Sorry if I made you cry…
 
 
Si era preparato tutto un bellissimo discorso dove spiegava a Ninfadora il motivo per cui non potevano stare insieme.
Era lungo, importante, e calcava sulle motivazioni che avrebbero messo in serio pericolo la sua vita.
“Nonpossiamostareinsiemesonounlupomannaroeneandrebbedellatuasalute.”
Lo disse così velocemente che a malapena riuscì a capirsi da solo, ma sapeva di aver fatto un buon lavoro.
Perché come al solito Ninph l’aveva capito, e quindi lui si era liberato di quel peso.
Stava quasi per sospirare di sollievo, quando incontrò gli occhi di Ninfadora.
Erano lucidi, sul suo volto un’espressione delusa, e le sue labbra tremavano leggermente.
La porta dei “Tre manici di scopa” era lì davanti a lei, ma la donna non accennava a muoversi.
Era come se avesse il corpo paralizzato, o il cuore spezzato.
Ed era difficile in lei vedere la donna che era, che più volte si era dimostrata di essere, perché davanti a lui, vedeva solo una bellissima ragazza in lacrime.
Probabilmente fu quel ‘Bellissima’ detto nella sua testa a farlo svegliare.
Perché Remus si rese conto di quanto fosse stupido, rinunciare all’amore, al suo amore, per una ragione così stupida, come il fatto che fosse un lupo mannaro.
Perché, se ne rese conto solo allora, le stava facendo più male rinunciando a lei, di quanto mai avrebbe potuto fargliene standole vicino.
E poi, stava facendo tremendamente male anche a lui.
Perciò si avvicinò e, delicato come non lo era mai stato, prese il volto di Ninph tra le mani, ignorò le lacrime che ormai le rigavano il volto e la baciò.
E in quel bacio capì che se riusciva ad amare così tanto le Piume di zucchero filato sulle sue labbra, anche se non sopportava mangiarle, allora ne valeva proprio la pena.
Dopo il bacio lo sguardo di Ninfadora era stralunato.
All’inizio, la strega non riuscì a mettere insieme neppure una frase di senso compiuto.
Poi lo schiaffeggiò, dicendo che doveva smetterla di giocare con il suo cuore.
Dopo si addolcì dicendo che era stato fantastico, e che lo amava tanto.
Infine entrò pimpante dentro il bar, e urlò a squarciagola:
“Due boccali di Idromele, Rosmerta!”
Fu in quel momento che si accorse, però, che sarebbe stato pronto a passare tutto il resto della sua vita con Tonks, a cambiare le sue ordinazioni sbagliate-perché lui voleva della Burrobirra, diamine- e a vederla atteggiarsi a donna adulta, con tanto di boccale di Idromele.  Ma soprattutto, non si sarebbe mai scocciato di pensare che, dopotutto, lo era davvero una donna adulta-anche se lui l’aveva scoperto solo in quel momento- con tanto di passione per le caramelle dai gusti improbabili.
 
 
 




I capitoli sono molto corti, lo so, ma la storia nasce come raccolta di FlashFics.
Essendo però tutti strettamente collegati (Uno il seguito dell'altro) l'ho fatta diventare una mini-long.
Spero vi piaccia.
Mi ha fatto ricordare che la cosa che amo di ppiù di più del mondo di Harry Potter, sono i dolci!