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Autore: Fiamma Erin Gaunt    27/01/2014    2 recensioni
- Io credo semplicemente che quello che non ti uccide ti rende più… strano! -
*******
Laris porta il peso di un cognome più grande di lei; nipote di Gellert Grindelwald, ha alle spalle un’infanzia difficile, fatta di privazioni e violenze, volte a temprarla e renderla una strega degna della sua ascendenza. Trasferitasi da Durmstrang, troverà in Tom Riddle un’anima affine alla sua; perché a volte a salvarci non è un angelo, ma un diavolo.
Ricordati questo, Laris, - La storia non progredisce in base a principi democratici: avanza per mezzo della violenza. –
****
- Non toccarmi, non toccarmi! –
Tom la fissò stupito, lasciandole il polso. Il volto della ragazza era diventato improvvisamente irriconoscibile; la consueta espressione fredda e altera era stata sostituita da uno sguardo di puro terrore.
- Stai tremando – osservò sconcertato.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abraxas Malfoy, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Cap 9

 

 

Finita  la cena Abraxas li raggiunse e si portò via Alphard, borbottando qualcosa a proposito di “discorsi da uomini” che avevano in sospeso.

Walburga sbuffò, alzando gli occhi al cielo, - Conoscendolo, sarà sicuramente una delle sue solite cretinate. –

- Altamente probabile. –

La Black lanciò un’occhiata a Tom, che si stava allontanando dalla tavolata per andare a fare il suo giro di ronda.

- Avrebbe anche potuto farsi sostituire per questa volta, ha un febbrone da cavallo. –

C’era qualcosa nel tono della sua voce che colse di sorpresa Laris. Era una sua impressione o si stava preoccupando per lui?

- E da quando in qua ti preoccupi per come si sente Riddle? – indagò.

Walburga perse quel poco colore che aveva sulle guance, prese un gigantesco sorso d’acqua e replicò: - Non essere ridicola, io non mi preoccupo affatto. Cioè, non più di quanto mi preoccuperei per un altro membro del nostro gruppo. –

Sorvolò sul fatto che “il nostro gruppo” era un concetto a dir poco generoso se si considerava che di fatto lei era in buoni rapporti solo con Laris e suo fratello.

La Grindelwald annuì, inarcando un sopracciglio con aria palesemente ironica, - Certo, non ne ho alcun dubbio. –

- Sul serio. –

- Guarda che ho capito, sta tranquilla. Comunque, non ci sarebbe nulla di grave se ti piacesse Riddle, per essere un sociopatico è piuttosto carino. – aggiunse, mentre un ghigno divertito le si dipingeva sul volto alabastrino.

Walburga emise uno sbuffo.

- Non mi piace Riddle! – Si tappò la bocca con le mani, arrossendo come un pomodoro, - Oh, santo Salazar, l’ho gridato? –

Laris annuì ridacchiando, mentre anche il resto degli studenti nei dintorni si sforzava di non scoppiare a ridere. Prendere in giro Walburga Black era il modo più rapido e doloroso per finire in infermeria.

- Credo che tu abbia appena convinto metà Sala Grande di quanto non ti piaccia neanche lontanamente Riddle. –

L’amica la incenerì con un’occhiataccia, - Ti odio, Grindelwald, lo sai? –

Laris sgranò gli occhioni chiari, fingendosi incredibilmente sorpresa, - Davvero, e come potrò vivere dopo una notizia del genere? –

- Va al diavolo. – replicò Walburga, sforzandosi di rimanere seria. I suoi tentativi però andarono in fumo e dieci secondi più tardi si ritrovò a ridere insieme a lei.

- Perché non fate ridere anche me? – domandò una voce sconosciuta, dal pesante accento straniero.

La Black si accigliò, scrutando il bulgaro dalla testa ai piedi, poi scoccò un’occhiata a Laris. Il messaggio era chiaro: e questo che accidenti voleva, adesso?

