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Autore: hilarymalik93    27/01/2014    9 recensioni
Lei ama i boxer,lui i reggicalze.
Nicole è una ragazza ventenne che è dedita al suo lavoro di scrittrice di articoli, per il quotidiano della sua città: molto precisa e perfettina.
Zayn, non è proprio il tipo di Nicole,infatti inizialmente non saranno amici,anzi avranno molto da discutere avendo caratteri diversi.
Ma un giorno, come se il destino non fosse dalla loro parte,punisce i loro caratteri scontrosi e si ritroveranno a convivere con il corpo diverso dell'altro.
Nicole sarà Zayn e Zayn sarà Nicole...ma questa "maledizione" fino a quando durerà?
Questa è "Different Bodies".
Genere: Fantasy, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap.17


17.  Mr. Davis


Salivo frettolosamente le scale dell'edificio "White Enterprise & Co." fino a dover raggiungere il mio ufficio in tempo.
Attraversai la grande hall gremita di indipendenti indaffarati con fascicoli, tablet di ultima generazione e bicchieroni di Starbucks per allegerire
la loro giornata. Come li capisco!
Dopo aver salutato alcuni colleghi mi diressi verso il mio "buco" chiamato comunemente ufficio, ma una stretta sul mio braccio lo impedii.

"Itan?" Esclamai tra lo spavento e la sorpresa.

"Non c'è tempo per i saluti ufficiali. Andiamo nel mio ufficio, devo parlarti". Annuii e lo seguii. Sembrava così serio...
Arrivammo a destinazione e mi lasciai andare su una comoda poltrona dove il mio amico riceveva clienti e subito pensai a quanto
fosse schifosa e scomoda la mia di poltrona.
Il ragazzo dai capelli color carota faceva su e giù per la stanza e assunse un'aria straziata.

"Mi dici che ti prende?! Sono qui ma non fai altro che girovagare a vuoto".

"Ho un appuntamento". Proruppe mangiandosi un'unghia in modo davvero poco etero.

"E' grandioso Itan! Chi è il fortunato?"

"Beh erm, s-si chiama Gabriel e abbiamo deciso di uscire questa sera". Annunciò imbarazzato.
Mi alzai e corsi ad abbracciarlo.

"Sono felice per te".

"Solo che mi sento così agitato...Lo eri anche tu quando Zayn ti ha chiesto di uscire la prima volta?"
Beh, questa era una domanda a cui non sapevo come rispondere.
Itan non sa dell'accaduto tra me e Zayn e poi per quanto mi riguarda non abbiamo mai avuto un vero e proprio appuntamento: è
accaduto tutto senza preavviso, ci siamo innamorati col tempo senza badare a cosa andavamo incontro nonostante la "maledizione".
Sembra buffo. di solito una coppia nasce dopo che ci si è frequentati, mangiando assieme, ma noi no...
Zayn è entrato nella mia vita come un fulmine a ciel sereno: il carattere scontroso che dimostrò di aver nei miei  confronti inizialmente li aveva
sostuiti con gesti dolci e protettivi. Al solo pensiero mi venne da sorridere.

"A dirla tutta non abbiamo avuto un appuntamento come tutti..." Rimasi vaga nella risposta.

"Mi stai dicendo che siete finiti direttamente a letto?"

"Dio, no! E' complicato da spiegare...un giorno te le dirò con più calma". Lui annuii e sospirò per poi rivolgermi un sorriso.

"Okay. Scusami se ti trascinato qui quasi con la forza".



"Sta tranquillo, ora pensa a farti bello per stasera".

"Sono già bello piccola lucertola affumicata da un cuoco giapponese". Ci risiamo con le sue solite prese in giro.
Gli diedi un colpo sulla spalla amichevole e il cigolare della porta ci fece voltare, trovando il nostro capo Russel abbastanza preoccupato.

"E' successo qualcosa Russel?" Chiese con calma Itan.

"Non so se la cosa che sto per dirvi è una bella notizia o una che potrebbe metterci pressione per il resto della vita".
Ci informò massaggiandosi le tempie.
Alzò lo sguardo e cercò di valutare le nostre espressioni.

