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Autore: AmeliaRose    25/01/2014    2 recensioni
20 Gennaio 2013. Il Regno Unito viene messo in quarantena per colpa di un virus che rende le persone infette affamate di carne umana. Billie Piper, una sopravvissuta, racconterà nel suo diario ciò che le capiterà. Conoscerà nuove persone, proverà nuovi dolori e chissà, magari riuscirà a trovare l'amore durante questa apocalisse.
Genere: Drammatico, Horror, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie Piper, David Tennant
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo


 

24 Febbraio 2013
Bolton, Regno Unito.
Ore 14:30


La mensa era già piena zeppa di persone che non facevano altro che sussurrare parole colme di paura. Un'ora fa il comandante Eccleston e l'ammiraglio Clark diedero l'ordine di riunirci tutti in sala mensa per comunicarci informazioni importanti che, a detta dei militari, erano informazioni che ci avrebbero portato sia gioia che dolore. Quindi non è stato un caso l'assemblea durata quattro giorni di cui hanno fatto parte la maggior parte dei soldati, compresi Tennant e Smith. 
David e Matt entrarono nella stanza con un espressione dura in volto, nulla di buono a quanto pare! David si sedette vicino a me e accennò un sorriso.

-Che diamine sta succedendo?" mi sussurrò Arthur seduto di fianco a me.

-Non ne ho idea" risposi con un alzata di spalle. "Ma non è una cosa buona" aggiunsi. Arthur annuii. Il Comandante e l'Ammiraglio entrarono nella stanza e di colpo calò il silenzio. L'Ammiraglio prese posto dietro a un tavolino posto davanti a noi.


-Buon pomeriggio a tutti. Ci scusiamo se solo ora siamo riusciti ad arrivare a una decisione. Quattro giorni fa abbiamo ricevuto una notizia allarmante." Ci guardò tutti, analizzando ogni nostra espressione. "La notizia arriva dall'esterno. E' una notizia spaventosa a mio parere. Purtroppo le barriere non sono servite a nulla, il virus o quello che è, ha infettato mezza Europa e gran parte degli Stati Uniti, intere città sono andate distrutte". Mi guardai attorno, se prima la gente era spaventata ora è terrorizzata! "Di comune accordo abbiamo preso una decisione. Le barriere non verranno riaperte ma abbiamo avuto l'ordine di uccidere a vista gli infetti. Faremo una pulizia completa finché non troveranno una cura". Sempre se ne troveranno una, pensai. "Abbiamo parlato con altre basi del Regno Unito e abbiamo deciso di portare i civili a Millom. In poco più di un mese sono riusciti a creare un'altissima e massiccia barriera che circonda l'intera area. Hanno confermato che non c'è nessun infetto, nessun pericolo. Hanno cibo, alloggio e assistenza sanitaria. Mi hanno confermato più di una volta che quei figli di puttana non entreranno mai!". Di nuovo silenzio. "Con noi resteranno i militari, tranne per quelli che accompagneranno i civili fino al nuovo posto sicuro. Qualche domanda?". Alcuni alzarono la mano, me compresa. Clarke indicò una persona davanti a lui.

-E se qualche infetto riuscisse a entrare?"

-E' impossibile. Ripeto, le barriere sono altissime e spessissime"

-Ma se un uomo infetto ma non completamente trasformato riuscisse a entrare?" chiese Karen preoccupata.

-Impossibile. Prima di farvi entrare vi faranno un veloce e sicuro test del sangue. Chi è infetto non potrà entrare, verrà eliminato sul posto" rispose freddo.

-Ci staremo tutti? Nel senso, Millom è un paesino di ottomila anime e dubito che ci staremo tutti" disse un uomo  dalle prime file.

-Stiamo cercando altri punti di raccolta per i sopravvissuti. Ovviamente no, non ci starete tutti ma faremo del nostro meglio per sistemare la cosa il più presto possibile". Clarke ci guardò tutti. "Ovviamente c'è ancora da chiarire il come si trasmette questo virus. Ogni settimana verrete sottoposti a dei test del sangue. Altre domande?". Tutti mormorarono qualcosa ma nessuno alzò la mano. "Bene, partirete domani mattina, alle prime luci dell'alba. Il viaggio sarà purtroppo molto lungo. E' meglio che ora andiate a preparare i bagagli". Si alzò e uscì dalla mensa a grandi passi. Eccleston lo seguì con la testa bassa, evidentemente non la pensava come il suo superiore. Guardai David.

-Cosa ne pensi di questa situazione?" chiesi curiosa mentre ci incamminavamo verso le nostre camere.

