Storie originali > Generale
Segui la storia  |      
Autore: Only Lisa    25/01/2014    0 recensioni
Una ragazza, che si trova costretta vivere in una dimensione che non è la sua.
Indizi nascosti, da ritrovare per scoprire la verità.
Un insieme di prove, da superare per ritornare nel suo mondo.
Tra sogno e realtà.
Tra la vita e la morte.
Imprigionata in un miraggio.
***
"Ogni notte sempre lo stesso incubo, ogni notte vedo roteare quei numeri e quelle lettere: 14 . 33 . 18N - 121 . 2 . 53E
Cosa mai vorranno significare...?"
***
[Un lungo tunnel, un freddo paralizzante, un caldo soffocante, buio.
...
Una freschezza ravvivante, un calore rassicurante, luce. Il tunnel è finito!]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

[Un lungo tunnel, un freddo paralizzante, un caldo soffocante, buio...
***


Una ragazza che cammina solitaria, un auto che nella notte, uno scontro, l'auto si dilegua nell'oscurità mentre il corpo della ragazza giace a terra privo di sensi, poi d'un tratto un numero: 14.

 


-Oh, per fortuna era solo un'incubo!- penso svegliandomi di soprassalto tutta sudata a causa di un brutto sogno -Eppure... sembrava così reale.- confesso a me stessa -Forse è meglio che vada a farmi una doccia- ammetto constatando il cattivo odore che emano. 

Entro nella doccia e continuo a pensare a quello strano sogno, ripensandoci mi tornano i brividi... -Chissà quella povera ragazza come starà ora? Ma che vado a pensare era solo un sogno! Anche se sembrava... basta pensarci, è meglio che vada o farò tardi a scuola- penso prima di prepararmi per poi trascinarmi come uno zombie giù per le scale. 

-Buongiorno- borbotto ancora con gli occhi chiusi a causa del sonno e della luce 

-Per te non è proprio un buongiorno, sei pallida. Che è successo?- chiede preoccupata mia madre 

-Niente ma, è solo che ho fatto un brutto sogno che però sembrava reale- ammetto triste

 -Ma dai, sei cretina? E' solo un sogno. Ed io che pensavo chissà cos'avevi.- eccola, la gentilezza di certo non è uno dei pregi di mia madre, però anche se non me lo dimostra con smancerie, abbracci, e frasi sdolcinate, so che mi vuole bene, è il suo carattere, al contrario di mio padre che invece è tutto l'opposto, troppo appiccicoso. 

-Si è svegliata la bella di papà, vieni qua a dare un bacino al tuo papino- appunto, che vi dicevo? 

-Uff, scusami ma vado di fretta, ciao- prendo un toast al volo e scappo via di casa, anche se sono in anticipo, queste smancerie di prima mattina specialemente quando sono nervosa mi innervosiscono ancora di più! 

Mentre aspetto l'autobus con mezz'ora di anticipo, una macchina si accosta al mio fianco abbassando il finestrino

-Ehi cretina, vuoi un passaggio?- Eccola! Quasi quasi mi dimenticavo di lei, quella stupida patentata di mia sorella, ha 3 anni più di me e siamo totalmente diverse.

Lei: Bellissima, riccia, carnagione chiara, magra, secchiona con tutti 10, l'unico suo difetto se così lo si può chiamare è l'altezza o meglio la bassezza. 

Io, tutto il contrario: Non molto bella, anzi per niente, carnagione scura, capelli lisci, un po' in carne, a scuola il voto più alto che avevo era 5 e sono abbastanza 'alta', non sono un gigante ma neanche una nana.

-Si scema, te ne sarei grata, mi scoccia prendere l'autobus.- dicp per poi entrare in auto

-Allora, che hai questa mattina? Sei meno scorbutica del solito, sembri quasi buona, wow...- mi beffeggia lei

-Non farti troppe illusioni, sono solo sovrappensiero.- tronco le sue speranze sul nascere, che strano eppure mi sembra di aver già vissuto questa scena, sarà perché litighiamo sempre.

-Mmm, che peccato, ed io che ci speravo. Non cambierai mai vero?- chiede speranzosa

-Speravi invano, mi dispiace distruggere i tuoi sogni di gloria, ma io sono fatta così.- le ricordo

-Eccoci, siamo arrivate.- mi fa notare -Oggi all'uscita vengo io o torni con il bus?- domanda 

-Se non ha niente da fare passi tu?- più che chiedo, la supplico -Oggi non sono dell'umore adatto per tornare da sola, ho la testa tra le nuvole.- ammetto per poi aprire lo sportello

-Va bene, a dopo allora.- mi saluta mentre sfilo gli auricolari e infilo il cellulare in borsa, diretta verso quel carcere camuffato da 'scuola'. 

-Si scema, te ne sarei grata, mi scoccia prendere l'autobus.- dicp per poi entrare in auto

-Allora, che hai questamattina? Sei meno scorbutica del solito, sembri quasi buona, wow...- mi beffeggia lei

-Non farti troppe illussioni, sono solo sovrappensiero.- tronco le sue speranze sul nascere, che strano eppure mi sembra di aver già vissuto questa scena, sarà perché litighiamo sempre.

-Mmm, che peccato, ed io che ci speravo. Non cambierai mai vero?- chiede speranzosa

-Speravi invano, mi dispiace distuggere i tuoi sogni di gloria, ma io sono fatta così.- le ricordo

-Eccocci, siamo arrivate.- mi fa notare -Oggi all'uscitita vengo io o torni con il bus?- domanda 

-Se non ha niente da fare passi tu?- più che chiedo, la supplico -Oggi non sono dell'umore adatto per tornare da sola, ho la testa tra le nuvole.- ammetto per poi aprire lo sportello

-Va bene, a dopo allora.- mi saluta mentre sflilo gli auricolari e infilo il cellulare in borsa, diretta verso quel carcere camuffato da 'scuola'. 

-Va bene, a dopo allora.- mi saluta mentre sflilo gli auricolari e infilo il cellulare in borsa, diretta verso quel carcere camuffato da 'scuola'.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Only Lisa