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Autore: _A dreamer_    24/01/2014    3 recensioni
“Sai, si dice che gli amori migliori sono quelli che, prima di aggiustarti la vita, te la incasinano...”
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Couples.



[Angy's pov]

Mi sono abituata alle improvvise pazzie di Niall, è per questo che quando mi ha chiesto di mettermi un costume da bagno ho obbedito senza fare alcun tipo di domanda. Afferro i miei RayBan marroni e, dopo aver chiuso la porta d'ingresso di casa mia che sembra rimasta intatta da quando ne sono uscita ieri, mi dirigo verso l'auto del biondo che mi aspetta sul ciglio della strada da più di dieci minuti ormai. Quando entro all'interno l'immancabile odore di cocco mi travolge di nuovo, inebriandomi come ogni volta che metto piede qui dentro, dopodiché mi sistemo come meglio posso sul sedile preparandomi al sicuramente lungo viaggio che ci attende.
«Non dirmi che non sei curiosa di sapere dove ho intenzione di portarti.» afferma divertito mentre osserva con attenzione tutti i miei movimenti.
«So già che non me lo dirai, per cui tanto vale aspettare e vederlo con i miei occhi.»
Sorride per poi voltarsi e mettere in moto. «Riuscirai a stare buona per un'ora?» chiede, cercando sicuramente un modo per farmi cedere e assillarlo fino a quando non lo costringerò a sputare il rospo..
«Non sarà un problema, ho un buon pretesto per stare buona.»
«Sarebbe?»
«Beh..diciamo che ho un particolarmente bello spettacolo da guardare nel frattempo..»
Sorride imbarazzato, imboccando la strada principale, mentre io non posso fare a meno di osservarlo per bene e avvalorare le mie precedenti parole: la maglia bianca che gli calza a pennello, mettendo interamente in risalto il suo torace slanciato; il ciuffo biondo in netto contrasto con il cappellino dell'adidas nero da cui fuoriesce, riversandosi all'insù; gli occhi blu che visti di profilo sembrano quasi due specchi intrappolati in delle iridi grandi e luminose; le labbra piegate in uno di quei sorrisi sinceri, genuini, uno di quelli belli da guardare, uno di quelli che fanno sorridere anche me.
Quando ne protende uno per accendere la radio il mio sguardo cade sulle sue braccia toniche, ben definite, e di conseguenza sulle sue mani di cui riesco a percepire la morbidezza solo guardandole; istintivamente ne afferro una intenzionata a giocherellare con le sue dita e lui, al contrario di come mi aspettavo, non pone resistenza, anzi, mi lascia fare concedendomi il completo controllo dei suoi movimenti.
«Sono cinque minuti che andiamo in terza, che dici? Mi ridai la mano così magari cambio marcia?» chiede ridacchiando, mentre io riluttante la lascio andare..
Quando Niall cambia stazione, al posto della noiosa intervista che era iniziata da qualche minuto, riconosco immediatamente le note di just the way you are di Bruno Mars..quasi esulto nel notare che è appena cominciata e che posso cantarla quanto mi pare e piace. Inaspettatamente però, quando le prime parole della canzone fuoriescono dalla mia bocca, anche lui si unisce a me.

“Oh i suoi occhi, gli occhi fanno sembrare le stelle meno brillanti.
I suoi capelli, i capelli stanno perfettamente senza che lei li tocchi.
Lei è così bella e io glielo dico ogni giorno.
Sì, lo so, lo so, quando le faccio i complimenti lei non mi crede.
Ed è così, così triste pensare che non veda quello che vedo io.
Ma ogni volta che mi chiede se sto bene io le dico:”


Mi fermo lasciando che continui da solo, troppo scossa dai brividi che sono partiti dalla mia mano quando me l'ha afferrata poco fa, stringendola forte alla sua.

“Quando vedo il tuo volto non c’è una cosa che vorrei cambiare, perchè tu sei splendida proprio come sei.
E quando sorridi il mondo intero si ferma e guarda un attimo perchè, ragazza, tu sei splendida proprio come sei.
Le sue labbra, oh le sue labbra. Potrei baciarle tutto il giorno se me lo lasciasse fare.
La sua risata, oh la sua risata. Lei la odia ma io penso che sia proprio sexy.
Lei è così bella e io glielo dico ogni giorno.
Oh, lo sai, lo sai, lo sai che non ti chiederò mai di cambiare; se è la perfezione ciò che stai cercando allora rimani come sei.
Quindi non preoccuparti neppure di chiedermi se sto bene, lo sai che cosa direi.”


