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Autore: Vic_Mikaelson    26/01/2014    5 recensioni
« Non posso accettare di vederti con lei, non lo capisci? » -urlò Claire Holt.
« Lei è la mia vita, Clè, se la lasciassi perderei me stesso, la mia felicità! » -ribattè Morgan, freddo.
« E' una ragazzina, non è ancora in grado di capire il linguaggio dell'amore..» - il suo amico non ragionava, non voleva rassegnarsi a quell'idea: non c'era futuro per lui e Julia, il loro amore non poteva durare, troppi ostacoli, troppe differenze.
« Joseph, sai bene che appartenete a due mondi troppo diversi, non ci sarà pace nel vostro futuro » -la ragazza dai capelli biondi come il sole era decisa a riportare l'amico sulla retta via, combatteva per la giustizia, combatteva per l'amicizia, combatteva per Joseph Morgan, il suo amico più prezioso.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claire Holt, Joseph Morgan, Joseph Morgan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. La differenza tra me e te



Messina.

La ricreazione era considerata dagli studenti del Liceo Classico di Messina la cosa più sacra che la mattinata potesse offrire: sarebbero stati guai se un professore avesse continuato durante l'intervallo a spiegare o interrogare, le proteste e lamentele sarebbero state così aspre che l'insegnante stesso si sarebbe trovato in pericolo di vita.
Julia non vedeva l'ora che quella dannata campanella facesse drin-dron, la testa era in fiamme, i capelli leggermente umidicci a causa del sudore e i nervi tesi come le corde di un violino. Aggiungendo poi la riccia Angelica e Nadia, la ragazza seduta proprio dietro di lei, che ogni cinque minuti le chiedevano quanto ci volesse per la fine della lezione, le avrebbe causato una crisi psicologica, da un momento all'altro il suo cervello sarebbe scoppiato.

« Julia che ore sono? Quanto ci vuole ancora?  » -più che rispondere, si sarebbe girata per fulminarla con gli occhi e farla finita. 
Nadia Bianchi era una ragazza dai lunghi capelli corvini lisci come spaghetti, gli occhi castano chiaro e fisicamente molto attraente. Julia si chiedeva se quella ragazza fosse la perfezione fatta in persona: oltre ad essere discretamente gradevole di aspetto e avere un carattere serio e deciso, Nadia era la più brava della classe e anche molto sveglia, in cinque anni di Liceo non aveva mai preso un voto al di sotto del sei, mai visto sui suoi compiti un insufficienza.. Era forse un essere soprannaturale? Nascondeva un segreto?
Quando la campanella suonò, la Cherubini tirò un sospiro di sollievo, finalmente si sarebbe potuta rilassare, sbarazzandosi per dieci minuti della sua migliore amica e della minuta "signorina perfettina".
Le due si alzarono, lei rimase seduta.

« Ma Julia.. Non vieni in corridoio con noi? »  -iniziò Nadia.
«Che delusione, mi sarebbe piaciuto mostrarti i ragazzi più sexy della scuola, tanto per farci un pensierino -Angelica sorrise, lanciando delle occhiate che non promettevano niente di buono.
« Non mi interessano i ragazzi, sanno essere solo stupidi e menefreghisti, sono ancora troppo giovane per dover soffrire a causa di una delusione amorosa!  » 
« Ma non dire stupidaggini, muoviti! » -la prese per il braccio sinistro e la trascinò fino alla porta, poi vedendo che la giovane dai capelli color nocciolo non opponeva resistenza, la lasciò.
Il corridoio era assai affollato e chiassoso, studenti che si affrettavano a raggiungere un altra classe o il piccolo bar, come fosse un labirinto: riuscirono a schivare un gruppo di ragazzette dall'aria sexy che messaggiavano senza guardare i tasti del cellulare e si lisciavano i capelli come se le loro mani fossero delle piastre su misura; successivamente passarono dietro un gruppetto di ragazzi del quinto anno, a prima vista sembrano veri e propri secchioni, portavano grossi occhiali neri e parlavano di fisica, una delle materie più noiose dell'universo. 
Nell'impresa di superarli, le tre compagne si strinsero fra loro, formando una fila indiana, e pian piano cercarono di passare fra i secchioni e un altro gruppetto. Angelica era l'ultima e, per pura casualità, fu davvero sfortunata: un occhialone, proprio nel momento in cui la riccia si apprestava a superarlo, spalancò velocemente e con una forza davvero notevole le braccia, colpendo la poverina in piena fronte e facendola cadere per terra.

