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Autore: _Natalie_    26/01/2014    1 recensioni
Otto ragazzi.
Apparentemente tutti diversi.
Effettivamente tutti uguali.
Ognuno di loro hanno motivazioni diverse per unirsi. Ognuno di loro ha un loro fantasma del passato.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1 kymberlin http://i62.tinypic.com/qrnsbs.jpg

Capitolo2
             Sophie


Sophie si svegliò nel suo letto. Le era mancato il suo letto.
Si guardò allo specchio, il suo corpo era debole. Si mise la mano sui fianchi, ormai erano inesistenti. Continuava a sentire il dovere di dover dimagrire. Si vedeva  sempre sbagliata. Sempre troppo grossa.
Prese i jeans dall’armadio  li indossò , poi andò verso l’armadio e prese una cintura color rosa antico. Si guardò nuovamente, ormai era diventata un foglio di carta.
Si mise una magliettina color pesca e si truccò un po’.
Scese le scale andò via, senza farsi vedere da sua madre. Non voleva mangiare. Non voleva fare colazione. Ricordava ancora quando Tom l’obbligava a mangiare, quando Tom gli prendeva il cibo e lo metteva dentro nella sua bocca. Poi ricordava quando Tom la prendeva e la portava a scuola.
Ora invece Tom non c’era e rimaneva come una deficiente, da sola, davanti allo specchio a offenderti. Era l’unica cosa che sapeva fare.
Uscì di casa, e trovai fuori casa  Kyle, lo avevo perdonato da quella nottata. Lo aveva perdonato perché era l’unica persona che teneva ancora a lei. E infondo perché aveva tenuto segreto il fatto di averne già parlato con lui.
Lo baciò per poi abbracciarlo. Ora ricordò la sua amica. La ragazza di suo fratello, ricordava quando la ragazza era stata in coma.
Ricordava il dolore che aveva provato quando perse in pochi secondo la sua migliore a amica e il suo unico fratello.
Guardò nuovamente Kyle, per poi baciarlo nuovamente. Tenne il suo ragazzo stretto fra le sue braccia.
“Ti amo Kyle” disse la ragazza. Kyle si bloccò. Non perché non amava quella piccola ragazza, semplicemente lui no nera pronto. Non era pronto a dirle che l’amava. Non ne aveva il coraggio. Così il ragazzo si limitò a un sorriso e portò la sua ragazza a scuola. I due scesero e si avvicinarono al loro gruppetto di amici. Erano seduti sopra al muretto come facevano tutte le mattine.
Dopo pochi secondi arrivarono Melanie e Sean in macchina, la loro decapottabile rosso fuoco si notava da metri di distanza. Sophie nel frattempo cercava Kimberlyn. Cercava disperatamente la ragazza.
Ami arrivò con la sua bicicletta, sedendosi al fianco di Sophie.
Sebastian salutò i ragazzi, per poi entrare subito nella sua classe. Sophie, però stava ancora cercando la ragazza dagli occhi verdi. Quando Kyle la prese  e la baciò. Quando in lontananza sentì una voce che l’ha chiamava.
Kimberlyn Smith era appena arrivata, accompagnata da sua madre.
La madre di Kimberlyn stava chiamando disperatamente la ragazza dai capelli biondi. Che si avvicinò con cautela.
A Sophie faceva strano rivedere quella donna, quella donna che prima considerava la sua seconda mamma.
La donna era sorridente, apparentemente felice.
Dai suoi occhi però Sophie notava il dispiacere che aveva avuto per sua figlia.
La salutò, per poi prendere la mano si Kimberlyn e portarsela via con se’.
Le due ragazze si avvicinarono al muretto, quando Sophie disse con un tono basso ‘Entriamo? Suona tra poco’. Nessuno dei presenti gli diede ascolto e cominciarono a ridere.
Ecco Sophie odiava questo. Tutti la prendevano in giro per la sua precisione. Era diventata così quando aveva imparato il suo modo di dimagrire. Si organizzava il discorso da fare ai suoi genitori ogni pranzo e cena per evitare di mangiare. Si organizzava ogni singola parte della giornata.
Riguardò ancora i ragazzi, quando senza pensarci li lasciò li e se ne andò.
Camminò per corridori per poi andare verso le macchinette della scuola. Prese qualche barretta di cioccolato. Poi si chiuse in bagno, e iniziò a mangiarle tutte. Faceva così quando era nervosa. Prendeva più cibo possibile e lo mangiava.
Il vero problema veniva dopo,  come ogni volta si sentiva male. In colpa di quello che aveva mangiato. Si guardò allo specchio, prese un po’ d’acqua fresca e si lavò il volto. Il suo viso era scavato.
Si guardò nuovamente per poi mettere la mano sopra la pancia. Si disgustava. Odiava tutto di se stessa.
Poi si girò di scatto e andò verso il bagno. Rimase dentro qualche secondo. Quando uscì il peso in eccesso era scomparso.
Non era facile per lei mangiare come tutte, ogni volta che si sentiva in colpa andava in bagno ed espelleva tutto.
Nessuno se ne era mai accorto. L’unico era stato Tom.
Uscita dalla porta, andò verso la classe, quando le arrivo un messaggio di Kyle “Ehi, dove sei sparita?”, la ragazza prese il telefono e lo rimise in tasca.
Andò in classe e si mise nel suo solito posto con a fianco Sean. Sean arrivò in classe pochi secondi dopo Sophie. Si mise di fianco a lei poi le sorrise.
‘Sophie, cosa succede? Come mai sei andata via?’ disse il ragazzo guardando verso il basso. Quando Sophie lo guardò e sorrise dicendo ‘Niente Sean, semplicemente dovevo entrare…’. Il ragazzo fece finta di crederci, era molto più facile vitare certi discorsi con lei.
Guardò Sophie e le sorrise, per poi prenderle la mano, e tenerla stretta. La ragazza aveva bisogno di un amico, di un fratello. Ricordava suo fratello, li ricordava insieme.
Ricordava la loro affinità, poi ricordava Kimberlyn, era una ragazza dolce, era sempre sorridente, la ricordava solo al fianco di Tom, non riusciva a ricordarla lontana da lui. Erano una persona sola.
L’insegnante riprese l’attenzione di Sean, allora lui si girò e si allontanò da quei pensieri.
Sophie, uscì dalla classe, dopo le varie lezioni.
Finita la mattinata, era pronta ad andare a mensa, anche se sapeva che non avrebbe mangiato nulla. Fuori dalla classe vide il volto di Kyle, che la prese per le mani e la baciò.
‘Ehi, tesoro. Non sparire mai più okay? Ci hai fatto preoccupare.’ Disse guardandola negli occhi, Sophie guardò Kyle e lo baciò, le serviva un amica con cui parlare. Le serviva qualcuno con cui poteva piangere. Di certo non era lui. Lu era semplicemente il suo ragazzo.
Andarono a mensa, e si riunirono tutti.
Kimberlyn, era l’unica che mancava all’appello, allora Sophie si alzò per mandarla a cercare.
Come aveva immaginato, era sul muretto con un canna fra le mani.
La guardò da lontano, non la  riconosceva più. Non serviva uno psicologo per capire che lei si rinchiudeva dentro mille mura, per superare lo shock che aveva passato.
Le andò di fianco, facendosi notare, per poi dirle senza guardarla in volto ‘Me ne dai un po’? Ne ho bisognò, Kimberlyn di girò, per poi passarle la canna.
Le due rimasero li fuori in silenzio per qualche minuto, quando Sophie si giro e le disse e ’Vieni da me oggi? Ho bisogno della mia vecchia amica.’, la ragazza si bloccò. Kimberlyn non aveva mai ripesato cosa sarebbe successo, se fosse andata a casa di Tom. Non entrava più in quella casa da tanti anni.
Poi vide gli occhi gonfi di Sophie, la guardò e annuì.
La ragazza sorrise, prese lo zaino e tornò verso la mensa.
Kimberlyn invece rimase sul muretto.
Guardava il vuoto, doveva tornare  in quella casa. Ce l’avrebbe fatta? Non avrebbe sofferto troppo? Perché le ha detto si.

