Fanfic su artisti musicali > HIM
Segui la storia  |       
Autore: kuutamo    26/01/2014    1 recensioni
"Your love is the only thing I live for in this world
Oh how I wait for the day your heart burns
In these heavenly flames I have already scorched in
I just want you to know I'll always be waiting"
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A







Rilessi quella mail mille volte e alla fine la stampai e la misi nella tasca del giubbotto.

C'erano alcuni giorni che beh, mi serviva proprio leggere delle parole tanto gentili e dolci. Erano come una melodia al pianoforte da riascoltare nei momenti difficili, che ti dava forza in qualche modo. 

Tutto faceva il suo corso come sempre, e io e Ville continuavamo a sentirci su per giù regolarmente. E mi piaceva, mi sentivo in qualche modo protetta . A volte avevo come l'impressione che lui si comportasse come un fratello maggiore. Quando gli raccontavo cosa succedeva a lavoro, mi suggeriva di dirlo al mio capo, ma figurarsi se lui avrebbe fatto qualcosa. 

Dal canto suo, lui mi aveva raccontato ancora della sua amica :quando gli avevo chiesto se era la Sandra di cui tanto si parlava, lui era rimasto sorpreso, non si aspettava che sapessi così tante cose, ma in fin dei conti erano poche le persone che ancora non lo sapevano. In realtà giravano delle voci su di lei, ma decisi di non dirgli nulla, perché probabilmente le sapeva già. Gli chiesi una sola volta cosa provava per lei, ma da quello che mi fece intendere non è interessato a lei nel senso che tutti pensano. Era molto ermetico su queste cose, ma ero riuscita a conoscerlo almeno un po' e per questo ero felice; mi sarebbe bastato.

Stavo un po' meglio, mi faceva bene parlare della mia vita con lui ogni tanto. A volte vedevo gli ultimi mesi passarmi davanti agli occhi come delle immagini, accompagnati da una ballad glam metal .

 

<< Without you, there's no change

My nights and days are grey

Without you in my life

I'd slowly wilt and die

But with you by my side

You're the reason I'm alive

But with you in my life

You're the reason I'm alive

But without you, without you...

 

Without you, my hope is small

Let me be me all along

You let the fires rage inside

Knowing someday I'd grow strong >>

 

"Matilda… Matilda!!" - mi fece cadere quasi giù dallo sgabello.

" Si, capo?"

" Ci sono dei clienti, quindi smettila di guardare il cielo e gli uccellini che cinguettano e portami le ordinazioni! "

" Certo, scusami, te le porto immediatamente "- Dio quant'era insopportabile a volte quell'uomo. Lo odiavo. 

Andai al tavolo 5 e presi le solite ordinazioni, che poi portai in cucina con lo sguardo basso per non incontrare quello del capo ed evitare quindi un'altra ramanzina delle sue.

A volte era difficile convivere lì dentro, ma nel complesso me la cavavo. 

Alla fine del turno salutai tutti e per ultimo il capo che mi fece solo un cenno, in segno di disapprovazione. Come al solito bastava distrarsi un attimo per tornare punto e accapo con lui. Però quella mattina avevo deciso di non farmi rovinare la giornata da nessuno, perché quella sera avrei parlato con Ville, come prestabilito, quindi passai oltre e mi diressi verso la mia auto.

Quella sera faceva freddo per essere nel mese di aprile, dal retro del locale potevo sentire il mare e il vento accarezzarmi il viso. Se chiudevo gli occhi riuscivo a fingere di essere al porto di Helsinki, o in California, sulla spiaggia di Santa Monica, al tramonto.

Li riaprii e girai le chiavi ; posai la borsa sull'altro sedile e all'improvviso vidi un'ombra dietro di me che mi tirò a se afferrandomi voracemente dai fianchi, tappandomi la bocca. Non potevo respirare. Non riuscivo a vedere niente. Provai a divincolarmi da quella trappola di braccia umane ma mi sentivo piccola come una formica, incapace d'impedire di essere schiacciata. I miei gemiti di paura non riuscivano a superare le fessure delle sue mani, così lo morsi riuscendo a gridare per una frazione di secondo, ma nessuno se ne accorse. Non feci in tempo neanche a pronunciare parola che qualcosa mi colpì sulla tempia e svenni.

Quando ripresi coscienza e mi accorsi di cosa mi stava succedendo cercai di nuovo invano di liberarmi da quella presa di ferro, ma senza esito. Lacrime di dolore mi invasero gli occhi, e bruciavano, bruciavano come mai avevano fatto. Riuscivo a vedere le stelle nel cielo, tra i cespugli, ma tutto si mescolava e sapeva di sale e dolore. 

Non so quante volte persi i sensi, non me lo ricordo, ne quanti minuti o ore fossero passate, ma a poco a poco i miei sensi si affievolirono, sino a non farmi capire nulla, sino a diventare insensibile. 

Non mi accorsi del momento esatto in cui lui lasciò il mio corpo lì, sotto un cespuglio, in quel parcheggio. Ma appena ripresi una qualche cognizione, mi tirai su a sedere, molto lentamente, e mi tirai su le calze. Entrai in macchina, tutte le luci del locale erano spente. 

Accesi il motore e partii.

 

 

"…slowly wilt and die ,,

 

 

Entrai in casa traballante e vidi il riflesso dei miei occhi incorniciati dal nero della matita e del mascara che erano colati e si erano incrostati sulle guance. Mi spogliai e mi sedetti sul piatto della doccia ; dovevo lavarmi via, dovevo lavare via tutto lo sporco, dovevo lavare via tutto il sangue.

Mi sdraiai sul mio letto, che quella sera non era morbido come mi sembrava di solito, poi guardai l'orario e scoprii sussultando che erano le quattro del mattino.

 

' Ville ' 

Pensai debolmente.

' Devo dirg….' -non riuscii a pensare altra parola, che sprofondai nel sonno più profondo, dal quale non volevo più svegliarmi. 











La canzone di questo capitolo è "Without you" dei Mötley Crüe.
Thanks for following.
Buona lettura.

-fachiluna

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > HIM / Vai alla pagina dell'autore: kuutamo