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Autore: voldyepotty    24/01/2014    1 recensioni
Draco Malfoy non era come tutti credevano fosse.
Non era il bambino arrogante che tutti conoscevano.
Non era il figlio di un mangiamorte.
Lui non era un mangiamorte.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Lucius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Scusate il ritardo ma ho avuto un po' di interrogazioni/verifiche da fare.
Questo è il penultimo capitolo, spero vi piaccia.



CAPITOLO 12
 
 
Sentendo le urla Hermione, accompagnata da Molly, raggiunse l’entrata.
Draco le corse in conto e la sorresse.
Si era cambiata.
Indossava una felpa ed un paio di jeans.
Il viso era rigato da lacrime e gli occhi arrossati.
-Piccola, shhhh, la troveremo- le disse il ragazzo dandole un bacio sul capo.
-Cosa ci fa lei qui?- chiese il signor Williams. Non ricevendo nessuna risposta l’uomo continuò, -Signorina Granger, risponda alla mia domanda, cosa ci fa lei qui?-
-Si da il caso che, prima che succedesse tutto questo, stavamo celebrando il nostro matrimonio- rispose per lei Draco.
-Non l’ho chiesto a lei, signor Malfoy – disse acido l’auror.
-Ma non vede che la ragazza non riesce a rispondere?- disse Sirius.
- Black, stanne fuori- rispose il signor Williams.
Sirius lo guardò con aria cagnesca ma decise di starsene zitto.
Quei due ragazzi avevano già troppi problemi e lui non voleva crearne altri.
-Io … è … è come ha … ha detto Draco – disse Hermione tra i singhiozzi.
-Conosceva la bambina, signorina Granger?- chiese l’uomo.
-Signora Malfoy - lo corresse Draco.
-Secondo lei?- sbottò Hermione, -Lei ci sta solo facendo perdere tempo, la mia bambina è lì fuori con uno sconosciuto-
In quel momento il Ministro li raggiunse.
-Signor Williams, non faccia il bambino e si metta immediatamente al lavoro se vuole avercene ancora uno- disse Kingsley.
-Sì signore- si limitò a dire l’uomo. –Signori, dovrei farvi alcune domande in privato, signor Malfoy, potrebbe mettere a disposizione una stanza?-
-Certamente, se volete seguirmi- disse iniziando a far strada alla squadra di auror. –Prego- aggiunse dopo aver aperto una porta dietro alla quale vi era un bellissimo salotto bianco.
Uno alla volta, vennero ascoltati tutti. Dopo di che, si misero al lavoro.
Mentre gli auror iniziarono le ricerche, Hermione era in uno dei grandi saloni con Lucius e Draco.
Gli altri se n’erano andati, se pur con malavoglia, dopo la richiesta fatta dalla ragazza stessa.
Era seduta sul divano, con la testa fra le mani.
Draco invece percorreva di continuo il perimetro della stanza.
Lucius seguiva con lo sguardo ciò che accadeva fuori dalla grande finestra.
 
 
Nel frattempo, Ron Weasley si era recato a Nocturn Alley.
- Tiger – chiamò quando fu certo di non essere seguito da nessuno.
Dall’ombra uscì un uomo incappucciato.
-Hai portato i soldi?- chiese Vincent. Weasley annuì. –Non pensavo un traditore del suo sangue come te riuscisse ad avere così tanti soldi … - aggiunse mentre contava i galeoni.
Quando ebbe finito, fece un cenno con il capo e il rosso lo seguì.
Entrarono nel retro di un negozio in un piccolo sgabuzzino.
La “stanza” era sporca, puzzolente e buia.
Al suo interno vi si poteva scorgere un branda malandata sopra alla quale vi era una bambina di cinque anni.
Era seduta ed aveva le braccia che le circondavano le ginocchia che erano portate al petto.
- Narcissa - chiamò Ron.
La bimba non rispose ma si appallottolò ancora di più.
-Piccola mia, non ti voglio fare del male- continuò il ragazzo.
-IO NON SONO TUA.- urlò Cissy. –RIPORTAMI IN DIETRO DA MIA MAMMA-
-Ora tu vieni dove ti dico io!- disse Ron.
-Aspetta che mio nonno scopra che sei stato tu … ti romperà ogni osso del corpo prima di ucciderti- gli disse.
Weasley era stupito da quanto bene sapesse parlare la bambina.
Si avvicinò alla branda per prenderla in braccio.
-LASCIAMI- urlò lei mentre cercava di divincolarsi.
Le braccia dell’uomo erano troppo forti.
Ron estrasse la bacchetta e sussurrò un incantesimo e Narcissa cadde in un sonno profondo.
 
