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Autore: nonabbastanza    26/01/2014    4 recensioni
« Odio sentirmi così vulnerabile! Non voglio, non voglio piangere. - dissi sulla sua spalla. Lui mi accarezzò i capelli – Mi fa male il cuore. »
Lui mi strinse più forte a se, come se fosse possibile, e mi baciò il capo.
Fu la seconda volta che mi sentii protetta tra le braccia di Harry Styles.
« Non preoccuparti, shh. »
« Perché fa così male, Harry? Perché non smette? » dissi tra le lacrime stringendo la sua maglia tra le mani.
« Passerà, Elettra, tutto passa. Ci vuole solo tempo. »
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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XIII
                                                                                                                   Last night I dreamt that somebody loved me                                                        
                                                                                                                                                        no hope no harm just another false alarm.
 
Le sue mani percorrevano il mio corpo su e giù senza sosta, quasi come se fosse in contemplazione. I nostri sospiri forti e irregolari andavano in sincrono, come un’unica persona. Quando le nostre labbra si ritrovarono non potei sentirmi più completa. Le sue mani arrivano ai lati della mia maglietta sfilandomela e rimanendomi in reggiseno davanti a lui. Mi buttai sulle sue labbra in modo da non permettergli una visione completa del mio corpo. Un gemito scappò dalla sua bocca mentre le mani cercavano di sbottonare i miei pantaloni. Sfilai la sua maglia ammirando il suo corpo perfetto. Se avessi voluto trovargli un minima imperfezione non avrei potuto. Mi sollevò per le braccia permettendomi di aggrovigliare le mie gambe al suo bacino. I nostri corpi in pieno contatto.
 « Sei così.. – disse tra un bacio e l’altro – così sexy. » mordendomi l’orecchio. Mi fiondai sulle sue labbra con tutta la passione possibile. Non avrei mai voluto lasciare le sue labbra.
« Harry.. – sospirai – io.. ti.. ti amo. » sospirai guardandolo in quelle iridi verdi. E poi..
« Elettra tesoro, sveglia. E’ quasi mezzogiorno. » mi svegliò mia madre interrompe il mio sogno. Un sogno. Era solo un semplice sogno. Rotolai dall’altra parte del letto infilando la testa sotto il cuscino sbuffando. Sembrava un incubo.
 