Finte le lezioni, Sophie aspettò fuori dalla sua classe Kimberlyn e la portò verso la macchina di Kyle. I tre ragazzi andarono verso casa di Sophie, quando dopo pochi minuti arrivarono.
Sophie salutò il suo amato, per poi uscire dalla macchina.
Kimberlyn si bloccò sul vialetto, gli vennero in mente troppi ricordi. Ricordò il suo primo bacio con Tom, era stato sulla panchina davanti a casa sua. Ricordò la sua prima volta con lui, sul suo letto in camera. Entrarono in casa, si sentì morire. Vide intorno a lei, la casa che prima conosceva a memoria. Era uguale a quando lei l’aveva lasciata. La madre di Sophie andò verso la stanza, vide il volto di Kimberlyn, sorrise.
 La madre ricordava benissimo quella ragazza, la ricordava. Suo figlio l’amava ala follia, e ora era solo un estranea.
‘Kim, ciao. Dai venite ragazze è pronto da mangiare.’ Disse la madre, per rompere il silenzio che si era creato. Le due ragazze andarono verso la cucina, si sedettero una di fronte all’altra.  Non parlarono, mangiarono e basta quello che c’era dentro il loro piatto.
Kimberlyn finita il pranzo, chiese a Sophie se poteva uscire a fumare.
La ragazza annuì, allora Kimberlyn uscì e fumò la sua sigaretta.
Madre e figlia rimasero sole in stanza a guardarsi.
Quando la madre non riuscì a stare in silenzio ‘Mi fa strano vederla qua, Sophie. Non è più lei, è totalmente diversa. Manca anche a lei, come a noi. Vero Sophie?’.
Sophie prese i piatti e li mise sopra il tavolo in cucina. Guardò nuovamente il volto della madre, per poi notare che Kimberlyn stava rientrando.
La guardò per poi fargli segno di salire.
Kimberlyn sorrise e andò dietro a Sophie.
Salirono le scale, quando Kimberlyn si sentì morire, rivedere quella stanza dove tanto amava passare il tempo. La stanza di Tom. La ragazza guardò nuovamente Sophie, la ragazza sorrise.
‘Se vuoi entrare, è uguale a come lui l’ha lasciata.’ Disse la ragazza guardando verso il basso.
Kimberlyn riuscì solamente ad annuire con la testa, per poi mettere la mano sulla maniglia della porta. Ci fece poca pressione per poi aprirla.
Rimase bloccata per qualche secondo. Era esattamente come se la ricordava. I muri color verde smeraldo, il profumo preferito di Tom si sentiva nell’area,  le solite coperte color verde abbinate ai muri.
Il mobiletto di fianco al letto presentava tutte le foto due e di Kimberlyn, dove la ragazza si avvicinò con cautela. Prese una delle foto tra le mani e l’osservò.
Erano loro due al mare, si erano messi insieme da poco.
Erano felici, Kimberlyn aveva un sorriso che ora nemmeno per sbaglio mostrava, e i suoi occhi erano sinceri.
Tom, era perfetto come sempre. Dopo qualche secondo Kimberlyn la rimise al suo posto.
Poi andò verso l’armadio. Lo aprì e  vide dentro i vestiti di Tom. Li prese tra le mani, si riusciva ancora a sentire il suo profumo, alla ragazza si spense il cuore.
Lo stava aspettando, inconsciamente stava aspettando che Tom varcasse la porta, con la sua cioccolata calda in mano, e i suoi pantaloni troppo stretti.
Invece, doveva rinunciarci, non avrebbe mai più visto il suo volto.
E questo la faceva sentire strana, le aveva riaperto quella ferita che lei aveva cercato di coprire.
Sophie entrò nella stanza guardando negli occhi la sua cara vecchia amica.
Le andò al fianco, per poi abbracciarla stretta, tenendola a se’.
Le due rimasero li in quella stanza, abbracciate l’una all’latra.
La madre di Sophie passò per quella stanza, quando vide le due ragazze. Rimase inerme per qualche secondo, quando la madre si mise a piangere, e corse giù dalle scale. Si appoggiò al divano e rimase li. Immobile.
Perdere un figlio non era stato facile da superare per lei, non aveva nemmeno avuto il coraggio di chiudere a chiave la stanza di Tom. Gli andava sempre a cambiare le coperte, la puliva e spruzzava il profumo preferito di Tom. La teneva come se lui fosse ancora in vita.

