Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: _miky_    27/01/2014    5 recensioni
Sana in seguito alla sua partenza per motivi di lavoro decise di prolungare la sua permanenza in Italia dopo aver ricevuto un improvviso messaggio.
Akito dopo averla aspettata per due anni capì che era arrivato il momento di voltare pagina.
Passati cinque lunghi anni la ragazza decise di ritornare in Giappone per dedicarsi alle sue amiche, all'università e per poter lavorare semplicemente come fotomodella.
Ma la lontananza può allontanare i sentimenti? E un incontro inaspettato può far riavvicinare i due ragazzi così che possano chiarirsi?
Una storia legata ai due protagonisti, ai loro amici e a nuovi personaggi.
ESTRATTO DAL 16° CAPITOLO
Un bacio che sapeva d’amore, di vero amore.
Quell’amore che non finisce mai.
Quell’amore che fa un giro immenso e che non si sa dove va, ma che poi quando meno te lo aspetti ritorna.
Ritorna.
Ritorna inaspettatamente.
Ritorna senza avvisarti.
Ritorna senza chiederti il permesso.
Ritorna così dal nulla e tu in quel momento capisci di essere fregata.
Fregata perché sai che senza quell’amore non riusciresti a vivere, perché quello è l’amore che ti fa stare bene, che ti da la forza di andare avanti e di superare ogni ostacolo, insieme.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Nuovo Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 18 ● SORPRENDIMI!
 