Lotto con tutte le mie forze per trattenere la lacrima che da qualche minuto ormai insiste per uscire e, al contrario di tutte le mie aspettative, ci riesco, non riuscendo però ad evitare di sorridere nel vuoto, perchè questa canzone mi ha sempre fatta commuovere, ma cantata da lui, con la sua voce così dolce ma decisa allo stesso tempo, con quel timbro che si amalgama perfettamente al mio, come se fossero stati creati appositamente per mescolarsi, è tutta un'altra cosa. Si, perchè se prima piangevo per la bellezza del testo ora mi viene solo da sorridere, perchè finalmente sono riuscita a trovare qualcuno che le dedicasse a me quelle parole. Quelle parole che tanto desideravo mi venissero dedicate.
Anche se sono ancora scossa ricambio con fermezza la stretta della sua mano, poi mi soffermo a guardare il cielo, ringraziando nemmeno io so chi per avermi donato ciò di cui avevo più bisogno: lui, la mia felicità.
Quando finalmente mi decido a voltarmi lo becco mentre anche lui si gira per guardarmi e, nonostante l'imbarazzo, sorridiamo entrambi, contenti di essere vicino all'unica persona con cui vorremmo stare.
"Ti ringrazio Niall, grazie per essere qui con me e soprattutto per avermi fatto dimenticare persino dove siamo. Ne avevo davvero bisogno."
Questo è quello che penso prima di vederlo aumentare l'intensità del suo sorriso per poi distogliere lo sguardo, come se mi avesse sentita sul serio, come se fosse riuscito a capire tutto ciò semplicemente guardandomi negli occhi. 
È davvero così bravo a leggermi dentro? O sono io che glielo lascio fare?


[Anne's pov]

La odio.
È una stronza.
Me la pagherà molto cara.
Si è sicuramente programmata tutto, me lo sento.
Dio, sto morendo di imbarazzo. Io, Anne Richards, che muoio di imbarazzo. Questa era ancora da vedere.
«Allora, come mai Angy non ci aveva ancora presentato una delle sue migliori amiche?» mi chiede con quel sorriso gentile che sfido chiunque a non sciogliersi alla semplice vista, mentre si volta per qualche secondo verso di me prima di tornare a concentrarsi sulla strada davanti a noi..
«Beh..sono stata due settimane dai miei nonni, ad Heathrow, per cui per un po' ha avuto campo libero e ha potuto fare quello che voleva..»
"Perchè ti stai torturando le mani?"
Diavolo, non lo so davvero. Lui sembra così tranquillo e rilassato..
«Immagino che non ti aspettassi un simile colpo di scena al tuo ritorno!» esclama ridendo..sta cercando sicuramente di mettermi a mio agio.
«A dire il vero non mi sono sorpresa poi così tanto, sin dal giorno che l'ha conosciuto le ho letto negli occhi che quel ragazzo le piace; lei dal canto suo è irresistibile, non vedo come le due cose non potessero combinarsi..» affermo facendolo ridere ulteriormente. «Però onestamente tutta questa storia di Harry non me l'aspettavo..insomma, immagino che sia un bel guaio anche per la band..»
Torna immediatamente serio. «Purtroppo si, se Harry non torna a ragionare lucidamente molto probabilmente anche la loro amicizia ne risentirà, ma infondo è comprensibile, si è preso una bella sbandata anche lui..»
«Hai una migliore amica specializzata in strage di cuori Anne, fattene una ragione.» dico a me stessa, sospirando teatralmente.
Lui ride di nuovo, facendomi sentire per una volta tanto soddisfatta di una mia battuta pessima, e nel mentre mi soffermo ad osservarlo meglio. Ha una risata contagiosa che gli mette in evidenza i solchi creati dagli zigomi, in maniera esageratamente buffa direi, che però non fa che rendere il suo viso estremamente dolce; gli occhi sono ridotti a due fessure quasi impenetrabili, da cui però riesco benissimo a scorgere il color nocciola delle sue iridi; il naso è rivolto impercettibilmente all'insù, mettendo in risalto la sua bocca che a primo impatto direi che è proprio da baciare: il labbro superiore è leggermente più piccolo di quello inferiore, che è gonfio, sicuramente perfetto per essere morso. Inavvertitamente mi mordo il mio, proseguendo con l'osservazione di tutti i suoi lineamenti. Il mento e il tratto di pelle sottostante al naso sono coperti da una leggera peluria, ma è la grande voglia di caffè che ha sul collo ad attirare la mia attenzione, facendo spostare il mio sguardo sui tratti del suo collo..non c'è nulla da dire, è incredibilmente sexy.
Ero talmente impegnata ad ammirarlo che non mi sono nemmeno accorta che ha smesso di ridere da un po', sgamandomi alla grande mentre lo osservavo e facendo di conseguenza una di quelle figure di merda a dir poco colossali. Torno immediatamente a guardare i miei jeans, imbarazzata più di prima, ma ho la netta sensazione che lui stia sorridendo alla vista di me che mi strofino le mani sui pantaloni, rossa come un pomodoro.
«Allora...» comincia a parlare, ma il suono del mio telefono lo blocca.
Mi scuso con Liam e lo estraggo dalla tasca tirando un impercettibile sospiro di sollievo, dopodichè vedo che si tratta di mia sorella.
«Ehy, dimmi.»
«Anne, dove sei?»
«Sto tornando a casa, perchè?»
«Hai le chiavi con te, vero?»
«No, ma tanto ci sei tu, giusto?»
«Devo uscire con Carl..-sento il campanello suonare-..adesso.»
Deglutisco. «Mamma e papà ci sono, vero?»
«No scema, lo sai che sono andati a lavoro.»
«E come cazzo dovrei fare io adesso, Sarah?» mi sto visibilmente agitando.
«Non puoi stare da Angy per qualche ora?»
«No, io....»
«Senti, io adesso devo proprio andare, ci sentiamo dopo. Ciao.» riattacca di fretta lasciandomi come un'imbecille con il telefono in mano.
Merda.
«Ho un piccolo problema.» dico al castano, con tono preoccupato.
«Ossia?»
«Beh, non posso tornare a casa. Quella cogliona di mia sorella è uscita con il suo ragazzo e si è portata dietro le chiavi.»
«Qual è il problema?» chiede sorridente.. «Possiamo farci un giro se non hai niente di meglio da fare; io sono libero.»
Cazzo...e ora?
«Non vorrei essere di disturbo Lee..»
«Ma quale disturbo?! È un'ottima scusa per conoscerci un po' meglio, non trovi?»
Come si fa a dire di no a una faccia così..così angelica?