« Sei un cornuto, ma dove merda guardi quando.. - che stava facendo quel tizio? Non lo sapeva nemmeno lei - cazzeggi a modo tuo?  » 
Il ragazzo sembrava confuso, gli tremavano le mani:
«  Scusa, io.. Non era mia intenzione farti del male!  » - poi arrossì.
Julia lo guardò, sorpresa della reazione e ancor di più dello sguardo ferito, comprese che Angelica aveva usato un linguaggio troppo scurrile e volgare nei suoi confronti, dopotutto non lo aveva fatto a posta:

« Angy, non ti pare di esagerare? Non è successo niente di grave! » - esclamò porgendole la mano per rialzarsi.
« Niente di grave? Voglio vedere  se l'avessi preso tu un colpo del genere e ti fosse spuntato un piccolo bernoccolo da renderti orribile alla vista dei tuoi stessi compagni  »
« Per me non sei orrida.. - disse il giovane, ma, diventando ancora più rosso, aggiunse- Non volevo.. io..  »
La Cherubini scrutò il ragazzo con attenzione: era alto e asciutto, come se il suo corpo fosse stato prosciugato; i corti capelli ricci  entravano in contrasto con i piccoli occhi verdi. L'avrebbe definito un bel ragazzo se non fosse stato per i grossi occhiali neri e piccoli brufoli che spuntavano sulla fronte, rendendolo assai poco interessante.
La Marchesi intanto si alzò da terra, guardando il moro con occhi di fuoco e subito dopo, con grande stupore del diretto interessato, spalancò gli occhi:

« Aspetta, io mi ricordo di te, tu sei quel bimbo che in quarta elementare mi scrisse una lettera in cui usava un linguaggio così complesso che dovetti chiedere aiuto a mia madre per capirla.. Emiliano Casanova se non sbaglio!  »
Il ragazzo dava l'impressione di essere confuso, oltre che sorpreso e dispiaciuto:
« Sono contento che tu ti ricorda di me.. Non pensavo che.. Che tu avessi dato importanza alla mia lettera, che l'avessi considerata. » -sorrise.
Angelica non ricambiò:
« Infatti è cosi, non ti ho mai preso in considerazione e non ti offendere se ti dico che non lo farò mai. Addio. » - e senza degnarlo di uno sguardo si diresse verso le due amiche che, immobili, la fissavano sorprese.

Londra.


« Joseph, non sopporto di vederti così!  » - esclamò Crystal furiosa, suo fratello stava davvero esagerando, si stava comportando come un bambino ostinato a non volerle dare ascolto.
« Crystal, tu non capisci.. -ribatté con tono stanco- Non hai mai provato veri sentimenti per qualcuno, solo banali storielle con stupidi mocciosi. Io al contrario ero ufficialmente fidanzato e, se non ti fossi aggiornata, noi eravamo intenzionati a costruire una famiglia, di avere un figlio e sposarci!  » - concluse mostrando il piccolo anello argentato.
« Sei il fratello maggiore più stronzo del mondo, lo sai? Come osi dire che le mie erano solo storielle di una settimana? Come ti permetti?  »
« Sei ancora una ragazzina, hai solo diciassette anni, non conosci la vita e sopratutto le persone!  » - furono le sue ultime parole.
Quando si alzò dal piccolo divano del soggiorno, Crystal si sentì offesa e amareggiata, non l'aveva degnata ne di uno sguardo ne di sincere scuse per le sue parole sconsiderate e, una volta che il fratello uscì di casa sbattendo con forza la porta, la giovane scoppiò a piangere. Lo odiava.

Messina


« Non credi di essere stata troppo dura con lui? Dopotutto gli piaci dalla quarta elementare!  » - dichiarò Julia leggermente arrabbiata. Il comportamento e linguaggio  volgare di Angelica non le era per niente piaciuto, poco rispettoso nei confronti di un essere umano.
« Ma tu da che parte stai Ju? Emiliano è un ragazzo che non dovrebbe nemmeno essere calcolato: porta degli occhiali orribili, magro ed esile come fosse denutrito, ma sopratutto non è popolare.. Dimmi, cosa me ne devo fare di un ragazzo che non è conosciuto da nessuno? Non mi garantirebbe niente!  »
Quando iniziava a giudicare qualcuno solo perché non era popolare,  Julia la detestava con tutto il cuore e la guardava con gli occhi in fiamma, come se da un momento all'altro l'avrebbe incenerita. Parlò con una voce pressoché calma e tranquilla: « Perché sei mia amica, allora? Qui a scuola non sono famosa, non mi conosce nessuno e non mi comporto da  presuntuosa e pettegola come te!  » - la campanella suonò proprio in quel momento e Julia corse verso la propria classe, lasciandosi le due amiche alle spalle.

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Giorno a tutti,  finalmente ho pubblicato il secondo capitolo.
Mi rendo conto che sono passate settimane, forse mesi, e mi dispiace tanto. Ammetto che non ero proprio ispirata e che la voglia era uguale al 0%; ieri però grazie alla visione di The vampire Diaries e la breve apparizione del nostro amato JoMo mi è ritornata quell'andrenalina, una fiamma che si era spenta.
In questo capitolo,rispetto al precedente, analizziamo un personaggio che avevamo lasciato in sospeso, trascurato, e cioè quello di Angelica che a prima vista può risultare odioso, vi compatisco. Un altra new entry è Emiliano che rispecchia un pò il solito ragazzo che ha paura, non è sicuro di se e del proprio aspetto. 
Bhe, se avete curiosità recensite, voglio sapere la vostra *-*

 
  
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