DLIN DLON… Akito al suono del campanello scese le scale per aprire la porta, ma man mano che si avvicinava all’ingresso la sua pazienza diminuiva. L’ospite infatti continuava a premere freneticamente il tasto del citofono fino a quando il ragazzo non gli aprì la porta.
“Di sopra! In camera tua!” disse il suo migliore amico fiondandosi in casa senza nemmeno salutare.
Akito rimase spiazzato dalla determinazione di Tsuyoshi ma lo seguì affermando semplicemente “Prego, fai come se fossi a casa tua!”.
Raggiunta la camera di Akito, Tsuyoshi si accomodò come al solito sulla sedia della scrivania mentre Hayama si sedette al bordo del letto.
“Stavi per caso uscendo?” chiese Tsuyoshi.
“Sei venuto direttamente a casa mia per chiedermi questo?” domandò Akito alzando un sopraciglio.
“Certo che no! Che domande che fai anche tu a volte” affermò Tsuyoshi accompagnato da una risata isterica, mentre l’amico lo fulminava con lo sguardo.
“Ok… Sono venuto qui perché mi devi aiutare!” disse alzandosi di colpo dalla sedia e stringendo i pugni.
Ci fu un attimo di silenzio, interrottò dallo stesso Tsuyoshi che prese ad urlare, a sbracciarsi e ad innervosirsi “Devo riconquistare Aya! Passo la maggior parte della giornata a scrivere e a buttare montagne di lettere, ad ascoltare musica deprimente, a pensare a come potermi fare perdonare, ad organizzarle sorprese! Ogni volta sembrano idee perfette, azzeccate, ma quando decido di passare ai fatti, mi viene il terrore! Mi capisci Akito vero? Vero! Inoltre ieri sera sono uscito per distrarmi, anzi per cercare ispirazione migliore in giro, ma l’unica cosa che vedevo erano coppiette che si sbaciucchiavano! Io non lo trovo affatto giusto!”.
Akito vedendo l’amico in quello stato di “pazzia” si alzò per tirargli un colpo in testa in modo tale da poterlo calmare, ma fu fermato dal citofono di casa.
“Torno subito!” disse precipitandosi all’ingresso intanto che l’amico continuava a sfogarsi e a parlare da solo.
“Ciao Hayama! Allora sei pronto?” lo salutò Sana dandogli un dolce bacio sulle labbra.
“Ciao Kurata, ecco…” affermò grattandosi la testa.
“Non vedo l’ora di vedere la faccia che farai quando scoprirai dove ti sto portando! Sono sicura che ti piacerà!” esclamò entusiasta.
“Credo che la nostra uscita dovrà aspettare… C’è stato un imprevisto…”
“CHE COSA? Non dirmi che non sei ancora pronto! E dire che mi sono presentata anche con soli quindici minuti di ritardo!” disse la ragazza incrociando le braccia al petto ed entrando in casa.
“Vieni, saliamo in camera mia!” affermò il ragazzo abbracciandola e salendo le scale.
“Ehi! Che intenzioni hai?”
“Tu che intenzioni avresti?” rispose maliziosamente Akito mordendole delicatamente l’orecchio.
“Sei sempre il solito!” disse Sana scoppiando a ridere.
“Ma chi è questo pazzo che urla?” continuò la ragazza sull’orlo della porta della camera.
“Ecco il nostro imprevisto…” esclamò Akito entrando in camera e accomodandosi sul letto.
“Emh… Ciao Tsuyoshi!” affermò sconvolta Sana.
“Cia-ciao Sa-Sana!” salutò fermandosi di colpo “Voi due avevate un appuntamento?” continuò indicandoli.
“Si, però se hai bisogno restiamo a casa!” disse Sana.
“Ma se un minuto fa ti lamentavi perché non uscivamo!” affermò Akito.
“Allora… Come stai?” domandò la ragazza mentre colpiva la testa del suo ragazzo con il suo fedele martello di plastica.
“Si tira avanti…” rispose sbuffando Tsuyoshi e sedendosi nuovamente sulla sedia.
“Non sopporto di vederti così giù di morale perciò devo dirtelo!” esclamò Sana.
“O Dio non dirmelo… Luci non stava scherzando! Aya sta con un altro!” affermò Tsuyoshi mettendosi le mani tra i capelli in segno di disperazione.
“No… Ma cosa vai a pensare?! Io e le altre abbiamo parlato con Aya!” cercò di spiegare l’amica.
“Sul serio?” spalancò gli occhi il ragazzo.
Sana annuì e spiegò ai due ragazzi ma soprattutto a Tsuyoshi, che l’ascoltava molto attentamente, il comportamento dell’amica.
“Quel damerino è come il prezzemolo!” commentò Akito una volta finito il discorso.
“Non essere scortese! Ha solo aiutato Aya in un momento difficile, sono sicura che non aveva secondi fini!” lo rimproverò Sana, poi si rivolse all’amico “Tsuyoshi tu sei innamorato di Aya vero? Allora mi chiedo cosa diamine stai aspettando?! Va da lei e sistema le cose! Sono sicura che ti perdonerà… Lei ti ama veramente!”.
“Hai ragione Sana! Grazie sei una vera amica!” rispose Tsuyoshi prima di salutare i suoi amici e raggiungere Aya.
“Da quando sei così esperta in materia?” domandò alzando un sopraciglio Akito.
“E tu?”
“Che centro io?”
“Ho saputo che sei andato a trovare Aya! È stato un bel gesto…” sorrise Sana avvicinandosi al ragazzo per abbracciarlo e scambiarsi un bacio a fior di labbra.
Akito la strinse forte a sé e le chiese “Dove volevi portarmi?”.
“È una sorpresa, andiamo!” affermò Sana prendendolo per mano e correndo giù per le scale.
 