Kimberlyn si spostò da quell’abbraccio e andò verso la stanza di Sophie, la ragazza la seguì per poi tenerle stretta la mano.
Le si guardarono e senza un vero e proprio motivo iniziarono a ridere, per poi gettarsi sul letto.
Si guardarono per poi prendere il telefono e mettere su della musica. La scena che si presentava era una delle migliori, erano due ragazze che si divertivano.
Almeno cercavano di farlo.
Pochi secondi dopo Kyle chiamò Sophie.
Kimberlyn della chiamata sentì solo qualche si, qualche ti amo e qualche frase fatta che dicevano tutte le persone innamorate.
‘Kim, andiamo a prendere una cioccolata calda al bar qua di fronte? Ci sono anche i ragazzi!’ disse  soddisfatta Sophie, Kimberlyn annuì. L’unica cosa che voleva era uscire da quella stanza e fumarsi una delle sue sigarette per calmarsi.
E così fece, pochi secondi dopo le ragazze si ritrovarono fuori casa con in mano una sigaretta. Sophie sorriso, e andò verso il suo Kyle. I due si salutarono baciandosi.
Kimberlyn andò dagli altri ragazzi e li salutò con un semplice cenno.
Melanie, sorrise per poi avvicinarsi a Sean.
‘Tra qualche giorno, compio diciott’anni. Mi sembra ovvio che debba esserci una grande festa, no?’ disse guardando suo fratello.
Sean sorrise, e guardò Nicolas e Sebastian ,li incoraggiò ad accettare, anche se non ce ne era bisogno.
Nicolas andò verso Kimberlyn e poi sorrise ‘Verrai anche tu, vero?’ disse il ragazzo fissando gli occhi verdi di Kim.
Lei annuì , e il ragazzo la prese per mano e la fece sedere al tavolo con loro.
Sophie arrivò dopo alcuni secondi.
‘Cosa prendete?’ tutti ordinarono, tranne Sophie che con una scusa non prese nulla, come faceva sempre.
Kimberlyn sorrise, per poi guardare Kyle cercando disperatamente qualcosa di buono da fumare. Il ragazzo lo capì allora sorrise, e le diede una canna.
‘Giusto, no?’ disse guardandola ‘Perfetto’ rispose lei.
‘Melanie, mi accompagni dentro?’ disse Sebastian, guardandola negli occhi. La ragazza annuì e i due sparirono per una ventina di minuti.
Kimberlyn guardò verso Ami e Sean, i due iniziarono a ridere.
‘Non ci vogliono dire che stanno insieme, Sebastian ha paura della mia reazione’ disse il ragazzo, quando Ami si girò e gli diede un bacio sulla guancia ‘Deficiente, quale sarebbe la tua reazione?’ il ragazzo rise e prese un sorso della birra che aveva ordinato.
Kimberlyn rise con gli altri, poi guardò Sophie. Alla fine, si era ripresa. Tutto sommato la ragazza ora era felice, anche se non era più presente il suo caro fratellino.
Melanie e Sebastian arrivarono dopo qualche secondo, mano nella mano. I due, si lasciarono la mano in pochi secondi per poi sedersi al tavolo.
Sean si girò per poi iniziare a ridere. Non poteva farne a meno, pensare a Sebastian e sua sorella insieme gli dava un senso di nausea.
Sean guardò nuovamente Kimberlyn, era seduta a fumarsi la sua solita sigaretta. La continua a guardare, perché ancora non capacitava il fatto che la perfettina Kimberlyn Smith, stesse fumando.
La ricordava quando a malapena parlava con gli altri, visto che lui era uno dei migliori amici di  Tom.
Anche a lui mancava, eppure era riuscito a superarlo ed andare avanti. Aveva dovuto per Sophie. Il suo punto debole. Sophie.
Era innamorato di lei da sempre, eppure lei non se ne era mai accorta. Anzi lo considerava solo un grande amico.
Sophie guardò l’orario, per dire che doveva tornare a casa. Kyle la riaccompagnò, per poi entrare in casa con lei.
Sophie, lo fece stare zitto per qualche secondo, poi quando sentì che la madre non c’era, fece scendere la sua mano, fino a sganciargli i pantaloni.
Il ragazzo capì allora prese Sophie, in braccio e la mise delicatamente sul divano.
I due stavano facendo l’amore come non l’avevano mai fatto. Sophie era completamente sicura di amare quel ragazzo che aveva di fronte.

