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Autore: Eglaya    26/01/2014    3 recensioni
Lui era cieco. A lei non gliene poteva fregare di meno.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Sasuke Uchiha
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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"Ho fame," protestava così un ragazzino di 10 anni, seduto sul ciglio del tetto dove si trovava la cisterna dell'acqua. La sua compagna di squadra seduta accanto a lui non disse niente. Guardava semplicemente il cielo turchese. Il sole aveva percorso molta strada su in alto sin da quando il Team 15 era sopraggiunto nel posto designato quella mattina per l'incontro con il nuovo capogruppo. Cominciava a far davvero caldo e la dodicenne prese un sottile elastico dalla tasca della sua maglia celeste, così da poter legare i capelli lunghi fino ai gomiti in una coda. Il calore annunciava l'arrivo dell'estate su Konoha.

"Altri cinque minuti e ce ne andiamo a casa, lo giuro," borbottò il terzo membro del gruppo, in piedi sul bordo del tetto, poco più lontano degli altri due bambini.

"Ci era stato detto che il maestro avrebbe ritardato," disse calma la ragazza dai capelli lunghi, senza curarsi nemmeno di guardare verso la brontolona in nero. "E non possiamo andare a casa, perché ancora dobbiamo andare a prendere l'attestato all'accademia”

La ragazzina in nero si sedette con malagrazia. Puntellò i gomiti sulle ginocchia e assestò la testa tra i palmi. I suoi due codini neri erano tanto corti da raggiungere a malapena le spalle. Il ragazzino dai capelli dorati si sentiva a disagio confinato tra le due strane ragazzine. Avevano la stessa identica faccia con gli stessi profondi occhi neri e la carnagione pallida, ma i loro vestiti e le loro pettinature erano completamente differenti. Il decenne non capiva perché dopo essersi graduato all'accademia di Konoha con due anni d'anticipo rispetto ai suoi coetanei (era stato promosso tanto in fretta grazie al suo eccezionale controllo del chakra, la diligenza e l'incredibile resistenza), si era ritrovato nello stesso gruppo delle due giovani kunoichi. Normalmente non ci dovrebbe essere solo una ragazza per gruppo? E a dispetto del fatto che le conoscesse da quando era nato, continuava talvolta a trovarle intimidatorie. E fastidiose.

Un ruggito leonino sfuggì dallo stomaco del ragazzo ed egli si strinse imbarazzato. La ragazza accanto a lui gli rivolse un sorriso indulgente e, togliendosi il piccolo zaino dalle spalle, ne tirò fuori una piccola scatola di bento.

"Hai bisogno di fare colazione, Soba-kun," disse e mise la scatola sul grembo del ragazzo.

"L'ho fatta, ma è passato un sacco di tempo… Yuuki nee-chan," Soba ghignò, gli occhi blu brillarono. "Ti voglio bene," aprì la scatola e la vide piena di cibo fatto in casa d'alta qualità.
"Itadakimaaaaaaaasu~," e vi affondò le bacchette.

I bambini non parlavano molto. Era una strana squadra. C'era solo il rumore del masticare dell'affamato Soba a disturbare il silenzio. Sentivano il trambusto nelle strade di Konoha poco lontano e sotto di loro. La gente sbottava e urlava. L'aria stava gradualmente bollendo e tentava di avvolgere ogni animo in un pigro fannullone.

"Argh!" esclamò la ragazza in nero, incapace di resistere oltre. Saltò in piedi e si volse verso i compagni di squadra, puntando il pugno destro. I suoi occhi bruciavano d'un rosso acceso. "Se non si fa vedere in questo preciso istante, io…"

"Tu cosa, Hikari?" una fredda voce tuonò alle spalle dei bambini che si girarono contemporaneamente. Soba aveva ancora la bocca piena di riso; alcuni chicchi bianchi erano incastrati tra le sue labbra.

Un alto shinobi dall'uniforme ANBU era in piedi sul tetto. Il suo viso era coperto dalla maschera ma Hikari aguzzò la vista sospettosamente, notando i lunghi capelli castani che ondeggiavano al vento.

"Ho un motivo per essere in ritardo," disse e si tolse la maschera. Soba si strozzò con un pezzo di carne di manzo. Se quel tizio era il loro sensei, erano condannati.

"Zio Neji?!" esclamò la ragazza stupefatta.

Neji Hyuuga osservò i tre ragazzini esterrefatti e realizzò il motivo per cui era stato assegnato come sensei proprio a quel gruppo. L'iperattivo Uzumaki e le gemelle Uchiha con entrambe uno sharingan perfettamente funzionante. Grandioso.




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E' finalmente finita! Questa è l'unica cosa che posso dire :P

Ringrazio tutti quelli che hanno messo la storia tra i preferiti, nelle seguite, nelle storie da ricordare e in quei baldi combattenti che hanno recensito e sono sopravvissuti per leggere la fine di questa storia!

Se siete interessati a qualcos'altro ecco il link a una nuova traduzione :P ----> Risvolti inaspettati da parte tua
Mi prometto di seguirla con più costanza ora che sono tornata :D

Scusatemi milioni di volte, sono pessima!

Sayonaraaaaa
*Fugge*
  
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