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Autore: _MaliksWife_    30/01/2014    29 recensioni
"Perché vuoi essere come loro? I loro stilisti le costringono ad essere così magre solo per risparmiare la stoffa dei vestiti" esclamò Zayn, dalla sua voce fredda potevo capire che era davvero infastidito.
"Perché voglio essere accettata..." dissi abbassando la testa.
Lui si avvicinò a me, e posò la sua mano sul mio mento alzandolo, costringendomi a guardarlo negli occhi.
"Tu sei perfetta così come sei. Ti accetto io, non ti basta?"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Automatic girl
Capitolo 4

Non riuscivo più a reggermi in piedi, questa dieta era davvero, come la definiva la mamma, "Ipocalorica". Avevo decisamente una fame da bestia. Non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto alcune volte, ma ero troppo determinata. Avevo un obiettivo, e intendevo raggiungerlo.
La sera prima, non sò che mi era preso. Avevo strapasticciato con dei pasticcini. Ero stata troppo tentata, non lò faro mai più. Me lo sono ripromessa. Sono stata due giorni saltando la corda per smaltire tutto quello zucchero, non avevo mangiato niente per tutta le giornate successive. Avevo cominciato a fumare. Dopo il primo, il secondo, il terzo pacchetto bruciato, fumare mi è una dipendenza. Non proprio una dipendenza, volevo farlo e basta. Tutto per dimagrire un pò. Aspettavo solo questo, Zoey aveva ragione. Dopo aver preso a fumare sono dimagrita tantissimo! Sapevo benissimo che fumare fà molto male, e questo mi nuocerà tanto in futuro, ma dopotutto lo facevano tutti. Vuol dire che moriremo intossicati tutti insieme, un giorno. Mia madre ancora non lo sapeva, nemmeno mio padre. Mio padre era più flessibile sulla dieta, ma sul fumo no. Erano totalmente contrari entrambi al fumo. Mi prenderanno a sprangate quando lo veranno a sapere. Io invece ero contenta di aver preso questa brutta abitudine, insomma... Ero scesa di tre chili! 45 chili. Prima non riuscivo a capire perchè Zoey e le sue amiche, così celebri e popolari, fumassero. Mi chiedevo cosa ci trovavano ad avere una bocca puzzolente di tabacco. Ma dopo un pò di tempo ci fai l'abitudine. Non senti neanche più la puzza. Avevo perso il rapporto con mia madre da quando è arrivato questo mio pallino del peso, mi stava rendendo la vita un inferno, ma dopotutto stavo raggiungendo il mio pesoforma ideale.
Oltre a mia madre, chissa come ci rimarrà male Zayn! Mi diceva ogni giorno che mi vedeva strana e che stavo scadendo. A proposito di Zayn. Mi aveva chiesto di uscire a cena fuori. Io davvero, volevo andarci... Solo all'idea di uscire con Zayn urlo! Ve lo immaginate? Una come me che esce con uno come Zayn! Zayn. Uno dei ragazzi più popolari della scuola. Volevo davvero andarci, ormai il rancore che provavo per lui si era dissolto del tutto. Quasi del tutto, il fatto è che lui in una minima parte mi interessava. Volevo accettare subito, anche perchè ero stata tutto il giorno a saltellare per l'eccitazione... ma non mi andava proprio di andare ad un ristorante, ecco! Cosa dovrei ordinare? Bistecca colma di grassi piena di calorie con contorno di ciccia e dessert stracolmo di zuccheri? No, grazie. Poi non avevo nemmeno niente da mettermi. Ho rifiutato l'invito trovando le scuse più banali, lui ha sbuffato, spiegandomi che mi capiva perfettamente. Certo. Però mi dispiaceva per Zayn, lo facevo sentire una vera merda. Chissà come si sentiva dentro.
**
"Uno, Due, Tre, Fiuu. Quattro" contavo affaticata, saltando alla corda. Ad un tratto entrò mia madre e urlò il mio nome. Io mi girai di scatto e mi fece cenno con la mano di sedermi.
-Summer, cosa stai facendo?- mi chiese lei.
Io la guardai con le sopracciglia corrucciate. Volevo capire se amava prendermi in giro, interrompere i miei allenamenti o era diventata semplicemente cieca tutto di un colpo.
-Non si vede che mi stò allenando?- dissi con aria ribelle, saltando ancora più in alto.
Odiavo le domande così stupide.
-Perchè?- aggiunse.
Okay, mi stava leggermente saltando il sistema nervoso. Io non risposi, ma bruciavo dalla rabbia ed ero diventata color melanzana. Nervi, nervi, nervi. La mamma mi guardò, acida. Mi scrutò come fà lei e con la massima cautela si fece sentire.
-Summer. Devi lasciare quella scuola di danza, prima che sia troppo tardi.- Io sobbalzai e le chiesi ridendo se stesse scherzando, ma lei scosse la testa.