Kimberlyn arrivò a casa, quando si sentì persa. Dopo la giornata che aveva passato le serviva uno sfogo, uno sfogo che non sapeva con chi condividere.
Allora si mise il trucco, e un lucidalabbra. Una maglietta abbastanza scollata e un vestito corto. Si guardò allo specchio e uscì di casa. Appena uscita, mentre andava al pub incontrò Kyle uscire dalla casa di Sophie.
‘Dove vai vestita così bella sperdutella?’ disse il ragazzo guardandola negli occhi, la ragazza rise e rispose ‘Non te ne devi importare, caro. Ma se vuoi saperlo, vado al pub.’ La guardò ancora qualche secondo, quando le disse se voleva salire in macchina.
La ragazza sorrise e salì.
I due andarono verso il pub, e quando arrivarono scesero.
I due passarono la serata a ridere, bere e drogarsi.

Sophie, andò verso la camera di Tom. Prese tutta la sua roba e iniziò a lanciarla in giro. Prese i vestiti e con una forbice li tagliò.
Quando prese il telefono e digitò il numero di Kimberlyn, rispose la segreteria e lei lasciò un semplice messaggio ‘Ho bisogno di te, Kim. Vieni ti prego.’.
La ragazza era ingenua, non poteva nemmeno immaginare che la sua cara amica se la stava spassando con il suo caro ragazzo.


  
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