[Niall's pov]

«Manca ancora molto? Posso togliermi questa cosa? Ti prego, mi pizzica tutta la faccia!»
Cerca di sollevare la sciarpa che le ho legato intorno agli occhi qualche minuto fa, ma glielo impedisco afferrandole entrambe le mani.
Rido. «Shh, dobbiamo solo attraversare la strada e ci siamo. Appoggiati a me dai.»
Sbuffa e fa come le dico, cercando il mio fianco con una mano. L'aiuto ad andare nella giusta direzione e dopo alcuni metri finalmente arriviamo a destinazione.
«Si può sapere cos'è tutto questo mistero?! Aspetta...sbaglio o sento rumore di onde?»
Con un sorriso stampato sulle labbra mi libero dalla sua presa, lasciando che si tolga ciò che le copre la visuale, ed alla vista di ciò che le si presenta davanti sbarra gli occhi, quegli occhi meravigliosi, per poi sorridermi ampiamente. È impagabile vederla sorridere in questo modo, senza freni, in maniera così vera.
In un attimo ritrovo i suoi palmi caldi premuti sulle mie guance per darmi un veloce bacio a stampo che mi sconvolge interamente, provocandomi un brivido che in meno di un secondo mi percorre tutta la schiena, dopodichè inizia a correre come una bambina verso la riva, togliendosi di fretta le scarpe nel frattempo e lasciandomi quì, imbambolato ad osservarla.
«Ho un ragazzo fantastico!» urla una volta arrivata alla sua meta, con le braccia rivolte verso il cielo, riscuotendomi dai miei pensieri.
Raccolgo i due asciugamani che ho appoggiato a terra e mi affretto a raggiungerla, sorridendo alla scena.
«Niall, io ti adoro! È da una vita che non ci venivo! E poi questa spiaggia è così bella e tranquilla..» afferma guardandosi intorno.
«È una spiaggia privata infatti. È qui che abbiamo girato il video della nostra prima canzone, what makes you beautiful; il proprietario è un mio grande amico.»
Sorride di nuovo, intenzionata a replicare, ma qualcosa la blocca all'improvviso: il telefono che suona nella sua tasca.
Dopo aver letto il nome sul display, continuando a sorridere, si porta il cellulare all'orecchio e risponde, salutando l'altra persona con un «Ciao amore mio!» che mi fa immediatamente drizzare le orecchie mentre stendo con nonchalance gli asciugamani sulla sabbia..
«È una lunga storia..» dice mentre si siede, seguita a ruota da me che cerco in tutti i modi di fingermi disinteressato alla conversazione, ma lei, molto probabilmente essendosene accorta, ridacchia tra sé e mette il vivavoce, permettendo così anche a me di ascoltare.
«Senti, credo di star per fare un'altra bella litigata con quell'incapace del mio assistente che sbaglia in continuazione i tessuti che deve consegnarmi, anzi, sono quasi convinta che me lo faccia apposta, per cui tralascia i convenevoli e arriva dritta al punto.»
Scoppio a ridere nel riconoscere la voce alterata di Ellen che sclera dall'altro capo del telefono, in seguito la saluto.
Io:«Ciao Ellen, piacere di risentirti.» le dico mentre continuo a ridere insieme a Angy.
Silenzio assoluto, starà sicuramente cercando di capire a chi appartiene la voce..
Ellen:«Sei Niall, giusto? Oh mio Dio..non è che per caso ho interrotto qualcosa?»
Angy:«Per tua fortuna no Ell, siamo appena arrivati al mare.»
Ellen:«Beati voi, qui a Mullingar con il lavoro di mare non ne vedo nemmeno l'ombra..»
Io:«Com'è il tempo?» 
Ellen:«Oh, è fantastico, non fa né troppo caldo né troppo freddo, direi che c'è un clima perfetto per il periodo estivo.»
Io:«Immagino...Dio, non vedo l'ora di tornare a casa il mese prossimo!»
Angy:«Vai a trovare i tuoi?»
Io:«Si, per forza. Con i concerti in America ad Agosto e la preparazione al tour dell'anno prossimo è l'unico periodo tranquillo che ho per andare a fargli visita, anche se a causa delle continue prove che ci saranno ho decisamente poco tempo, infatti starò lì una sola settimana.»
