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Autore: Onlykatyharry    23/01/2014    1 recensioni
Il gufo da granaio di mia sorella dormiva tranquillo nella sua gabbia mentre il mio piccolo gufetto selvatico si agitava nella sua svolazzando di qua e di là e tubando allegramente. Forse anche lui percepiva l’aria di un imminente cambiamento.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Angelina/George, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Il giorno seguente, mi svegliai senza nemmeno bisogno di una sveglia per la troppa eccitazione. Dan dormiva beatamente al calduccio delle coperte e quando feci per chiamarlo, si rigirò dall’altra parte. Dormivano ancora quasi tutti. Decisi allora, prima di richiamare Dan, di andarmi a lavare e di indossare la divisa sulla quale era già stato cucito lo stemma dei Corvonero. Quando fui pronto tornai a chiamare Dan. Finalmente si decise ad alzarsi. Si vestì di corsa senza dire una parola con gli occhi ancora gonfi per il sonno.
Scendemmo a fare colazione e già seduta al tavolo ovviamente trovammo Rose. I lunghi capelli rossi erano raccolti in un’elegante treccia e la divisa le stava divinamente. Tra le mani, mentre sorseggiava una tazza di cioccolata, reggeva un libro dall’aspetto davvero pesante e sembrava piuttosto immersa nella lettura.
“Buongiorno Rose!” Dicemmo in coro io e Dan.
“Buongiorno!” Rispose lei alzando finalmente gli occhi dal libro. “Dormito bene?” Domandò.
“Divinamente!” Dissi ridacchiando e voltandomi verso Dan che ancora sbadigliava. “E tu?”
“Anche” disse Rose con un enorme sorriso sul volto. “Avete già ritirato gli orari dal professor Paciock?”
Io e Dan ci guardammo sconvolti.
“Quali orari?” domandammo all’unisono.
“Maschi!” mormorò Rose visibilmente irritata. “Come immaginavo! Ringraziate la sottoscritta. Li ho presi anche per voi!”. Io e Dan tirammo un sospiro di sollievo per il fatto di non dover girovagare come trottole per il castello con il rischio di perderci proprio il primo giorno di scuola.
“Vi conviene sbrigarvi. La prima ora è proprio quella di volo giù nel parco. Io mi avvio. Ci vediamo di sotto. Buona colazione.” Si vedeva che era figlia di zia Hermione. Precisa e puntuale come pochi e studiosa come quasi nessuno.
Finita la colazione, io e Dan ci avventurammo verso il parco del castello parlando della personalità di Rose. Dan era pure una mente brillante ma da quello che avevo intuito dalla sera prima sino a quel momento, non amava molto studiare. Era intelligente e basta. Adorava usare la logica e l’ingegno ma dei libri non se ne doveva parlare. Io invece, beh..come aveva detto papà ero piuttosto saggio per cui preferivo pianificare tutto e applicarmi ma non avevo di certo le capacità né dell’uno né dell’altra. Sembravamo proprio il trio perfetto: io studioso, Dan geniale, Rose la perfezione.
La prima lezione di volo fu magnifica così come tutta la mattinata. Imparammo un sacco di cose mai sentite fino ad allora e ancora una volta mi resi conto che mia sorella aveva avuto proprio ragione quando mi aveva parlato così bene del mondo magico.
A pranzo io, Dan e Rose, sedemmo vicini e pianificammo cosa fare il pomeriggio dato che non avevamo lezioni. Le alternative, a dir la verità non erano né molte né allettanti considerato che a quelli del primo anno non era concesso fare quasi nulla. Non si poteva andare ad Hogsmeade, non si poteva andare nella foresta, non si poteva stare a girovagare da soli nei corridoi e chi più ne ha più ne metta.
Ci rimaneva solo di andare da Hagrid, di stare sdraiati nel parco, andare in sala comune e cominciare i compiti.
“Ci conviene portarci avanti con il lavoro” disse Rose imitando alla perfezione la zia Hermione.
“Non voglio starmene tutto il pomeriggio chiuso qui dentro” ribatté Dan facendo il broncio.
“Chi ha tempo non aspetti tempo!” riprese Rose con tono da saputella.
“E io non ne ho!” esclamò Dan infervorato.
Io decisi di non mettere bocca in quella discussione e affogai tutto me stesso nei toast che c’erano a tavola.