***
 
Tsuyoshi poco dopo arrivò di corsa sotto casa Sugita.
Riprese fiato per qualche minuto e dopo un respiro profondo trovò il coraggio di suonare il campanello.
“Chi è?” rispose la madre della ragazza.
“Buon pomeriggio signora Sugita! Sono Tsuyoshi… Aya è in casa?” chiese ancora affaticato dalla corsa.
“Ciao Tsuyoshi! Vieni accomodati” affermò la madre aprendogli il cancello.
Salì le scale velocemente e in pochi minuti si ritrovò in camera di Aya seduto accanto a lei.
“È da un po’ che non ci vediamo… Come stai?” domandò Aya con uno dei suoi dolci sorrisi.
Il ragazzo rimase incantato nel vedere quel bellissimo sorriso nascere sul viso della ragazza e per un momento dimenticò tutti i loro problemi.
“È da molti giorni che sto pensando a come farmi perdonare per il mio comportamento, ma ho capito che non ci sono parole che possano farti capire quanto mi dispiaccia. Non volevo farti soffrire… Scusami…” affermò Tsuyoshi mentre una lacrima scendeva lungo la guancia.
Aya con molta premura gli asciugò il viso e gli sussurrò all’orecchio “Ti amo”.
Tsuyoshi non poteva credere a ciò che aveva appena sentito, e di colpo si girò in cerca dei suoi occhi.
“Vuol dire che mi perdoni?” le chiese ancora sorpreso dalla notizia.
“Si! Ti amo con i tuoi difetti e con i tuoi pregi. Mi basta un tuo semplice sguardo per sentirmi capita e amata… Ogni coppia ha un momento di difficoltà e debolezza, ma l’importante è sapere rimanere uniti ed essere capaci di affrontare la situazione… Insieme!” affermò stringendogli la mano.
“Ti amo anch’io! Solo con te mi sento completo e felice… Scusami ancora!” disse il ragazzo avvicinandosi alle labbra della ragazza.
“Tieni questo è per te!” disse la ragazza consegnandoli dei dolcetti appena sfornati.
“Oh Aya… Ma… Non dovevi!”
“Quando eravamo all’elementari ti dissi che se qualche ragazza in futuro ti avesse fatto un regalo, io non mi sarei preoccupata, perché ti avrei preparato ancora dei biscotti per riconquistare nuovamente il tuo cuore!” gli sorrise.
Tsuyoshi abbracciò forte a sé la ragazza per poi sussurrarle “Grazie!”

***

“Eccoci arrivati!” esclamò Sana parcheggiando la macchina.
“Siamo tutti interi!” scherzò Akito.
“Ehi! Guarda che al ritorno ti lascio qui!” rispose offesa.
“Non ne saresti capace!” la stuzzicò.
“Non provocarmi Hayama! Vieni andiamo a prendere il biglietto!” disse chiudendo la macchina.
“Dobbiamo prendere il biglietto per visitare un semplice parco?”
“Non è un parco qualunque!” affermò avvicinandosi all’ingresso per poi continuare “Ta-da! Ti ho portato al Parco della Preistoria!” disse indicando l’insegna posizionata sopra alla cassa.
Il ragazzo rimase senza parole, non si aspettava di certo una sorpresa del genere.

“Hayama, ecco il tuo regalo!” esclamò Sana porgendogli un pacchetto.
Il ragazzo prese il suo regalo e cominciò a scartarlo fino a tirare fuori un piccolo modello di dinosauro.
“Hayama, a te piacciono i dinosauri, vero?” disse sorridendogli.
“Non mi dispiacciono” rispose semplicemente Akito.
“Lo immaginavo. Sulla finestra della tua camera ci sono dei pupazzi di dinosauri. Se non ti piacessero non ce li avresti messi, no?” affermò contenta che il regalo gli fosse piaciuto.


“Siamo cresciuti, vero?” disse la ragazza riportandolo alla realtà.
“Già…” rispose il ragazzo entrando nel parco dopo aver pagato alla cassa.
“Forza andiamo a vedere i dinosauri!” esclamò prendendolo per mano e raggiungendo di corsa il primo modello di dinosauro.
Trascorsero un pomeriggio sereno e rilassante immersi nel verde della natura, tra creature vissute milioni di anni fa e animali che vivono ancora ai nostri tempi.
Vicino ad ogni animale finto o vero vi era un cartello che spiegava e illustrava il comportamento, i luoghi, l’alimentazione e altro di ciascun soggetto.
Inoltre i dinosauri riproducevano il proprio verso e movimento.
A metà percorso i due ragazzi si ritrovarono in un’area di ristoro e decisero di fare una pausa dalla lunga camminata.
Comprarono un frappé alla stracciatella e un cono gelato di due gusti per poi sedersi a riposare su una panchina.
“Akito guarda!” esclamò Sana.
Il ragazzo si girò e vide un modello di dinosauro molto più grande rispettp gli altri, si trattava del Brontosauro. La particolarità di quest’ultimo è quella di avere un collo e una coda estremamente lunghi.
“Questo dinosauro mi piace parecchio!” affermò Sana avvicinandosi alla scultura.

