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Autore: Scarl_Bloom 94    29/01/2014    3 recensioni
Storia ispirata al film " The good Doctor" .
Angel è una ragazza di 18 anni con dei gravi problemi al cuore. Dopo una serata passata con gli amici,beve un pò troppo e ha un malore. Dopo questo spiacevole episodio è costretta a rimanere in ospedale perchè la sua salute è in grave pericolo. Qui incontra un giovane medico, Orlando Bloom, per l'esattezza, che in questa storia lascia i panni di attore per prendere quelli di un normale Dottore, il quale ha il compito di prendersi cura di Angel. Cosa succederà tra i due?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9  - Non posso fare a meno di te
 
 

Continuiamo a baciarci sotto la pioggia. Non riusciamo a staccarci. La sua lingua non ha intenzione di lasciare la mia bocca. La sua mano è ferma sul mio viso, mi accarezza dolcemente.
 
“ Potrei stare qui a baciarti all’infinito”, mi sussurra piano piano, “ Che bella bocca che hai”.
 
Ho lo stomaco sottosopra, le sue parole, il suo sorriso malizioso, il suo sapore, le sue labbra, mi stanno mandando in cortocircuito. Restiamo un attimo in quella posizione, fronte contro fronte. Il mio Dottore è leggermente piegato su di me, a causa della differenza d’altezza. Mi stringe fra le sue braccia, sento il suo cuore battere allo stesso ritmo del mio. Gli do un altro bacio sulle labbra, lui non fa niente, mi lascia fare. Continuo a dargli piccoli e dolci baci sulla bocca. Lo sento tremare, gemere, sospirare. D’un tratto tira fuori la lingua e lambisce le mie labbra. Sorrido a quel suo dolce tocco. Sento un fuoco bruciarmi dentro, sento qualcosa che non ho mai provato in vita mia. Le nostre bocche tornano a sfiorarsi, ma per poco.
 
“ Angel! “, mia madre ci interrompe bruscamente, “ Avanti, vieni! Andiamo a casa!!”.
 
Io e Orlando ci scostiamo lentamente, ma restiamo a fissarci e ad accarezzarci. No, accidenti, non voglio lasciarlo proprio adesso.  Non riesco a togliere gli occhi dal quel suo sguardo meraviglioso. Mia madre continua a chiamarmi mentre le mie sorelle ci guardano con un pizzico di invidia. Non mi importa nulla di loro, voglio solo stare ancora a baciare il mio bel dottore.
 
“ Va, adesso”, mi sussurra dolcemente.
 
“ No, non voglio”, rispondo subito accarezzando il suo viso, “ voglio stare con te”.
 
“ Ci vedremo presto, te lo prometto”, continua a dirmi senza togliermi gli occhi di dosso, “ Adesso però devi andare, piccola”.
 
Si avvicina e mi da un piccolo bacio sulla guancia dopodiché scioglie il nostro abbraccio. Mia madre afferra subito il mio braccio e mi trascina via. Lo guardo ancora mentre vengo portata via da lui. Chissà cosa sarebbe successo adesso. Non voglio che lo caccino via dall’ospedale, non voglio che lo trasferiscano chissà dove, lontano da me. E per di più dall’espressione che ha mia madre capisco perfettamente che a casa me ne dirà di tutti i colori. Ma che mi importa? Possono dire quello che vogliono. Io sono innamorata del dottore, io voglio stare con lui, io voglio lui, solo lui e nessun altro. Ha promesso che ci saremmo rivisti ed io avrei contato  le ore, i minuti e i secondi. Non lo vedo da appena cinque minuti e già mi manca da morire.
 
Appena arriviamo a casa subito mi prendo una bella ramanzina da mia madre. E c’era d’aspettarselo d’altronde.
 
“ Ma si può sapere cosa ti passa per la testa?! Quell’uomo era il tuo dottore! E’ molto più grande di te per giunta, e tu che cosa stavi facendo? Lo stavi baciando così spudoratamente senza nemmeno preoccuparti se c’era qualcuno a guardarvi??!”, era leggermente incazzata.
 
La sto ad ascoltare senza rispondere. Lei non capisce, e non avrebbe mai capito. Nessuno avrebbe mai capito. Soltanto la dolce Speranza capisce quello che sentiamo l’un l’altro, solo lei ha capito prima di noi che eravamo entrambi innamorati come dei pazzi. Non mi aspetto che mia madre o mio padre oppure le mie sorelle capiscano o mi giustifichino, ma io sono innamorata di lui e devono accettarlo. Non rinuncerò mai al mio dottore, non rinuncerò a questo amore che cresce giorno dopo giorno facendosi sempre più grande e dolce. Perché io non voglio rinunciare ad essere felice.
 