"Così ci spaventi...Forse è meglio se arrivi dritto al punto". Incalzai con tono calmo.

"Il nostro obiettivo è quello di sorprendere i lettori giusto? Bene, da quando il nostro quotidiano è diventato anche
corrente per informazioni su altri campi e non solo informazioni limitate della nostra città, ho colto l'occasione di
contattare il grande imprenditore James Davis: la sua catena di centri benessere si sta espandendo in tutti gli Stati Uniti e volevo
che rilasciasse un'intervista esclusiva per il nostro giornale".

"Io ne ho sentito parlare di quest'uomo, le voci che girano dicono che sia abbastanza arrogante e difficile da parlarci
dato che non ama essere visto in occasioni mondane". Disse il mio collega ben informato.

"Per qualsiasi opera divina Davis ha accettato di rilasciare l'intervista e io ho pensato di incaricare te, Nicole."

"Io?"

"Sei la persona adatta e poi spero che in presenza di una donna si astenga di essere scontroso e far filare
le cose nel modo giusto".

"Va bene...Ma quando si farà l'intervista?"
Non ero per niente sicura di affrontare questa situazione: insomma sì ero brava nel mio lavoro, ma quando ho avuto
a che fare con queste genere di persone la mia pazienza è stata spazzata via con una folata di vento.
Le persone irascibili non fanno al caso mio e sono sempre pronte ad avere l'ultima parola per farti sentire inferiore,
cosa che non ho mai permesso di fare.
D'altro canto non potevo rifiutare: questa occasione avrebbe segnato la mia carriera e forse portarmi in un punto più alto
ma allo stesso tempo volevo mettere alla prova me stessa, quanto sarei stata capace di gestire ambiti come questi.

"Lunedì mattina alle dieci in punto a Boston."

"Boston?! Saranno più meno due ore di viaggio!"

"Credimi, ne varrà la pena e poi se ti fa piacere puoi portare con te Itan".
Mi convinse sorridendomi: anche lui non credeva di aver ottenuto un'intervista da un uomo cisì influente e
anche se mi sarei opposta avrebbe fatto di tutto per convincermi; l'idea che ci fosse anche Itan con me era un sollievo,
almeno non dovevo subire più frustazione di quanto ne avrei sofferto.

"Non sono il tipo da tirarmi indietro, quindi accetto".

"Questa è la mia squadra! Mi aspetto il meglio e buona fortuna per lunedì".
Russel se andò dall'ufficio del mio amico contento e soddisfatto.
Rivolsi uno sguardo quasi smarrito e Itan capì subito il mio stato d'animo, si limitò ad abbracciarmi e assicurandomi che saremmo stati
un fenomeno e Davis ci ricopenserà di sicuro.

                                                        *    *     *     *    *


Finalmente avevo finito di lavorare tra ricerche su quel famigerato James Davis e varie telefonate per prenotare un hotel
più vicino possibile all'azienda dell'imprenditore.
Stavo frugando in borsa per prendere dei soldi e andare al Gino's Cafe per una bella tazza di thè e una fetta di crostata quando sentii un clarcson
proprio davanti a me.

"Serve un passaggio bella signorina?" Non potevo crederci...Zayn era alla guida di una jeep.
Mi affrettai a salirci sopra e il ragazzo mi rivolse subito un sorriso di soddisfazione.

"Ma come l'hai avuta? E-è fantastica!"

"Era di Bob, il mio capo...Ne ha comprata una nuova e questa l'ha data a me. Ha detto che me la meritavo".

"Wow, speravi sempre di avere un auto e ora ce l'hai tutta per te!"

"Almeno non faccio la parte della femminuccia chiedendoti di venirmi a prendere".
Disse poggiando una mano sulla mia coscia e con l'altra sul volante.
Era concentrato ad osservare la strada e lo ritenni così sexy, sembrava un vero macho.

-Nick, stare impallata davanti un computer ti fa pensare cose davvero insensate-.
Beh forse sì, ma se lo vedreste in questo momento non resistereste a saltargli addosso.

"Piccola così mi consumi".
Beccata in pieno. Arrossì e gli rivolsi un sorriso tirato.

