Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Raynella    26/01/2014    1 recensioni
"-buongiorno principessa!-disse ynhel con un insolita luce negli occhi-scommetto che ha di nuovo avuto quell' incubo....e non sospiri la prego, lo sanno tutti che i sogni delle famiglie regali sono spesso presagi; perché non me ne parla?-aveva uno sguardo quasi triste ma leawyn non rispose, era troppo presa dai suoi pensieri per badare alla cantilena che la dolce elfa le rivolgeva ogni mattina al suo risveglio, ma come poteva pensare che l' immagine di un elfo oscuro del nord e di uno silvano del sud che si tendono la mano per salvarsi dalla caduta di un burrone, nonostante i due popoli fossero rivali da oltre duemila anni, potesse essere veramente un momento del suo futuro mentre compiva non solo il suo destino ma anche quello del regno di serafin"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La morbidezza di un cuore duro
 

Io sono qui dai non piangere,
stringiti a me più che puoi,
io ti proteggerò non temere,
non piangere sono qua …
 (CIT. Tarzan)
 

i due elfi erano chini davanti al fuoco, non si erano parlati tutto il giorno per il cammino tanto faticoso e lungo sotto l sole cuocente.
Orano erano lì, l’uno di fronte l’altra con in mezzo il fuoco: girava un’ aria pesante colma di tensione.
«Era da tanto che non piangevo …» cominciò lei un po’ timorosa.
«Era da quando è accaduto tutto alla villa, quell’episodio così semplice mi ha cambiata radicalmente»
Silenzio, Farkeld ascoltava.
«Quando arrivai a Famelyth e raccontai l’accaduto ai servi e mi fu proibito di tornare alla villa, Ferlow diede la vita per me ed io compresi che ero speciale e sarei cresciuta con un padre scomparso ed un dono che non avevo mai voluto; mi guardai allo specchio, avevo gli occhi gonfi dal pianto e colmi di lacrime, in quel riflesso mi vidi debole, terribilmente debole e non lo accettavo, mi strappai a forza le lacrime, poi mi guardai i capelli: erano biondissimi e puri come quelli di un bambino spensierato, io non ero più quella bambina … presi le forbici e li tagliai, sarebbero stati corti per sempre perché rappresentavano la nuova me, la sovrana forte che non piange mai ed è forte nonostante tutto … pensate ho tenuto tanta amarezza dentro per quasi tutta la vita fino a … quando voi l’altra sera … forse mi faceva più male l’idea che voi eravate l’unico riuscito a strapparmi le lacrime che non il gesto di Shigo in se» guardò un attimo l’elfo e poi si prese una ciocca bionda che le arrivava al sedere, sorrise.
«Fu Sath a farmi cambiare idea … mi disse “dovresti lasciarli crescere Leawyn, i capelli rappresentano uno dei punti dell’essenza della persona, in una donna sono l’eleganza e la femminilità, non dovresti sopprimere questi punti della tua vita perché ti ricordano quell’ accaduto”, mi era bastato ciò ed avevo lasciato che i capelli si allungassero, ora credo che possano essere lunghi nonostante la forza e non rappresentino più la debolezza, la cosa strana è che da quando li ho lasciati crescere sono lisci, mentre da piccola erano sempre ricci»
«Secondo me -  cominciò lui – non sono più come una volta perché siete cambiata, e con voi anche uno dei punti dell’essenza umana è mutato, inoltre io credo ce voi siate più forte di quanto crediate»
Si guardarono un momento negli occhi per poi tornare a fissare il fuoco.
«Lui è tutto per me, è stato l’unico punto fermo e di appoggio nella mia vita, Sath …»
Restarono ancora in silenzio, per qualche motivo si scambiavano ricordi del passato?
«Almeno tu ha sempre avuto qualcuno accanto, io …»
 

«Farkeld! Accidenti cos’è successo?»
Il piccolo elfo uscì da sotto il letto con gli occhi grondanti di lacrime, lampeggiavano tra l’ambra abituale ed l’azzurro più chiaro
«Noi stavamo giocando, poi mi hanno preso in  giro e mi sono arrabbiato, io l’ho colpito e lui è caduto, io non volevo fargli male magli occhi si sono schiariti e mi sono sentito pervadere da una sensazione di ira orribile, perché … perché nessuno mi ama?»
Guardò con disperazione la madre.
«Io ti amo, e tu sei speciale Farkeld, rammenta sempre»
Non era comunque convinto ma si lasciò trasportare dall’abbraccio della regina.
 

