Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Polloistheway    30/01/2014    2 recensioni
Dal capitolo 1
-CLARY!- urlò mentre la ragazza che amava cercava di afferrare qualcosa per fermare la sua caduta nel portale.
-Jace avvisa Magnus di questo portale e cerca di riaprirlo. Ti prego... ti amo- queste furono le sue ultime parole. Lasciò il ramo che la stava trattenendo, non emise nemmeno un suono mentre cadeva e il portale si chiudeva sopra la sua figura. Jace urlò di nuovo e crollò sulle ginocchia piangendo. Fu un dolore quasi fisico, che gli trafisse il cuore fino a mozzargli il respiro. Fu trovato solo ore dopo, mentre ancora le lacrime gli rigavano il volto, da Alec e Isabelle, che lo portarono all'Istituto.
Genere: Fantasy, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

Bad Blood

 

Un paio di ore dopo Cam si risvegliò.
Clary stava ancora dormendo tra le sue braccia e citava nomi di persone a lui sconosciute, una volta ridacchiando anche.
Una piccola parte di lui era curiosa di sapere cosa stesse sognando. Ok, una grande parte, ma il territorio dei Pacifici distava solo venti minuti.
-Clary, Clary- la scosse leggermente e lei spalancò i suoi grandi occhi verdi gridando il nome di Jace.
-Scusa, non volevo- si ricompose, si portò le ginocchia al petto e permise al demone di alzarsi.
-Niente. Ora però dobbiamo andare. Disegnati quelle cose sul corpo e saltiamo. Due amiche ci stanno aspettando.- spiegò. Stranamente si sentiva geloso dei sentimenti che Clary provava per quel tizio. Non tanto perché fosse lei, ma perché il loro amore gli ricordava quello di Daniel e Luce. Semplicemente perfetto. Eppure... anche nell'amore perfetto come il loro si avevano dei litigi, anzi Luce e Daniel litigavano SEMPRE. Il loro amore però aumentava sempre più, fino a che Luce viveva naturalmente.
-Mi dai una mano?- Clary lo distolse dai suoi pensieri allungandogli il braccio.-Mi dovresti tenere la manica mentre mi faccio le rune- un sorriso si allargò sul suo viso magro.
Cam bofonchiò qualcosa che doveva somigliare ad un “certo” poi fece ciò che gli era stato chiesto.
Mentre le mani della ragazza passavano esperte lo stilo sulla pelle lui fissò le sue braccia. Dei segni bianchi come cicatrici le riempivano e sulla mano destra c'era una runa nera a forma di occhio.
-Cos'è?- domandò interessato.
-È la runa della Vista. Ci aiuta a vedere il mondo Invisibile, quello dei Nascosti e dei demoni.-commentò con noncuranza. -È la prima runa che gli
Shadowhunters ricevono all'età di circa dodici anni, io l'ho ricevuta l'anno scorso. Ma questa è una storia lunga- Clary sembrò perdersi in un ricordo poi tornò
a guardarlo negli occhi.

-Andiamo?- raggiunto la porta lui sorrise e spiccò un balzo, cosa che fece anche lei, non appena il treno rallentò.
Cam la fece dirigere verso un piccolo spiazzo verde sotto un albero.
-Allora, adesso andremo da due persone che riusciranno a tenerci lì solo per pochi giorni. I Pacifici non amano molto la gente vestita come te. Gli Intrepidi sono il loro contrario. Vedrò se posso procurarti degli altri vestiti. La madre si chiama Penny e la figlia June. Ricorda, June è un po' pazza quando incontra le persone, soprattutto donne, che girano con me. È come se fosse la mia madrina. Quindi sta attenta a come ti guarda.- elencò le caratteristiche del popolo dei Pacifici, le offrì una mano ad alzarsi e insieme raggiunsero la casetta affacciata sul campo di cereali di Penny.
-Cam sei tornato!- una bambina dai capelli castani corse incontro al demone e si aggrappò alla sua gamba slanciata. Clary si stupì a vederlo ridere davvero,
non una risata di scherno come quella che aveva fatto nella sala in cui li avevano rinchiusi quando gli aveva chiesto chi era, no. Una vera risata.
-June, lei è Clary- disse quando la bambina notò la presenza di una ragazza al suo fianco. La faccia della bambina si aggrottò.
-Piacere. Mamma ci aspetta in salotto. Ho sentito il rumore dei sassi e ti ho visto dalla finestra. Stavo disegnando una cosa per te sai?- detto questo saltellò
mano nella mano con Cam (che camminava ,naturalmente) fino alla porta di casa.