 
Il giorno dopo il rapimento in prima pagina sulla Gazzetta del Profeta vi era un articolo che parlava del rapimento della bimba.
MATRIMONIO ROVINATO, RAPITA LA FIGLIA DI DRACO MALFOY E HERMIONE GRANGER-MALFOY.

Ieri, durante la celebrazione a Malfoy Manor di quello che molti avevano definito ‘il matrimonio del secolo’, la figlia dei neosposi è stata rapita.
Infatti Narcissa Jane Malfoy stava giocando quando sparì improvvisamente. I genitori, non trovandola decisero di interrompere la celebrazione e di avvertire gli Auror.
Secondo alcune fonti una volta arrivati il signor Williams, il capo della squadra di auror, ha avuto una disputa con Lucius Malfoy e lo ha accusato di essere un ‘sudicio mangiamorte’ e si è inizialmente rifiutato di cercare la nipote di quest’ultimo.
A quanto pare sarebbero arrivati ad uno scontro fisico se non ci fossero stati alcuni membri dell’Ordine della Fenice.
Fino ad ora gli auror non hanno molti sospetti ma continuano a lavorare sul caso.”

Draco quando lesse l’articolo divenne furioso.
-Come diavolo sono venuti a sapere di tutto ciò- disse.
- Probabilmente uno degli Auror ha deciso di spifferare tutto alla Gazzetta del Profeta- rispose Lucius.
-Se scopro chi è lo ammazzo- disse il ragazzo.
-Ora non è il maggiore dei problemi, dobbiamo prima trovare Cissy – gli rispose suo padre.
 
 
Erano passati tre giorni dalla scomparsa di Narcissa e gli auror sospettavano che il rapitore fosse qualcuno che conoscesse la bambina.
Hermione da quel giorno non aveva mai lasciato la sua stanza, se non per andare a mangiare (quando riusciva).
Draco si era fermato, anche lui, al Manor per poter seguire da vicino lo svolgersi della vicenda.
Lucius invece aveva deciso che, vista l’inadeguatezza degli auror per quel compito, avrebbe indagato da solo.
Era ormai arrivato a scoprire dove fosse sua nipote, quando ad Hermione arrivò un gufo.
Era una lettera anonima che diceva:
“SE VOLETE RIVEDERE LA BAMBINA, VENITE DOMANI ALLE DUE DI NOTTE AL CIMITERO DI LITTLE HAUGLETON CON 500 MILA GALEONI.
VENITE SOLI”

Erano in sala da pranzo insieme agli auror,
-Dobbiamo fare qualcosa- disse uno di questi.
-Voi non farete un bel niente- ribatté acido Lucius.
-Lei cosa propone di fare, signor Malfoy?- gli chiese con un tono beffardo il signor Williams.
-Ho intenzione di presentarmi a quell’incontro con i 500 mila galeoni-
Il padrone di casa guardò il capo auror con uno sguardo pieno d’odio.
-E dove crede di trovarli tutti quei soldi in così poco tempo?- chiese uno degli auror.
Lucius alzò un sopracciglio e scoppiò poi a ridere.
-Secondo lei, se posso permettermi una casa del genere, non ho 500 mila galeoni?-
Il giovane immediatamente si zittì e Malfoy Senior sorrise soddisfatto.
-Ah, a proposito … - aggiunse l’uomo, -Ovviamente all’incontro ci andremo solamente io e mio figlio-
-Non se ne parla, vi accompagnerà una squadra di auror - disse il signor Williams.
-Le ho già detto in precedenza che faremo ciò che decido io- rispose Lucius.
 
