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Autore: Kelley    24/01/2014    0 recensioni
L'Oscuro Signore è stato sconfitto, nel mondo magico è ritornata la pace e i nostri eroi ritornano ad Hogwarts per completare l'ultimo anno scolastico.
Hermione conoscerà un nuovo Draco del tutto diverso da quello del passato. Tra loro nascerà una amicizia che si trasformerà in qualcosa di più.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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L’aria fredda della notte le scompigliava i lunghi capelli. Il cielo era coperto, e a tratti riaffiorava la luna ad ogni movimento delle nuvole, spostate dal forte vento autunnale.
Hermione era scappata dalla festa senza sapere quale direzione avesse preso. 
Si era ritrovata nel cortile che portava alla strada per andare al Lago Nero e si era seduta con la schiena appoggiata al muro.
Si sentiva triste e tradita. Non si sarebbe aspettata un simile comportamento dal nuovo Draco. Le era sembrato di ritornare indietro nel tempo e rivedere il Draco di prima della caduta dell’Oscuro. Quel Draco che aveva tanto disprezzato, arrogante, con  quell’aria di superiorità che lo aveva sempre caratterizzato già dal primo anno.
Ora non sapeva cosa pensare. Tutto ciò che credeva su di Draco era svanito, come il fumo di una candela, in quei pochi attimi. Stava iniziando a dubitare di lui. Aveva forse mentito in tutto quel tempo? Aveva finto davanti a tutti, e a lei, solo per non andare ad Azkaban? 
Il dolore le martellava nel petto come un tamburo, aveva il fiato spezzato dai continui singhiozzi, le lacrime scivolavano sul viso e non riusciva a calmarsi. Provò a distrarsi, ma i suoi pensieri ritornavano al momento in cui Draco le aveva spezzato il cuore, ai suoi occhi freddi come il ghiaccio e alle parole amare come il veleno.
Hermione guardò verso il lago. Le sue acque lisce e immobili, inquietanti e allo stesso tempo affascinanti, ebbero il potere di calmarla. 
Il forte vento fece increspare le acque e per una attimo le parve di scorgere una figura nera, ma non durò molto. Si alzò per osservare meglio, ma non scorse più nulla tranne l’oscillare delle onde spostate dal vento. 
Hermione stava per distogliere lo sguardo quando vide un bagliore con la coda dell’occhio e si concentrò in quel punto. Non vide nulla, soltanto il buio della notte, e non sentì dei passi avvicinarsi a lei.


Draco vagò per un ora nei corridoi bui della scuola alla ricerca di Hermione, senza ottenere risultati.
Sapeva di essere stato meschino nei suoi confronti. Le sue scuse non sarebbero bastate, ma voleva provare a rimediare al danno. 
Non era mai stato bravo a mostrare i suoi sentimenti. Fin da piccolo era stato viziato, ma non aveva mai ricevuto affetto dai suoi genitori. Gli abbracci erano compensati dai regali, le carezze e i baci dai sorrisi freddi.
Lui era un Malfoy e non avrebbe mai dovuto mostrare ciò che provava, perché le persone lo avrebbero usato contro di lui.
“Non  fare mai nulla per amore o per un amicizia. Tanto scoprirai che alla fine  l’unico che ti ama veramente sei tu” 
Queste erano le parole che gli ripeteva suo padre. 
Un giorno Draco gli chiese: “E noi?”
“Noi… cosa?” gli rispose lui.
“Io e la mamma cosa siamo per te?” gli domandò Draco con l’ ingenuità di un bambino.
“Con voi è diverso”disse Lucius quasi infastidito. Da allora Draco smise di fargli quel tipo di domande e iniziò ad essere come suo padre voleva che fosse.
Non mostrare mai ciò che provava, sentirsi e mostrarsi superiore agli altri non avevano mai colmato il vuoto che gli si era formato nel petto e negli anni diventava sempre più profondo.
Quando conobbe per la prima volta Hermione era passata inosservata come molte altre ragazze. Nel corso del tempo l’aveva osservata da lontano, guardandola con ammirazione ed invidia. Lei era sempre la migliore nelle materie, negli incantesimi, sempre lodata dai professori. Nella vita era stato abituato ad essere il migliore, ed essere superato da qualcun’altro fu quasi un trauma.
Ora che aveva deciso di rivelarsi aveva rovinato tutto.
Non si capisce mai il vero valore delle cose prima che esse ci sfuggono dalle dita e quando succede è sempre troppo tardi.
Svoltò per il corridoio che conduceva fuori dal castello, e a terra, illuminato dal chiarore dei raggi lunari, c’era un piccolo orecchino. Draco lo riconobbe subito, era uno di quelli che Hermione indossava quella sera.
Draco si fermò a raccoglierlo. Era pregiato e delicato, la forma di goccia di zaffiro. Alzò gli occhi e vide una porta socchiusa. 
Draco andò in quella direzione oltrepassando la porta e si ritrovò fuori dal castello. Da lì vedeva il Lago Nero. Era una notte fredda senza stelle, le nuvole avevano ricoperto il cielo e aveva iniziato a cadere un leggero nevischio. 
Draco vide una figura minuta non molto distante da lui. Era Hermione. Lui chiamò la ragazza, ma lei non si voltò. 
Hermione stava andando verso il lago con la bacchetta in mano che gli illuminava il cammino.
Draco decise di seguirla accelerando il passo, ma non riusciva a raggiungerla.
Hermione spense la bacchetta e Draco la perse di vista. 
Cercò di seguire la strada che aveva preso la ragazza, ma il buio gli rendeva difficile la cosa. 
Poi vide dei bagliori in lontananza. Qualcuno stava lanciando degli incantesimi.
Lui corse verso quella direzione.
Draco trovò Hermione che stava lottando con due uomini incappucciati. Uno dei due lanciò un incantesimo contro la ragazza facendola sbattere violentemente contro una roccia. Hermione cadde a terra priva di sensi.
Senza pensarci Draco lanciò degli incantesimi disarmando entrambi gli avversari, senza che se ne accorgessero, e legandoli con una corda invisibile facendoli cadere a terra.
Grazie agli insegnamenti di Piton aveva imparato a lanciare incantesimi senza pronunciarli e schermando la mente, facendo in modo di prendere di sorpresa i nemici.
Piton era stato molto più di un insegnante, era stato una guida, un esempio da seguire. Da lui aveva imparato a eseguire molti incantesimi potenti e a preparare molte pozioni letali.
Lui corse da Hermione che era a terra. Si inginocchiò a fianco alla ragazza prendendola tra le sue braccia. Aveva la pelle fredda e pallida, ma respirava ancora. Draco si tolse la giacca e avvolse Hermione in essa. Le accarezzò il viso e la adagiò delicatamente a terra.
Si alzò e andò verso i due uomini incappucciati.
Draco puntò la bacchetta verso di loro e disse: “Ditemi chi siete e cosa ci fate qui”. I due non dissero nulla. 
Draco si avvicinò e gli scoprì il volto. Dopo averlo fatto rimase stupito nel vedere il volto del suo avversario.
“Non saluti più i tuoi vecchi amici, Draco?” disse l’uomo.

  
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