-Permesso- sussurrò Clary non appena raggiunse l'uscio.
-Vieni, vieni. Sei la benvenuta. Io sono Penny- una donna abbastanza giovane si affacciò da una piccola porta scorrevole alla sua destra.
-Clarissa- rispose al saluto con una stretta di mano e raggiunse tutti in salotto.
Clary notò subito i fogli e le matite colorate sul tavolino e fu sul punto di pendere tutto e scappare con solo quei pochi materiali. Naturalmente si trattenne.
-Clary puoi sederti se vuoi- Penny le indicò la poltrona rossa dietro di lei, ma la cacciatrice fece una domanda che la spiazzò.
-Posso disegnare con questi pastelli?- chiese allungando un dito verso il tavolino.
-Certo. June prestale un foglio.- la bambina le passò della carta e una matita poi disse:-Disegna Cam!-
Clary sorrise e annuì. Il demone era uno dei ragazzi più belli che lei avesse mai visto, ma era così perfetto che fu come disegnare una statua sorridente, con
una bambina sulle gambe.

Dopo poco più di un'ora il suo lavoro era finito. Sorridendo lo allungò a June che rise di gusto e la andò ad abbracciare.
-È stupendo! Lo appenderò in camera mia così avrò sempre Cam con me. Grazie Clary-
Cam aggrottò le sopracciglia e prese in mano il disegno. Alzò lo sguardo sulla rossa, uno sguardo tanto intenso da far paura, poi abbassò gli occhi su June e glielo ritornò.

 

Image and video hosting by TinyPic

Magnus camminava avanti e indietro davanti al cancello arrugginito della Sword e Cross. Si aspettava che Jace gli facesse delle domande a proposito della loro “ultima possibilità”, ma il ragazzo era rimasto in silenzio per tutto il viaggio.
-Jace puoi venire qui anche tu?- gli chiese irritato.
-Sono qui, devo venire ancora più vicino? Queste cose falle con i tuoi svariati amanti- il sarcasmo allora era sopravvissuto!
Una ragazza alta e snella si stava avvicinando al cancello mentre loro litigavano amabilmente.
-Magnus?- la sua voce era carica di tensione e i due si volsero subito.
-Arianne!- sollevato lo stregone si accostò alle inferriate.
-Ci puoi aprire?- i suoi occhi brillarono e le pupille da gatto di dilatarono.
-Che ci fai qui?- la voce e l'espressione della ragazza erano fredde come il ghiaccio.
-Mi serve il vostro aiuto. Ti prego, è importante- Arianne fissò la scuola dietro di sé poi si rivoltò verso Magnus.
-E va bene. Hai avuto fortuna che sia venuta io e non Roland.- sbuffò sonoramente poi si spostò e fece entrare nel parcheggio lo stregone.
-Scusa c'è anche un amico- Magnus sorrise falsamente pentito.
-MAGNUS! Sai che non potresti dirlo a nessuno!- anche urlando la voce di Arianne sembrava una dolce melodia.
“Altro che gli strilli di Maryse” pensò Jace mentre seguiva attentamente lo scambio di battute tra i due. Non avrebbe saputo dire con certezza perché, ma Arianne e Magnus gli ricordavano due fratelli che litigavano. Tutti e due erano dei personaggi... strani, ecco. No, aspetta, Magnus si definiva... speciale e alternativo, giusto.
-Arianne abbiamo un problema: il bambinetto qui presente- ridacchiò- ha avuto un problemino con la ragazza- Arianne lo fissò con sguardo spiritato.
-Tu sei venuto qui perché un ragazzino biondo tinto è stato mollato dalla sua ragazza? Aww, sono tanto dispiaciuta, ma ho visto una storia d'amore che non ha mai funzionato dall'inizio dei tempi. Queste bazzecole non mi fanno né caldo né freddo.- la sua voce stava diventando decisamente irritata.
-Non è così semplice... penso sia successa una cosa molto più importante di così...- la bloccò Magnus.
-E per la cronaca io sono biondo naturale- s'intromise Jace.
-Non m'interessa, la seconda intendo, ma non capisco ciò che vuoi dire tu, Magnus. Dai, venite- Arianne lasciò loro libera la strada ed entrò nella scuola.
All'interno l'edificio era ancora più squallido e deprimente dell'esterno. I muri erano di uno strano colore verde-grigiastro e gli angoli erano coperti da muffa. La ragazza li guidò per un corridoio fino alla sua stanza, poi li lasciò per andare a chiamare Roland.
-Magnus dove siamo capitati?- chiese Jace circospetto.
-Sta zitto Nephilim. Faccio questo solo per Clary.- un ragazzo snello con i dread entrò nella camera seguito da Arianne che stringeva in mano il suo
cellulare.

