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Autore: Mari Lace    27/01/2014    6 recensioni
La mia prima long... :'D
Dal testo:
Sorrise trionfante e soddisfatta. Era arrivata in cima all’albero. Abbassò la testa per guardare il moro, che era rimasto tutto il tempo sdraiato sul ramo su cui si era piazzato all’inizio, osservandola di tanto in tanto.
-Ce l’ho fatta!- esclamò, sudata e stanca, ma anche euforica.

Ah, sì. Potrebbe contenere spoiler.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Sorpresa | Coppie: Hinata/Naruto, Hinata/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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Inaspettatamente, Naruto la baciò.
Quel semplice gesto le bastò per farle comprendere i suoi sentimenti una volta per tutte.
Interruppe il bacio, allontanando da sé il biondo.
-Io... Scusami- gli sussurrò, per poi scappare via, verso Konoha.
Si fiondò dentro Villa Hyuuga, passò correndo davanti a suo padre e sua sorella senza proferire parola, e spalancò la porta della sua camera, per poi buttarsi sul letto, senza preoccuparsi di chiudersi dentro.
Quel bacio aveva fatto crollare una delle poche certezze che credeva di avere. Le aveva fatto capire cosa provasse, ma al contempo la aveva confusa non poco.
Quando le loro labbra erano entrate in contatto, lei aveva istintivamente chiuso gli occhi. Era il suo primo bacio, e a baciarla era il ragazzo che lei sognava di avere accanto da quando era solo una bambina.
Ma quando aveva riaperto gli occhi, al volto del biondo si era sovrapposto, sostituendolo nel suo immaginario, quello del ragazzo moro*.
Se ne era resa conto solo in quel momento, ma, da quando era tornata a Konoha, aveva cominciato a pensare a Naruto come a una presenza amichevole, rassicurante. Ma niente più di quello.
Solo ora si accorgeva che il posto che il biondo aveva occupato per anni nel suo cuore era stato lentamente riempito dal ragazzo che si era preso cura di lei quando era più vulnerabile. Perché nonostante fosse all’apparenza freddo, a tratti incomprensibile, e spesso ti lasciasse credere che non gli importi nulla né di te né di nessun altro, Sasuke non era così. Lei ne aveva avuta l’impressione nel periodo passato insieme a lui, ma aveva davvero iniziato a capire quale fosse la vera natura dell’atteggiamento di Sasuke dopo aver scoperto il suo passato.
Gli era stata accanto per un mese senza sapere nulla di lui, se non chi fosse nel presente. Perché quello, lo aveva capito.
Se ne era separata, e aveva scoperto tutto sul suo passato, capendo che, in realtà, il suo atteggiamento freddo e distaccato serviva a frapporre una barriera invalicabile tra lui e gli altri, quasi come se avesse paura di lasciarli avvicinare, o di fargli cogliere le sue debolezze. Perché Sasuke, per quanto forte potesse essere, aveva bisogno di aiuto, ma non lo avrebbe mai ammesso.
Lei lo capiva solo ora, dopo aver fatto luce sul suo passato.
Ma ripensandoci, Hinata capì di essersene innamorata già prima di scoprire la verità sul Clan Uchiha.
Piccoli suoi gesti e frasi, all’apparenza insignificanti, la avevano colpita fin da subito.
– Significa che vivo senza motivo da molto tempo, Hinata –“ le aveva detto. Capiva solo ora cosa si celasse davvero sotto ognuna di quelle parole, cosa avesse passato Sasuke per giungere a pensare una cosa simile, e questo non faceva che rafforzare i suoi sentimenti.
~
Con le mani in tasca, entrò in casa.
Tutto si sarebbe aspettato da Hinata, tranne quella reazione.
Temeva di aver fatto un’enorme errore, di aver compromesso per sempre il loro rapporto.
Cosa dovrei fare ora? Si chiese Naruto, incerto in vita sua come era stato solo poche volte prima d’allora.
Strinse i pugni, non sapendo come altro sfogarsi, e si avvicinò alla finestra, volgendo lo sguardo in direzione di Villa Hyuuga.
~
Entrò nella grotta, e scaricò il corpo del ricercato per terra.
-Suigetsu...- chiamò, osservando l’interno della caverna.
Nell’ombra, seduto con la schiena poggiata contro la parete rocciosa, c’era solo Juugo.
-Lui dov’è?- gli chiese, mentre un sospetto si faceva strada nella sua mente. No. Non può averlo fatto.
