta, osservando l’uomo negli occhi.
-Proteggervi.-
-Menti. Almeno il parte.-
Lui prese un respiro profondo. –No. Non ti sto mentendo. Adesso sali sulla scialuppa e vattene.-
Il Dottore mise una mano sulla maniglia della porta. Si accorse di tremare ma la aprì comunque, osservando Chanto sistemare il corpo rigido dell’amico su un piccolo letto all’interno della scialuppa. Una lacrima scivolò lungo la guancia del ragazzo. Non può finire così.
-T… tu  non vieni? C’è un posto libero…-
L’uomo sorrise.
-No. Non vengo.-
Il Dottore si arrabbiò. –Perché no?-
-Sono un valido aiuto per il popolo. Cercherò di trattenere i Dalek lontani dalla bomba il più a lungo possibile.-
Theta strinse i pugni.
-Ma io non voglio stare solo.-
-Mi dispiace. Non posso venir…-
Fu un attimo.
Il ragazzo si scagliò contro l’uomo, prendendolo a pugni sul petto, sulle spalle, urlando, impedendogli di continuare.
-Theta! Theta fammi spiegare! Fermati!-
Dopo parecchi altri pugni i Generale riuscì ad afferrare i polsi del ragazzo, inchiodandolo al muro. Si sentiva ferito, vulnerabile. Non era riuscito a salvare nessuno e ora quell’uomo non gli dava nemmeno ciò che chiedeva. Compagnia.
-Basta! Fermati Theta! Fermati…-
E lui finalmente si fermò, il fiato grosso, le braccia tremanti.
Bastò uno sguardo e Theta iniziò a singhiozzare, cercando di liberare i polsi dalla presa forte dell’uomo.
-Per… per favore… ti prego…-
Il Generale lo lasciò, per poi riprenderlo in braccio, cullandolo dolcemente.
-Theta… non posso… l’offerta è allettante ma… ho fatto un giuramento. Non posso infrangerlo.-
-A chi… a chi hai giurato…-
-A tua madre, Theta.-
Il Dottore si irrigidì. Chi era quell’uomo? Cosa centrava lui con sua mamma?
-Le ho giurato di proteggerti. A qualunque costo. E non c’è nulla di più sicuro di quella scialuppa.- la indicò e Theta si voltò a guardare.
-Ma io… tu…-
Il Generale lo fece scendere a terra.
-Ho amato tua madre come nessun’altro. Non è stato difficile siglare il giuramento.- disse accovacciandosi per guardarlo dal basso. Sorrise. –Hai i suoi stessi occhi.-
Theta distolse lo sguardo dal suo. –Un’amante quindi.-
Lui si rialzò. –Già.-
-In poche parole avvicinandoti alla bomba mi darai il tempo necessario per andarmene, poi morirai. Con tutti gli altri.-
E con mia mamma, pensò. Ma si guardò bene dal dirlo.
-Sì.- rispose, entrando nella sala delle scialuppe.
Il Dottore lo seguì, lanciando uno sguardo all’amico.
-E’ tutto pronto Chanto?-
Lei annuì.
-Chan le scialuppe sono pronte to.-
-Bene… allora Theta, buona fortuna.-
Il Generale gli mise una mano sulla spalla.
-Perché non posso stare con loro due?-
-Non c’è posto per tre su una scialuppa.- poi aggiunse. –Mi dispiace.-
Theta non ci badò. -Dove atterrerò?-
-Sulla Terra credo. Non so molto altro.-
Lui annuì, voltandosi verso il Maestro.
-Posso…-
-Certo, vai pure.-
Il Dottore entrò nella prima scialuppa.
Un fastidioso odore di pulito riempiva l’unica stanza chiara. Il Maestro era sdraiato sul lettino, un’espressione stana scolpita sul viso.
-Koschei… so che non mi dimenticherai mai sul serio. E io… io non ti dimenticherò mai.-
Cercò in tutti i modi di non piangere, ma le lacrime continuavano a cadere, offuscandogli la vista. Se le asciugò con rabbia e frustazione.
Poi Theta si piegò in avanti, baciando la fronte tiepida dell’amico.
-Un giorno… un giorno saremo ancora insieme. Te lo prometto.-


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Note Autore:
Buon salve a tutti! Ora non potete dirmi di essere in ritardo.
Ho reclamato il possesso sul pc per tutto il pomeriggio e dato che è stato accettato dalle forze superiori (mia madre) ho deciso di aggiornare. Spero che il capitolo vi sia piaciuto quanto a me. E ovviamente grazie per essere passati a leggere e recensire. GRAZIE E TUTTI!! :D *abbraccio a caso*
Da adesso in poi i capitoli diventeranno più lunghi, spero solo di non combinare fesserie. E mi dispiace dirvelo cari lettori, ma l'avventura sta per concludersi. Ancora qualche capitolo e vi dovrò lasciare. ç_ç Sono un po' dispiaciuta, devo ammetterlo, ma alla fine tutto finisce, no? *momento Doomsday* T^T Perché a me? Perché?
Grazie mille ancora per essere passati a leggere!

Al prossimo capitolo!
Gallifrey_96
  
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