Bip… Bip… Bip… Bip… Bip…
“Cos’è questo rumore fastidioso?”
Lentamente aprii gli occhi, venendo colpita in pieno dalla luce di una lampada appesa al soffitto.
Una volta ripresami e messo a fuoco, mi accorsi di essere in una stanza con le pareti di metallo dipinte di bianco, arredata solo di alcuni armadietti e lettini -uno sul quale vi ero sdraiata- con dei macchinari lì vicino.
Era molto luminosa e vi regnava un forte odore di medicinali, simile a quello che si percepiva nelle farmacie.
Mi era sempre piaciuto quel profumo che si veniva a creare. Lo trovavo dolce e, per qualche strana ragione, anche rilassante.
“Dove mi trovo? E cosa ci faccio qui? Ero a Sabaody e l’ultima cosa che rammento è quell’ors-”
All’improvviso mi ricordai di tutto e, involontariamente, mi misi eretta sul lettino scattando sull’attenti.
Pessima mossa. La mia pelle, dal collo fino a metà braccio destro, iniziò a bruciarmi completamente.
Io: Ahi!
Cercai di ristendermi, ma ad ogni tentativo mi sentivo sempre peggio.
???: Ferma, non ti muovere
Mi voltai verso il mio interlocutore. Sorpresa di essere in sua compagnia -visto che non avevo percepito la sua presenza-, rimasi immobile come mi fu detto.
“Ancora lui…”
Lasciò in sospeso quello che stava facendo alla scrivania e iniziò ad avvicinarsi.
Temendo che volesse farmi qualcosa, mi misi sulla difensiva, pronta ad attaccare al suo primo movimento falso.
Lui, intuendolo, si fermò e ghignò.
???: Se volessi farti del male, non ti avrei nemmeno medicata, non credi?
Lo guardai perplessa e lui, in risposta, mi indicò la spalla che mi bruciava. Solo allora mi accorsi di indossare unicamente i pantaloncini e il reggiseno azzurrino.
Tutta la parte destra del mio corpo da sopra il seno era totalmente ricoperta di bende.
“Mi ha curata”
Prima ancora che ritornassi a prestargli attenzione, lui mi aveva già affiancata, ponendo dei cuscini dietro la schiena per far sì che riuscissi a stare seduta senza soffrire troppo.
???: Ti è andata bene che lì presente ci fossi anch’io se no, dato che stavi svenendo, non ti saresti salvata tanto facilmente dall’ira di Eustass-ya o dai marines che sarebbero sopraggiunti a breve
Io: Tu sei Trafalgar Law, “Il chirurgo della morte”, vero?
Law: Piacere di conoscerti, “Lampo giallo”
Lo fissai incredula.
Io: Come hai fatto a capire chi sono?
Law: Fufufu, chiamalo sesto senso
“Deve essere un tipo sveglio. La foto per la mia taglia è stata scattata tre anni fa e in quel momento avevo i capelli neri lunghi fino a metà schiena con qualche ciocca tinta di rosso. Adesso, invece, mi arrivano poco sotto le spalle e tingo il ciuffo davanti di un blu mare per mettere in risalto i miei occhi neri come la pece. Per finire, non ho dato chissà quale dimostrazione dei miei poteri, perché il colpo inferto ha avuto effetti all’interno del corpo, non fuori… che in realtà mi conosca più di quanto voglia farmi credere? Uhm, no, non penso. Perché mai dovrei interessargli?"
Decisi, per il momento, di accantonare le mie riflessioni.
Io: La cara drag queen, al contrario, non si è accorta di nulla
Law: Da come puoi aver notato da sola, lui ragiona solo attraverso la forza fisica. Comunque, ti faccio i miei complimenti. Non sono molti quelli che lo sfidano e lo fanno tacere con poco
Io: Mi ha dato della mocciosa insignificante senza nemmeno sapere nulla sul mio conto e siccome odio i palloni gonfiati, si meritava una lezione
Ed ecco spuntare il suo solito ghigno.
Law: Notevole, ma ti informo che hai perso molto sangue e ho dovuto farti una trasfusione. Quando sei ferita, ti conviene pensarci due volte prima di iniziare un combattimento
Io: Quello che decido non è affare tuo
Law: Fufufu, il mio era solo un consiglio
“Certo, un consiglio. E da quando in qua lui è un tipo così premuroso?”
Io: Ho sentito parecchie voci sul tuo conto. Di conseguenza, so che non sei uno dal buon cuore da salvare una ragazza solo perché è in difficoltà, soprattutto se questa potrebbe essere una tua nemica… perché l’hai fatto?
Non ne fui sicura ma, per un istante, il suo sguardo mi parve più vivo.