“ Mi stai ascoltando??!”, mi chiede furiosa dopo poco.
 
“ Io sono innamorata, mamma”, rispondo con un filo di voce, “ sono innamorata del dottore, è così difficile da capire?”.
 
“ Beh, a dire il vero no”, interviene mia sorella, “ per essere sincera la cosa strana è che lui sia innamorato di te”.
 
Invidiosa. Non merita nemmeno di avere una mia risposta. La dichiarazione che mi ha fatto il mio Orlando era stata meravigliosa, così bella da aver suscitato invidia in molte donne presenti alla festa. Se ancora ripenso a quelle sue dolci parole mi tremano le gambe. E’ innamorato di me, non posso crederci neanche io. L’ha dimostrato davanti a tutti. E’ stato un po’ deficiente a dire il mio nome così come se niente fosse, ma dopo quella dichiarazione non potevo non perdonarlo. E’ stato così dolce.
 
“ Angel, lui non fa per te. E’ un uomo e tu sei una ragazzina di 18 anni”, mia madre riprende il suo discorso, “ E’ normale che ti sia presa una cotta per lui, è bello, farà girare la testa a molte donne là dentro, ma da questo a parlare di amore, ce ne vuole!”.
 
“ Conosco la differenza da una semplice cotta all’amore, mamma”, dico, quasi sdegnata dalle parole che aveva pronunciato, “ E se io ti dico che sono innamorata di lui, vuol dire che so per certo di esserlo, hai capito bene?”.
 
“ Tu non lo rivedrai più, mettitelo bene in testa!”, urla contro di me.
 
“ Ma perché??!”, le chiedo disperata.
 
“ Perché no e basta! Non cercare di opporti! Tu devi fare quello che ti dico io, va bene?!”, conclude per poi sbattere la porta della cucina e rinchiudersi lì dentro.
 
Resto seduta sul divano con una rabbia tremenda che mi sale dentro. Perché non vuole capire che io senza di lui non posso vivere? Senza il suo sorriso, i suoi occhi, le sue labbra, e il suo stupido sarcasmo. Ha detto che non me lo farà più rivedere e per questo ho molta paura. So bene che quando mia madre dice una cosa bisogna prenderla in parola. Spero con tutto il cuore che capisca al più presto, perché io ho un bisogno immenso di rivederlo.
 
Passano due giorni e del mio dottore non ho nessuna notizia. Mia madre non mi permette di uscire, sa bene che voglio andare in ospedale da lui. Ma io devo sapere cos’è successo, se l’hanno cacciato, se l’hanno trasferito. E’ insopportabile questa sensazione di angoscia. Non sapere niente di lui è talmente doloroso. E per di più a casa non vuole parlare nessuno con me. Mia madre non mi guarda neanche, le mie sorelle non fanno che lanciarmi occhiatacce provocanti, e mio padre vorrebbe picchiare il mio Orlando.
Li odio. Non pensavo mai di arrivare a dire questo, ma li odio. Mi stanno facendo soffrire, mi stanno tenendo lontana da lui. Perché mi chiedo?
Ho passato il Natale più brutto di tutta la mia vita. Chiusa in questa gabbia, in questa prigione senza vie di fuga. Vorrei correre da lui, vorrei andare a cercarlo, ma me lo impediscono. E come se non bastasse Orlando non si fa sentire. Mi aveva promesso che ci saremmo rivisti. I giorni però passano e di lui neanche l’ombra.
 
Il giorno di capodanno mia madre si precipita nella mia stanza. Non capisco questa sua improvvisa visita. Ma ecco che tutto si spiega : è il giorno della festa a scuola. Avevo promesso a Rob di andarci insieme. Ma adesso non ho nessuna voglia di uscire e per di più di andare ad una festa. Se lo possono scordare.
 
“ Angel, alzati!”, mi implora mia madre, “ L’hai promesso a Robert, devi mantenere la tua parola!”.
 
“ Vattene, mamma!”, le urlo con le lacrime agli occhi, “ Non sei ancora soddisfatta del male che mi stai facendo??!”.
 
Mia madre mi guarda per un lasso di tempo. E’ rimasta a bocca aperta. Dopo qualche minuto si siede sul letto, accanto a me.
 
“ Angel, io non ti sto facendo alcun male, sto agendo solo ed esclusivamente per il tuo bene. Dimmi, per caso questo dottore si è fatto vivo in questi giorni? Eh? “.
 
“ No”, rispondo titubante, guardandola confusa.
 