"Sei attraente quando guidi". Ammisi.

"Solo quando guido?" Mi chiese malizioso mentre stringeva la presa sulla mia coscia.

"Lo sei sempre". Intrecciai le nostri mani.

"Qualcosa mi dice che prima non mi hai salutato per bene..."
Mi sporsi dalla sua parte e stavo per lasciargli un bacio all'angolo della bocca quando si girò di scatto e fece combaciare le nostre labbra.

"Ora va meglio. Allora, come è andata la giornata?"
Ed ecco che mi sento agitata: chissà come prenderà il fatto che starò via per tre giorni, per come è protettivo risulterà difficile.

-Preparati Nicole-

"Erm....Domani sera parto per Boston perchè son-" Non finii la frase che frenò improvvisamente.

"A Boston? E per fare cosa?! Da sola?!" Domandò a raffica.

"Zayn calmati per favore! Non vado da sola, verrà Itan. Ci vado perchè sono stata incaricata di intervistare
un uomo molto influente nel campo del marketing. Saranno solo tre giorni, lunedì sera sarò qui".
Cercai di essere il più convincente possibile, anche se vidi un'espressione neutra stampata sul suo volto.

"Chi mi dice che quell'uomo non coglierà l'occasione di provarci spudoratamente con te?
Si sa, gli uomini con potere affascinano facilmente, hanno soldi a palate, ville lussuose..."

"Zayn ma che stai blaterando?! Innanzitutto ha quasi cinquant'anni, poi: vado lì solo perchè
me lo è stato detto e so che la mia carriera grazie a quell'intervista potrebbe migliorare e poi come potrei
farmi imbabolare da delle persone così superficiali? Io amo te, solo ed unicamente te".
Piantò il suo sguardo nel mio e lessi la preoccupazzione che ne prevaleva.
Mi sento onorata del suo interessamento, ma si tratta di lavoro.

"Scusami. Solo il fatto che non ci sarò con te mi fa preoccupare a morte, perchè non voglio che ti
succeda niente. E poi..." Sospirò profondamente senza finire la frase.

"Ehi, non tenerti tutto dentro...Dimmi cosa senti".

"Certe volte penso che io non sia abbastanza per te, al contrario tuo, tu sei troppo per me.
Non sti offrendo niente di speciale, vorrei fare di più ma non ne ho la possibiltà.
Ci sono ragazzi che sono meglio di me, che rimepiono le ragazze con regali e quant'altro.
Ed io invece? Cosa potrei fare per renderti felice?"
Quelle parole andarono dritte al cuore: davvero pensava che io mi sarei soffermata a ricevere solo attenzioni e per di più materiali?
Non riuscivo a concepire il fatto che lui non vedesse quanto io mi sentissi realmente felice, il solo stargli accanto
per me era abbastanza.

"Zayn tu mi offri l'amore, come fai a non vederlo? Non mi importa niente se non puoi farmi regali ogni santo giorno,
il regalo più bello  è sapere che tu mi ami.
Mi rendi felice con i piccoli gesti, le carezze, i baci e le parole...Quello che mi dimostri vale più
dei soldi, delle ville, della fama".
Aveva gli occhi lucidi e non perse tempo a rinchiudermi fra le sue braccia.
Mi sentivo a casa quando si creava quel contatto fra di noi.

"Ti amo Nick, più della mia stessa vita".

"Anch'io choko, ti amo alla follia".
Lui mi chiamava spesso e volentieri "fiorellino", l'altra sera mentre mangiavamo pane e nutella lo soprannominai "choko" per
il colore della sua pelel che ricordava la cioccolata.
All'inizio non gli piacque, poi ci fece l'abitudine.
Quando ci staccammo dall'abbraccio si fiondò sulle mie labbra baciandomi con foga.
Il mio corpo era intrappolato tra la sua figura e lo schienale del sedile a cui aderivo ancora di più per il peso di Zayn.
Le mie mani si spostarano direttamente nei suoi capelli corvini e cercavo maggiore con contatto stringedogli anche le spalle
ricoperte dalla sua inestimabile giacca in pelle.
La presa sui miei fianchi si fece più insistente, ad un tratto venni messa a cavalcioni su di lui e abbassò il sedile per rendere
la posizione più comoda.
La sua bocca era sepolta sul mio collo facendomi ansimare e sentii subito la sue erezione indurirsi, fece scontrare più volte i nostri bacini
fin quando la sua gola lasciò un profondo gemito roco e gettò la testa all'indietro per la goduria.