Law: Mi annoiavo e ti ho trovata interessante
“A quanto pare oggi è la mia giornata dagli incontri bizzarri”
Io: Beh, alla fine non importa. Qualunque sia il motivo, ti ringrazio. Vorrei potermi sdebitare in qualche modo
Law: Oh, a questo ci penseremo poi, fufufu
Io: Ehm, ok… ah proposito, quanto ci metterò a guarire?
Law: La ferita era parecchio profonda, ma non ha danneggiato nulla di importante in modo serio. Con il dovuto riposo, si cicatrizzerà tutto in una settimana e un paio di giorni
Prese una cartelletta rigida dei documenti e iniziò a confrontarne il contenuto con quello che riportava la macchina vicino al mio letto collegata al mio braccio.
Nel frattempo, poiché non ero più il suo pensiero principale, mi misi ad analizzarlo: ragazzo magro di media altezza; pelle un po’ scura che in confronto alla mia rosina appariva olivastra; occhiaie evidenti sotto gli occhi dalle iridi di un grigio profondo che ricordavano il cielo nuvoloso; capelli blu scuro che in lontananza li si davano senza problemi per neri; basette e piccolo pizzetto.
Alle orecchie erano presenti due paia di orecchini d’oro a forma di cerchio.
Sulla mano sinistra, partendo dal pollice, aveva tatuate le lettere D,E,A,T,H, il che mi portò a riflettere se il soprannome che gli avevano affibbiato e il quale lo rendeva il pirata famoso qual era, derivava solo da quello e dal fatto che fosse un chirurgo.
Anche sulle mani aveva dei tatuaggi, delle sfere nere con qualche spuntina.
Stessa cosa valeva per le braccia. Portava le maniche della felpa arrotolate, perciò potei scorgere i tatuaggi che vi erano sotto di esse. Differivano leggermente dagli altri.
Law: E’ da maleducati fissare così intensamente qualcuno
Io: Eh? Ah, sì, scusa
Agitai un po’ la testa per riscuotermi, mentre lui continuò a trascrivere sul foglio ghignando divertito. Una volta finito, lo ripose al suo posto e aprì un cassetto.
Law: Il bruciore già da domani non lo sentirai più. Per sicurezza, ti somministro un antidolorifico
Io: Va bene
Estrasse una siringa e una boccetta con dentro del liquido azzurro. Dopo averlo inserito nello strumento, mi pulì la pelle con un batuffolo di cotone e dopo m’infilò l’ago alla giuntura della spalla.
Odiavo le punture. Mi bastava vederle per assumere un’espressione a dir poco scandalizzata.
Comunque, non volendo sembrare una bambina -soprattutto davanti a lui-, cercai di rimanere calma e ferma, distraendomi guardando altrove e pensando ad altro.
Law: Il frutto del diavolo che hai mangiato ti permette di manipolare l’elettricità, non è così?
Io: Frutto Denki-Denki no mi, tipologia Rogia. Il mio corpo è fatto di pura elettricità
Law: Dunque, chi ti ha colpita sa usare l’haki
Io: E’ stato l’Ammiraglio Kizaru. Me lo sono ritrovata all’improvviso davanti a me in piazza
Law: Ecco perché lui ed i marines non ci avevano ancora trovati
Io: Era lì per voi?
Law: Dovevano catturare me, Eustass-ya e Mugiwara-ya
Io: Rufy? Cosa avete fatto?
Law: Fufufu, niente di che, solo un po’ di baldoria alla casa d’aste
“Eheh, ti cacci sempre nei guai neh, Ru?”
Law: Per evitare che ci scovassero, siamo dovuti partire subito
Io: Perciò ora siamo sulla tua nave?
Law: Sottomarino, in ogni caso sì
Revisionai attentamente in giro, non tralasciando nessun particolare.
Ero curiosa e d’altro canto, come si poteva non esserlo? Quando può capitarti di salire su un sottomarino utilizzato come nave pirata? Per giunta appartenente ad un’altra supernova!
Law: Riuscirai a visitarlo tutto
Riposai lo sguardo su di lui, sorpresa da tale affermazione.
Law: Ritoccheremo terra tra un mese
Io: Dove siete diretti?
Law: Isola Red Flower
Io: Non andate verso l’isola degli Uomini Pesce per poter entrare nel Nuovo Mondo?
Law: Per ora non rientra nei miei piani, fufufu
Io: Capisco. Beh, si prospetta un viaggio interessante, eheh
Si soffermò a guardarmi per un paio di minuti. A differenza dell’esperienza vissuta con Kidd, non m’infastidì per nulla perché capii che lo fece solo per studiarmi al meglio.
Doveva essere un tipo molto scrupoloso, oltre che pianificatore.