Verso sera i due ragazzi arrivarono a casa Hayama e incontrarono il signor Fuyuki rientrare dal lavoro.
“Ciao Sana! Che sorpresa, come stai?” domandò il padre di Akito.
“Molto bene e lei?”
“Sempre preso dal lavoro, per fortuna ci sei tu a fare compagnia ad Akito!”
“Cerchi di non esagerare con il lavoro però!” si raccomandò Sana.
“Perché non ti fermi a mangiare da noi? Mi sono fermato a comprare del sushi per Akito” disse il signor Fuyuki.
“Con molto piacere, così saluto anche Natsumi!”
“Usa pure il telefono di casa se devi chiamare tua madre!”

Dopo cena i due fidanzati salirono le scale fino ad arrivare in camera di Akito e sedersi sul letto.
“È stata una bella giornata, vero?” domandò Sana appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo.
Akito annuì mentre dolcemente le baciava la testa e si perdeva ad annusare quel profumo di pesca che emanavano i suoi capelli.
“Sono contenta che ti sia piaciuto il Parco!” affermò alzando la testa in modo da poter perdersi nei suoi occhi ambrati.
“Domani pomeriggio incontrerò un signore per parlare dell'apertura della mia palestra” la informò.
“Sono sicura che riuscirai ad aprirla!” rispose Sana per poi riprendere “Ehi perché non mi fai vedere!”.
“Vedere cosa?” chiese il ragazzo non capendo.
“Quello che sai fare! Dai, alzati!” esclamò Sana colpendolo al petto “Su avanti!”.
Akito si tirò su in piedi e Sana continuò a colpirlo scherzando.
“Lo sai che quei colpi appartengono ad un altro sport vero?” domandò con un ghigno il ragazzo
“Io ti consiglio di stare lo stesso attento!” affermò Sana tenendo la guardia.
“Brava, non devi mai abbassare la guardia!” rispose cercando di farle il solletico.
“Hai visto non me la cavo affatto male!” disse ridendo.
“Come te la cavi a terra?” esclamò il ragazzo prendendola in braccio e appoggiandola delicatamente sul pavimento.
“È un discorso di sottomissione, devi costringere il tuo avversario a battere” spiegò il ragazzo sdraiato sopra di lei mentre si perdeva nei suoi occhi color nocciola.
“A battere? Allora non ti interessa solo il karate!”
“È sempre meglio ampliare gli orizzonti e comunque devi far sentire al tuo avversario così tanto dolore da non…” rispose Akito interrottò dalla ragazza che capo voltò la situazione.
In pochi secondi lei si ritrovò sopra di lui tenendogli bloccate le mani e gli disse “Io non mi arrendo mai”.
Lentamente Sana avvicinò le sue labbra a quelle del ragazzo e gli sussurrò maliziosamente “Tu vuoi arrenderti?”.
Akito lasciò la mano della ragazza per tirarle una ciocca di capelli dietro all’orecchio.
Pian piano la sua mano accarezzò la sua morbida schiena scoperta, fino a scendere sempre più giù e battere in segno d’arresa sul suo fondoschiena.*
In un attimo le loro labbra eliminarono quella piccola distanza che si era creata tra le loro bocche, e le loro lingue iniziarono ad intrecciarsi mentre le mani sfilavano i vestiti.
Sana lasciò una scia di baci provocanti lungo il suo petto fino a raggiungere la sua erezione.
Il respiro di Akito ad ogni suo bacio divenne sempre più irregolare e il desiderio di fare l’amore con lei aumentava, tanto che il ragazzo si tirò su di colpo e con una mossa si sdraiò sopra di lei per poterla fare sua.
Le gambe di Sana gli cinsero la vita e lentamente si lasciò andare a lui.
Dopo aver trovato il ritmo giusto i loro corpi si muovevano come una sola cosa e i loro gemiti di  piacere riempirono la stanza.
“…Su” affermò ad un tratto il ragazzo con voce roca.
“Co-Cosa?” gli chiese riaprendo gli occhi e vedendo il viso di Akito particolarmente eccitato.
“Vieni su…” le rispose stringendola forte e portandola sopra di sé.
Lentamente Sana sentiva nascere dentro di sé una sensazione di potere nel riuscire a far provare al suo ragazzo tutto quel piacere al punto di fargli perdere la testa.
“Ti amo…” le sussurrò mentre la sua lingua assaporava il suo collo.
“Ti amo anch’io”  rispose sorridendogli e abbracciandolo più forte.
In quell’abbraccio i due ragazzi riuscivano a sentire i loro cuori battere all’unisono mentre raggiungevano il culmine del piacere.

