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Autore: SatokibiNeko    26/01/2014    2 recensioni
chi era la ragazza che Rufy aveva sognato?, perché tutte le persone che entravano nel bosco d' ossa sparivano?
tratto dal capitolo 1
...e al centro della biforcazione di rami si vedeva una colomba, si girò stupito per la bellezza dell’ animale, non era completamente bianco, aveva macchie nere e rosse, guardò la ragazza per poi guardare Rufy e dirgli “questa è un angelo che vuole solo essere umano, si strappò le ali per tornare a vivere”...
piacere a tutti, mi chiamo Layla e questa è la prima fanfiction che pubblico, e spero che non sia l' ultima.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Mugiwara, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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P.O.V. Brook
La guardai, troppo bianca la sua pelle per sembrare umana, stava soffrendo, mugugnava qualcosa e implorava aiuto, mi sembra perfino di vedere una piccola lacrima di color bluastro, come l’ inchiostro di una penna blu, le asciugai la lacrima e le diedi un bacio sulla guancia, la vidi abbracciata ad un ragazzino, probabilmente una nuova anima che non rivedrà più la luce, ma mi sembrava di vedere se i miei occhi non mi ingannano una piccola cicatrice sotto l’ occhio sinistro, “No, non è un’ anima per la mia vita, è un… amico, Brook, vai a dire ad Eliza di portare tutti in sala pranzo, avranno fame” disse la mia piccola Nami “so quello che pensi, non sono la tua piccola, non sono più piccola”, del sangue iniziò a scendere dalla bocca della mia piccola “emh, signorina…” iniziai io “si, lo so, Rufy, non ti dispiacerà?” chiese guardando il ragazzo dormire “Rufy, sveglia” disse l’ arancione il ragazzo sorrise e aprì gli occhi “posso prendere un po’ della tua anima?” chiese la mia nipotina mentre del sangue iniziò a scendere come delle lacrime dagli occhi “cosa ti succede Nami?!” disse allarmato lui “Brook, va ad avvertire Eliza del pranzo” e così dovetti andarmene

P.O.V. Nami

“non ti farà male, ho solo bisogno di un pezzo della tua anima, ti prego coff, coff” dissi tossendo e sputando sangue “mi farà stare meglio” dissi io avvicinandomi a lui “o-ok” disse lui tremando leggermente, lo morsi sulla cicatrice sotto l’ occhio sinistro, lo senti gemere per il dolore “scusa, ma non ti devi muovere” dissi io, poi gli saltai addosso, immobilizzandolo, poi trasformai le mie unghie in artigli e gli feci un taglio esattamente sulla sua cicatrice, lui urlò gli fece male, molto male, i miei artigli erano come minuscoli aghi uniti, era ovvio che facesse male “shh, va tutto bene, ora prendo un pezzettino dell’ anima e ti lascio, e scusa se prima ti ho mentito, potrebbe farti male in realtà” Rufy cercava di liberarsi ma lo tenevo fermo, lecccai un rivolo di sangue che fuoriusciva dalla ferita mentre il ragazzo chiuse l’ occhio sinistro, poi appoggiai le labbra sulla ferita e iniziai a succhiarne il sangue, buono, troppo buono per un misero umano, la mia lingua si infilò nella ferità, lui gemette, poco dopo sentì di essere arrivata all’ anima, spingeva per fuoriuscire completamente dal corpo di Rufy, staccai le labbra dalla ferita e ne appoggiai gli artigli, ne feci entrare uno, piano per evitare che gli facesse male ma quando lui iniziò ad urlare capì che dovevo fare in fretta, di solito lo facevo con persone morte, un artigliò entrò completamente dentro alla ferita di Rufy e mi fermai, lui ansimava, per il dolore e lo spavento, poi dissi “la strappo e poi ho finito” e così detto iniziai con l’ artiglio a tastare qualcosa di, di nuvoloso ma allo stesso tempo molto duro, riuscì a tagliarne un pezzo poiché l’ artiglio era molto affilato, lo tirai fuori in un colpo, Rufy non sentì niente, troppo intento a pensare, pensare a quando sarebbe finito, portai l’ artiglio alla bocca e gustai un batuffolo dalla consistenza di un marshmellow, lasciai andare il ragazzo, mi dispiaceva un po’ “grazie, ora stò meglio” dissi asciugandomi la faccia, “scusa, scusa tanto, tantissimo, non succederà più, ma ti avevano già tolto un pezzo d’ anima, pensavo che riuscissi a sopportare il dolore” dissi io quasi con le lacrime agli occhi “mi hanno già tolto l’ anima?” disse lui, “emh… ti sta sanguinando la ferita, aspetta” dissi io avvicinandomi a lui che però indietreggio in fretta “lo so, hai paura che ti faccia del male, userò la magia, non ti farà niente” e così anche se lui indietreggiò ancora un po’ mi feci un taglio nello stesso punto del ragazzo sempre con un’ artiglio “Riemarginazione dal sangue” e così come se niente fosse a Rufy tornò la cicatrice come prima mentre a me si riemarginò la pelle, tornando sempre di quel colore che tanto odiavo, il bianco.