La Grindelwald lo scrutò dalla testa ai piedi, soffermandosi sui capelli biondi e gli occhi verdi come quelli di un gatto. Lars Dimitrov, settimo anno, suo ex capitano e Cacciatore della squadra di Quidditch. E, cosa molto più importante, suo migliore amico. Gli saltò al collo, stringendolo in un abbraccio mozzafiato.

- Lars, mi ero completamente dimenticata che ci fossi anche tu. – esclamò.

Il ragazzo aggrottò la fronte, atteggiandosi in un’espressione fintamente offesa, - Bè, grazie Grindelwald, tu sì che sai come far sentire meglio una persona. –

Poi lanciò un’occhiata di sottecchi a Walburga, - E la tua amica? –

- Walburga Black, ti presento Lars Dimitrov, mio ex capitano e migliore amico. Coraggio, Lars, dì ciao. –

Il bulgaro si scompigliò i capelli, come faceva sempre quando entrava in modalità rimorchio, e le rivolse il migliore dei suoi sorrisi accattivanti.

- Avevo sentito dire che i Black fossero di una bellezza incredibile, a quanto pare per una volta le voci erano vere. – mormorò, chinandosi a depositarle un bacio sul dorso della mano.

Walburga arrossì leggermente, mentre un sorriso compiaciuto le si dipingeva sul volto solitamente freddo.

Laris gli assestò un buffetto dietro al collo, - Piantala di fare l’idiota, Lars, e poi la ragazza ha già qualcuno per la testa. –

La mora la fissò con tanto d’occhi, sbuffando contrariata, - Io non ho nessuno per la testa, malgrado ciò che il tuo cervello malato possa pensare. –

Annuì, fingendo di credere alle sue parole.

- Bè, meglio così. Per me, intendo, anche se la concorrenza non mi ha mai spaventato. – rispose serafico Lars.

- Non c’è nessuna concorrenza. – assicurò Walburga, risoluta.

- Allora posso sperare di ricevere una risposta affermativa. Ho sentito che ci sarà un’uscita questo sabato, e ho bisogno di qualcuno che mi mostri un po’ il posto. Quindi, ti andrebbe ti andarci con me? – propose, condendo il tutto con l’ennesimo sorriso.

Walburga soppesò l’offerta, indecisa. Quel ragazzo le ricordava incredibilmente suo fratello Alphard: intrigante, affascinante e dai modi aristocratici. Un perfetto Purosangue e, il fatto che fosse amico di Laris, era una garanzia in più. Però, lei voleva davvero uscirci insieme? Era passato molto tempo dall’ultima volta che aveva avuto un appuntamento, quasi sei mesi, perché i ragazzi della scuola erano per la maggior parte troppo intimoriti da lei per farsi avanti. E poi, le piaceva il modo in cui la guardava, come se non avesse mai visto nulla di più bello. Si sentiva desiderata, apprezzata, qualcosa che Riddle non le aveva mai fatto provare.

- Sì, mi andrebbe. – replicò, ricambiando il sorriso con compostezza.

“Mai mostrarsi troppo entusiaste dopo il primo invito”, le tornarono alla mente le parole di sua madre, “Si da l’impressione di essere pronte a concedere qualsiasi cosa.”

- Fantastico. –

 

 

 

 

 

*****

 

Vennero scortate da Lars fino ai sotterranei, poi Laris si congedò e li lasciò da soli. Forse si era sbagliata, magari a Walburga non piaceva davvero Riddle, quindi perché negarle la possibilità di conoscere meglio un ragazzo carino e gentile come Lars?

Si lasciò cadere distrattamente sulla poltrona davanti al camino, sulla quale era stato sistemato l’arazzo di Serpeverde, e se lo sistemò sulle spalle. Quella Sala Comune era talmente gelida che l’umidità sembrava penetrare sotto pelle e attaccarsi alle ossa. Tese le mani verso il camino, strofinandole tra di loro e beandosi del tepore del fuoco crepitante.