Il ragazzo dai capelli rossi lo guardò. –È andato a Konoha- disse alla fine.
Dannato Suigetsu.
~
“-Sul serio, dovresti stare più attenta, se ti avessi colpita Sasuke mi avrebbe ucciso. Probabilmente in modo cruento-
Non le aveva risposto. –Starò più attenta, però… Tu che ci fai qui, Suigetsu?!-
-Perché, non sei contenta di vedermi?- le chiese lui sorridendo divertito. Poi mutò espressione, e si fece serio.
-Sono venuto per sapere come ti trovi qui a Konoha- spiegò.
Quella risposta la spiazzò. –Te l’ha chiesto Sasuke?- chiese, dopo un attimo di silenzio.
-No, se Juugo non glielo ha detto lui non sa neanche che sono venuto-
-Allora perché...?- si era affezionata a Suigetsu, in un mese aveva imparato a considerarlo come un amico, ma non capiva. Non le sembrava il tipo che viene a Konoha solo per vedere come stai, se non ha uno scopo ben preciso in mente.
L’albino sospirò. –Puoi solo rispondermi? Ti trovi bene?-
La risposta, non la sapeva neanche Hinata. Era confusa. –Io... credo di sì-
-Capisco- disse solo Suigetsu. –Bene, ora devo proprio andare. Buona fortuna- concluse, si girò e andò via. Anche perché aveva visto arrivare il biondino amico di Sasuke, probabilmente in cerca di Hinata.”
Ripensando al breve scambio di battute intercorso tra lei e lo spadaccino, finalmente Hinata capì.
Forse era solo una sua illazione.
Ma era giunta alla conclusione che Suigetsu fosse andato a cercarla perché Sasuke, in un modo o nell’altro, aveva bisogno di lei, almeno quanto lei sentiva di aver bisogno di lui.
Forse, più che un’illazione, era una speranza.
Che avesse ragione o no, ormai aveva deciso: non sarebbe rimasta a Konoha un giorno di più.
Il suo posto era al fianco di Sasuke, se lui la avesse voluta, e lei lo aveva finalmente capito. Si alzò dal letto.
Hanabi si decise a salire per controllare come stesse, e cosa facesse, Hinata. Si fermò davanti alla soglia per qualche minuto, e vide sua sorella maggiore alzarsi. Nei suoi occhi, lesse una strana determinazione.
Fu colta da un presentimento, e si affrettò a entrare nella stanza.
-Cosa fai, oneesan?- chiese, vedendo che Hinata aveva aperto uno dei cassetti della scrivania.
La ragazza non rispose subito, sembrava che stesse cercando qualcosa; poi, finalmente, la trovò. La tirò fuori, e si voltò verso sua sorella.
Ora si ricordava di lei, ricordava tutto del complesso rapporto che si era instaurato tra loro negli anni. Si erano ritrovate solo negli ultimi tempi.
-Hanabi...- mormorò, con un’espressione quasi colpevole, che agli occhi di sua sorella tradì la sua intenzione.
La minore fece una cosa che, in tutti quegli anni, non aveva mai fatto; si avvicinò ad Hinata e la abbracciò. –Te ne vuoi andare? Perché?- chiese, cercando di non darla vinta alle lacrime che sentiva premere per uscire.
-Mi dispiace, Hanabi... Credimi, è la cosa più giusta che io possa fare- tentò di dire lei. Non era abituata a vederla reagire così, ma ricambiò l’abbraccio.
-È per via di nostro padre? Per me?- le chiese, stringendola quasi come per trattenerla lì.
-Non è per questo- disse solo Hinata.
Hanabi si staccò da lei, sciogliendo l’abbraccio. Guardò negli occhi sua sorella. Erano così simili ai suoi, eppure così diversi... e ora vi splendeva una luce nuova, che non aveva mai notato prima.
Si fece forza. Non aveva mai visto sua sorella così decisa, forse aveva ragione lei ed era davvero meglio così. Quando Hinata le passò accanto e la superò, non si oppose. –Non dimenticarti mai di chi lasci qui- sussurrò solo.
-È una promessa- confermò Hinata, e richiuse la porta dietro di sé.
Suo padre era nel suo studio. Non avrebbe saputo neanche da dove iniziare un ipotetico discorso con lui, era sicura che, a differenza di Hanabi, non avrebbe capito. Superò a passi spediti la porta serrata della stanza, raggiunse il portone e uscì.
Non si volse indietro neanche una volta. Non sapeva se poi avrebbe avuto ancora la forza di andarsene.          ~
Vedendola voltare l’angolo, distolse lo sguardo, in cui si poteva leggere non delusione, né rabbia, ma solo tristezza. Hiashi Hyuuga, all’interno del suo studio, aveva sentito benissimo Hinata uscire, e il suo istinto gli diceva che non sarebbe tornata. Aveva capito ciò che stava succedendo, ma non la aveva fermata. In tutti quegli anni, le aveva impedito anche troppe cose, e la aveva sempre scoraggiata. Questa volta, però, avrebbe lasciato che prendesse la decisione più difficile - e allo stesso tempo più importante - della sua vita totalmente da sola.         ~