P.O.V. ???

Bianco, tutto bianco intorno a me, sul terreno del medesimo colore vidi in lontananza delle tombe, 3 per essere precisi, mi avvicinai ad esse e lessi i nomi ad alta voce “Fuyu Shiro, Aka Shiro e Kills Shiro” mi sembravano familiari, mi venne spontaneo pensare che fossero finiti in paradiso, sarà stato perché il loro cognome era bianco, mi avevano insegnato che la purezza non poteva essere nera, al massimo la nostra anima poteva diventare nera, mi girai, davanti a me solo nero, tornai a guardare dove c’ erano le tombe, ma al loro posto c’è ne erano altre, diverse, rosse su sfondo nero, mi avvicinai “Nach Kuro, Annia Kuro e…” mi fermai, non potevo credere ai miei occhi, non lui, NON LUI! Non doveva morire, perché?! “…Akumu Kuro” dopo poco un’ urlo squarciò l’ aria, i corvi volarono via, diretti alla casa di mia figlia Nami, ti voglio bene figlia mia, e giuro che non ti abbandonerò, parola di Yume, il tuo angelo custode
P.O.V. Narratore
Aveva sentito bene un’ urlo, ma non ci credeva, vide però i corvi diretti da lei, Nami prese Rufy per un braccio e uscì dalla stanza, si diresse in sala pranzo, tutti li aspettavano, Nami lasciò la mano del ragazzo, gli occhi stavano mutando, sembravano occhi felini, ansimava l’ arancione, sempre a guardare con gli occhi sua sorella seduta a tavola “i… i corvi… stanno… stanno arrivando” ansimò lei, Eliza e Kevin si alzarono facendo così almeno per Eliza cadere la seddia, Eliza prese per un braccio la sorella mentre Kevin dietro di loro le seguiva come loro correndo, i ragazzi si guardarono con un punto di domanda in faccia “ahi” sussurò Rufy mettendosi una mano sulla cicatrice “c’è qualcosa che non va Rufy?” chiese gentile Robin, “no no, seguimamoli” disse lui iniziando a correre dietro hai tre, seguito poi dagli altri.

P.O.V. Yume

Ancora nero, perché era morto? Ma certo, la aveva protetta dalla stessa figlia “mi dispiace madre, mi dispiace padre” si sentì nell’ aria “ho peccato, lo so, stò mutando molto ultimamente, ho sempre bisogno di anime, non so cosa mi stia succedendo, non ho proprio idea, l’ unica cosa che so e che sto arrivando, arriverò al tempio, conducendo Rufy, lo sto conducendo nel bosco di sotto, nel regno dove potrò rivederti madre, è difficile parlare in questo momento, l’ ultimo momento di lucidità prima che i corvi inizino ad attaccarci, poi assagerrò di nuovo il sangue, non dovrei farlo, strappare l’ anima alle creture a me simili, mi dispiace madre che per tutto questo tempo sei saltata dalla luce al buio, mi dispaice mamma se forse morirò, mi dispiace… ho già strappato un pezzo d’ anima a Rufy, ora la stò strappando ad un corvo, ora lo vedo, ecco il tempio, ciao mamma, non posso più parlarti, ho perso il controllo, perdonami per quello che farò…” silenzio, <<mi dispiace figlia per la tua stupidità, perché chiedermi scusa quando dovresti dirlo a chi hai rubato l’ anima, figlia stolta, senti le mie parole? Non morire, perché sono l’ unica che ti dà sicurezza, e all’ aldilà non l’ avrai più>> pensai, iniziaindo a piangere ripensando, ripensando a quando eri bambina, e sognavi di vivere in una fiaba, ma mi dispiace, la tua vita non è una fiaba, non lo è stato e non lo sarà.
 
Sarà un’ incubo.
 
Sally: benvenuti nel mondo delle vacanze!
Layla solo per poco, e tu sei ancora a scuola
Sally: no, sto dormendo in questo momento
Layla (zittendo sua sorella) Hello my friends, (<o quasi, o per nulla>)
Sally: si, Layla è in vacanza, e a scoperto un computer con la rete nell’ albergo, vi spiego meglio, stava per mettere il capitolo quando “ehi guarda c’è persino una piscina ed un computer” (<grazie madre!>) e così… LEI è in vacanza e posta comunque il capitolo
Layla: quando lo posterò starò già scrivendo il prossimo capitolo? Il suo titolo sarà: Yume e il suo passato, o qualcosa del genere, tratterà tuuuuuttoooo il passato di Yume da quando entrò nel bosco, felici?, i ringrazio tutti, CIAO
 

 
  
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