-Fra poco arriveranno anche Shelby e Miles. Magnus non penso che tu li abbia mai visti, ma loro conoscono te.- pochi minuti di imbarazzante silenzio dopo un uomo e una donna varcarono la soglia.
-Roland? Diventato angelo o no? È da un secolo che non ci vediamo- Roland era cupo e abbassò gli occhi quando l'uomo pronunciò questa frase.
-Arianne! Cos'è questa scemenza? Il “Sommo stregone di Brooklyn” che chiede aiuto a noi poveri mortali? Cioè... io e Miles siamo mortali, tu e Roland no.-
-Tu devi essere Shelby. Quando incontrai Luce per la prima volta nel passato mi ha raccontato di te. Sei quella un po' svitata.- Magnus interruppe lo sproloquio della donna e si alzò dal letto.
-Io non ci sto capendo un emerito... mango. Arianne e Roland cosa sono se non mortali? Stregoni come Magnus? E voi chi siete?- Jace scosse ferocemente la testa e se la prese tra le mani.
-So chi sei Jace Herondale, figlio di Stephen. Dinastia preziosa gli Herondale. Dopo la morte di William ci sono stati molti guerrieri formidabili nella tua
famiglia.- Roland si rivolse verso il ragazzo mentre Magnus trasaliva al suono di quel nome tanto evitato.

-Ebbene sì, io e Roland non siamo mortali, ma non ci chiamare stregoni. Anche se ci parli come se fossimo della gente della tua età noi siamo angeli caduti, angeli che hanno scelto solo successivamente alla Caduta. Io sono dalla parte del Cielo e Roland è... come lo chiamava Luce un demone, anche se questa per te non sarà la parola giusta, dato che tu tratti con una specie molto diversa di demoni. Eppure siamo qui, due angeli caduti in una scuola per malati mentali, ad aspettare che un ragazzino biondo tinto ci venga a chiedere aiuto- Arianne marcò la frase sulle parole biondo tinto, così che Jace afferrasse il sarcasmo. Quello invece si alzò in piedi e rise.
-Cioè voi mi state dicendo che tutto ciò che so su angeli e demoni è sbagliato. Che voi siete due “angeli” e che tutto ciò che faccio non centra con voi. Magnus forse dovevi spiegarmi le cose prima che io venissi qui.- il Nephilim sfilò lo stilo dai pantaloni, pronto per creare un portale con la runa che gli aveva insegnato Clary, ma lo stregone lo fermò.
-Primo: i portali non funzionano qui dentro, secondo tu non te ne vai, terzo ora ti siedi e mi ascolti.-
E fu così che Magnus iniziò a raccontare a Jace delle peripezie di Daniel e Luce, di come alla fine fosse finita e anche una piccola parte del racconto degli angeli.
Jace rimase in silenzio, anche se il suo viso e la sua espressione si facevano sempre più increduli.
-I-io i-io non capisco. Perché loro dovrebbero centrare con la scomparsa di Clary?-
-Perché non abbiamo degli altri portali e uno di questi potrebbe aver trascinato la tua ragazza in un mondo sconosciuto.- Shelby gli strinse una mano mentre lui si sedeva rigidamente sul letto.
-Gli Annunziatori-