Lasciato Juugo, Sasuke si diresse verso il suo prossimo obiettivo, che stavolta consisteva in un rotolo contenente informazioni su un antico Clan, posizionato, stando alle sue informazioni, nel Paese della Terra.
Nella direzione opposta a quella di Konoha.
Non sapeva cosa avrebbe detto Suigetsu a Hinata, ma sperava che la ragazza non lo ascoltasse, e rimanesse a Konoha a vivere la sua vita. Con Naruto, magari. Quel pensiero lo infastidiva non poco, ma non era così egoista da volerla trascinare con sé. Non aveva niente da offrirle, il biondo invece era l’eroe di Konoha, e lei lo amava da sempre. Quella sarebbe stata la cosa migliore per lei, e amare significa voler vedere chi ami felice, indipendentemente da ciò che proverai tu per questo.
~
- Dove stai andando, Hinata? – Aveva appena svoltato nel vicolo, quando aveva sentito quella voce ora così familiare.
- ...Kiba – mormorò lei, fermandosi. Le sarebbe dispiaciuto andar via senza dire addio ai suoi compagni di squadra, ma come spiegargli ciò che aveva deciso di fare?
C’era qualcosa di strano in lei, e il padrone di Akamaru lo aveva notato subito. Finse di non essersene accorto, però.
- Non è un po’ tardi? – le chiese sorridendo.
Lei tacque per qualche secondo. Vicino a Kiba, anche se non aveva spiccicato parola e la sua presenza si notava appena, c’era Shino.
- Kiba, Shino, io non posso più restare qui. Il mio posto... è altrove – iniziò. - Capitemi, per favore –
- Capisco, Hinata – disse Kiba serio, e lei si sentì sollevata, anche se non le sembrava vero.
- Capisco che sei confusa. Vieni, ti riaccompagno a casa -.
Hinata sorrise triste. Si era illusa che avesse capito, ma d’altra parte doveva aspettarselo. Lasciarli dispiaceva anche a lei, ma sentiva che Sasuke aveva molto più bisogno di lei di chiunque altro. E il sentimento era reciproco.
- Non tornerò a casa, Kiba – disse decisa. Affrontare i suoi amici di sempre era l’ultimo dei suoi desideri, ma se ci fosse stata costretta lo avrebbe fatto.
L’Inuzuka si rabbuiò. – Vuoi andare da lui, non è vero? Dall’Uchiha –
Lo guardò negli occhi. Almeno, gli doveva la verità. Annuì.
- Perché? Cosa ti ha fatto? Io non ti riconosco più, Hinata –
- Lui non mi ha fatto niente... mi ha aiutata, semplicemente – non sapeva bene come spiegare cosa provasse per lui, ‘Lo amo’ le sembrava riduttivo.
- In ogni caso, andrò da lui. Non provate a fermarmi – chiarì, passando lo sguardo da Kiba a Shino, per poi riportarlo nuovamente su Kiba.
Kiba non rispose, ma si preparò a bloccarla. Non le avrebbe permesso di andarsene, non di nuovo.
Hinata corse per superarli, passando proprio accanto a loro, pronta a reagire se avessero tentato di ostacolarla. Ma non andò come si aspettava.
Tenendosi in disparte, Shino aveva osservato tutta la scena e ascoltato tutto lo scambio di battute. Si era soffermato in particolare ad osservare la sua compagna di squadra; aveva una luce insolita negli occhi, e sembrava determinata come non l’aveva mai vista prima. Tentare di fermarla sarebbe stato inutile, e non sarebbe neanche stato giusto.
Hinata aveva il diritto di decidere cosa fare della sua vita.
Per questo, quando lei era corsa verso di loro decisa a sorpassarli in un modo o nell’altro, lui aveva bloccato Kiba.
- Addio, Hinata – aveva mormorato, mentre il suo compagno tentava di sciogliersi dalla sua presa ferrea, imprecando tra i denti. “Sei impazzito, Shino?! Lasciami! Dobbiamo bloccarla! Lei non sa ciò che fa...”
Appena la corvina, dopo avergli rivolto un cenno con la testa per ringraziarlo, e per dar loro il suo tacito addio, si fu allontanata a sufficienza, l’Aburame si decise a lasciar andare la presa.
- Mi spiace, Kiba. È giusto così –
Lui lo guardò furioso. – No che non lo è... – mormorò con rabbia, ferito, e corse per la strada che aveva preso Hinata. Ma ormai era tardi per fermarla.
~
Grazie davvero, Shino, e addio. Addio anche a te, Kiba. Non credo che ci rivedremo... Non vi dimenticherò mai.