“ Visto? Se lui ci teneva davvero a te, a quest’ora sarebbe già venuto qui, non trovi?”, continua a dirmi facendomi confondere sempre di più, “ Devi capire che io, tuo padre e le tue sorelle, stiamo solo cercando di proteggerti. Quell’uomo ti farà del male, piccola mia”.
 
Rifletto sulle parole che mi ha appena detto. Sul fatto che non si è più fatto vivo le do ragione. Erano passati dei giorni e lui non si era fatto sentire. Ma sarebbe stato capace di farmi del male? No, questo no, lei si sbagliava. Quel giorno in cui ci siamo baciati potevo sentire l’amore che provava per me come lui sentiva l’amore che provavo nei suoi confronti. E’ stato un bacio esplosivo, un mix di amore e di desiderio. Ci vogliamo entrambi, ci desideriamo disperatamente.
 
“ Ti prego, Angel, fammi questo piccolo regalo. Esci con i tuoi amici stasera,divertiti e non pensare a nient’altro. “
 
Guardo mia madre per un po’. Mi vuole bene è sincera, lo vedo nei suoi occhi. Non so cosa fare, non so cosa risponderle. A me manca da morire quell’uomo, non riuscirei a divertirmi, sarei di peso per gli altri. Dopo molto insistere alla fine riesce a convincermi. L’ho promesso a Rob, devo rispettare una promessa fatta.
 
Il momento della festa arriva in un batter d’occhio. Indosso il mio abito lungo e aspetto che Robert venga a prendermi. Desidero con tutta me stessa che a suonare a quella porta non sia Rob, ma Orlando. Vorrei tanto andare a quella dannata festa insieme a lui e ballare per l’intera serata abbracciata al mio dottore. Questo però è solo un sogno.
Il campanello suona e a malincuore dalla porta vedo entrare Rob. Mi sforzo a sorridergli, ma so bene di essere una pessima attrice. Il ragazzo se ne accorge, ma fa finta di niente. Usciamo da casa e Rob mi accompagna fino alla sua macchina. E’ così gentile e carino con me, davvero un bravo ragazzo. Se solo tutto questo fosse accaduto un paio di mesi fa, sarei stata felicissima di andare ad una festa insieme a lui. Ma adesso proprio no, adesso nel mio cuore c’è posto solo per Orlando.
Appena arriviamo alla festa vengo subito assalita dalle mie amiche. Sono super contente di vedermi e anch’io sono felice di riabbracciarle. Dopo delle vacanze sarei tornata insieme a loro fra i banchi di scuola e avremmo affrontato insieme quell’ultimo anno. Cerco di sorridere a tutte, ma sento un male insopportabile dentro. Ho l’assoluto bisogno di vedere il mio dottore, devo rivederlo. In mezzo a tutto quel caos, un paio di ragazzi mi passano accanto, per un attimo credo di vedere il mio Orlando, ma scopro a malincuore che si tratta solo di un illusione. Ovunque mi volto vedo sempre lui. Tutto ormai mi riporta a Orlando.  E comincio a pensare che forse ha davvero ragione mia madre. Non si è fatto vivo, non gli importa di me. Le sue erano soltanto parole e nient’altro. Non posso credere che ci sono cascata di nuovo. Non posso credere che si sia preso gioco dei miei sentimenti un’altra volta.
Mi scoppia la testa. Vedo il suo viso da tutte le parti. Faccio per uscire dalla sala, ma Rob mi afferra dal braccio e senza darmi la possibilità di replicare, mi trascina verso la pista da ballo. Oh Dio, mi gira tutto. Per fortuna Rob mi tiene ben stretta così non rischio di cadere. Ma le mie gambe stanno per cedere. Sto male, ho bisogno del mio dottore. Necessito della sua presenza. Non so come, ma riesco a svincolarmi dall’abbraccio di Rob e con una scusa mi incammino verso l’uscita della sala. Per fortuna le mie gambe funzionano ancora bene.
Esco dall’edificio, non so nemmeno io dove voglio andare. Come varco la soglia però un paio di ragazzi ubriachi mi avvistano. Cerco di mantenere la calma e cammino sperando di essermi sbagliata. Ma ecco che uno di loro mi si para davanti, bloccandomi.
 
“ Ehi, bambola, dove credi di andare?”, dice il ragazzo con un sorriso agghiacciante sulle labbra.
 
“ Ti prego, potresti lasciarmi passare?”, gli chiedo continuando a restare calma.
 
“ E dai, vogliamo solo divertirci un po’”, interviene l’altro ragazzo dietro di me.
 