 

Image and video hosting by TinyPic

Tris e Quattro chiacchieravano come al solito con gli altri nella mensa, anche se la tensione fra loro era palpabile. Dopo la scoperta della porta scardinata non avevano più parlato. Clary e Cam si erano volatilizzati, spariti senza lasciare tracce visibili. Non capivano ancora come avessero fatto, ma i due erano stati silenziosi e veloci.
Tornati in camera di Quattro, Tris si strinse contro di lui.
-So che sei teso, ma non ci possiamo più fare niente. Sono fuggiti, mi chiedo dove potrebbero ricevere asilo senza punizione- la ragazza si sporse verso la bocca di lui che si posò dolcemente sulla sua.
-Aspetta...-Quattro la tirò su in un abbracciò – Tris sei un genio! Sono dai Pacifici! È l'unico posto in cui ci sono i rifugiati.- camminò nervosamente avanti e
indietro nella stanza, dopo aver lasciato sul suo letto Tris.

-Ora le credo, sai? Credo quella roba della Cacciatrice di demoni. Però non riesco, non posso credere a quel tipo, Cam, però non ho intenzione di mettermi contro di lui.-
-Il fantastico e formidabile Quattro non vuole battersi con un altro? Questa è da segnare sul calendario- Tobias ridacchiò, poi tornò serio.-Tris, dobbiamo andarli a prendere-
-Lo so... ma i Pacifici non saranno disposti a darceli.- mormorò la ragazza.
-Beh allora noi gli tenderemo una trappola-

 

Image and video hosting by TinyPic

Tessa si aggirava per la casa nervosamente, continuando a sfiorare la collana di giada, senza nemmeno accorgersene.
-Tessa smettila- Jem era seduto sul divano con le gambe accavallate, un libro in mano.
-Non posso credere che Magnus sia andato da loro- si passò una mano tra i folti capelli scuri.
-Tessa....-
-No! Avevamo promesso! Io e lui! Avevamo promesso di non andare da loro se non per questioni di massima importanza! Che gli è saltato in mente?-
In quel momento bussarono alla porta.
-Ora lo strangolo- borbottò. Jem sorrise e andò ad aprire.
-Jace?- la voce del ragazzo suonò sconvolta persino alle sue orecchie. Il cuore di Tessa mancò un battito. Herondale. Il suo nipote di non si sa che grado. Quel ragazzo di cui parlava sempre il suo fidanzato. Boccheggiò e gli cedettero le gambe.
-Fratello Zaccaria?- anche il ragazzo era decisamente incredulo. La porta si chiuse, ma sicuramente Jace non era solo.
-Magnus come va la vita?- Jem ridacchiò alla risposta dello stregone che lei non sentì, essendosi già alzata in piedi e corsa in corridoio. Appena avvistò il completo più assurdo della stanzetta si lanciò in quella direzione e tirò un pugno sulla spalla dell'uomo.
-Magnus sei un COGLIONE!- gridò continuando a picchiarlo con leggeri pugni sul petto.
Lo stregone rise di gusto -Signorina Gray ha perso tutta la sua finezza ottocentesca?- la abbracciò dolcemente -È da anni che non ci vediamo- il suo sorriso malizioso non era mutato, pensò la ragazza.
In quell'istante Tessa si accorse della presenza di altre persone... e delle loro auree.
-Arianne, Roland... voi siete?- abbassò la voce, per non far avvertire il suo fiato corto da Jace.
-Mi chiamo Jace Lightwood. Loro sono Shelby e Miles- Tessa lanciò un'occhiata in tralice a Jem.
Lightwood? Il suo cognome era Herondale!
-Piacere di conoscervi, io sono Theresa Gray, Tessa per voi.- il suo sorriso era forzato al massimo.
“Will, quel ragazzo è uguale a Will” pensò Tessa. Lo stesso sorriso sarcastico, la stessa espressione corrucciata, lo stesso fisico snello gli stessi occhi brillanti. Anche se Jace le ricordava molto Will si rendeva conto che si era perso molto dalle diverse generazioni: i capelli scurissimi di Cecily e Will per Jace erano biondi e gli occhi non erano più di quell'azzurro-violetto degli occhi era sostituito da oro.
Oro... il colore degli angeli.
Jem probabilmente non le aveva detto tutto.
-Tessa dobbiamo parlare- esordì Roland. Jem li fece accomodare in salotto.
-Clary è finita dentro un Annunziatore.- proferì Magnus. Di nuovo il cuore di Tessa mancò un battito. -Clarissa Fray, Morgenstern o Fairchild, come vuoi chiamarla- continuò.
Una mano di Tessa si alzò in aria fermandolo, l'altra raggiunse la fronte massaggiandola.
-Ho capito. Smettila di pronunciare il suo nome. Come facciamo a raggiungerla? Non sappiamo nemmeno dov'è che portava quell'Annunziatore?- le lacrime le solleticavano gli occhi. Quella bambina con gli occhi verdi e i capelli rossi. La bambina a cui aveva tolto la memoria, aiutando Magnus. La bambina che era diventata donna, a cui si era affezionata così tanto. La bambina di cui aveva sempre chiesto notizie a Jem... sparita nel nulla.
-Jem- balbettò. Il ragazzo gli fu subito accanto, circondandola con le braccia.
-Arianne mi potresti spiegare velocemente tutto ciò che è successo?- e così Arianne iniziò.