Angy:«Capisco.» afferma leggermente pensierosa.
Ellen:«Tutto programmato insomma.»
Io:«Beh..purtroppo si. Con il lavoro che faccio sono costretto..»
Ellen:«Non è che, ipoteticamente parlando, potresti portarti anche Angy dietro? Così almeno la rivedo prima di Natale..»
Io:«Ma certo, anzi, è un'ottima idea! Mi farebbe molto piacere se tu conoscessi la mia famiglia.» dico con tono supplichevole alla castana affianco a me, che sbarra gli occhi, quasi sorpresa della mia improvvisa proposta.
Angy:«Oh..ecco..io..volentieri, farebbe molto piacere anche a me conoscerli..»
Niall:«Anche perchè non riuscirei a stare una settimana intera senza vederti.» aggiungo facendola visibilmente arrossire.
Ellen:«Io direi che dopo questa potrai presentarla ufficialmente come la tua ragazza, se non gli cadi ai piedi adesso Angy non lo farai mai più.» esclama ridendo..
Angy:«Arrivi tardi Ellen, è già successo molto tempo fa.» afferma fissandomi intensamente, e questa volta sono io ad arrossire.
Ellen:«Mi sono forse persa qualcosa?»
Angy:«Un po' più di qualcosa mia cara.»
Ellen:«Ovvero?»
«Stiamo insieme.» esclamiamo in coro io e Angy.
Di nuovo silenzio. «Ah. E esattamente quand'è che avevate intenzione di dirmelo?»
Angy:«L'ho fatto adesso. Sono successe tante cose, poi ti spiegherò con più calma..»
Ellen:«Va bene, ad ogni modo congratulazioni! Adesso però devo proprio andare, mi raccomando, fate i bravi!»
Angy:«Si mamma.» replica ridendo sonoramente.
Ellen:«A più tardi.» dice prima di riattaccare.
«Ci tiene molto a te.» constato mentre la osservo stendersi completamente e fissare il cielo; mi ricorda tanto quel giorno al Regent's Park..
«È parte integrante della mia vita.»
«E tu della mia, quindi la ringrazio.» arrossisce di nuovo, facendomi sentire fiero di me.
«Di questo passo mi scotterò per la tua dolcezza, non per il sole.»
«Non importa. Sei bella anche tutta rossa.» affermo prima di lasciarle un veloce bacio, per poi tornare in piedi e sfilarmi il cappello e la t-shirt. «L'acqua è meravigliosa, che fai? Vieni con me?» le chiedo mentre mi osserva dalla testa ai piedi..
«Ho altra scelta?»
«Mh..no, direi proprio di no.»
Sorride mentre anche lei si alza in piedi e non posso fare a meno di notare un pizzico di imbarazzo nei suoi movimenti quando si sfila con lentezza la maglietta, mostrando le sue forme a dir poco perfette avvolte da un bikini blu; ma ne sono sicuro, lei sicuramente non ne è soddisfatta. Distolgo quasi subito lo sguardo, non voglio né metterla in soggezione né darle l'impressione di essere un maniaco, ma devo ammettere che è davvero un bello spettacolo da guardare. 
Ci sfiliamo entrambi anche i pantaloncini e, dopo averla presa per mano, ci dirigiamo insieme verso la riva.
«È congelata.» afferma quando l'acqua mossa dalle onde le arriva ai piedi. «Tu vuoi farmi morire assiderata.»
«Infondo non è poi così male.» dico prima di entrare in acqua, trascinandola con me.
«No, io non ce la faccio. Devo tuffarmi o altrimenti muoio davvero.» 
Nemmeno il tempo di finire di formulare la frase che è già in ammollo a qualche metro di distanza da me, mentre io vengo completamente inondato dagli schizzi provocati dal suo tuffo, facendomi rabbrividire come non mai.
«Eh no, adesso mi vendico!»
Mi tuffo anch'io e quando la raggiungo inizio a schizzarle tutta l'acqua addosso, facendola sbellicare dalle risate.
«No, ti prego, basta, non respiro! Scusami per prima!»
Intenerito la smetto, avvicinandomi a lei con l'intento di abbracciarla.
«Sei la mia piccola.» affermo avvolgendola e beandomi dello strano effetto che mi provoca la sua pelle nuda a contatto con la mia.
«Solo tua.» replica appoggiando la testa nell'incavo della mia spalla, lasciandosi cullare dolcemente dalle mie braccia.
Può esserci paradiso migliore di questo?