 
« Cosa ti porto El? » mi sorrise Janet, la dolce e ormai donna anziana che lavorava ancora da Skitty’s. Era un piccolo ristorantino, nulla di raffinato o lussuoso, ma il cibo era da favola e poi ci venivo da anni. Il cibo non era tanto il mio principale interesse in realtà, andavo lì perché potevo stare da sola, in pace, senza cameriere frenetiche o maleducate, senza nessuno intorno. Era come stare in famiglia.
« Un’insalta Jen, per favore. » chiesi alla donna che mi guardò con rimprovero.
« Tu mangi troppo poco biondina. Ci penso io. » disse andando, senza darmi la possibilità di rispondere. Quando tornò con il mio ordine notai che non fosse proprio quello che avevo chiesto. L’insalata c’era, ma era accompagnata da una porzione abnorme di patatine fritte e da un piatto di pollo arrosto.
« Jen! Non mangerò mai tutto questo! »
« Shh. Hai tutta la giornata. » e mi lasciò di nuovo. Il solo pensiero di quel cibo all’interno del mio stomaco mi faceva salire il vomito. Iniziai a mangiare la mia insalata quando la mia attenzione venne attirata dal suono della campanella all’ingresso che segnava l’arrivo di altri clienti. Quando alzai gli occhi due iridi verdi mi colpirono, le stesse iridi verdi del sogno. Harry era seguito da Lorein, Louis, Sarah, Zayn e infine Niall. Non vedevo Niall dalla sera del nostro appuntamento, dal nostro quasi bacio, e trovarmelo lì di colpo mi metteva non poco a disagio. Abbassai la sguardo versa il menù cercando di nascondermi ma la voce di qualcuno mi costrinse a sollevare la testa.
« Elettra! Che ci fai qui? » mi chiese Niall appoggiandosi al mio tavolo.
« Cosa fai tu in un ristorante?  » gli chiesi di rimando, lui mi sorrise sedendomisi accanto e dandomi un abbraccio.
« Touchè. » disse sgranocchiando una patatina. Nel frattempo anche gli altri aveva raggiunto il tavolo ed ora il braccio di Harry era appoggiato sulle spalle di Lisa. Un nodo si strinse al centro del mio stomaco.
« Elettra mi sei mancata! » quasi urlò mia cugina saltandomi addosso e abbracciandomi.
« Ci siamo viste due giorni fa Lorein. » dissi quando ci staccammo. Lei mi sventolò una mano davanti al viso cercando di farmi tacere. Le sorrisi per poi voltarmi verso Harry. Il suo braccio non era più sulle spalle di Lisa, ma il suo sguardo gelido non poteva essere ignorato. Era arrabbiato? Era lui che non si era fatto sentire per una settimana intera, era lui ad essere appena entrato nel ristorante in cui io mangiavo, da sola, con i suoi amici e la sua scopa-amica.
« Volete sedervi? » chiesi agli altri cercando di non mostrare il mio turbamento.
Tutti si accomodarono al tavolo, Harry prese posto difronte a me accanto a Sarah. Notai che il braccio della ragazza fosse appoggiato sulla sua gamba, sotto il tavolo.
« Allora Elettra! Come stai? Niall non ha fatto altro che parlare di te tutta la settimana! » esordì Louis facendo arrossire me e Niall contemporaneamente.
« Non è vero! » protestò il biondino difendendosi. Gli sorrisi cercando di rassicurarlo. Avevo ben altro per la testa.
« Bugiardo! Harry, è vero che Niall non ha fatto altro che parlare di Elettra tutto il tempo? » chiese Louis al suo migliore amico. Perché dovevano sempre tirarlo in ballo? Louis doveva aver capito qualcosa. Quando alzai gli occhi per guardare Harry sapevo già cosa ci avrei trovato. Rabbia,  tanta, e nascosta bene.
« E’ stato abbastanza noioso in effetti. » rispose il riccio guardandomi negli occhi. Mi sentii ferita nel profondo. « Certo da Niall mi aspettavo che perdesse la testa per tutt’altro tipo di ragazza, ma come si dice? L’amore è cieco no? » continuò dandomi il colpo finale. Come poteva dire quelle cose? Dopo quello che era successo tra noi? Sentii la terra mancarmi sotto i piedi.
« Harry! » lo ammonì Lisa colpendolo su un braccio ma lui si scostò.
« Stai un po’ esagerando non ti pare? » gli disse Niall poggiando una mano sulla mia gamba sotto al tavolo.
« Mi pare che Janet abbia bisogno di qualcosa, scusatemi un attimo. » dissi cercando di sfuggire da quella situazione. Era ormai un rito che ovunque si trovasse Harry ci fossero anche le mie lacrime. Andai in bagno sentendo lo stomaco provocarmi i suoi soliti dolori. Appena entrata infilai due dita in gola e vomitai anche l’anima. Era da una settimana che non lo facevo, forse perché mi ero sentita finalmente bene, ed ora avevo ricominciato. Tenni i capelli per una mano mentre con l’altra mi appoggiavo al water sentendo già le forze mancare.
