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Autore: Danger_stay    28/01/2014    2 recensioni
Questa è la storia di una principessa, questa è la storia di un segreto,
questa è la storia di un terribile incubo,
Questa è la sua storia.
Una principessa, per niente normale
Un segreto diverso dagli altri
Non lo conosce nessuno, che glielo possa rivelare..
Questa è la storia di Alexis.
I sogni perduti, gli incubi che ti tormentano, la nuova scuola e i nuovi amici, buoni e cattivi..
Poi c'è lui, Harry.
Si incontrano per caso, o forse no? Destino o sfortuna? Buono o cattivo? Luce o buio? Lei non lo sá, e per tutta la sua vita ha vissuto bendata. Protetta e nascosta, ma quando uscirá sarà diverso, la vita la sorprenderà e l'amore la farà vivere come non mai, e poi la farà soffrire molto di più di quanto abbia già sofferto, o forse no?
Della sua infanzia solo vuoto. Solo incubi, e sua madre. Tanti indizi che porteranno ad una sola persona: Lei stessa.
Alexis.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Questa notte non avevo dormito molto, ero nervosa. Insomma, non ero mai andata in una scuola, e andarci voleva dire fare nuove amicizie, fare conoscenza con altre persone, allontanarmi dal palazzo e , cosa più importante, da mio padre. Speravo sarebbe andato tutto bene.
Così dopo essermi preparata psicologicamente alla scuola, mi alzai dal mio caldo letto e andai in bagno per iniziare a prepararmi e fare le solite e noiose cose da fare al mattino.   


Appena terminata la mia routine mattutina, misi una leggera linea di eyeliner sugli occhi per poi scendere al piano di sotto. E, come mi aspettavo, le mie valigie erano già di fianco alla porta d'entrata.

'Mio padre mi stava cacciando?' era questa la domanda che continuavo a pormi , ma come altre domande che mi facevo, non avevo una risposta.   
Mi avvicinai alle valigie e trovai una piccola lettera bianca con la scritta "Per Alexis" così la presi e iniziai a leggere il messaggio scritto rigorosamente a mano.

'Buongiorno Alexis, come ti avevo detto ieri, le valigie sono pronte. Buona fortuna, e restaci quanto vuoi.
-Papà.'

Ed ecco la risposta alla mia precedente domanda, mi stava cacciando da casa mia. Bell'inizio.   
E uscendo dal palazzo, notai un auto nera parcheggiata proprio di fronte a me. Credendo che fosse l'auto che doveva accompagnarmi a scuola, mi avvicinai, ma all'interno della macchina c'era un uomo con un giornale fra le mani. Lo stesso giornale che parlava della scomparsa di mia madre. Ancora una volta lei, più cercavo di dimenticare, più mi si affollava la mente di brutti ricordi o di strani presentimenti.   
«Signorina, la sua auto è di là» Un ragazzo sulla ventina di anni e dai capelli biondi si avvicinò a me facendomi ritornare sul pianeta Terra. Tirai un lungo sospiro per poi entrare, finalmente, nell'auto giusta.   

Durante l'intero tragitto, pensai e ripensai a quell'auto. Se solo avrei saputo la targa avrei potuto trovare il proprietario e, magari, riuscire a scoprire perché aveva quel vecchio giornale fra le mani. Nessuno ormai pensava più alla scomparsa di mia madre, credevano tutti che fosse morta. Ma io lo so, lei é ancora viva.
Il ragazzo mi richiamò di nuovo e subito scesi dall'auto ritrovandomi davanti ad un edificio abbastanza moderno. La struttura era un po rovinata, ma infondo era una scuola normale, che mi aspettavo? Una reggia? No, neanche per sogno, volevo stare lontana da quell'ambiente, almeno per un po.


Notai che il ragazzo aveva già portato le valigie all'interno della scuola e, forse, anche in camera mia. Già, qual'era la mia camera? Così entrai all'interno dell'edificio ritrovandomi quelle iridi scure con le mie valigie davanti.
« Camera numero 96 terzo piano, mi segua» Disse lui gentilmente.
«Dammi del tu, per favore. Come ti chiami?» Gli chiesi curiosa mentre lui incrociava i suoi occhi scuri nei miei.   Era davvero carino e aveva degli occhi davvero misteriosi, e questa cosa mi attirava molto.
«Jake » Rispose Lui sorridendo. Così annuii per fargli capire di averlo ascoltato. Gli presi una borsa dalle mani ma lui subito la riprese, mentre gli rivolgevo uno sguardo confuso.
« Faccio io non preoccuparti» Disse piano, mentre lo guardavo con aria di sfida, come ero solita fare con chiunque volesse contraddirmi.
«Ce la posso fare, Jake» Dissi scandendo bene il suo nome, così Lui di risposta si lasciò andare una piccola risata, porgendomi la borsa. Bravo, sembrava aver capito.   