Poco dopo siamo entrambi stesi sui teli ad asciugarci, disturbati solo dal continuo stridio dei gabbiani. Mi sembra tutto così meravigliosamente perfetto quando sto insieme a lei, ovunque ci troviamo; mi basta averla affianco per sentirmi in pace con il mondo e con me stesso. E solo lei ha questa innata capacità.
«Niall James Horan, tra poco avrai l'immenso piacere di vedere i miei capelli nella loro splendida naturalità.»
«Che cosa?» chiedo divertito, girando la testa verso di lei..
«Guarda.» afferma tirandosi su solo con il busto per poi strizzare per bene i suoi capelli.
Effettivamente sono..ricci, completamente boccolati.
«Stai benissimo anche così.» le dico voltandomi completamente nella sua direzione, reggendomi la testa con il palmo della mano.
«A me piacciono più in questo modo, il punto è che se cerco di asciugarmeli così né mi escono né si mantengono. Sono un supplizio.»
«Devo farti conoscere Lou un giorno..» affermo divertito mentre la osservo scrutarmi con aria corrucciata.
«Chi è Lou?»
«La parrucchiera ufficiale degli One Direction. Ci trucca anche a volte, sai?»
«Questa non voglio perdermela!» esclama ridendo. 
«Ah, è così?» 
Cerco di farle il solletico, ma vedendola piegarsi in due dalle risate non posso fare a meno di desiderare ancora una volta quelle labbra carnose, che sicuramente ora sapranno di acqua salata, sulle mie. E così, senza preavviso, la afferro per un fianco e la riporto vicino a me, premendo la mia bocca sulla sua; ed ogni singola volta è come la prima, sento sempre quel piacevolmente fastidioso formicolio alla bocca dello stomaco che solo lei riesce a procurarmi, quella sensazione che mi fa sentire più vivo che mai, ravvivando sempre di più in me l'amore che provo per lei.


[Liam's pov]