 
Il momento dell’incontro era giunto.
Era una notte fredda, Lucius e Draco erano al cimitero di Little Hangleton ad attendere l’arrivo del rapitore.
Non appena quest’ultimo arrivò, il viso coperto da una maschera, chiese –Dove sono i galeoni?-
Draco mostrò una borsa nera.
L’uomo controllò che vi fossero i soldi all’interno.
Quando finì di contare, spinse la bambina verso i due Malfoy.
In quel momento una luce rossa, che arrivava da dietro ai due biondi, colpì il rapitore che venne scaraventato lontano dalla piccola.
Guidato dall’istinto, Draco andò a prendere sua figlia e la portò a riparo mentre Lucius estraeva la sua bacchetta e si voltava.
Quando si fu girato trovò davanti a se Harry Potter a capo di un’intera squadra di auror.
-Cosa ti è saltato in mente? SEI FORSE IMPAZZITO, POTTER?- sbraitò Malfoy Senior guardandolo, -POTEVI FERIRE NARCISSA!-
-Non l’avrei mai colpita- rispose tranquillamente il ragazzo.
-Perché sei qui?- gli chiese l’uomo.
- Hermione mi ha chiesto di venire, aveva paura che vi succedesse qualcosa- disse facendo segno agli auror di andare ad arrestare il rapitore.
Dopo che lo ebbero ammanettato e fatto rinvenire lo portarono davanti a Harry.
Quest’ultimo tolse cappuccio e maschera dalla testa del rapitore.
Quello che vide fu una pugnalata dritta al cuore.
- Ron - bisbigliò.
-TU- disse Draco guardandolo con sguardo furente, -Come hai potuto rapire MIA figlia-
-È mia figlia, Harry, è mia figlia- disse il rosso.
- Hermione mi ha raccontato tutto Ron, di quello che è successo, di come ti sei fatto pagare per rinunciare ad ogni diritto sulla bambina … Mi fai schifo- disse Potter.
-Prega solo che non abbia neanche un graffio, Weasley - disse Lucius, -Se no ti pentirai di essere nato e preferirai andare ad Azkaban con i dissennatori -
Ron sentì un brivido salirgli lungo la spina dorsale.
Gli auror fecero per portarlo via quando il ragazzo iniziò ad urlare.
- Harry … Harry, io … lasciami spiegare- disse.
-Non voglio sentire neanche una sillaba da te,- disse il Salvatore del Mondo Magico. Poi rivolgendosi agli auror disse –Portatelo via-
In quel momento Lucius si avvicinò alla sua nipotina che stava parlando con Draco.
-NONNO!- urlò la bambina appena lo vide.
Lui la prese in braccio e baciandole la fronte le disse –Piccola mia, la mia piccola Narcissa. Angelo mio, quanto mi sei mancata-
Ad Harry si strinse il cuore vedendo quella scena.
Aveva finalmente capito che le persone potevano veramente cambiare e che i Malfoy non avevano agivano solo per il loro interesse.
Harry aveva capito che Draco Malfoy era veramente cambiato e che aveva sbagliato a trattarlo male quando aveva scoperto che in realtà era una spia dell’Ordine.
Il ragazzo venne risvegliato dai suoi pensieri quando sentì la voce di Draco.
-Grazie Harry - disse il ragazzo. Rivolgendosi poi a Lucius e Narcissa aggiunse -Torniamo a casa-
 
 
Hermione era in uno dei numerosi saloni del Manor e stava bevendo del tè.
Gli occhi erano gonfi e rossi e mostravano i segni dei numerosi pianti.
Ad un certo punto sentì il rumore di una materializzazione.
Non si alzò, non ne avette la forza.
Aveva paura.
Paura che non fossero riusciti a prendere la bimba, paura che fossero feriti.
Tutto ciò si rivelò nullo quando sentì una voce, quella voce che non sentiva da troppo tempo.
Quando la bambina entrò correndo lei si sentì nuovamente viva.
La prese in braccio e cominciò a baciarla ovunque.
Dopo poco entrarono Lucius e Draco.
Hermione iniziò a piangere.
Questa volta però erano lacrime di gioia perché finalmente la sua famiglia era nuovamente unita.
 
Note dell'autrice:
Lasciate una recensione, mi aiuterebbe molto.


 
  
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