Io le voltai le spalle, continuando a saltellare. Mia madre iniziò a singhiozzare con un fazzolettino in mano. Non capivo perchè piangeva. Ecco, ci risiamo.
Aveva ricominciato a piangere. Quando lo faceva, oltre a contagiarmi la tristezza anche a me, mi faceva diventare una belva. Mia madre mi ordinò di smettere di allenarmi, ma soprattutto di mangiare troppo poco. Disse tutto con aria gelida, come se fosse un ordine.
-Mamma, vuoi farmi diventare una botte? Non sono già abbastanza?- sbottai io, frustando la corda contro il pavimento.
Mia madre mi molló uno schiaffo, non lo faceva mai, ma questa volta lo ha fatto. Lasciò la stanza alterata, lamentandosi fra sè e sè. Parlava da sola, ogni mamma lo fà quando è arrabbiata al massimo. Lo faceva quando era proprio al limite della sua pazienza, parlava a sè stessa dei suoi problemi. Crepavo dalle risate ogni volta, ma cercai in tutti i modi di trattenere le risate. Non volevo ricevere un altro schiaffone. Ero disperata, scesi giù in cortile e sfilai una sigaretta dalla tasca posteriore dei pantaloni. -Non sapevo fumassi.- disse una voce. Deglutii. Mi girai di colpo, era Zayn per fortuna.
-Owh, ciao Zayn. Sì, fumo!- gli dissi io, a testa alta.
-Ma da quando?- mi chiese quasi disgustato.
Non risposi, non volevo parlare dei miei vizi con Zayn. Con nessuno. Doveva smetterla di ficcare il naso nei libri degli altri.
-Summer, ho capito che per te tirare avanti è molto difficile, ma adesso ti ci metti anche con il fumo?- mi disse lui, implorandomi di smettere.
Era preocupato per me, era una cosa dolcissima.
-Zayn, ma cosa dici? Ti ricordo che anche tu sei un fumatore accanito!- gli urlai contro.
-Lo sò, ma la mia non è il massimo della vita! Tu lo sai. Io mi preocupo per te, Summer, fumando ti sciuperai davvero. Già sembri una mezza sogliola! Non fare il mio identico errore.- mi disse Zayn, non capivo se volesse insultarmi o aiutarmi.
-Medico, prima cura te stesso.- gli ricordai, dandogli l'aria della secchiona istruita.
Zayn si buttò una mano in faccia, quasi disperato.
-Brava. Hai imparato un proverbio a memoria. Ottimo risultato da parte tua.- mi beffeggiò ridendo.
Diventò serio di colpo.
-Ti ho detto che a me non ci devi pensare! Summer, ascoltami. Devi smetterla! Smettila subito, prima che sia troppo tardi!- mi pregò.
Io feci "sì" con la testa, anche se sò che avrei continuato a fumare peggio di prima.
-Zayn, ascolta. Mia madre vuole mandarmi via dalla mia scuola di danza! Io non ce la faccio proprio più.- dissi sia per sfogo e sia per cambiare argomento.
-Bhè, se fosse per me l'avrei fatto già da molto tempo!- disse Zayn fissandomi le coscie scheletriche.
-Bravo. Sei dalla parte di mia madre.- dissi, dandogli una sberla con l'unghia dell'indice.
-Ahuuu! Mi hai fatto male!- strillò Zayn.
-Povero! Fammi vedere.-
dissi, pizzicandolo ancora più forte.
-Ma sei impazzita Summer? Fai male veramente! Comunque sì, tua madre ha perfettamente ragione!- disse Zayn massaggiandosi le guance rosse dal dolore.
Io guardai il soffitto, quasi infastidita dalla risposta. Zayn cercò di cambiare argomento a sua volta.
-Allora sabato esci con me? Ti porto in uno dei migliori ristoranti. Pago io, eh.- mi disse con un sorriso a trentadue denti.
Di nuovo questa domanda? Avevo già rifiutato. Non se lo ricordava?
-Scusa, ma ti ho già spiegato il motivo.- gli dissi io un pò dispiaciuta di quel sorriso trasformato in una mezzaluna.
-Dai, ti prego. Fai uno sforzo, un piccolo sacrificio. Esci con me, ci tengo!- cercò di convincermi delusissimo.
-No, è che... Senti Zayn, cambiamo luogo, okay? Il ristorante no.- gli dissi io per quella maledetta paura di ingrassare.
Zayn aveva già capito tutto, e con voce rauca mi chiese perchè il ristorante non andava bene. Io alzai le spalle e gli dissi che avevo una strana fobia della folla, della fila, e perfino del cameriere! Scoppiammo entrambi a ridere. Sì, era davvero perfido quel cameriere. Zayn mi guardó un pò male, dopo aver riso. Aveva capito il motivo e sembrava seccato.
-Summer, guardami.-
-Non vuoi mangiare, giusto?- mi disse lui un pò arrabbiato.
Era arrabbiato ma non me lo faceva capire, anche se io ero una sensitiva e lo capisco a volo.
-No, non per quello...- lui mi interruppe, dicendomi che potevo ordinare anche una piccola e semplice insalatina.