Non mi divertivo così tanto da veramente troppo tempo e il ché è alquanto ironico se consideriamo che sto trascorrendo il mio tempo con una perfetta sconosciuta.
Non frequento più una ragazza da quando io e Danielle ci siamo lasciati, ero stanco della relazione che avevamo instaurato, non c'era più feeling tra di noi ed è proprio questa la frase che ho usato quando le ho detto cosa pensavo: "Io non provo più niente.". D'altro canto lei era d'accordo con me, non ha fatto alcuna storia, anzi, di comune accordo abbiamo deciso di non vederci più e di andare avanti, anche se io sono rimasto decisamente fermo lì dov'ero, aspettando che arrivasse qualcuno che mi sconvolgesse, che mi attirasse, che mi facesse tornare a provare qualcosa, qualunque cosa, e per davvero.
Ora non dico di aver trovato quel qualcuno, sarebbe decisamente assurdo il solo pensarlo, ma avete presente quando andate in giro per i negozi e vedete una cosa che vi colpisce sin dal primo istante, a cui ripensate quando tornate a casa visto che non avevate tempo per prenderla, abbastanza soldi, o magari semplicemente perchè non vi convinceva del tutto? Avete presente quella sensazione che vi spinge poi il giorno dopo a tornare in quello stesso negozio per comprare quella maglia, giacca, o pantalone che sia su cui vi era caduto l'occhio?
Ecco, è un po' così che mi sto sentendo adesso; sin dal primo momento che ho visto Anne oggi in hotel ho avuto voglia di parlarle, di conoscerla, e non so descrivere la mia felicità quando Angy mi ha detto che era proprio lei che stavamo aspettando. Non solo per la sua bellezza, ma anche perchè sin dal primo istante mi ha dato l'impressione di essere una ragazza a dir poco raggiante, una di quelle sfacciate ma allo stesso tempo simpatiche, una di quelle che decidi immediatamente di ritenere alla tua altezza.
La osservo mentre parla memorizzando per bene tutti i tratti essenziali del suo viso, partendo dagli occhi, rigorosamente verdi, che spiccano sulla sua pelle chiara, ma rosea, piacevolmente abbinata al colore biondo dei suoi capelli.
Non so dire da quanto siamo seduti in questo tavolo del bar fuori città dove l'ho accompagnata a prendere un tea, ma se c'è una cosa che ho capito è il perchè è una così buona amica di Angy: è una chiacchierona. No, sul serio, non si stanca mai di parlare di tutto ciò su cui le è possibile argomentare, a partire dagli amici fino ad arrivare alla famiglia; ma è così piacevole ascoltarla, sentirle raccontarmi la sua vita come se io fossi un amico che non vede da tanti anni, o comunque tutto tranne una persona che ha appena conosciuto. È così aperta..è per questo che mi piace. Ma credo anche che utilizzi questa sua caratteristica come copertura per l'imbarazzo che da subito le ho visto provare nei miei confronti, e se ci penso un po' è normale, per questo sto cercando di metterla a mio agio in tutti i modi possibili.
«Cos'è quella faccia? Vorresti forse insinuare che sei più bravo di me a giocare a bowling?»
Rido. «Io non insinuo niente, se vuoi te lo dimostro seduta stante.» affermo ghignando.
«È una sfida questa, Payne?» chiede assottigliando gli occhi..
No, più che altro è un modo per rivederti.
«Forse..»
«Ad ogni modo stasera non posso, anzi, è tardi, i miei saranno già rientrati da un bel pezzo a quest'ora, forse è meglio andare.»
«Ti stai forse tirando indietro, Richards?» le chiedo, sfidandola sul serio questa volta..
Punta i miei occhi con sguardo adirato, inarcando un sopracciglio e indicando velocemente la tasca dei miei jeans..
«Dammi il tuo telefono.» mi ordina con tono deciso.
Anche se leggermente perplesso faccio ciò che mi dice e non posso fare a meno di sorridere compiaciuto quando vedo che sta registrando il suo numero nella rubrica.
«Quando vuoi, Liam.» mi dice mentre me lo riconsegna.
Bene, messaggio ricevuto, mai intaccare il suo ego se non per scopi subdoli come questo. Missione compiuta, ho il suo numero.
«E vedi di non dare il mio numero a nessuno, sono una ragazza famosa io, sappilo.»
Scoppio a ridere di nuovo..è inutile, il suo continuo rispondere in modo ironico mi diverte in una maniera allucinante; è esilarante sentirla dire certe cose solo perchè sente il continuo bisogno di giustificare tutto quello che fa. O forse è solo come me, che odio a morte i silenzi imbarazzanti.
Una cosa è certa: ho tutta l'intenzione di tenerle testa.


[Angy's pov]

Sorrido quando leggo il messaggio che mi ha mandato Anne, sapevo di aver fatto bene i conti, sapevo che anche lei, dopotutto, aveva bisogno di svagarsi un po'..