Arrivati davanti la mia camera, Jake aprì la porta, ritrovandoci in una stanza dalle pareti arancio chiaro. C'erano dei poster di vari cantanti attaccati ai muri. E poi due grandi armadi bianchi ai lati della stanza e, infine, due letti singoli. Jake prese le mie valigie e le mise sul letto vicino la finestra, Gli sorrisi per ringraziarlo.
Era un ragazzo davvero simpatico, per quel poco che ci avevo 'parlato'. Dopo che Lui uscì dalla stanza, mi stesi sul letto. Era così strano non essere al palazzo, era tutto così normale.   
E mentre facevo i miei pensieri 'normali' sentii alcuni strani rumori provenire dal bagno. Incuriosita,    mi avvicinai alla porta e quando la aprì subito mi si presentò davanti il ragazzo della scorsa sera.

Piccola differenza: la scorsa sera non aveva solo un asciugamano alla vita.   


Presa dall'imbarazzo chiusi subito la porta, cercando di calmare i miei poveri ormoni, ero sicuramente diventata un peperoncino.   
Cercai di distrarmi sistemando le mie cose in un armadio, ma dopo poco Harry uscì dal bagno con ancora i ricci che gli ricadevano bagnati sulla fronte. Infondo era carino, molto carino.
«Non sapevo stessimo nella stessa stanza» Dissi per rompere un po l'imbarazzo creatosi poco prima.
« Beh, nemmeno io in realtà» Rispose sorridendo. 'Aveva un bel sorriso' pensai.
« Harry vero?» Chiesi io.
« Si, in persona» Rise Lui mentre lo imitavo.
«Mi dispiace per prima, non sapevo stessi in bagno» Dissi con un leggero imbarazzo, ma Lui si mise a ridere.
«Fa niente davvero, e poi non credo ti sia dispiaciuto così tanto, o sbaglio?» Domandò Lui prendendo una ciocca dei miei capelli biondi fra le dita e, posizionandola dietro l'orecchio, mi sorrise.   
«Beh, devo ammettere che no, non mi è dispiaciuto affatto» Dissi sicura, e ancora una volta scoppiammo a ridere insieme. Era davvero simpatico.   
Subito dopo mi aiutò a sistemare le mie cose, per poi accompagnarmi a fare una specie di 'tour' della scuola.

 

Era davvero bella, i corridoi erano larghi e sui muri c'erano vari quadri, poi in un angolo del corridoio difronte l'ufficio del preside c'erano i vari trofei vinti dalle squadre della scuola, e le aule erano enormi e anche ben attrezzate. Terminato il 'tour scolastico', Harry mi portò al bar della scuola per farmi conoscere i suoi amici. Appena Lui mi fece accomodare al loro tavolo, mi sentii in imbarazzo. Tutti mi guardavano curiosi, finché uno di loro non parlò.
«Piacere, sono Niall» Si presentò un ragazzo biondo dagli occhi di un azzurro stupendo, sembrava un ragazzo affidabile.   
«Alexis» Dissi sorridendo, mentre lui ricambiava.
« Difficile non conoscere il tuo nome» Disse con tono duro un ragazzo dai capelli scuri, proprio come i suoi occhi che sembravano color cioccolato. Lo guardai per qualche secondo prima che si presentasse « Sono Zayn» Sorrise porgendomi la mano che Io subito strinsi.
«Io sono Liam e lui è Louis» Disse subito dopo un ragazzo, indicando l'amico al suo fianco che prese a parlare «E lui è troppo stupido da fare l'idiota il primo giorno in cui facciamo la tua conoscenza» Disse indicando quello che sarebbe dovuto essere Zayn.
«Non fa niente, davvero. Piacere di avervi conosciuto» Sorrisi timida, non mi piaceva presentarmi alle persone, mi metteva in totale imbarazzo.


Rimasi con loro per la maggior parte della giornata, erano davvero dei ragazzi simpatici. Tutti tranne Zayn che sembrava odiarmi, beh forse stavo esagerando, ma a volte faceva allusioni strane sul fatto che io fossi una principessa. Mica l'avevo scelto io? E poi sembrava che avesse qualcosa di personale contro di me, qualcosa di cui Io non sapevo nulla, probabilmente.

La serata passò in fretta, e io ed Harry andammo in camera, il giorno dopo il preside della scuola avrebbe fatto una specie di discorso per dare il benvenuto agli alunni. Ma come sempre avrebbe detto le solite cose.

