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Autore: Aandyy    28/01/2014    3 recensioni
dal primo capitolo :
-è una promessa tra sette anni ci incontreremo di nuovo!-
-si!...e quando ci incontreremo saremo i tre pirati più temuti!...i più forti del mondo!-
-e io sarò il nuovo re dei pirati!-
-si questa è una promessa!!!- gridarono in coro
spero vi piaccia è la mia prima storia
Genere: Avventura, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Trafalgar Law
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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      epilogo
 
 
Ace  si avvicinò a grandi falcate verso Liv, che concentrata a conversare con il suo capitano ignorò completamente Ace.
Law  invece, accortosi dei movimenti di Ace, decise di giocare sporco pur di tenersi stretto uno dei membri più valorosi della sua ciurma.
Non appena Ace fu abbastanza vicino da poterli sentire il chirurgo della morte, alzando il tono di voce, e cambiando inprovvisamente discorso iniziò a parlare.
-Liv, domani mattina non voglio nessun tipo di ritardo e nessuna scenata da parte del tuo amico, non mi interessa cosa vi lega, tu fai parte della ciurma degli Heart, hai giurato fedeltà a me ed al resto della ciurma, non ti permetterò mai di lasciare questa nave per seguire pugno di fuoco e Barbabianca!-
Ace rimase impietrito da quelle parole, sapeva benissimo che Liv non avrebbe mai abbandonato i suoi compagni, come del resto lui stesso non avrebbe mai rinunciato a seguire Barbabianca, neanche se a chiederglilo fosse stata Liv.
Eppure nel sentire le parole di Trafalgar, il cuore non resistette e perse un battito, giungendo alla consapevolezza che l’amore che legava lui e Liv, non era abbastanza forte da poter sovrastare l’amore che i due provavano per i loro capitani e i loro compagni.
Il colpo di grazia gli arrivò quando l’unica risposta di Liv, alle parole del suo capitano, fu un leggero cenno del capo come assenso.
Fu allora che così come era venuto Ace tornò al suo posto, solo con il cuore più ferito.
 
Per il resto della cena Ace non posò più lo sguardo su Liv, fingendo come meglio poteva di stare bene, anche se leggeva perfettamente la preoccupazione negli occhi del fratello e di Marco, invece Liv continuava a comportarsi freddamente come aveva fatto per tutta la settimana, prima del risveglio di Ace.
Dopo il duro colpo ricevuto dalle parole del ragazzo, Liv aveva riflettuto su tutto ciò che era successo, lei e Ace non appena ripresa la vita di tutti i giorni sarebbero tornati ad essere nemici, come poteva anche solo sperare nel continuare un qualsiasi tipo di rapporto se i loro capitani avrebbero cercato di uccidersi a vicenda?
E fu nell’istante in cui capì di non avere futuro con Ace, che ringraziò Trafalgar, lui sapeve dal primo istante che non ci poteva essere domani tra i due, decdendo di porre fine ad un addio molto più doloroso quanti più giorni passavano su quell’isola.
Adesso capiva il perché di quella partenza improvvisa, ma nonostante tutto quell’amaro in bocca non riuscì a cancellarlo.
 
Quando ormai la cena fu terminata e tutti tornarono nelle proprie cabine, due anime inrequiete vagavano, chi sulla Moby Dick, chi sulla spiaggia, cercando di alleviare il dolore causato delle reciproche prese di coscienza.
In un attimo di puro istinto Liv decise di salire sulla nave di Barbabianca per cercare Ace.
Sapeva che sarebbe stato doloroso, ma non voleva che il suo ultimo ricordo del ragazzo fosse quel “non lo so” troppo freddo per essere uscito dalle labbra di Ace.
Così iniziò a percorrere tutta la nave, cercando da prima nella sua cabina, poi in cucina, ma senza risultati.
Era sul punto di tornare sul sottomarino quando lo vide sulla prua intendo a fissare il cielo.
-anche il cielo e triste, non si vede neanche una stella-
Ace senza neanche girarsi proferì queste parole, lasciando Liv piacevolmente sorpresa.
-come mai il cielo è triste?-
Dopo un sospiro Ace si girò verso Liv rispondendo –è triste perché ha scoperto di non poter avere tutto ciò che vuole, è triste perché ha dovuto rinunciare ad una persona importante, sapendo di fare la cosa più giusta, ma anche la più dolorosa-
Per tutto il discorso non avevano smesso un attimo di fissarsi, di studiarsi a vicenda, leggendo la tristezza e il dolore che li attanagliava scorrere nei loro occhi.
-Ace…- Liv si avvicinò al ragazzo poggiandogli la mano destra sul petto all’altezza del cuore e con la sinistra prese la mano del ragazzo poggiandola sul suo cuore –non so se questo è un addio o un arrivederci, ma posso assicurarti che qualsiasi cosa ci riserva il futuro, anche se non staremo insieme o non ci incontrassimo mai più, lui…- premette con maggiore forza la mano del ragazzo sul suo petto -…lui continuerà a battere per te!-
Ace chiuse gli occhi e poggiò la fronte su quella della ragazza, inspirando forte tutto il suo profumo e portando la mano libera ad accarezzargli la guancia.
-è incredibile come il nostro amore è appena nato è già finito, ma ti prometto che anche il mio cuore continuerà a battere per te!-
Liv sollevò la testa e guardandolo dritto negli occhi gli disse –stringimi, ancora per un po’- e stretta tra le braccia di Ace si scambiarono il loro ultimo bacio.
 
Dopo qualche altro istante uniti nell’abbraccio, ognuno tornò alla propria cabina, ancora tristi, ma consapevole che per quanto lontani potessero essere il loro amore non sarebbe mai finito.
 
Quella stessa mattina all’alba si ritrovarono Barbabianca e i capitani della sua ciurma, Rufy e Rayleigh ed in fine Law e Liv.
I due capitani si salutarono con la massima compostezza, che fu rovinata da Rufy quando si lanciò su Law per salutarlo e ringraziarlo.
Nel frattempo Liv salutò Barbabianca, e fece un misero cenno con il capo per salutare il resto della ciuma, evitando accuratamente la figura di Ace, poi passo a salutare Rayleigh che le augurò buon viaggio e di non combinare troppi casini con Trafalgar, più di qualche volta aveva avuto dei dubbi sulla scelta, presa anni prima, di farli viaggiare insieme.
Poi fu il turno di Rufy, che promettendogli di rincontrarsi e tra risate e battute, dopo aver lanciato un’occhiata al fratello sussurò all’orecchio di Liv –questa non è la fine- usando una voce e uno sgurdo così seri che quasi Liv ci credette.
 
Finiti i saluti i massimi componenti degli Heart salirono sul sottomarino e partirono.
E come successe sette anni prima, una nuova promessa venne sigilatta sulle spiagge dell’isola di Amazon Lil, un semplice sussurro pronunciato dagli stessi bambini ormai cresciuti e divenuti adulti…
Così con Liv sul ponte del sottomarino
             Ace sulla scogliera
             Rufy sulla Moby Dick
                                                fissando il sole, che baciava il mare, risorgendo, si levo contemporaneamente quel sussurro più forte di mille urla…
                                                                                                       -…questa non è la fine-
 
 
 
 
Salve a tutti non so se c’è ancora qualcuno che legge questa storia…ma se ci fosse bhè spero ti piaccia il capitolo nuovo e anche l’ultimo...forse il finale non è come ve lo aspettavate ma sinceramente sono molto orgogliosa di quello che ho scritto! Spero di trovare ancora qualcuno interessato a questa storia e chissà magari ci sarà anche una continuazione…infondo questa non è la fine!!!
  
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