Mi piaceva l'idea, ma per non fargli capire che era per la mia linea che non avevo accettato, rifiutai lo stesso.
-Zayn, non è che se ordino solo una lattuga, il cameriere perfido sparisce!- gli dissi mettendogli una mano sulla spalla.
-Oh, ma smettila. Un cameriere così terrificante, che spaventa i clienti, lo avranno licenziato da un pezzo!- disse ridendo, spingendomi un braccio.
Alla fine, rassegnato, mi offrii un appuntamento al parco. Meglio. Molto meglio.
**
Mia madre mi ordinò di vestirmi. Voleva portarmi in palestra. Cosa aveva in mente proprio non riuscivo a capire. Glielo chiesi, ma arrabbiandosi mi obbligò a stare zitta. Forse voleva accompagnarmi in palestra, ma da un tipo come lei questa azione sarebbe impossibile. Aveva in mente qualcosa e era un tantino furiosa. Appena vide la sigorina Turner, le si mise ad urlare contro. Ma era davvero ammattita!
-Lei ha rovinato mia figlia!-, -Vi odio-, -Stupida scuola!-. Poi ha cominciato con le parolacce.
Era passata da dare educatamente del "lei" a parlare il dialetto più volgare. Volevo scomparire dentro i miei pantaloni. Era riuscita a farmi fare un'altra figuraccia. Continuavo a scusarmi con la signorina Turner.
Prima di tutto lei è entrata nella mia palestra, senza un permesso e senza educazione. Non ha nessun diritto di accusarmi così ingiustamente. Stò facendo soltanto il mio lavoro. Non capisco in che modo io abbia danneggiato sua figlia, e non capisco perchè state addossando la colpa a me, considerando da che famiglia proviene.- disse la Turner infastidita.
Era stata fin troppo paziente, ci stava pure bene una parolaccia da parte della Turner, ma si è trattenuta. Se fossi stata io al posto della Turner avrei già mandato mia madre fuori dalla palestra.
-Lei l'ha rovinata mettendole in testa questa fissa del peso, ecco. Maledetta!- urló mia madre, mettendosi le mani fra i capelli.
Io cercavo di farla stare zitta, non volevo fare conoscere la stupiditá di mia madre a mezzo mondo. Ma cosa cavolo aveva nel cervello?
-Signora, si calmi. Altrimenti dovrò prendere provvedimenti!- urló più infastidita che mai, la Turner.
-Ma faccia quello che vuole!- disse mia madre uscendo dalla palestra, sbattendo più forte che poteva la porta.
Non ci credo, cosa aveva fatto mia madre? La Turner aveva cercato di difendermi una o più volte, ma poi si era ostinata con mia madre.
-Vi prego signorina, lasciatela perdere. Non sà quanto si rende ridicola! Crede di fare qualcosa di giusto, ma non sà quanto è antipatica agli occhi della gente. Scusatela.- dissi io, giustificando l'incoerente di mia madre.
Ma più che altro cercavo scuse alla Turner. La Turner mi sorrise. Guardando il soffitto mi disse che era la prima volta che vedeva una ragazza così educata, ma con una madre così sboccata. Ero totalmente vergognata della figura teatrale che aveva fatto mia madre. Non capivo con quale scopo lo avesse fatto. Non capivo quale risultato voleva raggiungere. Ma secondo me voleva soltanto sfigurare. Avevamo tutti gli occhi puntati addosso, e questa cosa non mi piaceva affatto. Maledetta di mia madre.
**
Quando la lezione finii, andai a casa... Quasi costretta. Non salutai nemmeno, ero furiosa.
-Come ti sei azzardata a farlo?- la sgridai urlando.
Lei mi disse di calmarmi, ma io urlai più forte.
-Ma credi che per questa stupida messa in scena io smetterò di danzare? Povera illusa.- le dissi io rossa dalla rabbia, stavo scoppiando!
-Credi che la tua adorata signorina Turner, continuerà ad insegnarti stupidi balli e a farti venire quegli stupidi complessi, tutto gratis? Non credo proprio. Chi ti darà i soldi? Nessuno.- disse lei provocando.
Mia madre stava davvero esagerando. La odiavo in tutto. Ohw, se lei non era disposta a pagare, ci rimetto il mio sudore, piuttosto di smettere di danzare! Ecco, doveva sentirsi inutile, perchè lei lo era nella mia vita! Era solo un intralcio, uno stupido bastone fra le ruote. Serviva solo a complicarmi la vita, e ci riusciva davvero bene. Ma una cosa era certa, io continerò a fare quello che voglio fare. Faceva parte del mio carattere, nessuno mi fermerà. Il mio "SÌ" significava "SÌ", e il mio "NO" era "NO". E tra questi miei obiettivi rientrava anche dimagrire ancora, lei non puoteva farci niente! Doveva solo crepare in silenzio.
_____________________________