"Grazie. Ti amo. xx"

Quando premo sulla barra con su scritto "rispondi" la macchina di Niall si ferma, ritardando la mia risposta.
Sono solo le sette, mi dispiace farlo andare via, mi sono divertita talmente tanto oggi che vorrei rimanesse con me anche stasera..io ho sempre bisogno di lui...
Una volta che l'auto è spenta e parcheggiata per bene sul vialetto difronte casa mia, si decide a voltarsi verso di me.
«Grazie per la bellissima giornata Niall.» gli dico sorridendo.
«Grazie a te per averla passata con me.»
È sempre così perfettamente dolce..
Sono quasi tentata ad invitarlo a rimanere a cena da me, ma cosa direbbe mio padre a riguardo? O meglio, quante storie farebbe?
Sussulto quando leggo il suo nome lampeggiare sul display del cellulare e sbuffando gli rispondo.
«Dimmi.»
«Ciao tesoro. Dove sei?»
«A casa.»
Non ho affatto voglia di dilungarmi in chiacchiere con Niall affianco che aspetta una qualche mia proposta.
«Sei tornata adesso? Un'ora fa non ti ho trovata..»
«Si, proprio ora. È tornata Anne, ho passato la giornata con lei.»
Leggo un pizzico di delusione negli occhi di Niall al sentirmi pronunciare queste parole, ma conoscendo il carattere di mio padre mentirgli è l'unica cosa che posso fare per ora, non prenderà affatto bene il fatto che io abbia un ragazzo, soprattutto se si tratta di Niall, in special modo se glielo dico per telefono..
«Ah, d'accordo. Scusa se non mi sono fatto sentire per tutto il giorno, ma ecco..sono stato decisamente impegnato. Comunque sia tra una mezz'oretta sarò a casa.»
Sospiro, delusa. «Vuoi che ti prepari qualcosa?»
«No, lascia stare, ho già mangiato. Tu riposati un po'.»
«Va bene, allora a dopo.»
«Certo, a dopo piccola mia.»
Riattacco, rivolgendo immediatamente uno sguardo di scuse a Niall.
«Scusami se gli ho mentito, ma sono stata costretta. Tu non sai com'è fatto: la prenderà male, molto male. Devo parlargli faccia a faccia»
Si avvicina a me, appoggiandomi una mano sul braccio. «Ehy, sta tranquilla, se vuoi puoi anche non dirglielo..» non ne sembra convinto nemmeno lui..
«Andiamo, come se non lo verrebbe a sapere comunque..»
«Prenditi tutto il tempo che vuoi, io e te staremo attenti a non dare troppo nell'occhio.»
Anche se leggermente preoccupata annuisco, lasciandomi avvolgere dal calore che divampa in me ogni qual volta le sue labbra entrano a contatto con le mie. Mi da un bacio lento, quasi rilassante, uno di quelli che vorrei non finissero mai, uno di quelli che mi fanno sentire decisamente meglio. Ma infondo mi basta che lui sia con me per sentirmi più sicura.
«Grazie mio eroe.»
«Smettila di ringraziarmi in continuazione..» esclama imbarazzato. «Piuttosto quando ci rivediamo? Domani sono impegnato fino a tardi perchè ho le prove..»
Sorrido come un'ebete, perdendomi come al solito ad ammirare i suoi bellissimi occhi blu. «Hai idea di quanto mi rendi felice?» gli chiedo, cambiando improvvisamente discorso..
Stavolta è lui a sorridere. «Si, ce l'ho. Eccome se ce l'ho. Tu fai lo stesso con me da quando ci siamo conosciuti.» 
Più che soddisfatta della sua risposta faccio incontrare nuovamente le nostre bocche, ma veniamo interrotti quasi all'istante dal ticchettio di un dito sul vetro dell'auto.
Mi viene quasi un infarto, ma tiro decisamente un respiro di sollievo quando vedo che si tratta di Jas. Lo saluto, dopodichè mi rivolgo velocemente a Niall.
«Ti inviterei ad entrare, ma sta tornando mio padre. Va bene se domani sera ti raggiungo in hotel? Sarai stanco per uscire..»
«Va benissimo.» replica fissando Jason con un'espressione indefinita.
«Eddai, lascialo stare, sapeva già che il mio cuore appartiene a te.» gli dico prima di uscire dall'auto, lasciandolo piacevolmente sorpreso ad osservarmi.
Chiudo lo sportello fiondandomi tra le braccia di Jason, che mi aspetta con un sorrisetto stampato sulle labbra che tutti i presenti sanno a cosa è dovuto.
«Ciao puzzolo!» gli do un bacio sulla guancia, ma vengo immediatamente ripresa da Niall che prima suona il clacson e poi abbassa il finestrino.
Jas:«Te l'avevo detto che quello li era geloso di me, però se ti rende così euforica va bene lo stesso.» afferma mentre ricambia il mio abbraccio.
Niall:«Quello li ha un nome.» gli dice, fingendosi irritato.
Jas:«Scusa Niall, ma sappi che comunque io non ci rinuncio ad essere il suo migliore amico.» replica quando si stacca da me, fingendo serietà.
Entrambi scoppiano a ridere.
Io:«Bene, adesso non vi coalizzate contro di me però.»
Jas:«Stai scherzando? Abbiamo già concordato telepaticamente un piano malefico per ucciderti.»
Io:«Non mi stupirei poi così tanto.» affermo ridendo.
Jas:«A parte gli scherzi..» torna davvero serio questa volta. «Spezzale il cuore ed io ti spacco la faccia, e nessun bodyguard del mondo potrà fermarmi.»
Io:«Che aggressivo!» esclamo ridacchiando, ma nessuno dei due sembra far caso al mio commento.
Niall:«Puoi stare tranquillo, fare del male a lei sarebbe come fare del male a me stesso. Tu piuttosto tienimela d'occhio quando non ci sono, intesi?»
Jason sorride, visibilmente soddisfatto della sua risposta, poi si volta verso di me e torna a fare il coglione.
Jas:«Ma certo, le faccio da guardia del corpo ventiquattr'ore su ventiquattro. Forza signorina, saluti il suo ragazzo. E si muova, così la scorto a casa e poi vado a vedermi la partita del Manchester.»
Io:«Cazzo, è vero, c'è la partita stasera! Io vado, vi saluto!»
Entrambi si lanciamo un'occhiata e poi scoppiano a ridere di nuovo, in seguito mimo un 'ti amo' a Niall con le labbra ed infine mi chiudo il cancelletto di casa alle spalle.
Lo vedo sorridere attraverso le barre in metallo, ma subito dopo si sofferma ad ascoltare Jason che gli dice qualcosa sottovoce mentre mi osserva cercare le chiavi. Quando le trovo e varco la soglia della porta lo sento salutare Niall e, girandomi verso di loro, lo vedo dirigersi verso casa sua mentre il biondo fissa il vuoto...che gli avrà detto?
Non ci metto molto a dirigermi al piano di sopra, sfinita per la lunga ma intensa giornata, e proprio mentre mi avvio verso il bagno per farmi una lunga doccia ristoratrice il mio telefono vibra di nuovo, segnalando l'arrivo di un nuovo messaggio. Da Niall.