Impiegò pochi minuti ad uscire dal Villaggio senza farsi notare.
Dopo aver camminato un po’ nel bosco, giunse in una radura, e vi si fermò.
Ricordava benissimo le ultime parole che le aveva rivolto Sasuke prima di lasciarla con i suoi compagni. “-Addio, Hinata. Ricorda la tecnica che ti ho insegnato-
Attivò il byakugan, e lo usò per osservare il suo Villaggio natale un’ultima volta. Non rimpiangeva la sua scelta, ma le sarebbe mancato, così come tutti i suoi amici, sua sorella... forse anche suo padre, in fondo.
Disattivò l’innata. Mi vorrai con te, Sasuke? si chiese, poi compose rapidamente dei sigilli. Alla fine, si morse il pollice, si piegò e posò il dito insanguinato sul terreno.
- Kuchiyose No Jutsu –
Subito, apparve un enorme falco dal piumaggio scuro, che rimase al centro della pianura, immobile, fissandola. Hinata non esitò a salirvi, sperando che funzionasse. Poi il falco la coprì con le sue ali, e sparirono entrambi.
~
In viaggio verso Iwa, si fermò improvvisamente. Aveva una strana sensazione, gli sembrava quasi che qualcuno lo stesse chiamando.
D’istinto, abbassò lo sguardo sulla tracolla che portava appesa alla cintura. La aprì, e vide che non si era sbagliato, uno dei rotoli si era illuminato.
Quello del falco. Eseguì la tecnica all’istante, e poco dopo un enorme falco apparve davanti a lui.
Il rapace ripiegò le ali lungo i fianchi, lasciando scorgere una figura femminile sdraiata su di lui.
A prima vista, Sasuke pensò che fosse priva di sensi.
Ma subito dopo aver pensato così, la vide muoversi per mettersi seduta. Poi, Hinata si stropicciò gli occhi. Nel passare attraverso la dimensione parallela delle evocazioni, era stata abbagliata da un bianco accecante.
Sei davvero tu... Hai scelto di tornare...
Finalmente, puntò il suo sguardo su di lui. Sorrise. Ha funzionato!
Si lasciò scivolare lungo il fianco del volatile, che sparì non appena i suoi piedi toccarono il terreno.
Si guardò intorno. – Dove siamo, Sasuke? – non era davvero rilevante, ma si era resa conto di non saper bene cosa dire. Sentiva che il suo posto era lì, al fianco del ragazzo, ma come spiegare a parole le sensazioni che la avevano portata a quella decisione?
La prima reazione di Sasuke fu lo stupore, ma passò in fretta. Poi le sue labbra si incurvarono in un ghigno divertito. – Sei assurda, Hinata, non sei cambiata affatto. Piombi qui, inattesa, e la prima cosa che dici cos’è? ‘Dove siamo?’ –
La Hyuuga arrossì. Inattesa, aveva detto. Però c’era qualcosa che non le quadrava.
- Tu hai sempre saputo che sarei tornata, vero? Altrimenti non mi avresti insegnato la Tecnica D’Evocazione – chiese guardandolo negli occhi, ma la sua era più un’affermazione che una vera domanda.
Lui sostenne il suo sguardo. – Diciamo che ci speravo – ammise a bassa voce. Al diavolo l’orgoglio, per una volta.
- La parte più irrazionale di me, lo sperava, ma più razionalmente non credevo che lo avresti fatto davvero. Perché non sei rimasta a Konoha? – chiese poi.
Lei lo guardò, sempre più convinta di aver fatto la scelta giusta.
- La vita a Konoha è noiosa, - disse, ma non era certo quello il motivo.
Lui la guardò confuso. Tutto qui?
- E ho capito che il mio posto è con te... solo se mi vorrai, ovviamente – aggiunse poi, guardandolo in attesa di una qualche risposta. Dì di sì, per favore, fa’ che dica di sì.
Sasuke finse di pensarci su. Sapeva di aver bisogno di lei, lo sentiva, ma non voleva essere così egoista da sacrificarla per la sua felicità.
- Ne sei sicura, Hinata? Se ora mi segui, non potrai più tornare indietro -.
- Non posso più tornare indietro, né, se potessi, lo farei – rispose convinta.
Spero che tu non te debba mai pentire... – Se sei così sicura, forse posso anche accettar –
Hinata non lo lasciò finire, accorciò la distanza che c’era tra loro e lo baciò, riversando in quel gesto tutti i suoi sentimenti.
Lui ricambiò senza esitare, dimenticandosi l’irritazione provata per essere stato interrotto. Erano molti anni che non si sentiva così... felice.
Si separarono dopo qualche secondo.
Fu Sasuke a spezzare il silenzio.
- Che intenzioni hai, Hinata, vuoi rimanere qui tutto il giorno? –