 

Image and video hosting by TinyPic

Cam era ancora seduto sulla poltrona con June sulle ginocchia quando Penny rientrò dal suo giro.
Era molto tesa e ciò si notava dalla posizione rigida delle spalle.
-Penny... che c'è?- Clary alzò gli occhi dal suo disegno e ci fermò ad ascoltare la conversazione.
-Ci sono guai in vista. Ho notato due ragazzi Intrepidi che scendevano da un treno in corsa. Sono solo loro due. E questo non mi piace per niente.- la sua voce era tesa.
-Allora ce ne dobbiamo andare per un po' finché quei due non se ne sono tornati a casa loro.
-Cam? Io ho bisogno di una doccia prima. Non posso rimanere così ancora per molto. E poi se non mi darete nuovi vestiti come faccio? Mi riconosceranno subito, perché sai quanto me chi sono quei due vero?- Clary si alzò in piedi e si rivolse a Penny.
-Posso andare due minuti in bagno? Mi andranno bene anche i tuoi vestiti. Prometto che non appena usciamo da questo casino te li riporto.- la donna sorrise e le indicò la porta.
-Te li porto subito- la rassicurò con una strizzata d'occhio e lei entrò in bagno.
Pochi minuti dopo Clary era sotto un getto di acqua bollente, che finalmente le distendeva i nervi.
Uscì, avvolgendosi nell'asciugamano morbido e... si ritrovò Cam con la mano sulla porta spalancata.
Si strinse l'asciugamano più stretto attorno al corpo mentre l'angelo caduto arrossiva visibilmente.
-Sc-Scusa non volevo. Pensavo che fossi uscita. H-ho bussato ma nessuno mi ha risposto, quindi sono entrato- balbettò imbarazzato.
La ragazza annuì incerta.
-Scusa me ne vado- il demone si sbatté la porta dietro e si appoggiò alla porta con la schiena.
-Decisamente la figura di merda più grande della mia esistenza- a quel punto la risata si bloccò in gola perché dal salotto proruppe l'urlo terrorizzato di June.

 

Image and video hosting by TinyPic

SPAZIO AUTRICE:
Sono in super fretta, ma sono felice
di aver postato. Ho cercato di non rovinare tutto.
Questo capitolo mi è servito solo 
per far uscire tutti i personaggi, o quasi... muahahahah
Cercherò di esaudire le mille richieste, ma non tutte
saranno contente perché dite mille robe diverse .-.
Beh ciao ragazze e GRAZIE <3

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Polloistheway