Mentre Rose e Dan continuavano ancora a perforarmi i timpani con i loro battibecchi, si sedettero al nostro tavolo i miei cugini e mia sorella. C’erano proprio tutti.
“Ciao ragazzi! Tutto bene?” domandò Albus Severus guardando in direzione di Dan e Rose che arrossirono visibilmente.
“Ehi!” risposi io “non fate caso a loro due. Stavano litigando per decidere cosa fare oggi pomeriggio. Studiare o oziare? Questo è il dilemma!” continuai ridacchiando e assumendo una postura pomposa alla Amleto.
I miei cugini risero fragorosamente e ovviamente tutti tranne Lily Luna si schierarono dalla parte di Dan che sorrise compiaciuto.
“A proposito” disse “non mi sono ancora presentato. Son Dan, Dan Baston.” 
A quelle parole i miei cugini sgranarono gli occhi.
“Tu sei il figlio di Oliver Baston?” Chiese James ancora sbigottito.
“ Il famoso capitano della vecchia squadra di Quidditch di Gifondoro nonché dei Puddlemere United?” continuò Roxy ancora più sorpresa di James.
“Ehm, sì.” Disse Dan arrossendo e abbassando lo sguardo.
“Fenomenale!” continuò Hugo. “Davvero fenomenale.”
“Bando alle ciance!” Esclamò ad un tratto mia cugina Lily. “Eravamo venuti per un motivo ben preciso! Ricordo bene? E per di più tra dieci minuti abbiamo lezione! Quindi muovetevi a dire tutto ai piccoletti!” Disse facendosi rispettare da quel branco di folli dei miei parenti.
“Oh sì!” disse Roxy battendosi una mano sulla fronte. “Volevamo dirvi che oggi pomeriggio, dopo l’ora di Pozioni, noi abbiamo la prima gita dell’anno ad Hogsmeade e…”
“PERFIDI, LURIDI, SCHIFOSI!” Urlò Rose facendosi sentire da tutta (o quasi) la Sala Grande. “Vi pare giusto comunicarcelo così mentre noi staremo qui a non fare nulla?”
“Shhh! Cretina!” la zittì suo fratello Hugo! “Vuoi farci mettere nei guai? “Ti informo che avevamo proprio intenzione di portarvi con noi dato che non avete nulla da fare. E se magari avessi lasciato finire la frase a tua cugina Roxanne magari avresti scoperto i nostri perfidi, luridi, schifosi piani per intero!” Disse Hugo facendo il verso a sua sorella.
Rose, mortificata, abbassò lo sguardo e arrossì. Io e Dan ci scambiammo un’occhiata divertita e aspettammo che ci dicessero tutto.
“Bene, se Rose permette adesso continuiamo” disse Hugo con tono ancora leggermente irritato.
“Aspetta!” Lo fermò Albus. E agitando leggermente la bacchetta sibilò: “Muffliato”.
Se l’avevano fatto, i piani erano davvero diabolici. Sorrisi divertito e guardai Dan che osservava estasiato quella banda di pesti.
“Dunque…” riprese Hugo “..il piano è questo. Vi abbiamo portato il mantello dell’invisibilità di zio Harry. Fred, mettilo nella borsa. Mi fido di te!” Continuò guardandomi fisso negli occhi. “È davvero fondamentale. Ricordatelo.”
“Rose, qui c’è la mappa di nonno James, Sirius e Lupin” Esclamò Albus Severus. “Osserva i nostri spostamenti. Appena ci vedrai dirigerci fuori dai seminterrati, avverti gli altri e andate verso questo punto del castello indossando il mantello dell’invisibilità! Lì troverete Roxy pronta a mostrarvi il passaggio della strega orba che porta dritto a Mielandia. Vi darà tutte le istruzioni che zio George le ha dato in precedenza e si assicurerà che vi entriate. Poi ci raggiungerà. Altrimenti potremmo insospettire la professoressa McGranitt.”
“È tutto chiaro?” domandò James.
“Sì” dicemmo in coro io e Rose.  Poi Lily si rivolse verso Dan.
“Benvenuto nel club!” gli disse con un sorriso.
“Grazie!” Rispose Dan convinto.
“Allora ci vediamo più tardi.” Dissero in coro i miei cugini allontanandosi da noi.
Finite Incantate” esclamò mia sorella con un rapido movimento del polso.
Poi si voltò verso di noi, ci fece l’occhiolino e seguì gli altri suoi compagni di avventure verso l’uscita della Sala Grande.
 
  
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