-Zayn, fra noi due non può continuare.-


-Non devi più vederlo! Ora ci siamo solo io e te. Niente più Zayn.-

-Fin qunado vuoi dimagrire?-
-32 kg-
-No amore, è una cifra troppo bassa- mi disse. Io lo baciai, ma lui mi spinse all'indietro.
-Baciami solo con la certezza che potrai baciarmi anche fra molti anni, per tutta la vita!-
-Se vuoi baciarmi veramente, promettimi che cesserai di dimagrire.-
-Non posso Liam, non posso.-
-Allora non baciarmi!-"


-Ti amo Zayn.-


Ehilà! ツ
Hehe, in pratica io ho già scritto tutta la storia e l'ho salvata in una cartella sul computer e oggi mi è venuta la brillante ideaa di postare qualche frase, giusto per incuriosirvi di più.
Almeno continuate a seguire la storia (spero) MUHAHAHAHAHA.
Vabbhe, continuo con i ringraziamenti. Non posso solo che dirvi "GRAZIEEE"! Grazie per tutto il supporto, grazie per le recensioni, grazie per i messaggi, GRAZIE. Cosa ne pensate? Per qualsiasi cosa
Twitter - @hazzasdiimples
Facebook - Giada Granatiero
Non fatevi problemi a contattarmi.
Baci Giada xx
  
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