"Ti amo anch'io. xx"



 
SPAZIO AUTRICE:
 
Ormai mi sono innamorata del blu, per cui è inutile, d'ora in poi lo spazio autrice sarà sempre blu. MA LOL AHAHAHAHAHAHAHAH, chissà quanto vi frega!
Tornando a noi, HOLA BABBANE.
Come state?
Da dove veniate?
QUANDO SI MANGIA?
D O V E SI MANGIA?
Ok, non so se sono stata contagiata da Niall, dall'alieno di avanti un altro, o da entrambi lol
Ma passiamo al capitolo che è tardi e devo andare a nanna, altrimenti domani non mi sveglio nemmeno con la gru. 

Lo so, è di passaggio, ma in compenso ho aggiornato presto, inoltre è molto lungo e decisamente troppo dolce...siete voi che mi contagiate. u.u <3
Vi consiglio di prepararvi alla tempesta imminente, mie plebee. Il più bello deve ancora venire. OuO
Dai, supponete, su su. Liam e Anne? Zayn e Alice? Angy e il padre? Harry? Che cosa succederà? ewe
Quanto riderò! :') Vi prego già da ora di non odiarmi.

Ragazze mie stupende, adesso sorrizzatemi(?) ma vi devo dire una cosa importante, quindi caghè mua(???).
A chiunque di voi piaccia il mio genere consiglio di leggere questa storia: 
The strength to fight. Sono solo quattro capitoli, la trama è davvero molto intrigante, la scrive una mia amica frizz fighissima e niente, io me ne sono già innammorata. Le date una mano? Merita davvero, ve lo assicuro.
Poi c'è la mia Sammy, la mia scrittrice preferita in assoluto. Se cercate una bella storia piena zeppa di emozioni, ma di quelle forti, date un'occhiata qui: W.A.L.L.


Benissimo, io ho davvero terminato.
Appena posso aggiorno anche Resurrection, l'altra mia storia, se qualcuno di voi ancora non la conoscesse mi farebbe piacere se ci desse una sbirciatina ina ina.
Detto questo, mi dissolvo.
Buonanotte alle notturne come me e lots of love a tutti.


ANGY LOVES YA.

P.S.: Scusè muà se ci sono Orrori di ortografia, ma ho riletto con gli occhi in condizioni peggiori di quelli di mia nonna, persciò(?) chiedo venia.

P.P.S.: Domani ho il compito di latino, voglio DIEEEEEE.
  
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