~
- Bene, puoi andare, Suigetsu – lo congedò, seguendolo con lo sguardo mentre la porta si richiudeva alle spalle dello spadaccino.
Quindi ora c’è anche una Hyuuga... Ottimo, due esponenti dei due Clan più forti di Konoha lavorano per me!
Dietro la sua scrivania, Mei Terumi sorrise soddisfatta.
Ora devo solo trovare un compagno.
Peccato che Sasuke Uchiha sia già occupato...



*Questa frase è presa, praticamente uguale, dal primo capitolo (dopo il prologo, quindi il 'secondo').


*Angolino Lita*

...Ci sarebbero millemila cose da dire, ma non mi dilungherò. 
1: Scusate, avrei voluto aggiornare prima, ma non mi è stato possibile .-.
2: ... Temo di non essere riuscita ad esprimere bene ciò che volevo esprimere. E spero di non essere caduta nell'OOC, scrivendo l'ultima scena tra Sasuke e Hinata. Se così fosse, fatemelo sapere per favore, ed inserirò l'avvertimento. Taglio qui le mie paranoie che non interessano a nessuno, andiamo avanti che è meglio
3: Che dire... Grazie a tutti voi che avete seguito Amnesia fino alla fine! E' grazie al vostro sostegno che sono andata avanti, spero che questo finale non vi abbia deluso! Spero che sia piaciuto anche a chi voleva finisse con la NaruHina :) 
Un grazie speciale a chi ha recensito, anche solo una volta, i vari capitoli: Baby_Doll_, animaamina, Rhain_1992_ARM, Claudia Uzumaki, A r y a (anche se ora ti sei tolta da EFP, se per caso stai leggendo, grazie Arya-chan!), ery98sole, Aly99, thanks idols, Alaska Young, KusHi_Na, snlamigliore, angelika white ed _Emy_: voi due in particolare avete recensito quasi tutti i capitoli, grazie mille <3

Per concludere... Che ne pensate, di questo finale? Ve lo aspettavate? Eravate convinte del contrario? Fatemi sapere XD 
Il pezzo finale lo ho abbozzato moooolto tempo fa, ma alla fine ero indecisa se metterlo o meno. Se ricordate, una volta Suigetsu dice a Sasuke che 'lei vuole vederlo'. Questo perché, nel dietro alle quinte svelato solo ora della fic, Sasuke dopo la guerra è diventato una specie di 'mercenario', se vi foste chiesti chi gli procura le missioni, ecco la risposta ;) Ho scelto Mei perché di Konoha non se ne parlava, ovviamente; Gaara avrebbe subito avvisato Naruto; il Raikage credo sia abbastanza ovvio escluderlo... rimanevano Oonoki e Mei. Ho optato per quest'ultima XD

Ah, sì... come ultima cosa... Mi farebbe davvero piacere sentire il vostro parere generale sulla fic, ora che siamo all'ultimo capitolo - mi rivolgo soprattutto a chi non ha mai recensito (non è una critica, purtroppo capisco bene il non avere tempo .-.) - quindi, se riuscite a trovare un momento per lasciarmi un parere, non saprò come ringraziarvi (: 
Grazie di nuovo per essere arrivati fino alla fine insieme a me, ora scappo!

Alla prossima (?) ,

Lita
  
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