Un rumore di passi le annunciò che qualcun altro aveva appena fatto il suo ingresso. Il nuovo arrivato le sedette accanto, posandole il proprio mantello sulle spalle e cingendola con un braccio.

- Senti molto freddo? – le domandò, premuroso.

Laris si accoccolò contro il suo petto, godendosi le sensazioni che le suscitava la sua vicinanza,  - Un po’. –

Alphard si chinò a baciarla, stringendola ancora di più e facendo combaciare i loro corpi. Sospirò quando i denti della ragazza mordicchiarono gentilmente il suo labbro inferiore. Si allontanò quel tanto che bastava per permettergli di guardarla negli occhi, che ricordavano due profondi laghi ghiacciati. Si sarebbe perso in quello sguardo, non avrebbe potuto chiedere nulla di meglio. Sorrise, quando la udì sbuffare, contrariata dal fatto che si fosse fermato.

Tornò a prendere d’assalto le sue labbra, baciandole finchè non acquistarono un colorito rossastro e furono gonfie per l’intensità e la durata delle loro effusioni. Fu solo allora che le abbandonò per dedicarsi al collo alabastrino, accarezzandolo con le labbra, cercando la pulsazione. La morse delicatamente lì, in corrispondenza della carotide, sorridendo compiaciuto quando sentì il gemito che le era sfuggito e notò come avesse inarcato il corpo contro il suo.

- Va meglio, adesso? – domandò, sorridendole ironico.

Per tutta risposta, Laris lo spinse contro il sedile della poltrona, mettendoglisi a cavalcioni e ondeggiando leggermente i fianchi. Un gemito strozzato lasciò la gola del ragazzo, mentre le mani correvano ad afferrarle i fianchi, dettando un ritmo più cadenzato.

- Ehm, ehm. Scusate davvero, ma preferirei evitare di guardarvi darci dentro sulla poltrona della Sala Comune. – esordì Walburga, in uno strano tono che era un misto di divertimento, compiacimento e una punta d’indignazione.

Si ricomposero in fretta, imbarazzati. Alphard si riprese in fretta e le puntò contro gli occhi grigi, con fare indagatore, - Piuttosto, chi era il biondo con cui stavi parlando? –

Questa volta fu il turno di Walburga di arrossire.

- Un amico di Laris, un ragazzo simpatico. – minimizzò.

- Esce con lui sabato. – aggiunse Laris, ghignando davanti all’occhiataccia dell’amica. Così imparava a interromperli sul più bello.

- Immagino che dovrò farci una chiacchierata, allora. – considerò, ravviandosi distrattamente i capelli scompigliati, in un gesto che ricordava quello del bulgaro.

Laris e Walburga  si scambiarono un’occhiata divertita, per poi replicare, all’unisono: - Oh, fidati, ti piacerà. –

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Dopo un’attesa indegna, eccoci con l’aggiornamento. Allora, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che non mi odiate troppo per l’attesa. Vorrei proporvi un piccolo sondaggio: Chi preferite tra i seguenti personaggi e quale non vi piace proprio per niente?

- Laris;

- Walburga;

- Alphard;

- Tom;

- Abraxas;

- Lars;

- Andrej.

Che coppia shippate?

- Laris/Tom;

- Laris/Alphard;

- Laris/Andrej;

- Walburga/Abraxas;

- Walburga/Lars;

- Walburga/Tom.

Fatemi sapere che ne pensate e, come sempre, vi rimando al prossimo capitolo che avrà un colpo di scena piuttosto rilevante nella trama della storia. Alla prossima.

Baci baci,

                Fiamma Erin Gaunt

P.S.

Qualche fotina per darvi modo di dare un volto ai personaggi.

   Laris & Andrej

 Laris & Alphard

 Walburga & Tom

 Walburga & Lars

 Abraxas

  
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