Con i respiri affannati riuscimmo comunque a guardarci negli occhi.

"Solo tu riesci a farmi impazzire così velocemente". Mi disse facendo dei cerchi immaginari lungo la schiena.

"Che ne dici se torniamo a casa e continuamo a farci le coccole?" Chiesi quasi maliziosa, lui se ne accorse e ridacchiò.
Mi mise al posto del passeggero e mi lasciò un ultimo bacio.

"E forse qualcosa di più". Mi strizza l'occhio, faccio una risata nervosa e parte verso casa mia.

                                                        *       *       *       *
 Io ed Itan eravamo in sala d'attesa mentre aspettavamo che il sig.Davis ci chiamasse per fare la fatidica intervista.

"Mi sono già rotto il cazzo". Sbruffò mentre sfogliava una rivista.

"Cerchiamo di mantenere la calma". Dissi agiatata torturando l'orlo della mia gonna.
Una donna affascinante ci chiamò dicendo che potevamo fare l'intervista.
Cercai di essere formale, calma e ragionevole senza mandare a monte il lavoro.
Itan mi camminava affianco in silenzio: anche lui era teso.
Una volta arrivati nell'ufficio ultra moderno del sig.Davis ci accolse in maniera piuttosto fredda.

"Salve, sono il sig.Davis" Ci disse con tono piatto allungando la mano e stringerla senza guardarci in faccia, era preso di più per dei fogli posti sulla scrivania.
-Che maleducato-

"Accomodatevi e facciamo in fretta, ho tanto altro da fare".
Era un uomo affascinante, pieno di sè e con un profumo che imprenegava le narici non appena ti era accanto.
Abbastanza affascinanate, ma con il carattere che si ritrova perde molti punti.
Iniziò Itan con fargli domande semplici. poi toccò a me con domande più articolate il che lo fece infastidire ma cercò di contenersi.
Dopo tanto inchiodò i suoi occhi nei miei e vidi che rimase piuttosto sconcentrato.

"Sig. Davis...tutto bene?" Chiesi con cautela.

"T.-tu mi ricordi una persona molto famigliare". Non risposi, ero a corto di domande visto che mi colse di sorpresa.

"Come hai detto di chiamarti?"

"Nicole, Nicole Lee".

"Non è possibile". Si portò una mano nei capelli e si alzò dalla sua costosa poltrona.

"Ho qualcosa che non va signore?"

"Io avevo una figlia di nome Nicole e aveva gli occhi proprio come i tuoi".
Rimasi esterefatta, mandai giù il groppo in gola che mi si era formato e aspettai che mi dicesse qualcos'altro.

"Qual'è il tuo secondo nome?"

"Amanda".
Strabuzzò gli occhi e si fece più vicino a me prendendomi le mani.

"Nicole, i-io sono tuo padre".

Non potevo credere alle mie orecchie: dopo quasi vent'anni e dopo aver vissuto in un orfanotrofio ho ritrovato mio padre.


                       

I'm back bitches!!!!
Ahahaha, buon pomeriggio dolcezze! :D
Come potete vedere c'è un colpo di scena inaspettato alla nostre Nicole.
Zayn finalmente ha un'auto e la battezza al meglio *-*
Bando alle ciance: I just wanna say "a massive THANK YOU" xD
Seriamente, un enorme GRAZIE a tutte coloro che recensiscono e che seguono la storie, ma soprattutto grazie per essere così dolci.
Si vede che siamo DIRECTIONERS, ci vogliamo un gran bene anche non conoscendoci, ma grazie ai nostri idoli
ci sentiamo vicine <3
Beh, lascio a voi i commenti!
VI AMO <3
Hilary xx
















  
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