“Vorrei che il tempo si potesse fermare in questo preciso istante per poter rimanere così tra le tue braccia” affermò Sana girandosi verso il ragazzo.
“Possiamo farlo se vuoi” le disse guardandola negli occhi.
“E come?” chiese la ragazza sorridendo.
“Resta a dormire qui stanotte” affermò il ragazzo accarezzandole un fianco.
“Sicuro che non disturbo?” gli chiese mordendosi un labbro.
“Sai già la risposta e inoltre lo sai che a mio papà fa piacere quando vieni a trovarci”
“Dovrò cominciare a lasciare un pigiama a casa tua” affermò sorridendogli.
“Non credo ti servirà poi molto” scherzò.
La ragazza dopo avergli fatto una linguaccia gli rispose “Forza andiamo a lavarci! Che film guardiamo dopo?”.

 
***
 
“Ehi Gomi! Io esco con Alis, Matti e Aono**. Vuoi venire?” domandò Luci mentre si sistemava i capelli.
“No, stasera sto a casa che sono stanco per il lavoro. Credo che uscirò domani sera” le rispose sdraiandosi sul divano.
“Va bene! Allora ci vediamo più tardi!”
“Non tornare tardi!”

Poco dopo i quattro amici si incontrarono al campetto dove Diego le aveva dato appuntamento.
“Dovrebbe arrivare anche Josh tra poco!” affermò Matti.
“Chi è?” domandò Luci.
“Un ragazzo che abbiamo conosciuto da poco, è simpatico!” le spiegò Aono.
“I ragazzi stanno entrando in campo!” disse Alis.
“Hai mai giocato contro Diego?” chiese curiosa Luci alsuo amico.
“Non ricordo, può essere!” rispose Matti
“Ciao ragazzi eccomi!” salutò un ragazzo dai capelli biondi.
“Ehi ciao Josh!” salutarono gli amici.
“Ti presento Luci” affermò Aono mentre i due ragazzi si strinsero la mano.
Luci ritornò a guardare il campo in cerca di Diego, il quale la stava salutando con un bel sorriso.

“È stata una bella partita!” affermò Josh al fischio dell'arbitro.
“Ma se è finita in parità!” rispose Aono.
“Beh hanno giocato bene!” spiegò semplicemente Matti.
“Ma chi se ne importa del risultato! Insomma, avete notato quanti bei ragazzi ci sono!” commentò Alis.
“Ehi Luci! Faccio una doccia e poi ti raggiungo ok?” affermò Diego facendole l’occhiolino mentre si avviava allo spogliatoio.
“Ok!” urlò Luci sorridendogli.
Poco dopo Diego raggiunse Luci e i suoi amici, i quali si presentarono e scambiarono qualche chiacchiera.
“Ci sentiamo domani ragazzi!” li salutò Luci.
“A domani ciao ciao!”
“Allora dove vuoi andare?” le domandò il ragazzo abbracciandola mentre si incamminavano al parcheggio.
“Sorprendimi!”
“Tieni questo è per te!” le disse porgendole un casco una volta arrivati alla moto.
“A-andremo in mo-moto?” gli chiese balbettando.
“Non dirmi che hai paura!”
“Certo che si! Non ci sono mai salita!” esclamò.
“C’è sempre una prima volta” affermò lui sorridendole e allacciandole il casco “Inoltre non volevi essere sorpresa?!”.
“Quando hai ragione, hai ragione!” gli disse salendo sulla moto e aggrappandosi velocemente alla sua vita.
“Ehi Luci, non siamo ancora partiti!” rise Diego.
“Lo so, però mi sento più sicura! Mi raccomando vai piano!” affermò Luci stringendosi sempre di più a lui.