 


'Presi immediatamente la borsa di mia madre, ma non riuscii a trovare il cellulare, doveva essere per forza qui. 'Dove l'avrà messo?' E mentre continuavo a cercare, l'uomo di prima arrivò dietro di me puntandomi ancora una volta quella pistola dietro la nuca. L'ansia continuò a salirmi, dovevo assolutamente trovare subito quel cellulare.
« Andiamo, devi sapere sicuramente dov'è l'agenda» Urlò ancora l'uomo, la verità era che non l'avrebbe mai avuto. Non importava cosa sarebbe successo, l'importante era chiamare qualcuno. Così continuai la ricerca al cellulare, ma la pressione della pistola contro la mia testa aumentava sempre di più finché la non scomparì del tutto. Mi voltai nella direzione dell'uomo, che ritrovai disteso a terra.
«Mamma» Mi fiondai immediatamente fra le sue braccia. Sapevo che sarebbe durato poco.'

All'improvviso aprii gli occhi, non ce la facevo più, non sopportavo quei sogni. E poi non riuscivo nemmeno a collegarli fra loro, non riuscivo a capirli.
Mi alzai dal mio letto, e notai che quello di Harry era vuoto. Dov'era andato?
Non ci pensai molto, visto che mi arrivò un messaggio da 'Sexy Boy' .

'Chi cazzo era questo?' fu la prima cosa che pensai. Così aprì il messaggio per scoprirlo.

'Hey principessa, c'è una festa ti aspetto giù in cortile
-Harreh'

Ora si che si spiegava tutto. 'Che idiota' solo al pensiero scoppiai a ridere da sola, mentre la mia risata rimbombava nella stanza. E in quel momento ricordai una scena, era come un piccolo flashback.

 

'«Non può essere vero» Disse mia madre ridendo.
«Mamma.. quando sarò grande non vorrà mica sposarmi?» Chiesi riferendomi a Max.
«No tesoro, no» Concluse ridendo. La sua risata. Resterà impressa nella mia mente per sempre.. '


E così era stato, la ricorderò per sempre.

Ritornai in me, ripensando al messaggio del riccio e decisi di andare a quella festa. Tanto non sarei riuscita a riaddormentarmi ugualmente.
Iniziai a prepararmi e truccarmi, indossai un vestitino nero che arrivava a metà coscia, aveva la scollatura a cuore con dei brillantini dorati sparsi sulla stoffa e, per abbinarlo, presi una borsetta dorata dalla mia valigia mettendo degli orecchini e scesi in cortile. Ma prima di oltrepassare il cancello sentì Harry parlare al telefono con qualcuno.
'Si sta arrivando'
'Non preoccuparti,  ho capito, va bene, a dopo!'   
Sembrava abbastanza serio al telefono, e questo mi incuriosiva.
Non passarono altri secondi, che subito mi notò dietro di Lui.
«Con chi parlavi?» Chiesi abbassando lo sguardo per non sembrare troppo interessata mentre, in realtà, era proprio il contrario.
«Zayn, ci stanno aspettando» Disse abbastanza teso.« Sei bellissima » Continuò Lui sorridendo come non mai.
«Grazie » Ricambiai il sorriso e andammo in un locale non molto lontano dalla scuola. Non ero mai andata in questi posti così affollati, ma le persone sembravano divertirsi, e anche tanto.
«Hey ciao bellissima» Un ragazzo dai capelli scuri si avvicinò a me, aveva un aria conosciuta, ma non ricordavo chi fosse, eppure sentivo di conoscerlo.
«Ti va di ballare?» Chiese ancora mentre mi guardava sorridendo, ma qualcosa fece diventare il suo sguardo serio. Più che serio.
«Lei è con me, amico» Disse duramente Harry, mentre mi prendeva una mano iniziando a farsi spazio tra la folla.
«Io so cosa hai fatto, Lex» Urlò il ragazzo di prima. Mi voltai velocemente verso di lui, ma sembrava come sparito nel nulla.
«Andiamo» Disse Harry portandomi dall'altro lato del locale, dove c'erano altri ragazzi della nostra scuola.
   

ANGOLO AUTRICE
Ciao raga, ho messo il secondo capitolo della storia, ma diciamo che non è ancora iniziata la storia in se, comunque, vorrei sapere cosa ne pensate.Se la storia è carina o no, e se devo continuarla. Perchè se non piace a nessuno, non vedo dove sia il motivo di continuarla. Okey io scappo!

Un bacio

-Danger.

 

  
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