Law: Sarei curioso di conoscere il tuo potenziale e le capacità del tuo frutto
Io: Magari in questo mese riuscirai a vederle. Se ti dicessi tutto ora, che gusto ci sarebbe?
Questa volta fui io a ghignare e rividi sul suo volto il sorriso indecifrabile che notai alla radura.
Law: Adesso riposati
Io: Aspetta, ho un’ultima cosa da chiederti
Con un cenno di capo, mi diede il permesso di continuare.
Io: Visto che sono stata spogliata, dove sono finiti i miei effetti personali e la mia arma?
Restò in silenzio per qualche minuto per poi, stranamente, ridersela ancora.
Law: Mi aspettavo un’altra domanda
Io: Ovvero?
Law: “Chi mi ha spogliata?” o “Come ti sei permesso di toccarmi?” robe simili… non me l’hai ancora chiesto e quelle rare volte che ho curato delle femmine, si preoccupavano prima di questo che della loro salute
Io: Si vede che non sono come le altre. E poi, non mi sembri quel genere di persona che se ne approfitta, e anche se così non fosse, mi hai curato e tanto ormai è una cosa passata, perciò amen
Law: Fufufu… è tutto alla tua sinistra
Su un piccolo tavolino accanto a me, trovai la mia arma, il mio marsupio e una felpa nuova, simile a quella che indossava lui e accuratamente ripiegata. Stavo già per chiedergli che fine avesse fatto la mia, ma lui mi anticipò.
Law: Era rovinata, quindi te ne ho data una delle mie
“Peccato, mi piaceva quella felpa”
Io: Grazie, ma non c’è problema, posso farne a meno. Non vorrei rischiare di macchiartela e di rovinartela
Law: Per quanto possa non interessarti girare in reggiseno, sei pur sempre ospite di una ciurma composta interamente da uomini. Se non vuoi attirare troppi sguardi, ti conviene metterla
A tale frase arrossii leggermente cosa che, vedendo il suo sorriso malizioso, non doveva essergli sfuggita.
Io: O-ok
Law: Ora, dormi
Detto questo, m’iniettò un altro liquido -stavolta tendente ad un giallino sbiadito quasi bianco- a metà braccio sano. Mi sentii subito stanca.
Io: Cosa… cosa mi hai dato?
Law: Del sonnifero
Le mie palpebre si fecero sempre più pesanti, costringendomi a chiuderle e ad abbandonarmi completamente sul lettino.
Law: A domani, signorina Portuguese-ya
Uscì dalla stanza ridendo in modo misterioso ed enigmatico, mentre io presi a dormire ancora, crollando in un sonno profondo che non mi fece svegliare per tutto il giorno a venire.
Angolo autrice ^^:
Horohorohoro, Law non sa di aver detto qualcosa che gli si ritorcerà contro, horohorohoro!
Ops, sono partita in quarta... ciau ragazze =)
Come promesso, eccovi l'aggiornamento di venerdì sera ;)
Lo so, non è un capitolo lungo e non succede molto, ma sono una di quelle persone che preferisce andare con calma piuttosto che affrettare le cose o dimenticare dei pezzi.
Come si suol dire: tempo al tempo. Questo è servito più per dare qualche altra informazione sulla protagonista e per vedere come interagisce con Law -anche se non sarà sempre così, uhuh-
Nel prossimo, la cara Kyoko conoscerà tutta la ciurma, quindi sarà ancora un capitolo soft.
Dal quarto, invece, la situazione inizierà a muoversi!
Comunque, se vorreste subito il 3° per, diciamo, concludere le presentazioni tra i pg in questo week, posso provare a mettermi sotto a fare l'html.
Ditemi voi, però solo per questa volta :P
Tutti i nomi di isole o persone che troverete e che mai avete sentito in "One Piece", sono stati inventati di sana pianta dalla testa bakata della sottoscritta, wuawuawua -lo stesso vale per i colori dei medicinali, ahah-.
Red Flowers, per esempio, mi è stato ispirato dal mio porta biglietti a forma di fiore rosso XD
Lampo giallo, invece, l'ho rubacchiato al Quarto Hokage di "Naruto", dato che il suo soprannome l'ho trovato perfetto per Kyoko. Per di più, Minato è uno dei pochi pg di suddetto anime che adoro in tutto e per tutto <3
Nella mia storia potrebbero benissimo esserci altri riferimenti ad anime&manga -in tal caso, sarà tutto spiegato nel mio angolino-.
Concludo ringraziando chi ha messo la mia ff tra le seguite/preferite/ricordate (di già? Awn >///<) e anche chi l'ha letta solamente :)
Kiss :3
Flame
P.S. Il 2° capitolo lo dedico a coloro che hanno recensito il precedente.
Arigatou: Sanjina99, FedeAle1525, miku7 e nozomi99
Capitoli:
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