« Elett.. » sentii dire da una voce familiare che mi fece girare di scatto. Perché ero stata così stupida da non aver chiuso la porta? La figura di Harry era sulla soglia e l’espressione sul suo viso era un misto di confusione, paura, tristezza e ancora rabbia. Mi alzai di scatto cercando di pulire e non far capire nulla ad Harry ma venni colta da un improvviso capogiro che mi costrinse a cadere di nuovo tra le sue braccia.
« Che succede? Stai male? » chiese preoccupato scostandomi i capelli dal viso. Scossi la testa non riuscendo a parlare. Avrei avuto di sicuro la voce tremolante e non volevo che mi vedesse ancora più debole di quello che avevo già dimostrato. Quando riacquistai un po’ di equilibrio mi scostai completamente da lui andando a sciacquare la bocca.
« Stavi vomitando? » chiese ancora non ricevendo alcuna risposta da parte mia. « Elettra per favore, mi rispondi? Perchè stavi vomitando? »
« BASTA OKAY? Basta! Devi smetterla! Non puoi fare così! Trattarmi di merda il secondo prima e preoccuparti per me il secondo dopo. Io non ce la faccio! » urlai già con le lacrime agli occhi avvicinandomi e fregandomene degli altri che avrebbero potuto facilmente sentire. « Avevi promesso di non giocare con me. » sussurrai alla fine.
« Io non sto giocando! E’ solo che.. è complicato okay? Io.. non so perchè mi comporto cosi, penso che faccia parte di me. E  vederti flirtare con Niall.. cazzo mi manda in bestia va bene? L’ho ammesso! Ora sei contenta? » chiese sarcastico. Rimasi a bocca sbalordita per la sua confessione..
« Tu sei pazzo. Io non ho affatto flirtato con Niall! E tu sei entrato avvinghiato alla tua scopa-amica dai capelli fluorescenti! » urlai più di lui.
« Sei gelosa? » chiese quasi sconcertato.
« Certo che sono gelosa! Perchè mi piaci! Mi piaci ok? E quando ti piace una persona si diventa gelosi! Ma tu questo non potrai mai capirlo perché l’unica persona di cui sei geloso è solo te stesso
! » Avevo il fiatone e probabilmente non avrei più potuto parlare per giorno. Lui mi guardò ferito abbassando il capo.
« Io.. io ti piaccio? » chiese quasi sbalordito. La confusione nei suoi occhi.
« Come se non lo sapessi. » dissi ormai stufa cercando di sciacquarmi il viso, ferita dalla sua non risposta. Davvero mi odiava così tanto?
« Come posso piacerti? » chiese ancora, dopo un paio di minuti di silenzio. Eravamo ancora a quel punto?
« Non lo so, okay? Non lo so. E’ successo, basta. Vedrò di farmela passare, non preoccuparti, non ti girerò intorno e non ti procurerò alcun tipo di problema, così potrai continuare la tua vita di sempre. » dissi cercando di raggiungere la porta ma lui non me lo permise.
« Io non voglio tornare alla vita di sempre. » mi disse tendendomi per un polso.
« E allora cosa vuoi Harry? Dimmelo perché il mio cervello sta andando in fumo. » sussurrai guardandolo negli occhi. Eravamo molti vicini e suoi occhi non spostavano lo sguardo dalle mie labbra. Mi accorsi dopo un bel po’ di avere il respiro più veloce man man che lui si avvicinava. Lo stavamo di nuovo facendo? Stava per baciarmi di nuovo? Dopo tutte le lacrime? Dopo tutte le frasi cattive? Si. E non mi sarei tirata indietro. Potei avere il piacere di gustare il sapore delle sue labbra per un solo secondo quando la voce di Niall mi richiamò dall’altro lato della porta.
« Elettra! Tutto bene? Sei lì? Non ascoltare le parole di Harry, vuole fare solo lo stronzo. » disse per poi appoggiarsi alla porta.
« Si, tutto okay. Esco tra un minuto. » dissi deglutendo senza smettere di fissare Harry e le sue mani che andavano su e giù per la mia schiena.
« Di qualcosa, per favore. » sussurrai provando a non farmi sentire da Niall. Ero quasi con le lacrime agli occhi, lo stavo supplicando per farmi dire qualcosa che probabilmente non sarebbe mai arrivato. Lui mi guardò aprendo la bocca  come per dire qualcosa e poi bloccandosi. La mascella era rigida, come anche il resto del suo corpo, lo sentivo tremare sotto le mie mani.
« Dovresti uscire, lui ti sta aspettando fuori. » disse abbassando gli occhi e allontanandosi da me per permettermi di uscire. Sentii un dolore al centro del petto, pensai di svenire da un secondo all’altro ma non successe. Lo guardai sperando in un segnale, qualsiasi cosa avrebbe potuto cambiare quella situazione, ma niente. Annuii asciugandomi le lacrime dal viso, mi sistemai i capelli ed aprii la porta mettendo su una delle migliori maschere che avrei mai potuto indossare.
 
 
 
 
 
 
 
 

  
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