“Ehi non distrarti!” lo rimproverò Luci incontrando i suoi occhi fissarla nello specchietto.
“Mi assicuro solo che tu stia bene!” sorrise Diego.
“È strano… Ho sempre avuto paura della moto, ma con lui è tutta un’altra cosa” pensò con un piccolo sorriso mentre lentamente apriva gli occhi per poterlo osservare ancora una volta nello specchietto.
“Siamo quasi arrivati” urlò il ragazzo fermo al semaforo.
“Ok!”
Diego a pochi isolati parcheggiò la moto davanti ad un palazzo che ospitava un bar sulla terrazza.
“Sei mai venuta qui?” le chiese una volta saliti.
“No, è meraviglioso!” affermò Luci ammirando la città illuminata al di sotto di loro.
“Tu sei meravigliosa!” disse avvicinandosi per darle un bacio a fior di labbra.
Quando le loro bocche si staccarono entrambi sorrisero.
“Sono rimasto sorpreso nel scoprire che lavoro di fianco alla casa di tuo cugino!”
“Eh si… Che coincidenza!” rise Luci.
“Un giorno se non hai impegni pranziamo insieme!” gli propose abbracciandola.
Luci annuì sorridendogli.
“Domani cosa vuoi fare?” le domandò.
“Una festa a casa di mio cugino!”
 
*Scena tratta dal film “Never Back Down”
** Aono: sorella di Tsuyoshi.

SPOILER:
Bip Biip Bi
iip… “Ciao Akito! Sei anche tu alla festa a casa di Gomi? Io sono qui in piscina con alcune ragazze in bikini, raggiungici! Eddy”.
“Gomi ha organizzato una festa a casa sua!” affermò Akito dopo aver letto il messaggio.
“E tu come lo sai?” chiese curioso Tsuyoshi.
“Mi è appena arrivato un messaggio”
“Strano che non ci abbia detto niente…”
“Fai vedere!” esclamò Sana.





Ciao a tutte =D
Come state?
Finalmente Aya e Tsuyoshi hanno fatto pace.
Contente o deluse?
Ammetto che ho avuto la tentazione di farli lasciare definitivamente... Ma mi dispiaceva molto e così... Sono tornati insieme.
Magari più avanti il rapporto di amicizia tra Aya e Naozumi potrà diventare qualcosa di più? Voi che dite?
Sana ha portato Akito al Parco della Preistoria *.* Che dolce
<3
Adoro la parte in cui entrambi ricordano immediatamente la festa di metà compleanno !
Per non parlare di quando si ritrovano in camera di lui! *.*
Ho letto nelle vostre recensioni che eravate molto curiose di conoscere cosa succedesse! :D
Spero di non avervi deluso! =)
Akito in un momento di vulnerabilità dice a Sana "Ti amo", la quale naturalmente controccambia!
<3
Lo so anch'io che Akito solitamente non manifesta mai i suoi sentimenti direttamente, però ho pensato che il ragazzo in quel determinato momento intimo sia più istintivo. Inoltre ho cercato di far capire che il ragazzo non era molto in grado di intendere o di volere (detto in modo semplice ahaha)!
Amo anche la parte in cui Sana vuole rimanere con lui per sempre e Akito (a modo suo) esaudisce il suo desiderio.
Luci e Diego hanno avuto il loro appuntamento dopo la famosa partita.
Chi si sarebbe aspettato che la ragazza avesse paura della moto! :D
Beh spero veramente che vi sia piaciuto il capitolo :D
Grazie a chi mi segue e a chi recensisce la mia FF, adoro leggere i vostri pareri!
Spero di sentirvi presto.
Un grosso bacio,

Miky


 
 



 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: _miky_