-Il posto sembra sicuro. Ma dalla tua espressione noto che non ne sembri molto convinta".

-Vedi bene. Non è sicuro! Nessun posto è più sicuro ormai. Le barriere possono salvarci certo, ma se un'uomo dovesse infettarsi mentre è dentro la barriera? E se si trasformasse in poche ore e cominciasse a sua volta a infettare la gente? Quel posto è una sicurezza ma anche una gabbia." dissi decisa. David mi guardò in silenzio. "Non sono pessimista, solo realista" aggiunsi.

-Abbi fede, tutto andrà  per il bene. La sfortuna non potrà essere sempre dalla nostra parte" disse fermandosi davanti alla mia porta.

-Mi piacerebbe pensarla come te" ammisi. "Ora vado, ci vediamo più tardi" aggiunsi. David annuii ed entrai in camera.

 

 
Tutti dormono più tranquillamente, si capisce dal troppo silenzio. Io invece non riesco a dormire, trasferirmi nella nuova base mi preoccupa molto. Mi alzai e mi guardai attorno, Karen e Arthur, i miei compagni di stanza, dormono abbracciati. Uscii dalla camera senza fare rumore e percorsi a passi lenti e felpati il corridoio. Salutai i due soldati che facevano da sentinella ed entrai in cucina. Le luci erano ancora accese ma la stanza era vuota. Mi andai a sedere su una sedia vicina e sospirai. Mancavano poche ore alla partenza e sapere che me ne dovrò andare mi lascia con l'amaro in bocca. Lasciare Eccleston mi fa star male, non servo a nulla per ora ma sapere che molto probabilmente non potrò più vederlo mi si spezza il cuore. Mi aveva salvato la vita, sono in debito con lui e purtroppo non potrò mai ripagarlo.

-Già in piedi signorina?" mi chiese una voce fin troppo famigliare. Sorrisi.

-Faccio fatica a dormire purtroppo. I cambiamenti non mi piacciono molto" ammisi. Eccleston si sedette di fianco a me.

-Non sei sicura di Mallom, giusto?" mi chiese. Annuii.

-Se andiamo in quel posto possiamo definirci come topi in trappola. Sappiamo entrambi cosa può accadere se un test dovesse dare un falso positivo". Lo guardai negli occhi.

-Se devo essere sincero, la penso come te". 

-Ma non si è opposto a questo" obiettai.

-Non potevo. Clarke decide, io non ho voce in capitolo" disse freddo.

-Già. Ma anche sua moglie e i suoi figli verranno portati in quel posto. Aveva tutto il diritto di opporsi a questa scelta". Lo guardai irritata, come poteva mettere in pericolo la vita della sua famiglia? Eccleston scosse la testa.

-Non puoi capire. Nonostante sia contrario a questa scelta, hanno più possibilità di vivere in quel posto che qui! Siamo troppo vicini alle città, qui c'è più possibilità di venire attaccati da gruppi di infetti". Eccleston si alzò. Rimasi in silenzio, incapace di dire qualcosa per consolarlo. Certamente deve essere difficile fare una scelta così rischiosa, allontanarsi per un lungo periodo dalla propria famiglia. "So che farai un ottimo lavoro come protettrice" disse lui. Sorrisi nuovamente rincuorata. Mi alzai e lo guardai.

-Grazie signore. Lei mi ha salvato la vita e non potrò mai ripagarla per questo. Ma forse ora potrò ripagarla un pochino proteggendo la sua famiglia". Eccleston sorrise e mi accarezzò la guancia. Arrossì a quell'intimo gesto.

-Il mio lavoro consiste nel salvare la gente Billie, non mi devi niente" disse lui sicuro. Eccleston si avvicinò al mio viso e mi baciò. Per qualche secondo rimasi immobile e poi, chissà per quale motivo, ricambiai il bacio non una ma più volte. Eccleston staccò le sue labbra dalle mie e mi guardò negli occhi. "Spero vivamente di poterti incontrare nuovamente in futuro. Stai attenta Billie, sii forte e vedrai che tutto andrà per il meglio". Mi baciò la fronte e dopo una rapida carezza alla mia mano lasciò la stanza lasciandomi sola con i sensi di colpa.

Angolo Autrice:
Salve a tutti :)

Dopo un mese e un giorno ecco qui l'aggiornamento.
Spero veramente che il capitolo vi piaccia, specialmente il finale! 
In questo capitolo non c'è la parte "diario" ma ritornerà nel prossimo capitolo.
A presto, spero :)

 
 

 
 
 
   
 
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