«Forse Shigo – ricominciò riemergendo dal passato – lei è l’unica che in mezzo a tutti mi considerava “qualcuno”, ricordo che arrivò come un’eroina a salvarmi dai miei aggressori e rimase sempre accanto a me, era bella, sensuale, atletica ed intelligente, l’unico punto che le annebbiava la mente era l’odio profondo per i sud che io non ho mai compreso»
Pausa.
«Non mi importava nemmeno, mi bastava avere lei accanto per essere forte come nessuno, sarei diventato il guerriero perfetto, il re che mio padre avrebbe sempre voluto … e che non avrà mai»
Concluse la frase con un’amarezza nello sguardo che Leawyn non aveva mai visto a nessuno.
«Mio padre mi ha sempre odiato, mi ha perfino portato via madre quando ero ancora piccolo, forse per la mia “diversità”, perché ero dolce e non spietato come gli altri, ma mia madre non ne poteva niente …»
«Mio padre è scomparso – lo interruppe lei – durante la guerra, non abbiamo più avuto più tracce di lui, mia madre morì anni fa, tutti mi hanno abbandonato nella mia vita»
La giovane si vide per un momento Ferlow che combatteva.
Si guardarono un momento, un attimo che parve durare tanto allungo, si stavano perdendo negli occhi altrui.
Perché in fondo si stavano dicendo tutto ciò? Cosa aveva lei in comune con lui se non quel destino mai voluto? Non lo concepiva, lo odiava ma gli voleva bene, avrebbe voluto abbandonarlo lì in mezzo al nulla eppure non ci riusciva, e non per la promessa ma perché lei non voleva.
“come è strano il mondo” pensava sempre.
“apetto un attimo!” penso un attimo alzando lo sguado sul pricipe che la osservò perplesso.
«quando … beh è accaduto tutto ci siamo trovati qui, vi ho sentito urlare nel corridoio senza badare a cosa dicevate e poi tu sei entrato e ci saimo ritrovati qui, voi sapete come e perché siamo arrivati qui?» lo guardò con sguardo accusatore.
«Io vado a prendere un po’ di legna, tornerò presto»
«Principe Farkeld!»
Ma se ne era già andato.
«Sì, certo, lui lo sa»
Leawyn rimase ferma ad osservare la brace spegnersi fin ad assopirsi completamente.
 

Farkeld aveva bisogno di staccarsi un attimo e si diresse in lontananza con la scusa di raccogliere altra legna.
Sapeva bene che erano lì perché era andata a parlare con il re ed erano stati cacciati dal regno per quella discussione ma ovviamente non gliela avrebbe mai detto.
“tornerò presto” aveva detto ma non sapeva se sarebbe stato così, avrebbe solo voluto piangere come quando era piccolo ripensando ai pensieri che lo avevano invaso fino a qulache momento primo mentre raccontava le tutto.
Alzò un attimo lo sguardo e scorse un piccolo fuoco: qualcuno era nel deserto e si avvicinò per controllare accasciandosi dietro una roccia.
Un piccolo Goblin canticchiava mangiando un cerbiatto, aveva la pelle raggrinzita e verdastra ed era vestito con pelli mal concie.
«Abbiamo un ospite oggi? - Disse all’improvviso quello – non uno qualunque ma il principe Farkeld in persona …»
Era stato scoperto.



AA: si, si lo so questo capitolo è crtissimo T.T, ma non potevo farlo lungo xk era incentrato sulle loro esperienze familiari e dilungare sarebbe stato noioso o continuare la vicenda avrebbe contrastato il titolo, beh hanno degli amori strani e nascosti, o forse no? i loro sn sempre messi meglio dei miei -_- ma nn vi annoio con la mia vita privata quindi grazie a chi ha cliccato fino qua ed ha recensito!! sono poi così felice che sono riuscita a mettere il disegno a capitolo 4 che ho fatto, se è orrendo ditemelo che lo levo subito
Bacioni Raynella
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Raynella