Respira, Angie, respira. Non ti faranno niente. Adesso gli richiedi di lasciarti passare e vedrai che ti lasceranno stare.
Come non detto, uno di loro comincia a mettermi le mani addosso. Subito emetto un urlo. Il ragazzo però tappa immediatamente la mia bocca con la sua mano. Cerco di dimenarmi, di togliermelo di dosso, ma l’altro mi tiene ferma.
Ho paura.
Il mio respiro si fa sempre più irregolare.
Le forze mi stanno lasciando.
Il ragazzo cerca di alzarmi il vestito. No, non posso lasciarglielo fare, devo difendermi, devo impedirglielo.  Dimeno le mie gambe, con le poche energie che mi restano. Riesco a dargli un calcio, ma il ragazzo non demorde. Mi strappa il vestito. Mi sento morire. Dovevo stare lì dentro, non dovevo uscire, non dovevo farlo. Non ce la faccio a scappare, sono in trappola.  Sto per essere violentata. All’improvviso inizio a piangere. Mi sento come un insetto che sta per essere calpestato. Le lacrime bagnano le mie guancie e ricadono sulla mano del ragazzo senza cuore che sta ancora cercando di mettere le mani sulla mia intimità. Chiudo gli occhi.
Voglio morire.
 
All’improvviso sento la sua mano uscire da sotto il mio vestito. Il ragazzo cade a terra. Apro gli occhi e vedo qualcuno prendere il ragazzo e alzarlo in aria. L’altro suo amico è scappato via. Focalizzo meglio la scena e davanti a me si presenta il mio eroe…. Il mio dottore… il mio Orlando.
 
“ Orlando, per favore, lascialo andare!!”, lo supplico per paura che possa ucciderlo di quante gliene sta dando.
 
Per fortuna il mio dottore si ferma permettendo al ragazzo di darsela a gambe. Lo vedo cercare di calmarsi, stringe i denti e i pugni. Vedo nei suoi occhi una rabbia immensa. Avrebbe voluto ucciderlo. Si volta verso di me e prima che potessi rendermene conto me lo ritrovo davanti.
 
“ Stai bene, piccola? Non ti hanno fatto niente, vero? Sono arrivato in tempo”, mi dice dolcemente accarezzando il mio viso.
 
“ Credo… credo.. di stare bene… un po’ spaventata forse… ma.. sto bene”, rispondo cercando di dimenticare il terribile episodio di prima.
 
“ Oh sia ringraziato il cielo”, mi attira a se e mi abbraccia forte forte, “ quel verme! Quella persona ignobile! Lui e il suo amico! Non sono degni nemmeno di vivere!”.
 
“ Calmati, Orlando, è tutto passato, davvero”, lo tranquillizzo accarezzando piano il suo viso.
 
“ Mi fa piacere sentirmi chiamato per nome da te”, sorride finalmente, “ Non sai quanto mi sei mancata”.
 
“ Perché non ti sei fatto vivo in questi giorni?”, gli chiedo spostando lo sguardo.
 
“ Sono venuto tutti i giorni davanti a casa tua, ma i tuoi mi dicevano che tu non volevi saperne niente di me”, mi rivela dispiaciuto, “ ma ho capito che non era vero, volevano solo allontanarmi da te.”
 
“ Li odio!”, alzo la voce,” non ci posso credere! E meno male che lo facevano per il mio bene! Sono imperdonabili!”.
 
“ Non pensare a loro adesso”, mi tranquillizza Orlando, “ non posso fare a meno di te, dovranno accettarlo prima o poi”.
 
“ Neanche io posso fare a meno di te”, sorrido e mi lascio baciare dal mio bel dottore.
 
“ Vieni con me, questa notte sarà tutta nostra”, dice porgendomi la mano.
 
Una notte da passare insieme? Io e lui, da soli? Guardo la sua mano titubante. Non desidero nient’altro che passare tutta la vita insieme a lui, ma sarò pronta a fare quel genere di passo? Dove mi vorrà portare? Oh Dio, mi tremano le gambe, il mio cuore sta scoppiando.
 
“ Tranquilla,non ti costringerò di fare niente che tu non voglia fare”, mi rassicura baciando dolcemente le mie labbra e lambire la mia bocca con la sua lingua.
 
Sorrido e senza farmelo ripetere una seconda volta afferro la sua mano, lasciandomi trascinare non so dove. Ma con Orlando al mio fianco mi sento al sicuro, protetta e amata.
Niente e nessuno poteva farmi del male se c’era lui a difendermi.





Spazio "autrice".

Scusate il ritardo!!! Chiedo umilmente perdono!!

Ringrazio tutte coloro che hanno recensito il precedente capitolo e invito a tutti voi di dire la vostra su questo che ho appena pubblicato! ^^


Quale è la parte che avete preferito di più?

A presto

Scarl.

Scusate per gli errori, ma non ho avuto il tempo di rileggere!!
   
 
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